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Cronaca

Fondazione Cariplo, 92 progetti per Bergamo e Brescia Capitali Cultura

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MILANO (ITALPRESS) – Ammirare e vivere la cultura in ogni sua forma per assaporare le bellezze di un territorio ricco di storia e tradizioni: arti, scienze, monumenti e archeologie, palazzi, paesaggi, percorsi, degustazioni, ma anche servizi, progetti sociali ed educativi, rimedi alla vulnerabilità e alla marginalità sociale. Con questo spirito sono state presentate a Milano, al MEET Digital Culture Center, le novità principali di Bergamo e Brescia Capitali Italiana della Cultura 2023, in vista dell’inaugurazione simultanea nei due centri prevista il prossimo 20 gennaio. Tra queste, anche i novantadue progetti selezionati da Fondazione Cariplo e dalle Fondazioni di comunità locali di Bergamo e Brescia. Sono state scelte le iniziative presentate sul bando rivolto al territorio per contribuire al rafforzamento e all’arricchimento del programma della Capitale Italiana della cultura 2023, un’iniziativa lanciata nel mese di marzo da Fondazione Cariplo e dalle Fondazioni di comunità locali di Bergamo e Brescia.
I progetti selezionati, presentati da organizzazioni con comprovata esperienza nel settore culturale e con sede nelle province di Bergamo o Brescia, favoriranno concretamente la partecipazione dei cittadini, con una particolare attenzione alle fasce di popolazione con minori opportunità di fruizione culturale e agli abitanti delle aree del territorio più marginali e geograficamente più distanti dai due comuni capoluogo. Inoltre, le iniziative saranno focalizzate su azioni in almeno uno degli ambiti tematici su cui è articolata la Capitale della Cultura 2023: La cultura come cura; La città natura; La città dei tesori nascosti; La città che inventa.
I novantadue progetti contribuiranno al consolidamento e all’arricchimento di un palinsesto straordinario di iniziative tra Bergamo e Brescia, con lo scopo di confermare il valore e il contributo della cultura al benessere delle persone e allo sviluppo locale.
Fondazione Cariplo ha messo a disposizione 2,1 milioni di euro a cui si sono aggiunte le risorse territoriali che le fondazioni di comunità locale ogni anno ricevono dall’ente milanese. La volontà delle tre fondazioni è stata la convergenza di tutti gli attori per un’iniziativa che non ha solo il fine di celebrare un territorio ricco di cultura, di arte e di pregevoli paesaggi; l’intenzione è di cogliere questa opportunità per rilanciare la coesione, la creatività e l’economia del territorio a partire dalla cultura, asset da sempre ritenuto strategico dalle tre fondazioni. Con le risorse delle due fondazioni locali – Fondazione della Comunità Bergamasca e della Comunità Bresciana equamente suddivise – la disponibilità complessiva per l’iniziativa avviata è di 3,5 milioni di euro.
“Questo bando congiunto è nato dalla convinzione che la cultura sia una reale occasione di crescita per le persone e di sviluppo per il territorio – spiega Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo -. Si tratta di un’iniziativa autonoma ma strettamente connessa con il palinsesto di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023, che ne amplia la capillarità cercando di portare occasioni di cultura dove ce ne sono meno. I 3,5 milioni di euro di risorse messe in campo hanno fatto emergere una capacità progettuale molto ampia: le proposte presentate sono state complessivamente 200, un forte segnale della presenza di soggetti vivaci e attivi sul territorio”.
Per Osvaldo Ranica, Presidente Fondazione della Comunità Bergamasca, “con la presentazione dei progetti selezionati dal Bando Capitale della Cultura promosso da Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bergamasca e Fondazione della Comunità Bresciana “insieme per il territorio”, la grande scommessa del 2023 assume una forma più definita. Ogni progetto scelto, 42 per Bergamo e la sua provincia, è espressione innovativa e creativa del territorio di riferimento e della capacità dei soggetti proponenti di leggere in chiaroscuro risorse, talenti, bisogni delle comunità. Sappiamo che la cultura è un traino importante per lo sviluppo dell’economia e del turismo dei nostri territori. Tuttavia, credo sia importante comunicare una volta di più la differenza tra un investimento duraturo a beneficio delle comunità e una straordinaria operazione di marketing. A ricordare questo cambio di passo è proprio il logo di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, in cui a me piace riconoscere un filo rosso che si intreccia e lega le nostre città. E’ il nodo dell’azione congiunta di Bergamo e Brescia, delle collaborazioni e alleanze strette per il bene delle comunità, della chiamata alla partecipazione dei giovani e di tutti coloro che hanno minori opportunità di accesso alle risorse culturali, della nostra prospettiva che abbraccia anche le aree più periferiche e decentrate, comprese quelle montane, per raggiungere tutte e tutti. Non avremo difficoltà a raccontare le bellezze di Bergamo e Brescia. E potrebbe anche bastarci, se non avessimo a cuore le relazioni, se non avessimo il desiderio di continuare a scrivere quella lunga storia di appartenenza che la nostra Fondazione ha con la sua comunità. E’ per noi un privilegio poter partecipare ad una così significativa occasione di rinascita delle nostre città con Fondazione Cariplo, che da sempre ha attenzione per i territori e le persone, e con Fondazione della Comunità Bresciana”.
“I progetti finanziati sono caratterizzati da iniziative estremamente interessanti, che prevedono azioni in tutti gli ambiti tematici in cui si articola l’evento Capitale della Cultura 2023 – sottolinea Alberta Marniga, Presidente Fondazione della Comunità Bresciana -. Presentano inoltre collaborazioni tra più enti, favorendo in tal modo la formazione o lo sviluppo di reti non solamente all’interno dei singoli territori provinciali, ma anche tra le due province e i rispettivi capoluoghi. Anche dal punto di vista geografico i contributi destinati ai novantadue progetti selezionati sono ben distribuiti e consentiranno di raggiungere una vasta area, coprendo con omogeneità i nostri territori, per garantire quanto più possibile l’inclusione e il coinvolgimento dell’intera comunità. Quanto proposto dagli enti è certamente testimone della profonda vivacità culturale bresciana e bergamasca che, sono certa, saprà attirare e affascinare il pubblico sia nazionale che internazionale”.
L’iniziativa “Capitale italiana della cultura” si pone in piena coerenza con gli obiettivi che guidano l’attività filantropica di Cariplo che desidera sostenere “la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale come modello di sviluppo sostenibile dei territori e delle comunità, basato sulla progettazione integrata e in grado di coniugare la crescita economica e sociale con l’equilibrio ambientale”. E, analogamente, i temi del benessere delle persone e dello sviluppo locale, sono centrali anche nell’azione delle stesse Fondazioni di Comunità.

– foto ufficio stampa Bergamo e Brescia Capitali Cultura –

(ITALPRESS).

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Nato, Crosetto “Giornata storica, da Italia ruolo attivo e responsabile”

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ROMA (ITALPRESS) – “Oggi è stata una giornata storica e molto importante per la difesa e la sicurezza di tutti i Paesi membri dell’Alleanza Atlantica. Insieme a tutti i nostri Alleati, legati da un Patto che ci difende e ci protegge dal 1949 e che, negli ultimi anni, si è allargato a Paesi fino a ieri neutrali, abbiamo riaffermato il valore strategico dell’Alleanza. Si tratta di un presidio essenziale e cruciale per la sicurezza, la libertà e la stabilità dello spazio europeo come atlantico”. Così su X il ministro della Difesa Guido Crosetto.
“In un contesto internazionale segnato da minacce crescenti – dalla guerra in Ucraina al terrorismo, dalla sicurezza energetica alla difesa delle infrastrutture critiche – l’Italia rinnova e testimonia il suo impegno per una NATO più forte, più coesa e pronta ad affrontare le sfide del presente e del futuro. La NATO, oggi, è molto più che una semplice alleanza militare: è una comunità di valori, una garanzia concreta di sicurezza e pace che, nel suo sviluppo e nel suo allargamento, può aiutare l’intero mondo – conclude Crosetto -. L’Italia continuerà a svolgere un ruolo attivo e responsabile, per rafforzarla e per renderla sempre più capace di proteggere i cittadini dei Paesi membri e promuovere la stabilità, la sicurezza e la pace nel mondo. Ora, più che mai, serve unità, responsabilità e visione strategica. E’ essenziale difendere la pace oggi per garantire la sicurezza domani”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Nuova ricerca sulle città, Bologna rappresenta “l’equilibrio ideale”

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ROMA (ITALPRESS) – E’ stata presentata a Roma, presso l’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, la ricerca “L’Italia e la sua reputazione – Le Città”, realizzata da italiadecide in collaborazione con Intesa Sanpaolo: al centro le città italiane e l’analisi di come contribuiscono alla reputazione del Paese seguendo un approccio originale nelle finalità e nella metodologia. L’obiettivo è misurare il valore sociale percepito delle città, come leva per attrattività economica, turistica e culturale. Lo studio rientra in un progetto pluriennale sulla reputazione internazionale dell’Italia in settori di particolare rilevanza per la sua competitività come l’università, il turismo e la giustizia civile.
La ricerca, realizzata insieme a Makno, si divide in due parti. La prima confronta le più significative classifiche internazionali sulle città evidenziandone le criticità legate ad approcci poco trasparenti e definizioni ambigue, all’utilizzo degli stessi indicatori per misurare realtà differenti, e al peso eccessivo della notorietà che sconfina negli stereotipi; la seconda analizza i risultati di una survey web nazionale condotta su un campione di 1.200 cittadini di Bari, Bergamo, Bologna, Genova, Roma, Milano, Napoli, Palermo, Torino e Verona e è focalizzata sulle percezioni sociali.
Tra le città risultano preferite quelle di medie dimensioni: Bologna rappresenta l’equilibrio ideale tra qualità della vita e reputazione produttiva, seguita da Verona e Bergamo, per sicurezza, servizi e sostenibilità ambientale. Milano primeggia per lavoro, cultura e tecnologia, ma è percepita come la più cara economicamente e meno vivibile. Con una reputazione più fragile, invece, Palermo, Napoli e Roma soffrono per le percezioni negative legate a sicurezza, trasporti e servizi pubblici, nonostante punteggi elevati in relazioni sociali, accoglienza e cultura.
Una particolare attenzione rispetto ai temi delle città proviene dalla componente femminile del campione, più sensibile e critica riguardo a salute, sicurezza e ambiente, percepiti come elementi concreti che incidono direttamente sulla qualità della vita quotidiana e rendendola più sostenibile.
Lo studio ha individuato 15 fattori reputazionali, raggruppati in 5 macro-ambiti: sicurezza, qualità ambientale, infrastrutture e servizi, valori economici, vivacità sociale. Tra i fattori chiave emergono in particolar modo salute e sicurezza (sotto la sufficienza in molte metropoli), pulizia urbana (soprattutto critica al Sud), accessibilità e qualità delle infrastrutture.
La ricerca suggerisce infine alcune linee di azione per operatori pubblici e privati per migliore le città e la loro reputazione, in particolare: bilanciare e rendere sinergici obiettivi e interventi in materia di ambiente, inclusione sociale e qualità della vita con innovazione, economia e infrastrutture; affrontare il gap reputazionale, tra la percezione di coloro che vivono la città, abitualmente o temporaneamente, e l’immagine proiettata verso l’esterno; investire in narrazioni territoriali differenziate, che valorizzino le eccellenze locali senza omologare le identità urbane.
“Intesa Sanpaolo sostiene sin dal suo inizio le ricerche che italiadecide ha deciso di sviluppare sulla reputazione dell’Italia in diversi ambiti, dalla giustizia all’università. Oggi presentiamo quella sulle città – ha detto Matteo Fabiani, Executive Director Media and Associations Relations di Intesa Sanpaolo, nel corso della presentazione della ricerca -. Per un grande Gruppo presente in tutti i territori che è di fatto l’architrave dell’economia del Paese avere uno strumento che consente di analizzare le modalità in base viene valutata e classificata la reputazione di alcuni fattori chiave è fondamentale per un’analisi economica e sociale di quello che accade nel nostro Paese e allo stesso tempo di quello che facciamo come Banca”.
Italiadecide, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, ha avviato a partire dal 2018 una ricerca pluriennale su “La reputazione dell’Italia” per verificare l’appropriatezza del posizionamento del Paese nei diversi settori quale emerge dai principali ranking internazionali. Il progetto nasce dalla consapevolezza che la reputazione è un fattore determinante per un Paese nell’ottica di attrarre e trattenere le risorse, i talenti e gli investimenti indispensabili a una crescita sostenibile nel tempo e si propone di verificare le modalità con cui viene misurata, per sfatare falsi miti e pregiudizi nelle rappresentazioni dell’Italia nei ranking internazionali.
“Il declino delle città non esiste. Le città sono un luogo strategico e centrale, dove la gente vuole vivere”, ha sottolineato Anna Finocchiaro, Presidente di italiadecide.
“Questa nostra ricerca, piuttosto che giovarsi dei criteri di valutazione tradizionali, adoperati dalle classifiche internazionali, ha affrontato la questione dal punto di vista del percepito sociale. Da questa ricerca vengono fuori indicazioni particolarmente interessanti. Le cittadine più critiche sono le donne, che sono più attente a questa idea di città sana. Un altro spunto – ha aggiunto – è che la reputazione della città deriva dall’equilibrio tra diversi fattori. Le città con forte successo combinano in modo equilibrato tutti i fattori analizzati”.
“Le città sono da due anni il tema di riflessione costante di italiadecide – ha ribadito Finocchiaro -. La città è non solo il luogo di relazioni sociali, culturali ed economiche, ma anche il luogo sul quale precipitano i cambiamenti del mondo. Sono un luogo necessario da studiare”.

– foto spf/Italpress –

(ITALPRESS).

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Confindustria premia Bayer Pharma Italia per l’impegno nella formazione

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ROMA (ITALPRESS) – Bayer Pharma Italia ha ricevuto la menzione speciale “Formare per innovare” nell’ambito del premio “Imprese per Innovazione”, giunto alla quindicesima edizione e assegnato da Confindustria nella sala Pininfarina della sua sede a Roma. L’azienda aderisce a Fondimpresa dal 2003 ed è impegnata costantemente nello sviluppo delle competenze dei propri dipendenti. A ritirare il riconoscimento, Arianna Gregis, Head Pharmaceuticals di Bayer Italia.
L’azienda ha intrapreso un nuovo modello organizzativo e innovativo basato sulla “Dynamic Shared Ownership (DSO)” finalizzato a sviluppare competenze che consentano alle persone di rispondere in tempi rapidi e in maniera efficiente alle richieste degli stakeholder. La formazione e l’acquisizione di tali competenze in questo ambito risulta essere fondamentale perchè basata sulla leadership diffusa, accountability, spirito imprenditoriale, inclusione, collaborazione, cultura del feedback, sfide necessarie per un contesto in continuo cambiamento.
“E’ un onore per Bayer Italia ricevere questo riconoscimento per la formazione – ha commentato la dottoressa Gregis -. Per noi innovare non significa solo abbracciare nuove tecnologie, ma anche puntare sulle persone, che con la voglia di mettersi in gioco possono fare la differenza per impattare nel mondo della salute. Il team pharma di Bayer Italia è stato scelto come frontrunner per un nuovo modello organizzativo, chiamato Dynamic Shared Ownership. Significa – ha spiegato – abbattere i silos delle gerarchie e poter mettere a disposizione le competenze delle persone in team imprenditoriali agili. Bayer Italia ha nel DNA l’innovazione. Non possiamo pensare di portare l’innovazione nella vita delle persone senza mettersi in gioco e guardare come noi lavoriamo insieme per ottenere questi risultati. Il risultato più importante che condividiamo oggi è quello di riuscire a liberare la nostra energia nel creare valore. Abbiamo chiesto al mercato esterno come siamo visti, ed è bello condividere che la nostra solidità e scientificità viene accompagnata da un’immagine di innovazione e proiezione verso il futuro”, ha concluso Gregis.
-news in collaborazione con Bayer –
-foto spf/Italpress-
(ITALPRESS).

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