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LA VOCE PAVESE – VIGEVANO IN CAMPO CONTRO IL CARO BOLLETTE CON IL BANCO DELL’ENERGIA

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 La Voce Pavese di Emanuele Bottiroli: il commento in diretta alle ore 20 al fatto del giorno in provincia di Pavia. 

Comune di Vigevano in campo contro il caro energia. Mercoledì tornerà a riunirsi l’ottava Commissione Consiliare che si occupa tra l’altro di Smart city e Recovery fund, oltre che di Affari generali e Istituzionali. All’ordine del giorno un solo punto: l’aumento dei costi dell’energia, piaga che affligge imprese e famiglie ma anche enti locali. Sarà presentato nel corso della seduta il Banco dell’Energia Onlus. L’amministrazione del sindaco Andrea Ceffa punta su possibili iniziative in favore della cittadinanza. Banco dell’energia ha creato una rete di associazioni di categoria, referenti istituzionali e altri stakeholder che condividono gli stessi valori per sensibilizzare l’opinione pubblica e mettere in campo azioni concrete per fronteggiare questa grave emergenza sociale. L’impossibilità da parte delle famiglie di accedere ai servizi energetici essenziali come riscaldamento, illuminazione, disponibilità di gas per cucinare è una condizione diffusa nel nostro Paese. I firmatari del Manifesto della Onlus si impegnano a rendere accessibili gli strumenti di efficientamento energetico, aumentare la consapevolezza sui consumi energetici, e sostenere attraverso progetti mirati persone e famiglie vulnerabili. Ad oggi, meno di un terzo dei paesi europei ha adottato ufficialmente una misura per la povertà energetica e solamente pochi di essi, tra cui Francia, Irlanda, Regno Unito e Slovacchia, hanno inserito una sua definizione nelle proprie legislazioni. Domani intanto a Roma presso la Camera di Commercio il Banco dell’Energia parteciperà al convegno “Crisi energetica e misure di sostegno per i consumatori”, organizzato dal Codacons. Un confronto tra i relatori, esponenti delle istituzioni e delle imprese, per esaminare la situazione attuale della crisi energetica: sotto la lente le soluzioni promosse dal Governo e dal mercato; al centro il tema del rispetto dei diritti fondamentali dei consumatori.

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Scrivete al conduttore per le vostre segnalazioni o per chiedere diritto di replica: emanuele@bottiroli.it

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LA RIPARTENZA DELL’OLTREPÒ PAVESE È UMBERTO CALLEGARI

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LA RIPARTENZA DELL’OLTREPÒ PAVESE È UMBERTO CALLEGARI
Il nuovo software installato da Umberto Callegari, CEO di Terre d’Oltrepò, continua a dare frutti. Lui è stato l’artefice del cambio di paradigma e di modello strategico sia all’interno dell’azienda che su scala territoriale tra meritocrazia, competenza e riorganizzazione generale. L’obiettivo? Creare valore, sostenibilità economica e nuovi mercati. Il “reset” di Callegari è stato di respiro territoriale, sebbene pesino ancora le scelte sbagliate e i conti da pagare per gli scivoloni del passato. Il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese il 20 febbraio ha approvato due riforme decisive che segnano un punto di svolta dopo anni di divisioni interne. Dopo lunghe controversie tra cooperative e cantine private, nonché tra i vari attori della filiera, è stato adottato un nuovo statuto che ridefinisce il sistema di rappresentanza all’interno del Consorzio. In particolare, la nuova normativa prevede che ogni socio abbia diritto a un minimo di 10 voti, indipendentemente dalla propria capacità produttiva, al fine di dare maggior peso ai piccoli produttori, numericamente più numerosi ma tradizionalmente con minor influenza decisionale, senza però compromettere il criterio di proporzionalità basato sui dati produttivi. Parallelamente è stato introdotto un nuovo disciplinare per lo spumante Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG, che si chiamerà “Classese” per evidenziare la sua identità storica e la qualità distintiva. Le modifiche sono state accolte con grande consenso: lo statuto ha ottenuto il voto favorevole di oltre il 98% dei presenti, mentre il nuovo disciplinare ha visto l’approvazione di oltre il 93% dei partecipanti. Queste riforme non solo mirano a valorizzare il prodotto di punta della denominazione, ma rappresentano anche un passo fondamentale per rilanciare l’intera filiera produttiva dell’Oltrepò Pavese, un territorio rinomato per la coltivazione del Pinot nero e altre importanti varietà come Croatina, Riesling e Pinot grigio. In sostanza, grazie a queste innovazioni, il Consorzio si prepara a un futuro più armonizzato e competitivo, superando le tradizionali divisioni interne e promuovendo una filiera unificata e maggiormente rappresentativa.

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