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Cronaca

Il Ponte sullo Stretto e la doppia partita tra Ue e “Modello Genova”

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ROMA (ITALPRESS) – La prossima tappa è un incontro istituzionale con Rfi, che dal precedente governo aveva ricevuto l’incarico di organizzare un ulteriore studio di fattibilità. Ma nell’ottica di concretizzare i propositi sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, il ministero delle Infrastrutture e Trasporti guidato da Matteo Salvini si sta attivando anche per ottenere un finanziamento europeo.
In vista del Consiglio dell’Unione Europea dei Ministri dei Trasporti, in programma il 5 dicembre a Bruxelles, fonti del Mit fanno sapere che al momento è in fase di discussione il regolamento europeo sui corridoi di trasporto: il collegamento tra Calabria e Sicilia è inserito come progetto in fase di studio. Il dicastero di Porta Pia sta elaborando una serie di osservazioni al Regolamento europeo, in parallelo con l’esame del Parlamento. Per auspicare il finanziamento, il gruppo ID – di cui fa parte la Lega – ha presentato anche un emendamento ad hoc per inserire il collegamento stabile tra Villa San Giovanni e Messina tra i cosiddetti “missing link” ferroviari e stradali da finanziare.
Altri finanziamenti dovrebbero comunque arrivare dal Pnrr e dai Fondi coesione, come è stato convenuto martedì scorso nella riunione tra Salvini e i presidenti di Calabria e Sicilia, Roberto Occhiuto e Renato Schifani, dove si è parlato anche del “modello Genova” da applicare al Ponte di Messina. Una soluzione che ha dato risultati brillanti per la ricostruzione del Ponte Morandi, avvenuta in tempi record nell’arco di soli dieci mesi.
Lì si trattò di riedificare un collegamento cruciale per la viabilità non solo cittadina, e si agì quindi sotto la pressione di un’oggettiva necessità.
Sullo Stretto, invece, i lavori dovranno partire ex novo ma il “metodo Morandi”, secondo i fautori istituzionali dell’opera, potrebbe funzionare ugualmente. Mettendo in campo, cioè, quella velocizzazione delle procedure che ha permesso di derogare ad alcune parti del Codice degli appalti pubblici, altrimenti destinate a comportare almeno dieci anni per la realizzazione del nuovo ponte. In sostanza, l’allora governo Conte approvò d’urgenza un decreto che sancì la nomina del Commissario straordinario per la ricostruzione (il sindaco di Genova), dotato di ampi poteri di deroga per provvedere alla progettazione e all’affidamento dei lavori. Unici vincoli da rispettare, il Codice penale e i regolamenti antimafia.
Il Commissario straordinario ha così potuto applicare l’articolo 32 del Codice degli appalti europei, una norma che permette, in caso di comprovata urgenza, di accantonare la gara d’appalto e ricorrere alla procedura negoziata, lavorando con criterio discrezionale direttamente con le imprese sulla base delle manifestazioni di interesse. L’accelerazione permise in sole tre settimane di presentare e selezionare venticinque progetti. A snellire le pratiche, poi, è stato l’aggiramento del consistente apparato di autorizzazioni su cui spesso si arenano i lavori per lunghi periodi. Tutto questo è stato possibile, col benestare dell’Europa, per la riconosciuta emergenza in cui versavano Genova e il territorio circostante. Il Ponte sullo Stretto è considerato da governo e Regioni una priorità, ma per centrare l’obiettivo del “modello Genova” occorrerà far valere anche il principio di urgenza.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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Allegri “Leao da 20-25 gol, contro l’Atalanta è uno scontro diretto”

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MILANO (ITALPRESS) – “Se Leao può fare 20-25 gol? Credo che possa fare quel numero di gol. Sta crescendo di condizione e si sta convincendo delle sue caratteristiche da attaccante. Deve migliorare dentro l’area: ha avuto occasioni importanti e le ha sfruttate poco. Deve essere più cinico e migliorare molto in area, ma da fuori area fa bei gol”. Così il tecnico del Milan, Massimiliano Allegri, alla vigilia della sfida di campionato sul campo dell’Atalanta. “Gimenez? Santiago sta facendo bene, lavora molto per la squadra. E’ un bravo giocatore, i gol li ha sempre fatti e li farà anche al Milan – ha aggiunto in conferenza stampa il mister rossonero – Giocare a Bergamo è sempre difficile, sarà uno scontro diretto perchè l’Atalanta è una delle candidate ai primi quattro posti. Sapevamo che il calendario fino alla prossima sosta aveva partite complicate, ma sono tutte complicate e difficili, anche venerdì contro il Pisa ci siamo complicati la vita: potevamo fare meglio”.

“Domani recuperiamo Loftus-Cheek – ha annunciato ancora l’ex allenatore della Juve – e prima della partita di Parma recupereremo Pulisic. Speriamo poi che Estupinan sia a disposizione già con la Roma, per poi affrontare il post sosta con la rosa a disposizione. Abbiamo un numero ristretto di giocatori ma che bastano per affrontare queste partite fino alla sosta”. Sugli errori arbitrali che stanno caratterizzando questo avvio di campionato: “Bisogna andare avanti, per forza, indietro non si può più tornare. Arbitrare è molto difficile in questo calcio dove la velocità è pazzesca e ci sono molti contrasti. Il Var ha migliorato tantissime cose, quando sono soggettive si creano discussioni. Vanno lasciati arbitrare, sbagliano come sbagliamo tutti, ci vuole più serenità nell’accettare gli errori. Quando sono a favore si chiude un occhio, quando sono contrari si apre anche il terzo occhio (ride, ndr). Ci sono arbitri giovani come i calciatori giovani… Col tempo tutto si sistemerà per il meglio”.

“Cosa dovrebbero fare gli allenatori per aiutare gli arbitri? Parlo per me: dovrei arrabbiarmi meno, ma anche io sono umano e posso andare fuori dalle righe. Però in certi momenti devo cercare di contenermi. Le parole di Conte? Secondo me ci sono momenti in cui parla l’allenatore e altri in cui parlano i dirigenti, com’è sempre stato. Ma ognuno guarda in casa propria. Il Var a chiamata? In Lega Pro c’è questa possibilità. Se hanno introdotto il Var è normale avere anche un jolly da chiedere”, ha concluso Allegri.

– Foto Ipa Agency –

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(ITALPRESS).

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