Cronaca
G20, Meloni “Riavvicinamento tra l’Occidente e il resto del mondo”
Pubblicato
3 anni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Questo G20 si svolgeva in una situazione molto complessa, secondo molti osservatori poteva tradursi in un sostanziale fallimento. Mi pare si possa dire che è stato un successo”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa conclusiva al vertice G20 di Bali, in Indonesia. “La questione più complessa era l’aggressione della Russia all’Ucraina. Non si voleva che questo importantissimo summit uscisse senza una dichiarazione finale e congiunta dei leader, ma d’altra parte non si poteva fingere di non vedere quello che sta accadendo”, ha aggiunto.
“Mi pare che il G20 segni un riavvicinamento tra l’Occidente e il resto del mondo, con un accordo sul testo finale nel quale si inserisce un passaggio che consideriamo fondamentale e significativo, vale a dire la condanna della Russia per l’aggressione nei confronti dell’Ucraina”, ha sottolineato Meloni, per la quale “l’Italia è stata protagonista del G20, intorno a noi c’è stata molta attenzione, sicuramente anche perchè l’Italia è l’unica nazione con un capo di governo donna. Sul tema della parità il nostro Paese era un fanalino di coda ora siamo all’avanguardia, fa piacere”.
“Questo summit è stato anche un’occasione per combattere la narrazione che vuole l’Occidente contro il resto del mondo. E’ la ragione per cui l’Italia si è molto concentrata sui confronti bilaterali con nazioni con le quali c’è minore capacità di incontrarsi. Non sono riuscita a organizzare tutti i bilaterali chiesti con l’Italia, ma l’idea è quella per cui un governo solido consente di immaginare l’Italia come partner fondamentale per le relazioni”, ha proseguito.
“In questo G20 c’è anche il successo sul negoziato sul grano, un punto che ho ribadito nel mio intervento e che ha trovato il sostegno di tutti i leader, Russia compresa”, ha detto ancora Meloni.
“Al centro del summit alcune questioni fondamentali, dall’energia alla crisi alimentare, dalla crisi sanitaria alla digitalizzazione, e l’Italia è presente su tutte le tematiche – ha aggiunto il premier -. Abbiamo sottolineato degli elementi che consideriamo importanti, la crisi energetica che stiamo vivendo oggi viene da lontano. Non è figlia della guerra, che al massimo l’ha acuita. E’ figlia di scelte sbagliate fatte da inizio millennio, crisi che creano difficoltà perchè ostaggio del rapporto tra paesi produttori e consumatori e della speculazione”.
“Questa mattina abbiamo ricevuto un brusco risveglio con le notizie che arrivavano dalla Polonia, ci siamo consultati con gli alleati – ha spiegato il presidente del Consiglio -. L’ipotesi che sulla Polonia sia caduto un missile dell’antiaerea ucraina per quanto ci riguarda cambia di molto poco la sostanza dal nostro punto di vista, la responsabilità di quello che è accaduto è della Russia che sta sistematicamente distruggendo le infrastrutture, i russi sanno che bombardando al confine i missili possono cadere sul suolo polacco”.
“Insieme agli alleati abbiamo condannato l’aggressione russa e offerto pieno sostegno a Kiev – ha aggiunto il premier italiano -. Sulla vicenda dell’Ucraina non si può prescindere dalla volontà della nazione aggredita, speriamo di trovare un accordo con Zelensky per uscire dal conflitto nel minor tempo possibile”.
“Ho avuto ieri un lungo e molto cordiale colloquio con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e ci siamo ripromessi di rivederci molto presto”, ha poi spiegato Meloni.
“La questione dei prezzi dell’energia rimane aperta, ma abbiamo trovato negli Usa un’amministrazione aperta a ragionare con l’Unione Europea per trovare soluzione per calmierare i prezzi”, ha proseguito.
– foto Agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).
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Cronaca
Cina, industria dei macchinari in forte crescita nel 14esimo Piano quinquennale
Pubblicato
2 ore fa-
15 Dicembre 2025di
Redazione
PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – L’industria meccanica della Cina ha registrato progressi sostanziali in termini di scala industriale, commercio estero e innovazione nel periodo del 14esimo Piano quinquennale (2021-2025), secondo dati pubblicati lunedì dalla Federazione cinese dell’industria meccanica.
Il numero di imprese che producono macchinari, con dimensioni al di sopra di quella designata, è aumentato da 92.000 alla fine del 2020 a 137.000 alla fine di ottobre 2025.
In termini di scala industriale, il valore aggiunto del settore è cresciuto a un tasso medio annuo del 7,1% dal 2021. Da gennaio a ottobre di quest’anno, il commercio estero totale dei prodotti legati ai macchinari ha raggiunto 1.030 miliardi di dollari, in aumento del 7,6% su base annua, con il valore annuo di importazioni ed esportazioni che dovrebbe stabilire un massimo record.
Facendo leva sulla crescita dei cluster industriali, il settore conta ora 13 imprese classificate tra i primi 50 produttori mondiali di macchinari per le costruzioni.
Guardando al prossimo piano quinquennale, Xu Niansha, presidente della federazione, ha affermato che l’industria si concentrerà sul rafforzamento della resilienza e della sicurezza delle catene industriali e di approvvigionamento, sull’accelerazione dello sviluppo di nuove forze produttive di qualità e sulla promozione di una trasformazione intelligente, verde e integrata.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-
Cronaca
La Voce Pavese – Addio a Maria Forni, voce della cultura lomellina
Pubblicato
3 ore fa-
15 Dicembre 2025di
Redazione
Mortara e la Lomellina salutano Maria Forni, storica, divulgatrice e dirigente scolastica di primo piano, scomparsa sabato all’età di 85 anni nella sua abitazione di contrada Loreto. Figura autorevole e amatissima, ha incarnato per decenni la passione per la conoscenza e la trasmissione del sapere, diventando un punto di riferimento culturale ben oltre i confini cittadini.
Ex preside del liceo scientifico Taramelli di Pavia e dell’istituto superiore Omodeo di Mortara, Maria Forni ha insegnato anche al liceo classico Cairoli di Vigevano. Alla carriera scolastica ha affiancato un’intensa attività divulgativa: le sue conferenze di carattere storico, letterario e linguistico richiamavano sempre un pubblico numeroso, conquistato dalla capacità di passare con naturalezza dai grandi autori della letteratura alle più sottili sfumature del dialetto lomellino, con rigore ma anche con grande chiarezza.
L’ultima presentazione risale a un mese fa nella biblioteca civica Pezza, spazio culturale per lei speciale e familiare, dove fino a un anno fa ha presieduto l’associazione Amicivico17. In ambito familiare proveniva da una nota famiglia lomellina, ma aveva sempre rivendicato con fermezza una posizione autonoma sul piano civile e politico.
Lascia la figlia Francesca Baletti, il genero Tommaso e i nipoti Tancredi e Dionigi. Profondo il cordoglio del mondo della scuola: l’istituto Omodeo ne ricorda la gentilezza d’animo, l’intelligenza e la lungimiranza. Parole di stima anche dal pianista Alessandro Marangoni e dalla regista Marta Comeglio. Iscritta all’Anpi di Mortara, è ricordata per l’impegno antifascista e per i valori democratici. Una perdita che lascia un segno profondo nel tessuto culturale e civile della Lomellina.
Per interagire e/o chiedere diritto di replica scrivete a emanuele@bottiroli.it.
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Cronaca
Cina, a novembre tasso di disoccupazione nelle città al 5,1%
Pubblicato
4 ore fa-
15 Dicembre 2025di
Redazione
PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Il mercato cinese del lavoro è rimasto complessivamente stabile, con il tasso di disoccupazione urbana rilevato che si è mantenuto stabile al 5,1% a novembre, hanno mostrato lunedì i dati ufficiali.
Nei primi 11 mesi dell’anno, tale tasso si è attestato in media al 5,2%, ha riferito l’Ufficio Nazionale di Statistica (NBS).
Le condizioni occupazionali dei gruppi chiave sono rimaste anch’esse solide. A novembre, il tasso di disoccupazione tra i lavoratori rurali migranti si è attestato al 4,4%, inferiore alla media nazionale.
L’economia cinese è rimasta nel complesso stabile a novembre, ha dichiarato il portavoce dell’NBS Fu Linghui nel corso di una conferenza stampa, aggiungendo che il Paese lavorerà per garantire uno sviluppo stabile dell’occupazione, delle imprese, dei mercati e delle aspettative.
La Cina ha fissato un obiettivo per il tasso di disoccupazione urbana rilevato intorno al 5,5% per il 2025, e mira a creare oltre 12 milioni di nuovi posti di lavoro urbani entro l’anno.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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