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Ocean Race festeggia 50 anni a Genova con il ‘Grand Finale”

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ROMA (ITALPRESS) – The Ocean Race, la più dura ed emozionante regata intorn­­­o al mondo compie 50 anni e li festeggia sbarcando per la prima volta in Italia. A Genova infatti, si svolgerà “The Grand Finale”, arrivo della manifestazione, dal 24 giugno al 2 luglio 2023. La partenza di questo impegnativo giro intorno al mondo è fissata per il 15 gennaio prossimo da Alicante, in Spagna. “Dopo 50 anni abbiamo vinto un Mondiale della MotoGp con Bagnaia e dopo 50 anni torniamo protagonisti con un evento, come il Grand Finale di The Ocean Race, che è lustro per tutto il sistema sportivo”, ha detto il Presidente del Coni Giovanni Malagò, nel corso della presentazione di The Ocean Race – Genova “The Grand Finale”, che si è svolta questa mattina al Salone d’Onore del Coni a Roma. “Quando andiamo all’estero siamo apprezzati per la storia e per l’organizzazione di questi eventi”, ha ricordato Malagò. Una manifestazione importante per Genova, che torna ad essere capitale mondiale della vela. “Il valore di The Ocean Race per Genova, oltre al grande prestigio sportivo dell’iniziativa, è quello di promuovere la nostra città nel mondo: le sue bellezze, le grandi attrattività, l’enogastronomia, il clima, le tradizioni”, ha evidenziato il Sindaco del capoluogo ligure, Marco Bucci. Un appuntamento che è pronto a raddoppiare, ospitando un’altra edizione, come ha auspicato il ministro per lo Sport e per i Giovani, Andrea Abodi. “Mi auguro che questa edizione sia solo la prima, che ci sia un’altra candidatura perchè questi eventi hanno bisogno di continuità. Questa città, questa regione, la nostra nazione hanno dimostrato con The Oceans Race che meritiamo qualcosa di più della tappa finale. Dobbiamo raddoppiare questa sfida”. Otto le tappe di questo giro del mondo: Alicante (15/1), Capo Verde (25/1), Cape Town (26/2), Itajai (23/4), Newport (21/5), Aarhus (8/6), Kiel (Fly-by, 9/6), L’Aja (15/6), Genova. Verranno percorse circa 32.000 miglia, con la tappa tra Cape Town e Itajai che sarà la più lunga dei 50 anni di storia della regata, una maratona di 12.750 miglia durante la quale le barche passeranno per la prima volta tutti e tre grandi capi meridionali: Capo di Buona Speranza, Capo Leeuwin e Capo Horn, senza scalo. Nel nuovo Waterfront di Levante sarà allestito l’Ocean Live Park con numerosi eventi e una previsione di oltre 300.000 presenze. “Genova sarà incoronata regina dei mari ed è pronta a mostrare a tutti la sua bellezza. Attraverso The Ocean Race verranno anche promosse le eccellenze di Genova e della Liguria a una platea di oltre 2 milioni e mezzo di persone. Una promozione del territorio che porterà grande visibilità alla nostra bellissima regione, pronta per accogliere i tantissimi turisti che giungeranno qui per la manifestazione”, ha evidenziato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.
Ad oggi hanno confermato la partecipazione cinque imbarcazioni nella classe Imoca: 11th Hour Racing Team di Charlie Enright e Mark Towill (USA), Team Malizia di Boris Herrmann (GER), GUYOT environnement – Team Europe di Benjamin Dutreux e Robert Stanjek (FRA/GER), Biotherm di Paul Meilhat (FRA), Holcim – PRB di Kevin Escoffier (FRA). Due i velisti italiani in gara: Francesca Clapcich e Giulio Bertelli. “La nostra mission, quella della Federazione, sarà supportare tutto l’evento in acqua. Un lavoro molto complicato e importante”, ha sottolineato Francesco Ettorre, Presidente della Federazione Italiana Vela. “Un evento del genere, dopo la Coppa America, dopo le Olimpiadi, rappresenta un sogno, non solo quello di vincere una medaglia ma quello di girare il mondo”, ha aggiunto il numero uno della Fiv.
Sport ma non solo. “L’impegno è massimo sia nella parte sportiva che in quella comunicativa e di sostenibilità”, ha detto Richard Brisius, Presidente di The Ocean Race. “Quest’ultimo è un punto centrale di tutto il progetto e il Genova Process è un percorso davvero straordinario che ci porterà alla bozza di Dichiarazione dei Diritti degli Oceani da presentare alle Nazioni Unite”, ha aggiunto. Non solo un evento sportivo, dunque, ma un’occasione unica per la città. “Genova e la vela hanno un rapporto imprescindibile. E nel 2024 Genova sarà Capitale Europea per lo Sport, abbinamento sempre più importante. Cosa di cui l’Italia come Paese deve essere sempre più orgogliosa”, ha detto Silvia Salis, vicepresidente vicario del Coni. Un’occasione anche, per ribadire che lo sport non è solo competizione come sottolineato da Evelina Christillin, Presidente Steering Committee “Genova The Grand Finale”: “I miei migliori auguri a The Ocean Race ma anche a Milano-Cortina 2026, manifestazioni con le quali possiamo dimostrare che i grandi eventi possono essere alfieri di rispetto dei diritti e dell’uguaglianza”, ha concluso Christillin.
– foto spf/Italpress –
(ITALPRESS).

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U21, Nunziata alla vigilia di Italia-Spagna “Giusto fare dei cambi”

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TRNAVA (SLOVACCHIA) (ITALPRESS) – Sono le due regine d’Europa: con cinque titoli a testa hanno dominato a fasi alterne il Campionato Europeo Under 21. L’Italia a cavallo tra gli anni Novanta e il Duemila, con l’ultimo successo ormai datato 2004, mentre la Spagna ha vinto tre delle ultime sette edizioni e due anni fa è stata sconfitta in finale dall’Inghilterra. Dopo essersi assicurate la qualificazione ai quarti di finale con un turno di anticipo, domani allo stadio “Anton Malatinsky” di Trnava (alle 21, con diretta su Rai 2, arbitra lo scozzese Walsh, venduti 13.400 biglietti) Italia e Spagna si contenderanno il primo posto del Gruppo A: il maggior numero di gol segnati (5 contro i 2 degli azzurrini) consente alla squadra guidata da Santi Denia di poter contare su due risultati su tre, con gli azzurrini obbligati di contro a vincere per volare ai quarti da prima della classe, guadagnandosi così la permanenza a Trnava.

La seconda classificata dovrà invece fare le valigie per giocare il proprio quarto di finale a Dunajska Streda. L’avversaria sarà probabilmente una tra Germania e Inghilterra, difficile dire chi convenga affrontare. Una curiosità: l’Italia non è mai riuscita a vincere tutte e tre le gare del girone, uno stimolo in più per scrivere un altro pezzo di storia.

Il tecnico azzurro, Carmine Nunziata, in conferenza stampa, ha dimostrato di avere le ideee chaire. “Giocheremo la nostra partita come abbiamo sempre fatto, cercando di vincerla, perché ci teniamo a chiudere in testa il girone. Poi vedremo se arriveremo primi o secondi e che avversaria prenderemo ai quarti”, ha detto Nunziata. Alla terza gara in sette giorni inevitabile far rifiatare qualcuno e dare la possibilità di mettersi in mostra a chi ha giocato meno: “Farò sicuramente qualche cambio, perché abbiamo quattro giocatori diffidati (Fabbian, Koleosho, Ndour e Zanotti, ndr.) e qualcuno che ha giocato due partite e ha bisogno di riposare. Visto che abbiamo l’opportunità di poterlo fare è giusto gestire queste cose, anche perché i 23 ragazzi che ho portato qui sono tutti ottimi calciatori. Quella che giocherà sarà sicuramente la formazione migliore”, ha aggiunto il tecnico azzurro.

Faccio un grosso in bocca al lupo a Gattuso: ha un compito non facile ma sicuramente farà grandi cose. Non l’ho ancora sentito, mi hanno detto che potrebbe venire a vedere qualche partita in Slovacchia. Mi farebbe molto piacere. In questi anni c’è sempre stata grande collaborazione tra la Nazionale maggiore e l’Under 21, penso che continuerà ad essere così”, ha concluso Nunziata a proposito del nuovo ct azzurro Rino Gattuso.

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Domani potrebbe fare il suo esordio nell’Europeo Jacopo Fazzini, che ha recuperato da quel problemino fisico che ne aveva messo in dubbio l’utilizzo in occasione del primo match contro la Romania: “Fisicamente sto bene, mi sono sempre allenato e ho molta voglia di giocare. Sono a disposizione e spero di far parte della partita. Vogliamo arrivare primi nel girone per dare continuità a quello che stiamo facendo, la Spagna è una bella squadra, ma anche noi siamo molto forti e abbiamo le qualità per vincere”. “Mi dispiace ancora per come è finito il campionato, eravamo partiti bene e avremmo potuto centrare l’obiettivo. E’ stata una stagione un po’ particolare, condizionata dagli infortuni, non solo il mio ma anche dei miei compagni. Adesso però sono totalmente concentrato sulla Nazionale, sull’Europeo e su quello che devo fare qui. Rappresentare il proprio Paese è speciale, vogliamo arrivare in fondo a questo Europeo”, ha aggiunto il giocatore reduce dalla retrocessione in B con la maglia dell’Empoli.

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Virtus Bologna sotto shock, Polonara ha la leucemia: ha già iniziato le cure

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BOLOGNA (ITALPRESS) – Un macigno sulla Virtus Bologna. La società emiliana, alla vigilia di gara 3 della finale scudetto contro Brescia (Vu Nere avanti 2-0 e al primo match point), fa sapere che “nel corso delle ultime settimane Achille Polonara è stato sottoposto ad ulteriori indagini mediche specialistiche a seguito delle quali è stata formulata la diagnosi di leucemia mieloide. Polonara è ora ricoverato presso l’Ospedale Sant’Orsola Malpighi di Bologna dove ha già iniziato le terapie specifiche. Tutta la famiglia di Virtus Segafredo Bologna è vicina ad Achille ed ai suoi affetti ed augura al ragazzo una pronta guarigione. Forza Achi siamo tutti con te, ti aspettiamo!”.

In campo per l’ultima volta lo scorso 2 giugno in occasione della gara 2 della semifinale contro Milano, Polonara era rimasto ai box saltando le successive sfide con l’Olimpia e i primi due round con Brescia a causa di una sindrome mononucleosica, aveva fatto sapere la Virtus.

Per la 33enne ala anconetana una nuova battaglia: nell’ottobre 2023, infatti, da poco in forza alle Vu Nere, Polonara era stato sottoposto a intervento chirurgico per la rimozione di una neoplasia testicolare, scoperta grazie a un controllo antidoping sostenuto dopo la finale di Supercoppa a Brescia. A quasi due mesi dall’operazione il rientro in campo, la chiamata in Nazionale con tanto di fascia di capitano nel febbraio 2024 contro l’Ungheria e un ritorno alla normalità interrotto ora bruscamente da questa diagnosi.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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La Russa “Gattuso nuovo ct Italia? Auguri, ma i simboli del nostro calcio sono altri”

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ROMA (ITALPRESS) – “Bisogna fare gli auguri a Gattuso e alla Nazionale, quando si ama la Nazionale le critiche a posteriori servono a poco. Però ho telefonato a Gravina prima della scelta e gli ho espresso i miei leciti dubbi. Quando Gravina dice che Gattuso è un simbolo del nostro calcio, io dico che non è proprio esatto. Semmai lo è Buffon, che forse è dietro a questa decisione, allora tanto valeva fare Buffon selezionatore. Non c’è bisogno di essere allenatori per selezionare una nazionale”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, intervenuto alla puntata 764 de “La Politica nel pallone” di Emilio Mancuso su Radio Rai Gr Parlamento, commenta la nomina di Gennaro Gattuso come nuovo ct della Nazionale. “I simboli del nostro calcio sono altri, molti non sono allenatori, come Totti e Del Piero – aggiunge -. Poi ci sono Cannavaro, Nesta, Pippo Inzaghi. Non è giusto considerare Gattuso il simbolo del nostro calcio, il nostro calcio non è un calcio da ‘Ringhio’, ma è il calcio dei Rivera, Baggio, Del Piero, Zenga. Ecco, perché non Zenga?”.

Infine, su chi avrebbe preferito come ct: “Avrebbero dovuto pensarci prima. Ranieri o Mancini, se fossero stati previsti come piano B, quando era necessario prevedere un piano B, avrebbero accettato. Ma anche lo stesso Mourinho, perché no. Ma adesso è inutile piangere sul latte versato. Abbiamo scelto Gattuso e quindi viva Gattuso, mi auguro vada bene. L’importante è che poi ci si assuma i meriti del successo, se ci sarà, ma anche le responsabilità di un eventuale insuccesso”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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