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Economia

Enasarco, per il biennio 2022-23 45 mln per prestazioni assistenziali

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ROMA (ITALPRESS) – E’ stata presentata presso Palazzo Wedekind a Roma la prima Relazione annuale della Fondazione Enasarco (Ente nazionale di assistenza per gli agenti e rappresentanti di commercio): “Il futuro della Fondazione tra efficienza e trasparenza”.
Nel 2021 gli iscritti sono stati 351 mila, di cui circa 218 mila contribuenti e 133 mila pensionati Enasarco. A fronte di 1.250 milioni di euro di contributi nel 2021 (per il biennio 2022-2023 è atteso un incremento annuo del 3%), sono 1.043 milioni di euro le prestazioni erogate nello stesso anno (per il 2022 si prevede un incremento del 4% e per il 2023 del 7%). Sempre nel 2021 il risultato economico di esercizio è stato pari a 187,8 milioni di euro, mentre l’ammontare del patrimonio netto è stato di 5.434 milioni di euro.
“In un contesto socioeconomico caratterizzato da una incertezza crescente e da un accesso al credito sempre più difficoltoso, le attività di welfare svolte dalla Fondazione si estendono a tutto lo spettro assistenziale e giungono fino all’integrazione delle prestazioni sanitarie e agli aiuti relativi alla stipula di mutui per l’acquisto della casa – si legge in una nota -. L’offerta di welfare della Fondazione appare così tra le più evolute e complete nell’intero settore degli Enti di previdenza privata.
Negli ultimi mesi Enasarco ha messo a disposizione degli iscritti nuovi strumenti assistenziali, tra i quali la polizza sanitaria stipulata con EMAPI (Ente di Mutua Assistenza per i Professionisti Italiani), attiva dal 1° novembre 2022 e il “Progetto Salute Donna”, con il quale sono state stanziate risorse per rimborsare esami diagnostici (Pap Test, Ecografie transvaginali, Ecografie mammarie, Mammografie, Test HPV o DNA HPV Test). A budget per il biennio 2022-2023 sono stati stanziati 22,5 milioni di euro per ciascun anno”.
Nel 2021 sono state garantite le risorse dedicate al ristoro in favore degli agenti in difficoltà a causa della pandemia da Covid-19. Tali contributi hanno rappresentato il 20% della spesa assistenziale sostenuta dalla Fondazione. Inoltre, le risorse dedicate alla tutela del nucleo familiare hanno costituito il 35% della spesa destinata al welfare, mentre le prestazioni erogate a titolo di tutela della salute e del benessere psicofisico sono state pari al 45% della spesa complessiva.
Oggi la Fondazione è impegnata ad efficientare la gestione del patrimonio, attraverso la riconversione, la ristrutturazione e la riqualificazione del portafoglio immobiliare diretto e indiretto. La finalità del progetto “è volta ad una più proficua valorizzazione degli asset immobiliari, per scendere di peso al 20-25% sul patrimonio immobiliare che vale complessivamente 2,8 miliardi di euro”, spiega Enasarco.
Al contempo, è in corso l’efficientamento della gestione degli asset mobiliari e tra le priorità dell’Ente vi è l’attuazione dei principi della sostenibilità, attraverso un modello di “Inclusione/Integrazione dei fattori ESG nella gestione finanziaria”. Quest’estate, è stato approvato il documento di Asset Allocation Strategica che avvia un primo investimento di circa 500 milioni di euro in BTP. In tal modo, Enasarco si impegna “ad attuare una politica di risparmio e di tutela degli agenti, investendo allo stesso tempo in economia reale”.
Per il presidente della Fondazione Enasarco, Alfonsino Mei (nella foto), “l’obiettivo della Prima Relazione Enasarco è quello di posizionare la Fondazione nel cuore del sistema previdenziale italiano e della vita del Paese, in una costante e proficua interlocuzione con le Istituzioni. Si tratta di un nuovo corso, volto a mutare la sua reputazione, anche attraverso il coinvolgimento di tutte le forze rappresentative. Tra i primi atti della mia gestione vi è l’affidamento di una due diligence riguardante il patrimonio immobiliare, per una profonda valorizzazione di questo asset. La finalità è quella di ridurre il peso del patrimonio immobiliare. Per quanto riguarda il portafoglio degli investimenti mobiliari, soprattutto verso imprese italiane, stiamo privilegiando le aziende impegnate nella transizione ecologica. La Fondazione, infine, è orientata a fornire agli iscritti servizi di welfare innovativi ed efficaci, nella consapevolezza che essi sono al centro delle attenzioni e delle scelte operative di Enasarco”.

– foto ufficio stampa Enasarco –

(ITALPRESS).

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Economia

Dazi, Federmanager “Serve una risposta efficace, evitare una spirale ritorsiva”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’informativa del Ministro Urso ha confermato con chiarezza i rischi sistemici che il nuovo scenario commerciale comporta, ma anche la correttezza del percorso intrapreso dal governo italiano per evitare una spirale ritorsiva”.

Così il presidente di Federmanager, Valter Quercioli, commenta l’informativa parlamentare odierna del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sulle conseguenze per il sistema produttivo italiano dei dazi reciproci tra Stati Uniti e Unione europea.

Sul punto, le stime del Mimit risultano davvero significative: un impatto di circa il 10% sulle esportazioni italiane negli Usa in caso di dazi reciproci al 20%, e del 6,5% in caso di dazi reciproci al 10%, con conseguenze particolarmente pesanti per settori chiave come l’automotive di alta gamma e il farmaceutico.

Quello che si prospetta – continua il presidente – è un ennesimo shock esogeno per l’economia europea e per quella italiana. Dobbiamo mettere a frutto quanto appreso dalle esperienze precedenti, evitando reazioni impulsive e rafforzando la nostra capacità di agire come sistema-Paese. L’impostazione da adottare deve essere chiara: unire, non dividere, le due sponde dell’Atlantico. Federmanager sostiene con convinzione il percorso di negoziato intrapreso e auspica una coesione strategica tra le istituzioni europee e le forze produttive per trasformare questa crisi in una occasione di rilancio delle solide relazioni che da sempre intercorrono”.

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La nostra Federazione conferma il pieno sostegno a una linea diplomatica responsabile e determinata, ma sottolinea la necessità di un approccio propositivo che punti al rafforzamento strutturale della competitività.

“In un contesto di incertezza commerciale e pressioni inflattive, bisogna accelerare con le riforme necessarie a rimettere in moto il Paese e le imprese, mettendo a sistema le migliori competenze per favorire: costi energetici sostenibili, efficace digitalizzazione, valorizzazione del capitale umano di qualità, investimenti strategici nei mercati emergenti e piena sinergia tra pubblico e privato”, prosegue Quercioli.

Federmanager è come sempre disponibile a collaborare attivamente con le istituzioni italiane ed europee per sostenere un’industria che sia protagonista della trasformazione economica, resiliente agli shock esterni e promotrice di una nuova stagione di crescita condivisa.

“Siamo aperti al confronto, oggi più che mai. Occorre affermare, anche nel quadro internazionale, che l’Europa industriale c’è, parla con una voce sola e vuole restare competitiva senza rinunciare alla sua vocazione transatlantica”, conclude Quercioli.

Insieme a un impegno serrato su questi temi, Federmanager auspica l’adozione di politiche fiscali e monetarie intelligenti, in grado di attutire gli effetti negativi determinati dai dazi e sostenere le imprese in questa fase complessa. “Siamo pronti a fare la nostra parte – conclude il presidente – e a dialogare con i massimi livelli istituzionali per comprendere come agire in maniera efficace. Stiamo avviando iniziative strategiche che accompagnino la trasformazione industriale europea e italiana, nel solco della twin transition, digitale e ambientale. Dobbiamo guardare al di là della tempesta, per costruire un’economia aperta, solida, competitiva e sostenibile”.

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– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Economia

Folgiero confermato amministratore delegato della Fincantieri

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ROMA (ITALPRESS) – Si è riunito oggi in forma totalitaria, sotto la presidenza di Biagio Mazzotta, il nuovo consiglio di amministrazione di Fincantieri, nominato dall’assemblea degli azionisti in data odierna e che rimarrà in carica fino all’assemblea di approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2027.

Il Consiglio ha nominato Pierroberto Folgiero quale amministratore delegato, confermandolo direttore generale della società, e ha altresì deliberato l’attribuzione delle relative deleghe ad eccezione di quanto riservato alla competenza esclusiva del Cda.

Al presidente, Biagio Mazzotta, sono state conferite deleghe in materia di rappresentanza istituzionale, supervisione della security aziendale e del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. All’Ad, Pierroberto Folgiero, sono state conferite ampie deleghe in materia di gestione ordinaria e straordinaria della Società e per la presentazione al Consiglio dei piani industriali e dei budget annuali.

È stato altresì deciso che il presidente e l’amministratore delegato concorrano alla definizione delle attività di comunicazione e relazioni istituzionali, alla definizione e allo sviluppo delle strategie nazionali e internazionali e alle attività di internazionalizzazione della società.

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Il Cda di Fincantieri per il triennio 2025-2027 risulta quindi così composto: Biagio Mazzotta (presidente esecutivo); Pierroberto Folgiero (amministratore delegato e direttore generale); Paolo Amato (amministratore non esecutivo e indipendente); Gianfranco Battisti (amministratore non esecutivo e indipendente); Simona Camerano (amministratore non esecutivo); Sara Carrer (amministratore non esecutivo e indipendente); Mariachiara Geronazzo (amministratore non esecutivo e indipendente); Sergio Marini (amministratore non esecutivo e indipendente); Secondina Giulia Ravera (amministratore non esecutivo e indipendente); Emilio Scalfarotto (amministratore non esecutivo e indipendente).

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Economia

Credito al consumo, al via le domande sul portale di Irfis FinSicilia

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PALERMO (ITALPRESS) – Da domani mattina alle 12 (15 maggio) sarà possibile presentare le istanze sul portale di Irfis Finsicilia per la concessione di contributi a fondo perduto destinati all’abbattimento degli interessi su prestiti al consumo finalizzati all’acquisto di beni durevoli.

L’intervento si rivolge ai cittadini residenti in Sicilia che abbiano sottoscritto, a partire dal primo gennaio 2025, un prestito per l’acquisto di beni durevoli non di lusso.
Potranno beneficiarne esclusivamente i richiedenti con un Isee 2025 inferiore a 30.000 euro.

Il contributo previsto è pari al 70% degli interessi dovuti sul prestito, con un tetto massimo di 5.000 euro e un minimo di 150 euro per ciascun beneficiario. Sono escluse dalla misura le spese relative a beni di lusso, beni non durevoli o semidurevoli. E’ invece ammesso il contributo per prestiti destinati all’acquisto di protesi o dispositivi medici.

La misura, promossa dalla Regione Siciliana e gestita da Irfis – FinSicilia, è prevista dall’articolo 38 della legge regionale n. 3 del 30 gennaio 2025 e regolata dal decreto dell’assessorato dell’Economia n. 12 del 10 aprile 2025. La dotazione finanziaria è pari a 15 milioni di euro per ciascuna delle annualità 2025 e 2026, a valere sul “Fondo Sicilia”.

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“Questa misura – afferma il presidente della Regione, Renato Schifani è un segnale concreto di sostegno ai cittadini siciliani. In un periodo di inflazione e aumento dei costi, il mio governo offre un aiuto mirato per sostenere le famiglie e stimolare i consumi. L’iniziativa, realizzata insieme con Irfis, dimostra come le istituzioni possano agire per il bene comune, mettendo al centro le persone. Continueremo a promuovere strumenti di sostegno efficaci e accessibili per rafforzare l’economia dell’Isola”.

“Dopo gli interventi per calmierare il caro mutui che ha colpito famiglie e imprese – sottolinea la presidente dell’istituto, Iolanda RioloIrfis sostiene per la prima volta la spesa per i consumi grazie a una nuova misura studiata dal governo regionale.
Siamo pronti ad affrontare anche questa sfida con l’obiettivo di immettere ulteriori risorse economiche, confidando che ciò stimolerà il tessuto economico del territorio siciliano”.

Le domande potranno essere presentate esclusivamente online sulla piattaforma dedicata https://incentivisicilia.irfis.it, dalle ore 12 di domani (15 maggio) e fino alle ore 17 del 18 giugno 2025. L’accesso avverrà tramite Spid di livello 2 o Carta nazionale dei servizi (Cns).
Tra i documenti da allegare alla domanda figurano il contratto di finanziamento, la fattura o lo scontrino del bene acquistato, la certificazione Isee 2025 e il documento di identità. Ogni richiedente potrà presentare una sola domanda per un unico prestito. Le richieste saranno valutate sulla base del valore dell’Isee (in ordine crescente). La graduatoria dei beneficiari sarà pubblicata sul sito di Irfis e costituirà notifica ufficiale.

Per facilitare la partecipazione, l’istituto metterà a disposizione dei cittadini una sezione Faq, un call center dedicato e un indirizzo email per l’assistenza, accessibili attraverso la piattaforma. Ulteriori dettagli, la guida per la compilazione della domanda e la documentazione necessaria sono disponibili sul sito del dipartimento regionale delle Finanze e del credito all’indirizzo www.regione.sicilia.it/istituzioni/regione/strutture- regionali/assessorato-economia e su www.irfis.it.

– foto ufficio stampa Irfis FinSicilia –

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(ITALPRESS).

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