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Cronaca

Crisci “In Italia le auto più anziane d’Europa, serve un piano”

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MILANO (ITALPRESS) – “Il mercato italiano sta soffrendo. Se parliamo solo delle auto, storicamente aveva avuto punte di 2 milioni di auto ed era il terzo o quarto mercato in Europa. Oggi invece ci stiamo attestando su un valore intorno a 1,3 milioni e quest’anno forse difficilmente raggiungeremo 1,4 milioni”. Lo ha detto Michele Crisci, presidente di Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress €conomy.
Per Crisci, che è anche presidente e amministratore delegato di Volvo Car Italia, questa situazione “oggi si giustifica per due motivi: il primo è sicuramente la mancanza dei materiali e il secondo è la confusione che regna nel mercato italiano. C’è un pò di tutto e i clienti non capiscono bene quale direzione debbano prendere”, ha affermato.
“Il parco circolante italiano di auto – ha spiegato – è il più numeroso e anziano d’Europa. Parliamo di quasi 40 milioni di auto di cui una stragrande maggioranza è addirittura ante-Euro 4. Questo vuol dire che sono omologate nel 2006. E’ chiaro che chi guida queste auto, che sono sicuramente meno sicure di quelle di oggi e anche inquinanti, non lo fa perchè vuole inquinare o essere un pericolo ma perchè non ha la disponibilità di comprare auto. Su questi cittadini bisogna avere un piano d’emergenza: bisogna portare a rottamare quelle auto e dare agevolazioni chiare per acquistare quelle di ultima generazione”.
“Poi – ha continuato – c’è il problema della transizione verso le nuove tecnologie. In questo caso abbiamo una serie di problemi come il costo, la ricarica, un problema di percorrenza e di mancanza di chiarezza da parte di chi ci governa”.
Dal punto di vista della diffusione dell’elettrico “l’Italia è molto indietro”, ha spiegato Crisci, perchè “i numeri sono ancora molto bassi”: nel Paese “pesa il 3,5% delle vendite mentre in altri paesi, a partire dal Nord Europa, siamo ormai al 90%”. “Il governo Draghi – ha proseguito – ha dato un’indicazione perchè ha approvato un piano pluriennale che prevede anche un triennio di incentivi. Il mercato – ha sottolineato – deve tirare perchè se tira si facilita anche la riconversione industriale”. In Italia, secondo Crisci, il piano di riconversione industriale “è urgente”. “Non possiamo aspettare il 2034 per dire che siamo in ritardo”, ha detto.
C’è anche il tema delle infrastrutture. “In Italia ci sono oltre 30 mila colonnine disponibili. Sembra un numero cospicuo ma nella realtà – ha affermato – va considerata la loro potenza. La stragrande maggioranza è al di sotto dei 22 kilowatt. Non sono sufficienti. Dobbiamo avere l’Italia disseminata di colonnine che vanno oltre 100-150 o 200-250 kilowatt per permettere alle vetture di ricaricarsi in pochi minuti. C’è un piano europeo – ha continuato – che è stato approvato dal Parlamento europeo e che prevede che entro il 2024 il governo italiano debba presentare un piano per l’infrastrutturazione sulle reti viarie di una colonnina ogni 60 chilometri. Deve essere implementato entro il 2026”.
“Un altro elemento che diventa fondamentale – ha aggiunto – è la fiscalità legata a queste tecnologie. In molti paesi europei sono state approvate, per esempio, detrazioni fiscali. Noi chiediamo quella dell’Iva: venga portata al 100% sulle auto aziendali. Questo porterebbe una grandissima accelerazione e darebbe la possibilità alle aziende di rimettere sul mercato auto usate che diventerebbero un facile acquisto per chi ha meno possibilità”.
Per il clima, Volvo ha annunciato la sua adesione alla Accelerating to Zero Coalition. “Vuol dire accelerare verso le zero emissioni di climalteranti. La decisione di Volvo – ha spiegato Crisci – è stata quella di promuovere questo programma perchè nella costruzione di un’auto vogliamo intervenire non solo sulle emissioni zero allo scarico ma anche su quello che c’è prima e su quello che c’è dopo. Un codice, un programma da condividere con i nostri fornitori, nei trasporti a valle e fino a tutti i nostri concessionari. Tutto il percorso deve arrivare a zero – ha aggiunto – e riteniamo che questo sia urgentissimo”.

– foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Cina, tra gennaio e ottobre ristrutturazioni in 25.100 comunità urbane

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PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – La Cina ha avviato progetti di ristrutturazione in 25.100 vecchie comunità residenziali urbane nei primi dieci mesi del 2025, proseguendo gli sforzi per rendere le città più vivibili, hanno mostrato giovedì i dati ufficiali.

Con 16 suddivisioni a livello provinciale che hanno raggiunto i loro obiettivi di ristrutturazione quest’anno, la cifra ha superato il traguardo nazionale annuale di ristrutturazione di 25.000 vecchie comunità residenziali urbane, secondo i dati del ministero dell’Edilizia Abitativa e dello Sviluppo Urbano-Rurale.

Dal 2019 al 2024, il Paese ha avviato progetti di ristrutturazione in circa 280.000 comunità di questo tipo, portando benefici a oltre 120 milioni di persone, secondo i dati.

Nello stesso periodo, sono state rinnovate e aggiornate condutture obsolete per una lunghezza complessiva di 360.000 chilometri, sono stati creati 3,87 milioni di posti auto e sono state costruite 78.000 strutture di servizio per l’assistenza agli anziani o ai bambini basate sulla comunità come parte di questi interventi.

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A luglio, la Conferenza centrale sul lavoro urbano ha affermato che il rinnovamento urbano dovrebbe essere una leva importante per ottimizzare le strutture urbane, trasformare i motori della crescita, migliorare la qualità della vita, promuovere lo sviluppo verde, preservare il patrimonio culturale e migliorare l’efficienza della governance.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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Cronaca

Ue, Meloni “Se vuole essere grande sia capace di difendersi da sola”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non parlerei di un incrinarsi dei rapporti tra Stati Uniti ed Europa. Penso che quello che c’è scritto in questo documento strategico dica – magari con toni più assertivi – qualcosa che nel dibattito tra Usa e Ue va avanti da molto tempo e penso che parli di quello che alcuni di noi hanno avuto il coraggio di definire molto tempo fa un processo storico inevitabile, cioè che l’Europa a un certo punto deve capire che se vuole essere grande deve essere capace di difendersi da sola e non può dipendere dagli altri”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al Tg La7. “Quando tu appalti la sicurezza a qualcun altro devi sapere che c’è un prezzo da pagare. Gli americani decidono oggi come difendere i loro interessi perchè hanno la forza per farlo, credo che l’Europa debba fare la stessa cosa. Chiaramente ha un costo economico e produce una libertà politica”.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS)

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Cronaca

Oro Ceccon, argento Quadarella e bronzo Busa agli Europei in vasca corta

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LUBLINO (POLONIA) (ITALPRESS) – L’Italia cala il tris a Lublino: oro per Thomas Ceccon, argento per Simona Quadarella e bronzo per Michele Busa.
Per la prima volta nella storia degli Europei in vasca corta l’Italnuoto sale sul gradino più alto del podio nei 100 dorso grazie a Thomas Ceccon, che tocca per primo in 49″29, mentre chiude al quinto posto l’altro azzurro Lorenzo Mora. Una gara avvincente e piena di colpi di scena quella che va a prendersi il 24enne veneto che in avvio fa i conti con la partenza lanciata del rumeno Popescu, primo a metà gara, ma poi addirittura sesto (49″97) al traguardo. Ceccon tocca in testa ai 75 metri e poi stringe i denti per difendersi dagli attacchi del francese Mewen Tomac il quale si deve poi accontentare della medaglia d’argento in 49″46. “Sono venuto qui per vincere, per ora due gare due ori, quindi a posto e sono anche il primo italiano della spedizione a fare oro individuale”, rivenica con orgoglio. Arriva invece una medaglia d’argento per Simona Quadarella nella finale degli 800 stile libero. A Lublino si assiste a un testa a testa spettacolare tra la romana e la tedesca Isabel Gose con le due atlete che fanno gara a parte rispetto alle altre avversarie e sin dalle prime battute si portano ampiamente davanti. Il duello di fatto dura fino alla fine con Gose sempre davanti ma con Quadarella brava a non perdere mai terreno. Soltanto negli ultimi 100 metri la tedesca riesce a prendersi un leggero margine di vantaggio che le consente di arrivare al traguardo in scioltezza firmando pure il nuovo record dei campionati in 8’01″90. Per l’azzurra invece il crono di 8’03″00 vale, oltre al secondo posto, il primato italiano strappato ad Alessia Filippi. “Sono veramente contenta, non pensavo potessi migliorare così adesso, ho abbassato di quasi 5 secondi il mio personale – commenta soddisfatta – Forse ho preso tanta consapevolezza e sicuramente il lavoro che sto facendo mi sta facendo bene. Adesso tra stato fisico e mentale c’è un bel equilibrio”. Un’ultima vasca esemplare regala a Michele Busa la medaglia di bronzo nei 100 farfalla, beffando in volata il connazionale Simone Stefanì. Davanti a tutti, imprendibili, Maxime Grousset e Noe Ponti che danno spettacolo nel loro duello vinto per un solo centesimo dal francese Grousset, oro con record dei campionati in 48″10.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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