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IN ALTO I CALICI – ASPETTANDO IL CAPODANNO 2023

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IN ALTO I CALICI – ASPETTANDO IL CAPODANNO 2023
Una trasmissione dedicata alla cultura del vino e delle identità locali, condotta da Emanuele Bottiroli e dal decano dell’enologia, Guerrino Saviotti. La puntata è dedicata al Capodanno 2023. Le feste di fine anno fanno registrare il massimo di domanda dello spumante italiano con circa 95 milioni di tappi di spumante stappati solo in Italia, tra Natale e Capodanno, in aumento dell’1% rispetto allo scorso anno. E’ quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che oltre otto italiani su 10 (84%) non rinunciano a fare un brindisi Made in Italy a fine anno secondo l’indagine fatta dall’Istituto Ixe’. L’aumento della domanda in Italia e all’estero ha spinto la produzione nazionale che dovrebbe attestarsi sopra le 970 milioni di bottiglie, per un fatturato di quasi 3 miliardi di euro, dei quali oltre i 2/3 realizzati fuori dai confini nazionali. A guidare la classifica delle produzioni nazionali è il Prosecco con un’incidenza sulla produzione del 70% degli spumanti imbottigliati che ne ha fatto uno dei simboli del Made in Italy all’estero. Ma in crescita ci sono un po’ tutte le bollicine, dal Franciacorta all’Asti, dal Trento Doc all’Oltrepò Pavese per arrivare alle piccole produzioni che si sono diffuse velocemente lungo tutto lo Stivale, dall’Abruzzo alla Sicilia, passando per Toscana, Marche, Lazio e Umbria. Ne sono un esempio Trebbiano, Verdicchio, Alta Langa, Moscato, Falanghina, Grechetto, Malvasia, Grillo, Nero d’Avola, Negroamaro, Durello, Vermentino, solo per citarne alcuni. Si tratta di produzioni a denominazione di origine nell’83% dei casi e nel 6% Igt. Sulla crescita delle bollicine tricolori pesano però gli aumenti dei costi di produzione diretti o indiretti a causa del caro energia. Dai vigneti dove i rincari sono stati fino al +170% per i concimi fino alle cantine dove una bottiglia di vetro costa fino al 70% in più rispetto allo scorso anno, ma ad aumentare sono anche i prezzi dei tappi, delle gabbiette per i tappi, delle etichette e dei cartoni di imballaggio per i quali si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%".

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BREAKING NEWS LOMBARDIA 21/11/2025

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BREAKING NEWS LOMBARDIA 21/11/2025
I fatti del giorno: Incendio al negozio Tuttosci di Mortara, danni per 300mila euro – Spray al peperoncino in istituto professionale Apolf a Pavia – Licenziato per molestie alla collega ma il giudice archivia – Studente accoltellato a Milano, aggressore “Non ci ho visto più” – Legionella a Milano, test confermano 11 casi e un decesso – Scoperto arsenale con AK-47, due arresti – Pronto Meteo Lombardia per il weekend.

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SANITÀ, LISTE D’ATTESA TROPPO LUNGHE

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LA VOCE PAVESE – SANITÀ, LISTE D’ATTESA TROPPO LUNGHE
Nel Pavese le liste d’attesa continuano ad allungarsi, rendendo quasi impossibile ottenere un appuntamento entro i 30 giorni indicati nelle prescrizioni dei medici di base. Il nuovo rapporto sulla sanità locale fotografa una situazione ormai critica, con tempi che in molti casi superano ampiamente l’anno.
Per una risonanza magnetica al Mondino si può attendere più di dodici mesi. Non va meglio nel settore gastroenterologico: sei mesi per una visita alla Maugeri, anche quando la ricetta medica prevede una prenotazione entro 30 giorni. La situazione si complica ulteriormente per le visite cardiologiche: solo un paziente su tre riesce a ottenere un controllo nei tempi previsti dal Sistema Sanitario. Un dato ancora più preoccupante riguarda le colonscopie, dove la percentuale scende sotto il 20 per cento.
Il risultato è un vero e proprio percorso a ostacoli per i cittadini, costretti a rinviare controlli essenziali o a rivolgersi al privato, sostenendo costi spesso elevati. A farne le spese sono soprattutto le fasce più fragili, gli anziani e chi soffre di patologie croniche.
Il sindacato pensionati Cgil parla di “questione di civiltà”, sottolineando come la manovra del Governo, orientata al riarmo, non preveda risorse aggiuntive per ridurre le liste d’attesa o per potenziare il personale sanitario. «Servono più cure, non più armi» denunciano i rappresentanti provinciali, chiedendo interventi immediati.
Il problema non riguarda solo il territorio pavese ma riflette un’emergenza nazionale, aggravata dal calo del personale, dal ricorso sempre più massiccio alle prestazioni intramoenia e dal mancato rinnovo tecnologico in molte strutture ospedaliere.
Intanto, mentre gli ospedali registrano un sovraccarico crescente, crescono le preoccupazioni dei cittadini che temono che il ritardo nelle diagnosi possa incidere sulla qualità – e sulla durata – delle cure. Le famiglie chiedono risposte rapide e un impegno concreto per riportare la sanità pubblica a livelli di accessibilità adeguati.

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ZONA LOMBARDIA – 21 NOVEMBRE 2025

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ZONA LOMBARDIA – 21 NOVEMBRE 2025
Il commento ai fatti del giorno in Lombardia: un focus quotidiano a cura di Emanuele Bottiroli, un esperimento multimediale allargato anche ai social, per essere sempre aggiornati su quanto avviene sul nostro territorio in tempo reale. Dal lunedì al venerdì alle 13 su Lombardia Live 24.

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