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Autonomia, via libera in Cdm. Meloni “Puntiamo a costruire un’Italia più coesa”

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ROMA (ITALPRESS) – “Con il disegno di legge quadro sull’autonomia puntiamo a costruire un’Italia più unita, più forte e più coesa. Il Governo avvia un percorso per superare i divari che oggi esistono tra i territori e garantire a tutti i cittadini, e in ogni parte d’Italia, gli stessi diritti e lo stesso livello di servizi. La fissazione dei Livelli essenziali delle prestazioni, in questi anni mai determinati, è una garanzia di coesione e unità. Un provvedimento che declina il principio di sussidiarietà e dà alle Regioni che lo chiederanno una duplice opportunità: gestire direttamente materie e risorse e dare ai cittadini servizi più efficienti e meno costosi”. Commenta così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, l’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio dei Ministri del disegno di legge per l’attuazione dell’autonomia differenziata. Al termine del via libera da Palazzo Chigi, hanno illustrato il provvedimento il ministro per Affari regionali e Autonomie Roberto Calderoli, il ministro per le Riforme istituzionali e Semplificazione normativa Maria Elisabetta Alberti Casellati, e il ministro per gli Affari europei, Sud, Politiche di Coesione e PNRR Raffaele Fitto.
“Unitarietà, uguaglianza e diritti civili e sociali devono essere garantiti su tutto il territorio. La mia constatazione è che i cittadini di seria A, B e C ci sono, sono una realtà che viviamo nel nostro paese che vede delle sperequazioni non solo tra Nord e Sud, ma anche tra i residenti di piccoli comuni, zone montane, piccole isole e credo che queste differenze devono essere affrontate, risolti e superare”, ha spiegato Calderoli evidenziando come i attribuisce “all’autonomia la responsabilità della presenza di diversità macroscopiche, ma ciò non può essere riferito all’autonomia differenziata perchè fino ad oggi non c’è stata. E’ frutto di una gestione centralista che c’è stata fino ad oggi e credo che qualche domanda ce la si debba fare”.
Per il ministro l’ok definitivo della legge potrebbe arrivare entro l’anno: “alla fine del 2023 dovremmo avere in porto l’approvazione della legge, l’approvazione dei Lep, dei costi e dei fabbisogni standard. Mi auguro che all’inizio del 2024 inizieremo a considerare l’aspetto delle proposte di richieste, di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia e quindi all’esame preliminare definitivo dell’intesa”. Calderoli, infine, ha commentato le critiche rivolte alla bozza in particolar modo dall’opposizione. “mi spiace ancora una volta, a fronte di un testo che ha visto una scrittura finale nelle ultime ore, vedere già dei toni di rivolta e di risentimento rispetto a un testo che pregherei di leggere prima di scatenare una contrarietà”.
Il ministro per le Riforme istituzionali e la Semplificazione normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha parlato di una “giornata speciale” perchè “finalmente diamo attuazione a una parte della Costituzione con una legge che costruisce un modello compatibile con l’unità nazionale. Questo significa uguali servizi in tutte le Regioni, un modello che scongiura il pericolo che la differenziazione possa accrescere i divari tra le regioni e una particolare attenzione alla coesione sociale. Nessuna regione resterà indietro, autonomia significa migliore allocazione delle risorse in modo che tutte le Regioni possano esprimere le loro potenzialità. Ci sarà un arricchimento e non un depauperamento o differenza tra una regione e l’altra. Questa è una giornata importante per l’Italia”, ha assicurato Casellati. “Quello che noi oggi approviamo – ha ricordato Fitto – era parte integrante del programma elettorale che era stato presentato. Penso che sia auspicabile, visto che ci muoviamo dentro i confini della nostra Costituzione, un confronto per migliorare il testo. Ci aspettiamo che dal confronto parlamentare più che delle critiche preconcette vengano delle proposte di merito. Oggi abbiamo un testo pienamente condiviso e approvato all’unanimità dal cdm con grande convinzione e consapevolezza”. Così il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, in conferenza stampa al termine del cdm. “C’è questa critica sul fatto che l’autonomia va contro una parte del Paese e crea delle differenze, ma oggi noi abbiamo un Paese che ha delle oggettive differenze ma senza l’autonomia”, ha concluso.
– foto Agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).

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Ex Ilva, Urso “Faremo il possibile per garantire ripresa del sito”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ho già condiviso la scorsa settimana con il presidente della Regione Puglia, l’esigenza di sottoscrivere un accordo di programma che preveda la piena decarbonizzazione del sito di Taranto, come stiamo già facendo a Piombino e Terni: la decisione della Procura mette a rischio il processo di riconversione ambientale del sito siderurgico per quanto riguarda sia la sostenibilità economica dello stabilimento sia il negoziato in corso con le aziende che hanno partecipato alla procedura di gara che si ritrovano condizioni diverse rispetto a quelle prospettate sia soprattutto i rilevanti impatti occupazionali diretti e indiretti che coinvolgono anche le imprese della filiera e dell’indotto. Si è dovuto quindi rivedere il piano di transizione e il conseguente ricorso alla cassa integrazione: nessuno è rimasto infortunato nell’incidente all’altoforno 1”.

Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel corso del question time alla Camera sull’ex Ilva. “A oggi non risulta ancora pervenuta l’autorizzazione a procedere al colaggio dei fusi, ma tale attività risulterebbe in ogni caso impossibile. Il governo intende perseguire tutte le strade possibili per garantire la ripresa del sito siderurgico attraverso tre forni elettrici: per fare in modo che l’Italia diventi il primo paese europeo a produrre solo acciaio green e il più avanzato nella tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini sono necessarie tre condizioni preliminari. La prima – ha spiegato – è il rilascio in tempi brevi di un’utorizzazione aintegrale ambientale, che garantisca la piena tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini e che sia sostenibile sul piano economico; la seconda è l’impegno delle autorità competenti al rilascio delle autorizzazioni per la nave rigassificatrice, che dovrà rifornire gli impianti e alimentare i forni elettrici man mano che saranno realizzati; la terza è il mantenimento in attività dello stabilimento per tenere un livello produttivo adeguato. Queste tre condizioni sono necessarie per concludere il negoziato: serve quindi la piena e leale collaborazione istituzionale”, ha concluso Urso.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS)

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Papa, 3 italiani su 4 apprezzano gli appelli per la pace

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ROMA (ITALPRESS) – Domenica 18 maggio, sul sagrato di Piazza San Pietro, si è celebrata la messa di intronizzazione di Papa Leone XIV. Una cerimonia che segna l’inizio del pontificato dell’americano Robert Francis Prevost. Un pontificato che la maggioranza della popolazione italiana vorrebbe in continuità con quella che è stata l’opera di Papa Francesco I nei suoi 12 anni di attività. Nel suo primo discorso ai popoli, in uno scenario geopolitico complesso, Papa Leone XIV ha parlato più volte di pace. Una scelta che è stata apprezzata da 3 cittadini su 4, secondo un sondaggio di Euromedia Research. Nel complesso, considerando la situazione internazionale che stiamo attraversando, la scelta della nomina di Robert Francis Prevost, anche in considerazione delle sue origini, delle sue idee e del suo operato, viene ritenuta giusta e apprezzata dalla metà della popolazione italiana. Restano, però, delle perplessità sull’effettiva capacità di poter agevolare, grazie alla sua provenienza, i rapporti internazionali con il presidente americano Donald Trump. A mostrare il maggiore scetticismo sotto questo aspetto è la fascia di popolazione più giovane. Oltre la metà dei cittadini tra i 18 e i 24 anni, infatti, giudica sbagliata questa nomina e non ritiene che possa agevolare i rapporti con Trump. Il sondaggio è stato realizzato il 09/05/2025 con metodologia CATI/CAWI su un campione di 1.000 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne.

– Foto Euromedia Research –

(ITALPRESS).

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Ue, Mattarella “Istituzioni efficaci rafforzano consenso sociale” / Video

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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Quello attuale è un momento storico davvero decisivo per la nostra Unione, che induce a ripercorrere la strada compiuta in questi decenni, e pur consapevoli di lacune e di ritardi, ad avvertire l’orgoglio della costruzione europea che tutti abbiamo contribuito a edificare”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando a Bruxelles la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e il collegio dei commissari.

LE PAROLE DI VON DER LEYEN

“Io credo che occorra partire da questa consapevolezza per riflettere sul futuro del progetto di integrazione continentale in un frangente storico così inquieto e così esposto a molteplici e anche impreviste perturbazioni dell’ordine internazionale – ha aggiunto il capo dello Stato -. Un ordine che abbiamo sempre visto da qui, tutti noi, come fondato sulle regole, rispettoso dei popoli e della pari dignità tra le nazioni. Una riflessione che deve essere orientata all’azione e alla concretezza, con il fine di salvaguardare prestigio e autorevolezza dell’Unione Europea nel mondo e di promuoverne interessi e valori”.

“Sono anch’io convinto, come tanti, che quanto più le istituzioni comunitarie si dimostrano trasparenti ed efficienti, efficaci nel fornire risposte rapide e razionali alle esigenze e alle fondate preoccupazioni dei nostri concittadini dell’Unione, tanto più se ne rafforza l’indispensabile consenso sociale – ha detto ancora Mattarella -. Oggi, accanto a sensibilità sempre preminenti nei popoli europei, dalla prosperità economica allo stato di diritto, dalla difesa dell’ambiente all’aspirazione a una società equa, ben istruita e coesa, dalla regolarizzazione dei fenomeni migratori a sistemi di welfare efficienti, acquisisce, come ben sappiamo, rilievo crescente la dimensione della sicurezza rispetto a possibili minacce esterne”.

IL VIDEO DELL’INTERVENTO DI MATTARELLA

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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