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Cronaca

Infrastrutture digitali come driver di sviluppo, a Trieste “FVG Connect”

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TRIESTE (ITALPRESS) – Si è svolto oggi a Trieste, presso il Palazzo della Regione, l’evento “FVG connect – Infrastrutture e investimenti innovativi per lo sviluppo della Regione”, promosso da Open Fiber insieme a Vodafone e Bat, cui hanno preso parte il presidente Massimiliano Fedriga e il presidente dell’Autorità portuale Zeno D’Agostino.
Rispondendo alle domande di Annalisa Chirico, il presidente Fedriga ha dichiarato che “in questi anni la condivisione e l’unità di intenti tra le Istituzioni e i soggetti economici hanno consentito al Friuli di attrarre maggiori investimenti e di avviare progetti importanti nel segno dell’innovazione, senza dimenticare l’importanza delle infrastrutture materiali a partire dall’alta velocità che risente di scelte sbagliate del passato e su cui dobbiamo recuperare”. “L’autonomia a livello nazionale – ha aggiunto Fedriga – può cambiare il volto del paese, non voglio pensare nè penso che il Sud Italia non sia all’altezza dell’autonomia. Il PNRR invece è stato impostato in maniera centralistica: io avrei fissato le sei missioni lasciando alle Regioni il ruolo di direzione. La scadenza del 2026? Che si riesca, è una speranza”.
“La rete in fibra ottica che Open Fiber sta realizzando in tutta Italia – ha detto l’Ad di Open Fiber Mario Rossetti, main partner di “FVG connect” – assume un valore sociale in particolare nei borghi e nelle aree più isolate, dove abbiamo accelerato per completare il piano Aree bianche affinchè tutti i cittadini possano usufruire dei servizi digitali più avanzati, esattamente come gli abitanti delle grandi città. Un piano che in FVG è già quasi completato. Nella regione abbiamo già investito 110 milioni di euro e ne investiremo ulteriori 100 per raggiungere città, piccoli comuni e zone industriali. La possibilità di accedere a una connessione ultraveloce rappresenta anche un driver di sviluppo delle attività produttive, dall’industria 4.0 all’agricoltura smart”.
Rossetti ha ricordato che “Open Fiber, che ha la più grande rete in fibra ottica in Italia, ha coperto a oggi metà del Paese: 15.6 milioni di unità immobiliari su un totale di circa 30. Abbiamo già investito 5 miliardi di euro e nel corso del 2023 ne investiremo oltre 2. Quando si è insediato l’attuale management a fine 2021, Open Fiber ha preso l’impegno con il Governo di completare il nostro progetto sociale: il grande piano BUL per raggiungere i piccoli comuni, che prevede la realizzazione di 88mila km di fibra ottica in oltre 6000 comuni. Ne abbiamo realizzati 60mila, chiuderemo il piano entro il 2024. Siamo poi presenti in 240 città grandi e medie e abbiamo dato il via al piano Italia 1 Giga per le zone industriali, da realizzare entro il 2026. Una volta realizzata l’infrastruttura – ha sottolineato Rossetti – il passaggio successivo per digitalizzare il Paese è far utilizzare la connettività ai cittadini”.
Open Fiber, nata nel 2017 per realizzare una rete di comunicazione elettronica in fibra ottica ad altissima velocità per permettere all’Italia di recuperare il divario digitale, sta lavorando secondo un piano nazionale di investimento di 15 miliardi per coprire città grandi e medie, borghi e piccoli comuni, zone industriali. Come spiegato da Rossetti, la copertura in fibra ottica è l’unica soluzione “future proof” e ha un valore sociale: “L’Italia, che era precipitata in fondo alle classifiche europee, ha fatto grandi passi in avanti sulla connettività salendo al settimo posto in Europa. Con l’ingresso sul mercato di Open Fiber, negli ultimi cinque anni la percentuale di copertura con reti ultraveloci è raddoppiata passando dal 22 al 44%”. Attualmente Open Fiber sta portando avanti l’infrastrutturazione di base, cablando case, aziende, pubbliche amministrazioni. Nel futuro, grazie alla fibra Ftth, si arriverà a vere e proprie smart city.
Per D’Agostino “bisogna rompere gli schemi mentali del passato, non si può restare ancorati alle categorie dell’epoca austro-ungarica. Oggigiorno qualsiasi sogno è tecnologicamente realizzabile, e sul mare si hanno dei vantaggi se si ha la capacità di aprire la mente”.
Per Alessandro Magnino di Vodafone Business “nel contesto tecnologico attuale il ruolo di Vodafone è molto cambiato passando dal fornire connessione a garantire un accesso affidabile e sicuro ai servizi. Abbiamo investito sulla sviluppo della rete mobile proprio per garantire una maggiore copertura ed una ottimizzazione della rete stessa per gestire un traffico dati che è raddoppiato da prima della pandemia ad oggi. Oggi l’occasione è passare da una risposta emergenziale ad una profonda trasformazione digitale. In questo contesto Per Vodafone Business significa pensare a servizi che integrano le nuove tecnologie di connettività’ e convergenza. Con FWA5G – un sistema ibrido fibra-radio – abbiamo portato in 48 piccoli comuni la banda ultralarga riducendo la distanza digitale che ancora caratterizza alcune zone ‘lontanè dalle grandi città. A Trieste e in tutta la regione continueremo ad investire per garantire una rapida diffusione del 5G per rispondere al forte interesse di applicazioni digitali avanzate come le MPN (mobile private Network), le soluzioni di Cloud computing per il manifatturiero, soluzioni di Big Data a supporto di politiche turistiche o soluzioni legate alla sanità e telemedicina. Il FVG si conferma un territorio dove innovazione e tecnologie digitali, dal nostro osservatorio, procedono di pari passo. E’ indispensabile che si creino partnership tra imprese private e pubbliche amministrazioni a tutti i livelli, con collaborazioni che riguardano sia le tecnologie sia il capitale umano”.
Andrea Di Paolo, vicepresidente di Bat Trieste che in città ha lanciato un Innovation Hub con un investimento di cinquecento milioni di euro in cinque anni, ha affermato che “portare in Italia un investimento così innovativo e trovare l’ambiente favorevole affinchè il progetto possa realizzarsi non è mai scontato. Qui a Trieste e nel FVG abbiamo riscontrato la possibilità di avere un rapporto costruttivo tra i diversi livelli istituzionali, la continua condivisione di know-how e la proattiva collaborazione tra settore pubblico e privato, che ci hanno permesso di trasformare in realtà quell’idea di shared-value che era ed è alla base del progetto d’investimento e del nostro obiettivo di costruire un futuro migliore per le comunità in cui operiamo”.

– foto ufficio stampa Open Fiber –
(ITALPRESS).

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Milano, lupo bloccato su roggia del Naviglio. Vvf impegnati nel recupero

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MILANO (ITALPRESS) – I Vigili del fuoco di Milano sono impegnati in questi minuti sul Naviglio Grande nel comune di Gaggiano tra le vie Milano e Italia per il recupero di un lupo. L’animale selvatico è vivo ed è bloccato in un una roggia del Naviglio. I soccorritori ( APS di Darwin e SAF fluviale ) stanno effettuando il recupero con gli esperti del CRAS di Milano il centro recupero animali selvatici.(ITALPRESS).

Foto: ufficio stampa vvf milano

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Al via il “Forum Milano Palermo” per nuove traiettorie di sviluppo

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PALERMO (ITALPRESS) – Va in scena lunedì prossimo al Teatro Massimo di Palermo il “Forum Milano Palermo Genio Mediterraneo”: un asse tra Palermo e Milano all’insegna del dialogo, per definire strategie e contenuti di un progetto di sviluppo sostenibile, ambientale e sociale che, facendo perno sulle due città di frontiera tra Nord e Sud, rilanci il Sistema Paese in un contesto europeo e mediterraneo. L’iniziativa, presentata nel luglio scorso a Milano, vede la partecipazione dei sindaci di Milano Giuseppe Sala e di Palermo Roberto Lagalla, che l’hanno promossa con la partnership organizzativa di Palermo Mediterranea, la business community che unisce, intorno ad una medesima visione di città, imprenditori e professionisti che vogliono agire per il cambiamento. Il coordinamento scientifico è di Antonio Calabrò, Presidente di Museimpresa e di Fondazione Assolombarda e di Maurizio Carta, urbanista e professore dell’Università degli Studi di Palermo. L’obiettivo comune è costruire un futuro più competitivo e inclusivo, rispondendo alle sfide globali e alle esigenze di miglior futuro delle nuove generazioni.
In un contesto geopolitico in grande cambiamento, tra una UE in cerca di migliori equilibri per non essere schiacciata dalle scelte di Usa e Cina e un Mediterraneo lacerato da nuovi e vecchi conflitti, l’Italia, per posizione geografica e patrimonio culturale ed economico, può svolgere un ruolo di ponte tra l’Europa e il Mediterraneo, favorendo politiche di cooperazione e di crescita sostenibile, di formazione di qualità e di innovativa diplomazia culturale.
Milano come baricentro di innovazione e conoscenza nel cuore dell’Europa più produttiva e competitiva e Palermo, polo sempre più attrattivo per start-up innovative e digital economy, come possibile piattaforma logistica, culturale, formativa di respiro europeo nel cuore del Mediterraneo e porta europea verso l’Africa. Due città unite nella diversità, che oggi puntano a riscrivere insieme le mappe della conoscenza e della produzione, integrando innovazione, formazione e sostenibilità.
Il rafforzamento dei legami tra Nord e Sud del Paese, in chiave europea, diventa essenziale non solo per ridurre i divari interni, ma anche per costruire un sistema economico e produttivo più integrato e competitivo, capace di rispondere alle sfide globali e di rilanciare il Mediterraneo come spazio di dialogo e opportunità. Quel “Mare Nostrum”, che, nonostante la sua dimensione ridotta, rappresenta il 20% del traffico marittimo, il 30% del traffico petrolifero e il 27% dei servizi di trasporto container mondiali. I Paesi che ne fanno parte pesano, se considerati come un’unica macroregione, il 7.9% del PIL mondiale e contano circa 550. 2 milioni di abitanti.
Di grande rilevanza i temi al centro del dibattito, su cui si confrontano esponenti delle istituzioni, dell’impresa e del mondo accademico: le nuove filiere industriali tra Nord e Sud, le infrastrutture a sostegno dello sviluppo economico e della rigenerazione urbana, le politiche dell’abitare e le strategie ambientali per la salvaguardia e la valorizzazione del territorio, ma anche per una crescita economica più sostenibile.
Un’attenzione particolare è dedicata alle università e alla formazione, alle politiche per la salute e il benessere e alla ricerca scientifica, alle imprese culturali e creative e alle nuove tecnologie della conoscenza con l’impatto dell’Intelligenza Artificiale, la cui sempre più ampia diffusione sta trasformando radicalmente i paradigmi della conoscenza, della produzione e degli scambi economici.
Intervengono, tra gli altri, Renato Schifani, Presidente della Regione Siciliana, Gaetano Miccichè, Chairman Divisione IMI CIB e Divisione International Banks Intesa Sanpaolo, Claudio Durigon, Sottosegretario di Stato al Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, Edoardo Rixi, Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Alessandra Dal Verme, Direttore Agenzia del Demanio, Valerio De Molli, Amministratore Delegato The European House – Ambrosetti, Maria Cristina Messa, Presidente Fondazione Balzan, Giovanni Baroni, Presidente Piccola Industria Confindustria, Dario Lo Bosco, Presidente di Rete Ferroviaria Italiana, Florinda Saieva, fondatrice Farm Cultural Park, Manfredi Catella, Ceo Coima, e l’architetto Mario Cucinella con una Lectio magistralis.
“Due città diverse, ma entrambe di frontiera. Due città con storie diverse, ma che attraverso un ideale ponte di dialogo e confronto possono promuovere un progetto di sviluppo sostenibile per il Mediterraneo. E’ con questo focus che si tiene il Forum al Teatro Massimo e di questo ringrazio, in primo luogo, il collega sindaco di Milano Giuseppe Sala per aver accettato di vivere insieme questa importante sfida che punta ad offrire nuove opportunità di lavoro alle giovani generazioni e una migliore qualità della vita – dichiara il sindaco di Palermo Roberto Lagalla -. In questo senso, Palermo sta vivendo una decisiva fase di cambiamento, come testimoniano le recenti classifiche che vedono il capoluogo siciliano come ventiduesima città al mondo, e prima in Italia, più attrattiva per i nomadi digitali. Un contesto che puntiamo a favorire grazie agli investimenti pubblici e privati e alla realizzazione di spazi che possano essere da impulso per la nascita di start up, ospitare professionisti italiani e stranieri e favorire la permanenza dei nostri giovani che possano lavorare da Palermo anche per multinazionali. In quest’ottica, lo scambio e gli incroci di conoscenza tra Milano e Palermo hanno una fondamentale rilevanza strategica al fine della valorizzazione delle competenze dei giovani e delle nuove infrastrutture”.
“In questo momento storico, far crescere in forza e concretezza il potenziale di innovazione, cultura e imprenditorialità di cui il Mediterraneo è capace è strategico per affermare il ruolo del nostro Paese in Europa e a livello internazionale – commenta il sindaco di Milano Giuseppe Sala -. Mettere a fattor comune le esperienze di valore che Milano e Palermo hanno sviluppato in differenti ambiti, consolidare il rapporto tra due città vivaci e ricche di storia e intraprendenza come le nostre, è la via da seguire per contribuire fattivamente allo sviluppo sostenibile, equo ed inclusivo della nostra società. Questo Forum dimostra che gettare un ponte tra Nord e Sud non solo è possibile, ma è auspicabile e vantaggioso, per Milano e Palermo e per l’intero sistema Paese”.
Il Forum Milano Palermo Genio Mediterraneo è realizzato con il sostegno di Intesa Sanpaolo in qualità di main sponsor, che sarà presente anche con il Direttore Regionale Campania, Calabria e Sicilia Giuseppe Nargi, di Mangiàs e Sinergie Group in qualità di sponsor, con la partnership organizzativa di Palermo Mediterranea e la partnership istituzionale di Città Metropolitana di Palermo, Gesap Aeroporto di Palermo, Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale e Teatro Massimo.

– foto: Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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I medici “Il Papa non è fuori pericolo ma mantiene suo buonumore”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il Santo Padre non è fuori pericolo, è affetto da polmonite bilaterale”. Lo ha detto il professore Sergio Alfieri primario di Chirugia Generale del Policlino Gemelli di Roma, nel corso di una conferenza stampa per aggiornare sulle condizioni di Papa Francesco, ricoverato al Policlinico Gemelli dal 14 febbraio scorso per una polmonite bilaterale. “Il Santo Padre non è legato a macchinari per respirare. E’ curato per una forma infettiva. E’ fragile, ma ha un cuore forte. Resterà in ospedale almeno per tutta la prossima settimana. Mantiene il suo buonumore e ci ha detto di dire la verità. Questa mattina si è messo in poltrona e quindi non è allettato e quando sono entrato gli ho detto ‘buongiorno Santo Padre e lui ha risposto buongiorno santo figlio”. “Per ora i germi sono nelle vie respiratorie e nei polmoni. E noi stiamo dosando le terapie, mantenendo bassissimo il cortisone per non abbassare le difese immunitarie – ha continuato il professore Sergio Alfieri – Il rischio, però, è se uno di questi germi passa nel sangue. Qualsiasi paziente avrebbe una sepsi e sarebbe difficile uscirne. Ma noi tocchiamo ferro. Possiamo dirvi che abbiamo ridotto qualche farmaco, ma ancora è presto per dire che Papa Francesco è fuori pericolo” ha concluso Alfieri.

(ITALPRESS).

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