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LA VOCE PAVESE – SULLA SICCITÀ LA POLITICA IN SECCA, SI È SOLO CAPACI D’INSEGUIRE EMERGENZE?

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LA VOCE PAVESE – SULLA SICCITÀ LA POLITICA IN SECCA, SI È SOLO CAPACI D’INSEGUIRE EMERGENZE?
L’allarme siccità spaventa e mette in ginocchio il Nord, la Lombardia e la provincia di Pavia del riso, del vino e delle colture orticole di pregio. Nella nostra regione si ha "una situazione di criticità che ormai ha raggiunto livelli di allarme con un deficit di circa il 60% di accumulo delle acque pari a oltre 2 miliardi di metri cubi di acqua", così ha spiegato il presidente della Regione, Attilio Fontana, durante il tavolo regionale per l’utilizzo in agricoltura della risorsa idrica. Intanto l’Anbi, ovvero l’Associazione che rappresenta i dodici consorzi lombardi di bonifica e di irrigazione, ha chiesto che l’acqua dei laghi lombardi venga risparmiata, anche a discapito delle centrali termoelettriche
Con l’avvio della stagione delle irrigazioni, che parte il 1 aprile in Lombardia, "occorre mettere in campo tutte le misure indispensabili a gestire al meglio l’acqua disponibile" ha spiegato il presidente Anbi Alessandro Rota, chiedendo di rafforzare il coordinamento con i gestori degli invasi idroelettrici, che rappresentano uno strumento chiave per affrontare la stagione estiva, di pensare a ricarichi della falda e a monitorare "le richieste di nuovi attingimenti" per preservare le riserve di acqua nel sottosuolo. Oggi sono circa 300 mila le imprese agricole che si trovano nelle aree più colpite dall’emergenza siccità soprattutto nelle aree del Centro Nord; la situazione più drammatica si registra nel bacino della Pianura Padana dove nasce quasi un terzo dell’agroalimentare Made in Italy. Il presidente della Coldiretti Ettore Prandini ricorda che "con l’Italia che perde ogni anno l’89% dell’acqua piovana abbiamo elaborato con Anbi il progetto laghetti per realizzare una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori, per conservare l’acqua e distribuirla quando è necessario ai cittadini, all’industria e all’agricoltura".

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AMICI A 4 ZAMPE – 24 NOVEMBRE

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Gli animali domestici sono ormai parte integrante della nostra vita: nelle case crescono in famiglia, aiutano i bambini nella crescita, gli anziani nel movimento e nell’umore, creano benessere a tutti. Ma è importante anche prendersi cura di loro: per questo nasce “Amici a 4 zampe”, per favorire le adozioni, occuparci della loro salute ed alimentazione per l’intera vita. In collaborazione con Clinica Veterinaria Croce Azzurra di Casteggio e L’ Arca degli Animali onlus c’è “Amici a 4 zampe”, ogni Domenica alle 19 su Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24, la tv per tutti.

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CRESCERE INSIEME – 24 NOVEMBRE

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L’incontro con Don Franco Tassone, parroco del SS.mo Salvatore e della Chiesa del Sacro Cuore a Pavia. Sacerdote da sempre a fianco degli ultimi, tra la Mensa del Fratello di Don Giuseppe Ubicini e la Casa del Giovane con il venerabile Don Enzo Boschetti, nei segni di un cammino che ha fatto crescere opere e segni della presenza del Signore al servizio dei poveri ed emarginati.

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IN ALTO I CALICI – L’IMPORTANZA DELLO STORYTELLING

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IN ALTO I CALICI – L’IMPORTANZA DELLO STORYTELLING
Un tuffo settimanale nell’attualità e nella cultura del vino con Emanuele Bottiroli, giornalista di settore, e Guerrino Saviotti, decano degli enologi, ogni sabato alle 13 su Pavia Uno TV e Lombardia Live 24. Il settore vinicolo italiano si trova a un bivio cruciale, con sfide legate a cambiamenti climatici, rapporti tra alcol e salute, instabilità politica e mutamenti nei gusti dei consumatori. Dopo un rallentamento post-Covid, il 2024 ha mostrato segnali di ripresa, ma con un quadro generale di prudenza. I consumi sono influenzati da fattori economici e demografici, con una netta polarizzazione: i maggiori acquirenti sono over 55 con redditi elevati, mentre gli spumanti superano i vini fermi nei consumi fuori casa. Il momento di consumo preferito si sposta verso l’aperitivo, coinvolgendo anche fasce d’età più mature. Per il futuro, è necessario adeguare la produzione, esplorare mercati emergenti (Giappone, Canada, Sud America, Africa), investire nei vini dealcolati e rafforzare l’export attraverso il legame con il cibo italiano. Inoltre, occorre ripensare la distribuzione per ridurre i costi e valorizzare le cantine medio-piccole tramite vendita diretta ed enoturismo. Il racconto del vino deve evolvere, puntando sui vitigni autoctoni e abbinamenti versatili, per far appassionare i consumatori al territorio e rendere il calice un simbolo culturale.

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