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Cronaca

Malan “La maternità surrogata è una pratica inumana”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il voto del Parlamento Europeo impegna chi l’ha fatto, chi ha chi ha dato il suo assenso. Hanno espresso la loro opinione: secondo loro l’Italia dovrebbe fare questo atto”, ma “non hanno alcuna competenza per entrare in questa materia, che prerogativa dei singoli Stati membri, in questo caso dell’Italia”. Lo ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Lucio Malan, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress, in merito alla registrazione dei figli delle coppie omogenitoriali. I sindaci che registrano questi bambini vanno “contro la legge, ci sarebbero gli estremi per azioni quantomeno a livello di prefetto (che peraltro ha già fatto). Penso che quando si dice di essere il partito della legalità, bisognerebbe rispettare le leggi invece di rispettarle solo quando fa comodo”, sottolinea a proposito della decisione del sindaco di Milano, Beppe Sala. “Oggi ho visto un sondaggio che chiedeva se si è favorevoli o contrari al fatto che i Comuni registrino i bambini nati” dalle coppie omogenitoriali: “Certo che si registrano, ma si registrano secondo la verità”, spiega. Da parte dei genitori, si tratta di “una scelta che è stata fatta premeditatamente” e “siccome hanno ‘ordinatò il bambino”, questo “dovrebbe automaticamente essere registrato. Non riesco a capire il senso di questa richiesta”.
Quanto alla gestazione per altri, “chi è contrario a questo disegno di legge dovrebbe coerentemente chiedere che si possa fare anche la maternità surrogata in Italia, perchè se si ritiene che sia giusto vietarlo”, bisogna che sia vietato “sia che si faccia in Italia, sia oltre confine. E se si è favorevoli alla maternità surrogata e se i bambini dunque sono merce in vendita, so quant’è l’Iva e se c’è il diritto di recesso: sembra una battuta, ma è una tragica realtà. Il fatto di spingere questa pratica e fingere che sia disgiunta dalla cosiddetta registrazione dei bambini con i due genitori” vuol dire essere “favorevole che le donne diventino mezzo di produzione e che i bambini siano una merce in vendita. Per la legge italiana, che anche molto sensata, la madre del bambino è colei che lo partorisce: sembrerebbe banale, ma ora che si può prendere l’ovulo di una donna e poi, con una fecondazione artificiale, si può impiantarlo in un’altra donna, bisogna stabilire” se la madre “è l’una o l’altra”. Con la maternità surrogata, “quella che per la legge è la madre ‘vendè il suo bambino in cambio di un compenso in denaro o di un compenso ‘camuffatò da rimborso spese: è una cosa assolutamente inumana, che peraltro mette al mondo dei bambini che sono in partenza privati di uno dei loro genitori”, continua.
“Se l’innovazione è introdurre la compravendita di esseri umani com’era al tempo nel mercato degli schiavi, io sono contento una volta di più di essere conservatore. Non ho capito se Elly Schlein è favorevole o no alla gravidanza per altri, perchè si è battuta sulla registrazione” dei bambini delle coppie omogenitoriali, “criticando quello che ha fatto il governo, ma non ha spiegato se è favorevole”. In ogni caso, “credo che la maggioranza degli italiani sia preoccupata della situazione economica piuttosto che di altre cose”, sottolinea.
Tra i temi caldi c’è sicuramente l’utilizzo delle risorse del Pnrr e l’attuazione dei progetti, “un operazione molto complessa: bisogna fare tutto il possibile per portarla avanti e, quando si parla di burocrazia, l’Italia ha un primato non positivo”: bisogna “cercare di ridurre le lungaggini” e questo “può anche voler dire, sotto alcuni aspetti, anche vedere l’attenuarsi di alcune garanzie sul controllo. Bisogna fare una scelta”, perchè se “è vero che dove ci sono dei soldi c’è anche il rischio di corruzione e di mala gestione, l’alternativa è non fare nulla”. Sveltire le procedure non vuol dire assenza di controlli, la trasparenza è veramente importante”.
Il modello potrebbe essere quello della ricostruzione del ponte Morandi? “Non si può fare sempre così: quello è l’obiettivo” come rapidità, “ma quella procedura lì ha funzionato perchè praticamente è stato assegnato un appalto senza appalto, cioè si è stabilito prima chi lo faceva e, a causa della drammaticità dell’evento, sia per i 43 morti, sia una città devastata, tutti si sono astenuti dall’entrare in conflitto: gli altri soggetti che potevano essere interessati non hanno ritenuto di fare ricorsi e appelli”, spiega Malan.

– foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Sinner torna in campo, vittoria ed emozioni a Roma

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ROMA (ITALPRESS) – Jannik Sinner non sbaglia. Al rientro in campo 104 giorni dopo lo stop legato alla vicenda Clostebol, il numero 1 del mondo batte una buona versione di Mariano Navone: 6-3 6-4 il punteggio in favore del tre volte campione Slam che, nonostante qualche difficoltà al servizio nel secondo set, è riuscito ad evitare di allungare ulteriormente il match, chiuso in un’ora e 38 minuti.

Al terzo turno ci sarà Jesper de Jong, che ha dominato il favorito Alejandro Davidovich Fokina con il punteggio di 6-0 6-2. L’unico precedente con l’olandese risale agli Australian Open 2024 con un triplo 6-2 in favore dell’altoatesino. Al di là del risultato sul campo, sono le emozioni provate che fanno felice Sinner, accolto sul centrale con un boato e poi celebrato dopo la vittoria.

“Penso che questo campo sia il migliore per tornare a giocare. Non avevo grandi feedback dopo tre mesi fermo. E’ andata come volevamo. Sono stati tre mesi lunghi. Mi sono divertito con la mia famiglia e i miei amici, ma non vedevo l’ora di tornare a giocare a tennis che è quello che amo fare”, le sue parole nell’immediato post-match.

“La cosa più bella è stata rientrare in campo e trovarmi in una situazione incredibile, davanti ad uno stadio pieno. Sono contentissimo – ha detto ancora Sinner a Sky Sport – . Mi sono preparato tanto in questi mesi. E’ stata un’ottima gara per me. Era una partita dove dovevo controllare le emozioni, la mia testa e il mio atteggiamento, sono riuscito a restare tranquillo e calmo”. 

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– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Vecino agguanta la Signora al 96°, all’Olimpico Lazio-Juve 1-1

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ROMA (ITALPRESS) – Un gol di Vecino al 96′ fissa sull’1-1 il punteggio dello scontro diretto per la Champions League tra Lazio e Juventus. All’Olimpico la squadra bianconera passa in vantaggio con un gol di Kolo Muani, ma gioca più di mezz’ora in 10 a causa di una condotta violenta di Kalulu e crolla nel recupero dopo il lungo assedio biancoceleste. Un copione indicativo di una tensione palpabile: per la prima volta in Serie A, arrivati alle porte della 36esima giornata, c’erano tre squadre con lo stesso numero di punti (63) sopra quota 60. La posta in palio è alta e la partita è a più facce. A partire meglio è la Lazio che dopo due minuti guadagna campo con un’apertura di esterno destro di Guendouzi: Dele-Bashiru entra in area e impegna sul primo palo Di Gregorio. La chance migliore della Juve nel primo tempo capita invece sui piedi di Alberto Costa che al 34′ mette a sedere Rovella e calcia col sinistro, ma la palla viene allontanata da Romagnoli prima che finisca tra le braccia di Mandas. All’intervallo Tudor cambia la fascia destra: fuori Nico Gonzalez, dentro Conceicao.
La rete del vantaggio bianconero nasce però da sinistra. Al 51′ Weah si accentra e premia l’inserimento di McKennie che serve un cross al bacio per il colpo di testa vincente di Kolo Muani. La Juventus sembra essere in controllo, ma un episodio cambia la partita. Allo scoccare dell’ora di gioco Kalulu colpisce Castellanos sulla schiena a palla lontana. Una condotta violenta che non sfugge al Var: l’arbitro Massa va al monitor ed estrae il cartellino rosso diretto all’indirizzo del difensore bianconero. Baroni – che precedentemente aveva inserito Pedro e Dia – concede spazio anche a Lazzari e Vecino (al posto di Marusic e Rovella). La panchina juventina risponde cambiando l’attacco. Al posto di Kolo Muani, Tudor non sceglie Vlahovic bensì il giovanissimo Adzic. Dieci minuti dopo però Tudor torna sui suoi passi: fuori il classe 2006, dentro il serbo. Più esperienza per una Juventus che viene salvata prima dal Var (fuorigioco su un fallo da rigore su Castellanos) e poi dal palo sul tiro di Dia. Al 96′ però la Vecchia Signora crolla. Di Gregorio risponde presente sul colpo di testa di Castellanos, ma non può far nulla sul tap in successivo di Vecino. Lazio e Juventus salgono a 64 punti, in attesa del match della Roma a Bergamo contro l’Atalanta, in programma lunedì sera.
– Foto Ipa Agency –
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Cronaca

Magenta protagonista del primo soccorso con ‘Salva per essere salvato’

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MAGENTA (ITALPRESS) – Magenta si è trasformata in un grande centro di formazione al primo soccorso, con un evento di massa che ha coinvolto oltre 400 persone. Protagonisti 150 studenti delle scuole superiori locali che, insieme a 200 altri cittadini, hanno imparato e sperimentato le manovre salvavita, mentre un centinaio di persone hanno potuto sottoporsi gratuitamente a elettrocardiogrammi e visite cardiologiche di prevenzione.

Nelle 45 postazioni allestite con manichini (anche pediatrici) e defibrillatori semi automatici, oltre 50 istruttori delle Organizzazioni di Volontariato aderenti ai Centri di Formazione Autorizzati da AREU (CRI, Anpas, Anas, FVS e Faps), 7 professionisti di AREU hanno aiutato i giovani a familiarizzare con il massaggio cardiaco e i defibrillatori per ben 4 ore. L’iniziativa “Salva per essere salvato” è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra AREU – AAT di Milano – l’Unità di Cardiologia dell’ASST Ovest Milanese, e il Comune di Magenta.

“Ogni minuto che passa dall’arresto cardiaco riduce del 10% le possibilità di sopravvivenza” – ha spiegato Riccardo Stucchi, direttore del 118 di Milano – “ecco perché la formazione dei cittadini, soprattutto dei giovani, è fondamentale: il primo anello della catena della sopravvivenza è rappresentato da chi chiama il numero unico di emergenza e con le compressioni toraciche disegna il secondo anello. In questo modo possiamo contrastare gli esiti infausti e provare ad assicurare una prognosi migliore”.

L’appello di AREU è chiaro: donare defibrillatori è un gesto di grande responsabilità civica, ma è essenziale registrarli sulla piattaforma regionale, così da renderli immediatamente individuabili e utilizzabili in caso di emergenza. “Questa giornata dimostra quanto sia importante insegnare sin da giovani le manovre salvavita” – ha dichiarato la dottoressa Alessandra Russo, direttrice dell’Unità di Cardiologia – Desidero ringraziare tutti gli istruttori che hanno reso possibile un evento che ha coinvolto quattro istituti superiori di Magenta, insieme ai cittadini e ai medici del territorio. Formare oggi significa proteggere domani”.

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“Mettere insieme ospedale, territorio, volontariato e giovani – ha concluso Valentino Lembo, Direttore Sanitario dell’ASST Ovest milanese – ci regala una cornice straordinaria per un messaggio potente: mettersi a disposizione degli altri è un gesto di profonda solidarietà”.

“Un grande successo in termini di impegno e partecipazione – ha commentato l’assessore al Welfare e alla Pubblica Istruzione della Città di Magenta, Giampiero Chiodini – con tantissimi studenti e persone adulte che hanno dimostrato impegno e senso civico. Quando si riesce a organizzare, in sinergia con altri enti e istituzioni, un evento di elevata qualità come questo, l’amministrazione comunale di Magenta è ben lieta di partecipare”.

– Foto Ufficio stampa AREU –

(ITALPRESS)

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