DUE OPERAI MORTI (UNO E’ TITOLARE DEL VIVAIO DI LUNGAVILLA) E UNO FERITO (UN 21ENNE DI CASTEGGIO) AL GOLF CLUB NOVERASCO DI OPERA
Due operai sono morti, questa mattina, all’interno del Golf Club “Le Rovedine” a Noverasco di Opera (Milano), a causa del cedimento di una piattaforma aerea usata durante lavori di potatura. Un terzo è rimasto ferito in modo grave. Le vittime sono Angelo Giovanni Zanin, 51 anni, titolare di Zanin Vivai a Lungavilla, residente a Verrua Po e Dario Beria, 62 anni, anche lui Pavese, dipendente della Lattoneria edile pavese presso la quale è stato preso a noleggio il cestello. Il ferito è un 21enne di Casteggio che stava imparando le tecniche di potatura aerea presso i Vivai Zanin: è stato trasportato con l’elisoccorso all’ospedale Niguarda di Milano ed ha riportato un trauma cranico, un trauma toracico, la frattura delle gambe e di un braccio, è in gravi condizioni. I tre lavoravano alla potatura di piante ad alto fusto, e per questo motivo si trovavano sopra una piattaforma aerea a diversi metri da terra, in un cestello sostenuto da un braccio meccanico, che per cause ancora da accertare si è schiantato al suolo. La Procura di Milano ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, disponendo il sequestro della piattaforma aerea, oltre alle autopsie sui corpi delle due vittime. E’ stato appurato che l’azienda Zanin Vivai aveva già svolto in precedenza dei lavori di giardinaggio per il Golf Club di Opera. Da quanto si è ricostruito due operai -Zanin e il ferito – erano all’interno del cestello, mentre Beria era a terra. Gli operai erano al lavoro per potare un albero che negli ultimi due anni aveva creato problemi alla vicina scuola elementare Fratelli Cervi, che insieme alla scuola americana di Milano, confina con il centro di manutenzione del Golf Club. “Un paio di volte negli ultimi due anni erano caduti dei rami, per fortuna senza feriti. Per questo il golf club aveva incaricato un’azienda esterna per intervenire”, racconta un testimone.
ROMA (ITALPRESS) – "In questi giorni Roma è letteralmente invasa da centinaia di migliaia di ragazzi e ragazze che provengono da tutto il mondo per partecipare al Giubileo dei Giovani. Camminando per Roma si incrociano bandiere di ogni nazione, ragazzi riuniti in preghiera che cantano, scherzano tra loro, festeggiano quando incrociano altri ragazzi che sventolano la stessa bandiera o parlano la stessa lingua. Insomma, una festa straordinaria, di fede, di gioia, di speranza, che ci riempie il cuore e ci emoziona nel profondo". A dirlo in un videomessaggio il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione del Giubileo dei Giovani.
Una agenda di appuntamenti, segnalazioni ed annunci che parte dalla provincia di Pavia e arriva in vari angoli della Lombardia, toccando anche Alessandrino e Piacentino, per segnalarvi tutto ciò che di importante merita di essere ricordato e vissuto sul territorio. Proprio come quando vi annotate qualcosa per essere ricordato il giorno successivo. “Appunti e dintorni”, dal Lunedì al Venerdì alle 19,15 su Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24.
ROMA (ITALPRESS) – Stop all’uso dello smartphone anche alle scuole superiori per "proteggere la salute e il percorso formativo dei ragazzi", mentre il ritorno del voto in condotta servirà anche per "contrastare il bullismo e il cyberbullismo". Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica "Primo Piano" dell’agenzia Italpress. "Quando si dice che le sanzioni sono espressione di una mentalità repressiva o autoritaria, è un giudizio di valore contro il buonsenso: si confonde l’autorità con l’autoritarismo", sottolinea Valditara, autore del libro “La rivoluzione del buon senso. Per un Paese normale”. "Il concetto di autorità e di rispetto del docente e delle istituzioni sono venuti meno: ripristiniamo il buonsenso e la saggezza, che sono categorie eterne", spiega il ministro, per il quale "c’è da ripristinare un altro valore importante, quello dell’identità: l’uomo senza identità scivola verso l’alienazione, un uomo privo di ancoraggio al passato e alle tradizioni fluttua nell’etere. È anche difficile integrare chi arriva da noi: che valori deve conoscere e condividere? il rischio è il caos, o la vittoria di una cultura nuova, magari più dinamica o che arriva, che magari si impone. Se vogliamo integrare chi arriva da noi, dobbiamo essere consapevoli di chi siamo e da dove veniamo".
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