Cronaca
Corruzione e peculato, arrestata Preside antimafia di Palermo
Pubblicato
2 anni fa-
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Redazione
PALERMO (ITALPRESS) – C’è anche la Preside simbolo della scuola “Giovanni Falcone” del quartiere Zen di Palermo tra gli arrestati dai Carabinieri con le accuse di peculato e corruzione nell’ambito di un’inchiesta sulle gestione dei fondi di spesa pubblici. Stesso provvedimento degli arresti domiciliari anche per il vicepreside, che insieme all’indagata, si sarebbe appropriato di cibo per la mensa dell’Istituto, computer e tablet destinati agli studenti e acquistati con i finanziamenti europei erogati per vari progetti Pon. E’ un primo bilancio di un’indagine coordinata dalla Procura europea, e scattata nel febbraio 2022 a seguito della denuncia di un’insegnante. Determinanti le immagini di una telecamera nascosta nella stanza della Preside, insignita inoltre del titolo di cavaliere della Repubblica. I militari hanno infine notificato un provvedimento di domiciliari anche all’impiegata di una ditta dedita alla vendita di materiale informatico.
I Carabinieri di Palermo hanno dato esecuzione a tre provvedimenti cautelari degli arresti domiciliari, emessi dal gip del Tribunale del capoluogo siciliano, sulla base delle risultanze investigative emerse nel corso dell’indagine, coordinata dai Procuratori Europei Delegati Calogero Ferrara e Amelia Luise dell’Eppo – European Public Prosecutor’s Office di Palermo, per le ipotesi di reato di corruzione e peculato. L’indagine, condotta da febbraio 2022 ad aprile 2023 dalla Sezione Eppo del Nucleo Investigativo di Palermo e convenzionalmente denominata “La Coscienza di Zen-O”, ha consentito, anche grazie all’ausilio di consistenti attività tecniche, di accertare “l’esistenza di un unitario centro di interessi illeciti”, radicato all’interno dell’Istituto comprensivo “Giovanni Falcone”, operante nel quartiere Zen di Palermo, formato dalla Preside, dal Vicepreside e da professionisti privati che, in concorso fra loro, si sarebbero resi responsabili dei reati ipotizzati, afferenti alla gestione dei fondi di spesa pubblici, sia nazionali che europei, nell’ambito di vari progetti scolastici.
In particolare, i dirigenti scolastici, in forza del loro ruolo di pubblico ufficiale, in maniera spregiudicata e per accaparrarsi i cospicui finanziamenti comunitari connessi, avrebbero attestato falsamente le presenza degli alunni all’interno della scuola anche in orari extracurriculari, al fine di giustificare l’esistenza di progetti Pon di fatto mai realizzati o realizzati solo in parte, nella considerazione che la mancata partecipazione degli studenti avrebbe inciso in maniera direttamente proporzionale sulla quota parte dei fondi destinati per ciascun PON alla Dirigenza. Gli approfondimenti investigativi hanno messo in luce una gestione dell’Istituto volta a curare interessi di natura meramente personale, anche con riguardo alle procedure di acquisto e fornitura di generi alimentari per il servizio di mensa della Scuola. Infatti, è stato documentato come all’interno dell’Ufficio di Presidenza era custodita una cospicua quantità di generi alimentari nonchè costosi dispositivi informatici destinati agli studenti, che sarebbero stati costantemente prelevati dalla Preside e dal suo vice per proprie ed esclusive necessità.
L’attività investigativa ha permesso, inoltre, di verificare come la Dirigenza dell’Istituto avrebbe affidato stabilmente, contra legem, la fornitura di materiale tecnologico ad una sola azienda “in forza di un accordo corruttivo volto all’affidamento di ulteriori e importanti commesse in cambio di molteplici illecite dazioni di strumenti tecnologici di ultima generazione”.
“Le condotte poste in essere dai due pubblici ufficiali – sottolineano gli inquirenti – risultano particolarmente gravi alla luce della loro completa adesione a logiche di condotta meramente utilitaristica, della strumentalizzazione dell’azione amministrativa e dalla vocazione a ritenere la pubblica amministrazione come un pozzo dal quale attingere costantemente qualsivoglia utilità, dagli strumenti tecnologici di ultima generazione ai generi alimentari”. Ad aggravare il quadro, per come emerge dal provvedimento cautelare, “la Dirigente avrebbe costantemente alimentato la propria immagine pubblica di promotrice della legalità, nonostante il quotidiano agire illegale e la costante attenzione ai risvolti economici della sua azione amministrativa, di fatto abbandonando l’esercizio del suo ruolo tipizzato di controllo e di gestione finalizzato al buon andamento dell’Istituto ‘Giovanni Falconè, che si rivolge a un’utenza particolarmente fragile, costituita da alunni che, nel caso di specie, sono già penalizzati da un contesto sociale e culturale di degrado come quello in cui versa il quartiere Zen”.
frame video ufficio stampa Carabinieri
(ITALPRESS).
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Spalletti “Sarò felice di smettere, vorrei parlare con Vialli”
Cronaca
In Brianza arrestato un 53enne che perseguitava l’ex compagna
Pubblicato
1 ora fa-
12 Maggio 2025di
Redazione
MONZA-BRIANZA (ITALPRESS) – I Carabinieri della Stazione di Arcore hanno arrestato per atti persecutori nei confronti dell’ex compagna un 53enne residente a Caponago, in provincia di Monza e Brianza. La donna, già bersaglio di comportamenti vessatori da parte dell’ex partner, aveva in precedenza formalizzato più denunce che avevano condotto all’attivazione della procedura del “Codice Rosso” e all’ammonimento da parte del Questore di Monza.
La vittima, poche ore prima dell’arresto, si era nuovamente rivolta ai Carabinieri denunciando l’ennesimo episodio di pedinamento, correlato al rinvenimento di un dispositivo GPS collocato sul proprio veicolo. Successivamente, a seguito di una segnalazione al numero di emergenza 112, i militari sono intervenuti nei pressi di un esercizio commerciale dove si trovava la donna, sorprendendo l’uomo mentre cercava di allontanarsi.
L’ispezione all’auto della vittima ha consentito di rinvenire un altro dispositivo di localizzazione, mentre il controllo del veicolo in uso al 53enne ha portato al sequestro di un GPS nascosto nel bagagliaio, due punteruoli e un paio di forbici in acciaio.
Il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il pm di turno della Procura di Monza ha disposto per l’indagato la misura degli arresti domiciliari. Il gip ha applicato le misure del divieto di dimora nel comune di Arcore, del divieto di avvicinamento alla persona offesa e l’uso del braccialetto elettronico.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS)
Cronaca
Spalletti “Sarò felice di smettere, vorrei parlare con Vialli”
Pubblicato
2 ore fa-
12 Maggio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “E’ stata una salita lunga, per arrivare fino alla Nazionale. Quando parti da laggiù, dai campi di terra battuta, non dalle squadre blasonate, senza avere la struttura, senza conoscenze di un mondo che vedevi lontano, gli scalini sono sempre alti e scoscesi. Ogni volta che ne sali uno non sai cosa troverai, tutto è sconosciuto”. Parla così, in un’intervista a ‘Il Corriere della Serà, il ct della Nazionale Luciano Spalletti, approdato sulla panchina azzurra dopo aver conquistato lo scudetto con il Napoli. “Ho girato moltissime società e città, ma non ho mai visto, in molti anni, un popolo che sappia essere così felice e malinconico come quello napoletano – sottolinea il mister toscano – Io per questo sarò sempre grato al presidente De Laurentiis per avermi fatto fare quella esperienza. Poi è finita male e mi dispiace. Ho sofferto perchè dopo lo scudetto il presidente non ha telefonato a nessuno di noi, non ci ha fatto gioire su un pullman scoperto insieme a quel meraviglioso popolo. Io amo Napoli e il Napoli. E ora spero che la città possa essere ancora molte volte felice. L’altra sera in Champions League ho visto l’Inter che è totalmente all’altezza delle più grandi squadre d’Europa. I nerazzurri, guidati dalla sapienza tattica di Simone Inzaghi, hanno raggiunto per due volte la finale di questo prestigioso torneo”. Lo scudetto è stato il giorno più bello della sua vita professionale: “In quei giorni ho provato la terribile felicità che si sente quando si regala felicità ad altri, qualcosa che ti fa vibrare in sintonia con persone che non conosci. Ma l’altro momento più bello sarà quando smetterò e non sentirò più sulle spalle questo peso, un peso scelto, ma che spesso mi toglie il fiato”. Nel libro scritto con Giancarlo Dotto dal titolo “Il paradiso esiste… ma quanta fatica”, edito da Rizzoli, Spalletti è tornato sul rapporto con Francesco Totti: “Io gli voglio bene. Lui è il calcio, per me. Istinto, classe, intelligenza pura. Quando lo allenavo, mi rassicurava pensare che il mio futuro dipendesse proprio da quei piedi lì. E mi piacerebbe, ora che tra noi tutto è chiarito, che pensassimo a qualche esperienza professionale, anche fuori dal calcio, da fare insieme”. Ribadite le sue responsabilità per la dolorosa eliminazione agli Europei per mano della Svizzera, Spalletti ha come obiettivo i prossimi Mondiali: “Siamo tutti consapevoli dell’importanza delle qualificazioni. Ci è capitato un girone con una nazionale forte come la Norvegia ma io ho fiducia nei miei ragazzi. Siamo una squadra forte e abbiamo voglia”. Spalletti, infine, svela il nome di un giocatore, nella storia del calcio, con il quale vorrebbe trovarsi a cena per parlare: “Luca Vialli. Grande giocatore e grande persona. Basta vedere come ha affrontato il male. Ci ho giocato contro solo una volta, in un Sampdoria-Spezia. Era forte. Mi diede due brandate pesanti, ma poi mi aiutò subito a rialzarmi. Ecco, il suo modo di vivere, e di morire, ci aiuta a rialzarci, sempre”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Tajani “A Kiev l’Italia c’era, conta presenza nella sostanza”
Pubblicato
2 ore fa-
12 Maggio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Che Putin e Zelensky siano pronti a incontrarsi è un passo avanti decisivo, dobbiamo favorirlo in ogni modo. Ma le trattative si fanno con un cessate il fuoco che non può essere di tre giorni. Serve una vera tregua. Se confermato, questo è il primo passo nella direzione di un negoziato e di un obiettivo a cui lavoriamo da mesi, una pace giusta e duratura per l’Ucraina e per l’Europa”. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani.
Sull’assenza della premier Meloni a Kiev, dice: “Meloni si è collegata in video conferenza, quindi c’era. Quel che conta è la presenza nella sostanza. L’Italia, il governo, la presidente in prima persona sono presenti in ogni aspetto della trattativa”.
Tajani respinge l’idea di un’Italia isolata: “Noi stiamo organizzando la grande conferenza internazionale per la ricostruzione dell’Ucraina, in programma a Roma il 10 e 11 luglio”. E ancora: “A Kiev l’Italia c’era e in Europa l’Italia c’è”. Quindi “l’Italia è tornata protagonista. La nostra credibilità a livello internazionale è alta”.
(ITALPRESS).
-Foto: Farnesina-


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