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Economia

Poste Italiane, nel primo trimestre utile netto sale a 540 milioni

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ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane, presieduto da Maria Bianca Farina, ha approvato i risultati finanziari per il primo trimestre del 2023 (non sottoposti a revisione contabile). I ricavi del periodo sono stati pari a 3 miliardi di euro, in crescita dell’8,1% rispetto ai 2,8 miliardi del primo trimestre del 2022: nel primo trimestre 2023 i ricavi del segmento corrispondenza, pacchi e distribuzione sono stati resilienti, pari a 893 milioni (-0,9% a/a). I ricavi della corrispondenza risultano in crescita del 2% grazie alle azioni di repricing e migliore mix di prodotti. I ricavi dei pacchi sono stabili rispetto all’anno precedente, con un contributo positivo del comparto b2c. Ricavi del segmento finanziario pari a 1,4 miliardi, in aumento del 7,9% a/a, sostenuti dalla crescita del margine di interesse. I ricavi del segmento assicurativo sono stati pari a 393 milioni nel primo trimestre del 2023, in aumento del 5,5% rispetto al forte risultato dell’anno precedente di 373 milioni e in uno scenario di mercato sfidante. I premi lordi del ramo vita nel primo trimestre del 2023 sono stati pari a 6 miliardi (+21,1% a/a), generando una raccolta netta positiva pari a 2,1 miliardi. I premi lordi del ramo danni sono aumentati del 63% a/a, raggiungendo 201 milioni, beneficiando soprattutto della crescita delle polizze welfare.

I ricavi del segmento pagamenti e mobile sono cresciuti fortemente del 48,2%, attestandosi a 343 milioni nel primo trimestre del 2023, grazie ai notevoli contributi di tutte le linee di prodotto, al consolidamento di lis e al lancio della nuova offerta energia. I costi totali del primo trimestre dell’anno sono stati pari a 2,3 miliardi in aumento del 7% rispetto ai 2,1 miliardi dell’anno precedente ed in linea con le aspettative. Escludendo l’impatto dell’ifrs17 e l’effetto delle acquisizioni, i costi del personale sono stati sostanzialmente stabili, con la riduzione dei fte (numero di persone equivalenti a tempo pieno) a mitigare l’aumento della componente salariale. I costi di beni e servizi (cogs) risultano essere in aumento, impattati dall’inflazione e dai costi di avviamento della nuova offerta energia. Le d&a sono aumentate per via di maggiori investimenti. La variazione di perimetro relativa alle attività di m&a ha inciso per ulteriori 65 milioni di costi non-hr. Il risultato operativo (ebit) del periodo è stato pari a 767 milioni, in crescita dell’11,2% a/a rispetto ai 690 milioni del primo trimestre 2022, sostenuto da tutti i business.

Il segmento corrispondenza, pacchi e distribuzione è stato il principale contributore con un ebit in crescita del 58%, i servizi finanziari (+11% a/a) e i servizi di pagamenti e mobile (+14% a/a) sono cresciuti a doppia cifra, mentre i servizi assicurativi sono aumentati del 3% rispetto a un risultato del primo trimestre 2022 particolarmente positivo. L’utile netto nel primo trimestre del 2023 è stato pari a 540 milioni di euro, in crescita del 9,4% rispetto al livello dell’anno precedente (494 milioni). Le attivita’ finanziarie investite (afi ) hanno raggiunto 579 miliardi di euro nel trimestre, sostenute da una raccolta netta di 0,8 miliardi e da una crescita dei valori di mercato pari a 2,6 miliardi da dicembre 2022. Nel primo trimestre del 2023 è stata realizzata una raccolta netta positiva pari a 0,5 miliardi sui prodotti di risparmio e investimento, grazie a una raccolta positiva nell’assicurativo, nei depositi e nei fondi comuni di investimento e alla rinnovata offerta commerciale di risparmio postale. Total capital ratio di Bancoposta pari al 23,7% (di cui cet1 ratio pari al 20,9%), leverage ratio di Bancoposta pari al 3,1% e solvency ii ratio del gruppo assicurativo Poste Vita pari al 267%, ben al di sopra delle ambizioni manageriali.

“I risultati del primo trimestre sono molto solidi e offrono una visibilità significativa sulla nostra guidance per il 2023, con una solida performance finanziaria e una generazione di redditività da parte di tutte le linee di business continuando a mantenere l’attenzione sui costi. I trend commerciali sono stati favorevoli in tutte le linee di business. I nostri clienti continuano a vedere Poste Italiane come un porto sicuro per i loro risparmi e per la maggior parte delle loro esigenze quotidiane”, afferma Matteo Del Fante, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Poste Italiane.

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“I nostri prodotti finanziari proteggono i nostri clienti dalla turbolenza dei mercati durante tutto il ciclo economico, con oltre il 90% delle attività finanziarie investite protette dalle turbolenze dei mercati – aggiunge -. I volumi del comparto B2C dei nostri pacchi sono aumentati nel contesto di un mercato stabile, mentre i ricavi della corrispondenza sono migliorati grazie alle azioni di repricing e ai servizi a maggior valore aggiunto. Nel segmento dei Servizi Finanziari, la dinamica dei tassi di interesse ha favorito l’aumento del margine di interesse ricorrente e al contempo le commissioni di distribuzione del risparmio postale sono in linea con gli obiettivi dell’anno 2023. Questo è stato un trimestre particolarmente intenso per il segmento Servizi Assicurativi, per l’effetto dell’adozione dell’IFRS17”.

“Abbiamo conseguito risultati forti in un mercato sfidante, con una raccolta netta positiva di 2,1 miliardi di euro unitamente a un tasso di riscatto inferiore al 4%. Abbiamo inoltre completato l’offerta pubblica di acquisto di Net Insurance per accelerare la crescita dell’attività assicurativa nella protezione. Il segmento Pagamenti e Mobile ha registrato ancora una volta una crescita a due cifre, cogliendo appieno l’aumento dei pagamenti senza contanti in Italia, con un valore del transato in aumento del 18% rispetto all’anno precedente, sostenuto dalla forte crescita dell’e-commerce. L’offerta PosteEnergia è stata accolta molto bene dai nostri clienti, raggiungendo circa 200 mila contratti sottoscritti ad oggi – conclude Del Fante -. I solidi risultati dell’inizio dell’anno ci posizionano molto bene per raggiungere i nostri obiettivi per il 2023. Soprattutto, siamo impegnati a ricompensare tutti i nostri stakeholder con una performance sostenibile nel 2023 e in avanti, a iniziare con il saldo del dividendo di 0,44 euro per azione che sarà pagato il 21 giugno”.

– foto ufficio stampa Poste Italiane –

(ITALPRESS).

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Unicredit, Orcel “In Generali guardiamo al valore”

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MILANO (ITALPRESS) – “La quota in Generali? E’ un investimento finanziario, siamo un azionista che guarda al valore”. Così Andrea Orcel, Ceo di Unicredit in una intervista concessa al direttore di Milano Finanza, Roberto Sommella, sul nutrito pacchetto azionario della compagnia assicurativa. Quindi sulla scalata a Commerzbank, aggiunge: “Bisogna capire se vogliamo un’Europa del cambiamento o un’Europa che vuole a tutti i costi mantenere e proteggere lo status quo”. Infine sull’ops di Unicredit su Banco Bpm, si limita a dire: “Su questo ci siamo già espressi, la nostra posizione è molto chiara al riguardo”.

foto: IPA Agency

(ITALPRESS).

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Economia

Il Btp Più fa il pieno di sottoscrizioni, raccolti 15 miliardi

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Il Btp Più, il nuovo titolo di Stato retail pensato per il pubblico diffuso dei risparmiatori, ha chiuso il collocamento con risultati straordinari, sfiorando il traguardo dei 15 miliardi. Lanciato lunedì scorso, il nuovo Btp ha suscitato un interesse eccezionale, attirando l’attenzione di migliaia di investitori che hanno risposto con entusiasmo alla proposta di un investimento minimo di soli 1.000 euro. Già il primo giorno del collocamento, avvenuto lunedì 17 febbraio, il Btp Più ha registrato una raccolta di 5,6 miliardi, cifra che ha superato le aspettative. Nei giorni successivi, il trend è rimasto positivo, con 3,7 miliardi raccolti il secondo giorno, 2,8 miliardi il terzo e, infine, 1,7 miliardi il quarto. A chiusura del collocamento, avvenuto questa mattina, l’importo totale raccolto ha raggiunto i 14,9 miliardi, con oltre 39.700 contratti sottoscritti e un ticket medio di circa 27.500 euro, segno dell’alta partecipazione di risparmiatori di diverse categorie.
Una delle principali ragioni del successo del Btp Più è stata la competitività dei suoi tassi di interesse, che sono stati poi adeguati alle condizioni di mercato. Il Mef ha annunciato, infatti, l’aumento delle cedole: dal 2,8% al 2,85% per i primi quattro anni, e dal 3,6% al 3,7% per gli anni successivi. Questa decisione, presa in risposta all’andamento del mercato, ha contribuito a rafforzare ulteriormente l’appetibilità del titolo, offrendo un rendimento crescente e vantaggioso per chi ha deciso di investirvi. Non è stato solo il rendimento a convincere i risparmiatori. Il Btp Più ha colpito per la sua durata di otto anni, la sicurezza del capitale e la protezione offerta agli investitori. Una delle principali innovazioni del titolo è l’opzione di rimborso anticipato alla pari, disponibile a partire dal quarto anno, che garantisce maggiore flessibilità e sicurezza a chi sceglie di aderire all’emissione. Il Btp Più ha risposto alle esigenze di sicurezza e rendimento degli investitori italiani, con un particolare focus su un pubblico retail che cerca soluzioni stabili per il proprio risparmio. A differenza dei titoli precedenti, il Btp Più non prevede un premio fedeltà, ma introduce l’innovativa opzione di rimborso anticipato alla pari, che rappresenta un valore aggiunto per chi sceglie di investire nel medio-lungo periodo. Inoltre, a favorire l’adesione al Btp Più è stata anche la tassazione agevolata peraltro comune a tutti i titoli del debito pubblico: con un’imposta sui redditi da capitale fissata al 12,5%, l’esenzione dalle imposte di successione e, come previsto dalla Legge di Bilancio 2024, l’esclusione dal calcolo dell’Isee fino a 50mila euro. Una combinazione di vantaggi fiscali e di un rendimento in crescita ha reso il prodotto ancor più interessante. Il successo di questa emissione si inserisce nel contesto di un più ampio rialzo dei rendimenti dei Btp benchmark. In particolare, il tasso per il titolo a otto anni è salito dal 3,26% al 3,33%, mentre per il titolo quadriennale si è registrato un aumento dal 2,64% al 2,69%. Questi incrementi testimoniano l’evoluzione positiva del mercato obbligazionario italiano e l’apprezzamento crescente per i titoli di Stato.
L’operazione Btp Più si inserisce in una strategia di comunicazione efficace, che ha saputo coinvolgere il pubblico in modo mirato. Già nel 2024, le campagne di comunicazione per altre emissioni di Btp avevano ottenuto risultati notevoli, e quest’anno non è stato da meno. L’efficacia delle azioni di comunicazione istituzionale è stata sottolineata dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio, che ha riconosciuto la rilevanza del messaggio veicolato. In sintesi, il collocamento del Btp Più rappresenta un vero e proprio trionfo per il risparmio degli italiani, con una risposta massiccia da parte degli investitori, una solida performance in termini di raccolta e una politica di tassi di interesse che si è adattata perfettamente al contesto economico. Con questi numeri, il Btp Più si afferma come una delle soluzioni più promettenti per il risparmio e l’investimento del futuro prossimo.
(ITALPRESS).
-Foto: ministero delle Finanze-

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Economia

Btp Più, con la prima emissione raccolti 15 miliardi

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ROMA (ITALPRESS) – Il Ministero dell’economia e delle finanze rende noto che si è concluso il collocamento del BTP Più avviato il 17 febbraio, con 14.905,67 milioni di euro raccolti e 451.831 contratti registrati.
I tassi cedolari definitivi del BTP Più, in considerazione delle condizioni di mercato, sono rivisti al rialzo rispetto ai livelli annunciati lo scorso 14 febbraio: 2,85% per il 1°, 2°, 3° e 4° anno (invece di 2,80%); 3,70% per il 5°, 6°, 7° e 8° anno (invece di 3,60%)

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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