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Sisma 2016, ad aprile 9 mila cantieri chiusi

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ROMA (ITALPRESS) – Al 30 aprile 2023 le richieste di contributo presentate per la ricostruzione privata sono 28.315, su quasi 50 mila attese, e i nuclei familiari che vivono ancora fuori dalle loro case sono 14.211. Corrispondono a circa 30 mila cittadini.
Alla stessa data, su 3.215 interventi di ricostruzione pubblica finanziati, quelli in corso ammontano a 1.537 e i conclusi 233.
Sono i dati del rapporto sulla ricostruzione del Centro Italia, aggiornati a maggio 2023. “Il quadro che emerge dal rapporto descrive una situazione dove non mancano le criticità, riconducibili in certa parte a una congiuntura particolarmente sfavorevole, ma anche alcuni segnali positivi – ha detto il commissario straordinario, Guido Castelli -, nel primo quadrimestre del 2023, si registra un incremento dei lavori, in particolare sul fronte della ricostruzione degli edifici privati ma sappiamo che deve essere ancora avviata una quota rilevante delle progettazioni, soprattutto le più complesse, e che il divario da colmare per la ricostruzione pubblica è ampio”.
Castelli ha chiarito che “la ricostruzione è e resta la missione prioritaria: abbiamo il dovere di consentire il rientro nelle loro case a circa 30 mila persone che ancora vivono nelle SAE o beneficiano del contributo di autonoma sistemazione. Al contempo si manifesta l’urgenza di fornire soluzioni ai problemi strutturali di questi territori che, già prima del 2016, soffrivano di un progressivo processo di spopolamento, di una crescente crisi economica e occupazionale e di una carenza infrastrutturale, sia fisica sia digitale. Ci è chiaro che non è sufficiente curare solo i mali del passato, ma anche incentivare le prospettive per il futuro di questa vasta area dell’Appennino centrale che necessita di robuste e coerenti iniziative di ripresa economica e sociale. Sensibili passi in avanti sono stati compiuti in questi mesi in tal senso: penso a NextAppennino, alla proroga del Superbonus, all’accordo quadro sbloccato per la ricostruzione di 228 scuole del cratere”.
Il quadro che ne emerge è quello che configura la ricostruzione come una “creatura viva”, in costante mutamento ed evoluzione. Nel corso degli ultimi anni diverse “esternalità negative” hanno concorso a ostacolare l’attività di ricostruzione all’interno del cratere, che ha una superficie di quasi 8 mila chilometri quadrati ed è composta da 138 comuni, compresi in quattro regioni: Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Tra queste esternalità quelle che hanno avuto il maggiore impatto sono state: l’inflazione crescente, l’aumento del costo dei materiali edili e le difficoltà di approvvigionamento, la propensione di molte imprese a concentrarsi sul Superbonus 110% in altre aree del Paese, la difficoltà nel reperire maestranze, la fragilità degli apparati amministrativi, i carichi di lavoro dei professionisti che operano sul territorio del sisma. Tutto ciò in un frangente che vede il sistema pubblico e privato impegnato anche sul fronte del Pnrr.
“Siamo in una fase cruciale della ricostruzione e nei mesi scorsi ci sono stati segnali positivi – le parole del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli -, oggi finalmente si sono superate delle criticità e questo può fare la differenza, la ricostruzione avviene con la restituzione di un luogo da abitare ma individuazione strategia per rinascita economica e culturale del territorio”. Per quanto riguarda la ricostruzione privata, al 30 aprile 2023 sono quasi 9 mila i cantieri che risultano chiusi. Il totale delle Richieste di Contributo per la ricostruzione attese, per gli immobili residenziali o produttivi danneggiati dal Sisma 2016, è di 49.361. Di queste, quelle già presentate ammontano a 28.315. Si attendono pertanto progettazioni per oltre 21.000 richieste di contributo. Le richieste approvate dagli Usr (Uffici speciali per la ricostruzione regionali) sono 16.680, per una concessione complessiva di 6,037 miliardi di euro, di cui 2,8 miliardi liquidati per l’avanzamento dei lavori.
“C’è stato un grandissimo lavoro di squadra, il sima dell’Italia centrale colpisce 4 regioni che fanno parte della vera cerniera del paese – il commento della presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei -, il tema delle infrastrutture è prioritario, sia materiali che immateriali”. Relativamente alla ricostruzione pubblica, l’importo finanziato fino ad oggi è pari a 3,94 miliardi di euro che, tuttavia, dovrà essere aggiornato a causa del menzionato aumento dei prezzi e dei costi delle lavorazioni. Il totale dei lavori finanziati è pari a 3.215 e, di questi, 1.445 devono essere ancora avviati, 1.537 sono in corso e 233 sono conclusi. Infine, relativamente agli edifici di culto (sia pubblici che privati) danneggiati, quelli oggetto di programmazione ammontano a 1.261, per un importo complessivo di 764,8 milioni.
Rispetto alle azioni adottate dalla Struttura commissariale nei primi mesi del 2023, si segnalano circostanze di particolare rilievo, che riguardano la natura e le funzioni del Commissario di Governo e le attività poste in essere nel cratere. Si tratta della conversione in legge del Dl n.3/2023 “Ricostruzione” e della pubblicazione delle prime graduatorie per l’assegnazione dei bandi destinati alle imprese, promossi con il programma NextAppennino, finanziato dal Fondo Complementare al PNRR per le aree sisma 2009-2016. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio ha ricordato che “questi sette anni di ricostruzione non sono stai tutti uguali: i primi 4 anni hanno scontato una ostilità ideologica, negli ultimi tre quattro anni abbiamo avuto un cambio di passo, c’è un’accelerazione sulla ricostruzione che si è notata in questa ultima stagione e con il commissario Caselli e il governo Meloni abbiamo risolto problemi che erano anni sui quali trovavamo un muro di gomma o forti difficoltà per mettere a terra alcune decisioni”.

– foto xc3 –
(ITALPRESS).

Politica

La Calabria resta al centrodestra, bis di Occhiuto “Orgoglioso” / Video. Tridico staccato di 16 punti

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ROMA (ITALPRESS) – Roberto Occhiuto è stato riconfermato presidente della Regione Calabria. Larga la vittoria del candidato uscente, sostenuto dalla coalizione di centrodestra, che ha nettamente battuto lo sfidante principale, Pasquale Tridico, esponente del campo largo progressista.

Quando sono state scrutinate 2.137 sezioni su 2.406 per le regionali in Calabria, il candidato di centrodestra Roberto Occhiuto è al 57,7%. Pasquale Tridico (centrosinistra) è
al 41,2%. Francesco Toscano (Democrazia Sovrana Popolare) si ferma allo 0,99%.

Questi invece voti di lista quando sono state scrutinate 2.160 sezioni su 2.406.

Forza Italia 119.574 18,2%
Partito Democratico 88.689 13,5%
Occhiuto Presidente 82.107 12,5%
Fratelli d’Italia 76.398 11,6%
Lega 62.329 9,5%
Tridico Presidente 49.037 7,4%
Movimento Cinque Stelle 41.304 6,2%
Democatici e Progressisti 34.480 5,2%
Casa Riformista – IV 28.138 4,2%
Noi Moderati 26.976 4,1%
Alleanza Verdi e Sinistra 25.290 3,8%
DC Unione di Centro 8.612 1,3%
Forza Azzurri 6.406 0,9%

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OCCHIUTO FESTEGGIA “PREMIATE QUALITA’ E INTENSITA’ DELL’IMPEGNO PROFUSO”

“Vorrei ringraziare soprattutto i calabresi, sono ancora più orgoglioso di loro dopo questo risultato che è persino superiore alle attese. Pasquale Tridico mi ha chiamato per farmi i complimenti e gli auguri di buon lavoro. Lo ringrazio, gli ho chiesto di collaborare perché è necessario pacificare questa regione. E’ stata una campagna violenta e con toni che a volte ci hanno fatto soffrire, dall’altra parte si sono presentati raccontando una Calabria che per fortuna non esiste più e che si sta affrancando dall’assistenzialismo”. Così il presidente rieletto della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, dal quartier generale di Gizzeria. “Una regione che ha apprezzato il nostro modo di fare campagna elettorale in modo onesto: è la prima volta che un presidente uscente viene confermato e con queste percentuali. Abbiamo fatto riforme che la Calabria non aveva mai visto nei quarant’anni precedenti, c’è ancora molto lavoro che faremo nei prossimi anni. E’ stato premiata la qualità e l’intensità dell’impegno profuso”, ha aggiunto.

“In un Paese civile nessuno si dimette per un avviso di garanzia, vorrei che il mio gesto non venisse male interpretato, è giusto che ogni potere dello Stato faccia il suo lavoro. Troppe volte, però, delle inchieste vengono strumentalizzate per cercare di sconfiggere, per altra via, chi non potrebbe essere sconfitto elettoralmente. I calabresi – ha concluso – hanno dato la dimostrazione che il lavoro e i sacrifici, nella vita come in politica, possono essere ripagati da tanto affetto”.

“Preoccupato per l’inchiesta giudiziaria? No perchè non mi sono dimesso per questo ma a causa della strumentalizzazione che si faceva e qualcuno pensava di potermi sconfiggere per questo. Io mi sono dimesso perchè a causa di questa inchiesta mi guardavano come un ex presidente e tenere le redini della burocrazia è difficile in Italia e ancor di più in Calabria. Ora sanno che sono il loro presidente per 5 anni”, ha detto a Rai News 24.

“La coalizione è unitissima. La sinistra non conosce il paese, hanno candidato il padre del Reddito di Cittadinanza, ha promesso assunzioni, l’abolizione del bollo auto che non si può fare. Non conoscono il Paese che vota in base ai risutati che si fanno non sulle promesse”, ha ancora detto a “10 minuti” su Retequattro. “Nelle Marche hanno candidato uno del Pd ed è finita con 8 punti di distacco, in Calabria hanno candidato uno dei Cinque Stelle e hanno avuto una sonora sconfitta, quindi dovrebbero rendersi conto che il campo largo non funziona e che è il caso di creare un’alternativa credibile per gli italiani, ma questo non dobbiamo essere noi a suggerirglielo”.

La vittoria “me l’aspettavo perché conosco la Calabria, conosco i calabresi. Dall’altra parte hanno proposto una ricetta che è sempre la stessa: l’assistenzialismo. Hanno promesso
il reddito di cittadinanza, l’abolizione del bollo auto, l’assunzione di 7 mila forestali, ma quella Calabria non c’è più. La Calabria di oggi è moderna, ed è bene che se ne facciano una ragione”, ha infine dichiarato ai microfoni del Tg1. Alla domanda su quale sarà il suo primo provvedimento Occhiuto ha risposto così: “Intanto vado a riscuotere la promessa di Giorgia Meloni. Dopo quattro anni di lavoro che sono serviti a ricostituire la contabilità della sanità in Calabria, Giorgia Meloni ha detto che usciremo dal commissariamento, andrò a Roma per riscuotere”.

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TRIDICO AMMETTE LA SCONFITTA “CONGRATULAZIONI A OCCHIUTO”

“Ho telefonato a Roberto Occhiuto per congratularmi”. Lo ha detto il candidato del centrosinistra alle Regionali in Calabria, Pasquale Tridico, nel corso di una conferenza stampa dal suo comitato elettorale. “Mi auguro che possa governare al meglio, per risolvere tanti problemi irrisolti che abbiamo in Calabria”, ha aggiunto.

“E’ stata una battaglia vera e intensa e il campo progressista ha dato una risposta vera. Oggi parte un nuovo impegno da parte di tutte le forze progressiste per portare le persona a sperare nello sviluppo della regione. Continuerò a estendere il mio impegno in Calabria a livello di proposta e di opposizione”, ha aggiunto. “Mi auguro che Occhiuto possa governare al meglio per risolvere tutti i problemi, è stata una campagna elettorale opportunistica lanciata ad agosto sperando di trovarci impreparati. La nostra è stata una risposta forte, pur sapendo che era una battaglia difficile da fare. Abbiamo girato oltre cento paesi, raccogliendo un grido di dolore nelle aree interne sulla sanità, sui trasporti che mancano”, ha aggiunto.

“Ha votato poco più del 43%, frutto dello spopolamento che contribuisce al risultato negativo dell’affluenza, perché tanti elettori non sono fisicamente qui, per motivi di studio o lavoro. La disaffezione dei cittadini verso la politica riflette un trend nazionale che in Calabria è ancora più forte. La politica deve dare risposte e poter fare le cose, nel centrosinistra bisogna non avere paura di fare proposte radicali che coinvolgano l’economia che in questa regione è molto povera. C’è grande delusione, ma mi conforta la forza di volontà di tanti amici e attivisti che si sono prestati con sacrificio e senso di dovere nel sostenere la scelta di servizio che ho fatto con orgoglio per la mia terra”, ha concluso Tridico.

MELONI “ANCHE IN CALABRIA FIDUCIA NEL CENTRODESTRA”

“Anche in Calabria gli elettori hanno riposto la loro fiducia nella coalizione di centrodestra, confermando Roberto Occhiuto presidente della Regione. Un risultato importante a riconoscimento dell’azione di buon governo che continueremo a portare avanti per il benessere del territorio e dei cittadini. Le mie congratulazioni a Roberto, al quale auguro buon lavoro”. Così sui social la premier Giorgia Meloni.

TAJANI “GRANDE SUCCESSO DI OCCHIUTO E FORZA ITALIA”

“Un grande successo di Occhiuto e Forza Italia che conferma il centrodestra come forza che raccoglie tanti consensi. Un voto per la Calabria, evidentemente nulla di esterno ha influito sui voti dei calabresi”. Lo ha detto il vicepremier, ministro degli Esteri e segretario nazionale di Forza Italia Antonio Tajani dal quartier generale di Roberto Occhiuto a Gizzeria.

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SALVINI “GRANDE VITTORIA PER IL CENTRODESTRA”

“Grande vittoria per il centrodestra in Calabria. Da una parte chi protesta, devasta le città e attacca le Forze dell’Ordine, dall’altra i cittadini che pensano al bene del proprio territorio. Avanti tutta!”. Così su X il vicepremier, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e leader della Lega Matteo Salvini.

CONTE “DOBBIAMO DIRE GRAZIE A TRIDICO”

“Per amore della propria terra di origine ha generosamente accettato, in condizioni di emergenza, di candidarsi raccogliendo l’invito unanime di varie forze politiche, sociali e culturali che gli hanno chiesto di concorrere in una campagna elettorale che si è preannunciata sin dall’inizio molto in salita”. Lo scrive Giuseppe Conte, Presidente del Movimento 5 Stelle. “Sono state elezioni molto particolari, convocate in fretta e furia dal presidente uscente Occhiuto, dopo aver ricevuto un avviso di garanzia. Sono sempre più i cittadini che si allontanano dalla partecipazione alla politica, forse perché la ritengono ormai ridotta a una sommatoria di calcoli e convenienze. Questo ci amareggia e ci spinge a metterci in discussione e a fare ancora di più per dimostrare che no, non siamo ‘tutti uguali’ nel modo di intendere la politica. Sono convinto però che questa dedizione e questo impegno non siano stati vani, perché Pasquale è riuscito a costruire in pochissimo tempo un nuovo percorso politico, con programmi e proposte che ci consentiranno di avere posizioni forti e chiare dall’opposizione e ci aprono a un futuro di speranza, per lavorare alla Calabria che verrà. A Occhiuto auguro buon lavoro: noi vigileremo affinché le urgenze dei calabresi rimangano sempre al primo posto”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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7 ottobre, Piantedosi “No all’apologia di terrorismo, vigileremo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Siamo molto cauti nel vietare manifestazioni di carattere ideologico, ma inneggiare al 7 ottobre significa fare apologia di un atto di terrorismo, significa richiamare i violenti. Staremo attenti, non ci sono segnali specifici ma vigileremo”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a Cinque Minuti su Rai1.

Se c’è stata una regia dietro gli scontri delle manifestazioni “lo accerteranno gli inquirenti, ma credo che ci sia stata una sottovalutazione e la cosa non è meno grave: lanciare di continuo appelli alla piazza, alla rivolta sociale o, peggio ancora, sottovalutare la partecipazione di alcuni gruppi”, ha aggiunto.

“La nostra storia ci insegna: non bisogna mai sottovalutare che quando ci sono gruppi così estesi di antagonisti c’è una stratificazione di atteggiamenti che vogliono il pretesto per innalzare il livello dello scontro. Il rischio c’è sicuramente, ecco perché c’è bisogno che tutte le istituzioni democratiche siano concordi nel non innescare la miccia”, ha concluso.

– foto IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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Politica

La Calabria resta al centrodestra, bis di Occhiuto “Orgoglioso” / Video. Tridico staccato di 18 punti

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ROMA (ITALPRESS) – Chiuse le urne in Calabria per le elezioni regionali e si va verso una larga vittoria della coalizione di centrodestra, con la riconferma del governatore uscente Occhiuto.

Quando sono state scrutinate 1.100 sezioni su 2.406 per le regionali in Calabria, il candidato di centrodestra Roberto Occhiuto è al 59,17%. Pasquale Tridico (centrosinistra) è al 39,89%. Francesco Toscano (Democrazia Sovrana Popolare) si ferma allo 0,94%. L’affluenza si è attestata al 43,14%, lievemente inferiore a quella delle elezioni del 2021 (44,36%).

Questi invece i voti di lista quando sono state scrutinate 1.273 sezioni su 2.406.

Forza Italia 60.210 18,1%
Partito Democratico 45.621 13,4%
Occhiuto Presidente 46.110 13,1%
Fratelli d’Italia 40.305 11,4%
Lega 33.847 9,6%
Tridico Presidente 24.445 7,0%
Movimento Cinque Stelle 21.005 6,0%
Democatici e Progressisti 18.368 5,2%
Noi Moderati 14,985 4,5%
Casa Riformista – IV 14.285 4,1%
Alleanza Verdi e Sinistra 13.647 3,9%
DC Unione di Centro 4.484 1,3%
Forza Azzurri 2.904 0,8%

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OCCHIUTO FESTEGGIA “PREMIATE QUALITA’ E INTENSITA’ DELL’IMPEGNO PROFUSO”

“Vorrei ringraziare soprattutto i calabresi, sono ancora più orgoglioso di loro dopo questo risultato che è persino superiore alle attese. Pasquale Tridico mi ha chiamato per farmi i complimenti e gli auguri di buon lavoro. Lo ringrazio, gli ho chiesto di collaborare perché è necessario pacificare questa regione. E’ stata una campagna violenta e con toni che a volte ci hanno fatto soffrire, dall’altra parte si sono presentati raccontando una Calabria che per fortuna non esiste più e che si sta affrancando dall’assistenzialismo”. Così il presidente rieletto della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, dal quartier generale di Gizzeria. “Una regione che ha apprezzato il nostro modo di fare campagna elettorale in modo onesto: è la prima volta che un presidente uscente viene confermato e con queste percentuali. Abbiamo fatto riforme che la Calabria non aveva mai visto nei quarant’anni precedenti, c’è ancora molto lavoro che faremo nei prossimi anni. E’ stato premiata la qualità e l’intensità dell’impegno profuso”, ha aggiunto.

“In un Paese civile nessuno si dimette per un avviso di garanzia, vorrei che il mio gesto non venisse male interpretato, è giusto che ogni potere dello Stato faccia il suo lavoro. Troppe volte, però, delle inchieste vengono strumentalizzate per cercare di sconfiggere, per altra via, chi non potrebbe essere sconfitto elettoralmente. I calabresi – ha concluso – hanno dato la dimostrazione che il lavoro e i sacrifici, nella vita come in politica, possono essere ripagati da tanto affetto”.

“Preoccupato per l’inchiesta giudiziaria? No perchè non mi sono dimesso per questo ma a causa della strumentalizzazione che si faceva e qualcuno pensava di potermi sconfiggere per questo. Io mi sono dimesso perchè a causa di questa inchiesta mi guardavano come un ex presidente e tenere le redini della burocrazia è difficile in Italia e ancor di più in Calabria. Ora sanno che sono il loro presidente per 5 anni”, ha detto a Rai News 24.

“La coalizione è unitissima. La sinistra non conosce il paese, hanno candidato il padre del Reddito di Cittadinanza, ha promesso assunzioni, l’abolizione del bollo auto che non si può fare. Non conoscono il Paese che vota in base ai risutati che si fanno non sulle promesse”, ha ancora detto a “10 minuti” su Retequattro. “Nelle Marche hanno candidato uno del Pd ed è finita con 8 punti di distacco, in Calabria hanno candidato uno dei Cinque Stelle e hanno avuto una sonora sconfitta, quindi dovrebbero rendersi conto che il campo largo non funziona e che è il caso di creare un’alternativa credibile per gli italiani, ma questo non dobbiamo essere noi a suggerirglielo”.

La vittoria “me l’aspettavo perché conosco la Calabria, conosco i calabresi. Dall’altra parte hanno proposto una ricetta che è sempre la stessa: l’assistenzialismo. Hanno promesso
il reddito di cittadinanza, l’abolizione del bollo auto, l’assunzione di 7 mila forestali, ma quella Calabria non c’è più. La Calabria di oggi è moderna, ed è bene che se ne facciano una ragione”, ha infine dichiarato ai microfoni del Tg1. Alla domanda su quale sarà il suo primo provvedimento Occhiuto ha risposto così: “Intanto vado a riscuotere la promessa di Giorgia Meloni. Dopo quattro anni di lavoro che sono serviti a ricostituire la contabilità della sanità in Calabria, Giorgia Meloni ha detto che usciremo dal commissariamento, andrò a Roma per riscuotere”.

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TRIDICO AMMETTE LA SCONFITTA “CONGRATULAZIONI A OCCHIUTO”

“Ho telefonato a Roberto Occhiuto per congratularmi”. Lo ha detto il candidato del centrosinistra alle Regionali in Calabria, Pasquale Tridico, nel corso di una conferenza stampa dal suo comitato elettorale. “Mi auguro che possa governare al meglio, per risolvere tanti problemi irrisolti che abbiamo in Calabria”, ha aggiunto.

“E’ stata una battaglia vera e intensa e il campo progressista ha dato una risposta vera. Oggi parte un nuovo impegno da parte di tutte le forze progressiste per portare le persona a sperare nello sviluppo della regione. Continuerò a estendere il mio impegno in Calabria a livello di proposta e di opposizione”, ha aggiunto. “Mi auguro che Occhiuto possa governare al meglio per risolvere tutti i problemi, è stata una campagna elettorale opportunistica lanciata ad agosto sperando di trovarci impreparati. La nostra è stata una risposta forte, pur sapendo che era una battaglia difficile da fare. Abbiamo girato oltre cento paesi, raccogliendo un grido di dolore nelle aree interne sulla sanità, sui trasporti che mancano”, ha aggiunto.

“Ha votato poco più del 43%, frutto dello spopolamento che contribuisce al risultato negativo dell’affluenza, perché tanti elettori non sono fisicamente qui, per motivi di studio o lavoro. La disaffezione dei cittadini verso la politica riflette un trend nazionale che in Calabria è ancora più forte. La politica deve dare risposte e poter fare le cose, nel centrosinistra bisogna non avere paura di fare proposte radicali che coinvolgano l’economia che in questa regione è molto povera. C’è grande delusione, ma mi conforta la forza di volontà di tanti amici e attivisti che si sono prestati con sacrificio e senso di dovere nel sostenere la scelta di servizio che ho fatto con orgoglio per la mia terra”, ha concluso Tridico.

MELONI “ANCHE IN CALABRIA FIDUCIA NEL CENTRODESTRA”

“Anche in Calabria gli elettori hanno riposto la loro fiducia nella coalizione di centrodestra, confermando Roberto Occhiuto presidente della Regione. Un risultato importante a riconoscimento dell’azione di buon governo che continueremo a portare avanti per il benessere del territorio e dei cittadini. Le mie congratulazioni a Roberto, al quale auguro buon lavoro”. Così sui social la premier Giorgia Meloni.

TAJANI “GRANDE SUCCESSO DI OCCHIUTO E FORZA ITALIA”

“Un grande successo di Occhiuto e Forza Italia che conferma il centrodestra come forza che raccoglie tanti consensi. Un voto per la Calabria, evidentemente nulla di esterno ha influito sui voti dei calabresi”. Lo ha detto il vicepremier, ministro degli Esteri e segretario nazionale di Forza Italia Antonio Tajani dal quartier generale di Roberto Occhiuto a Gizzeria.

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SALVINI “GRANDE VITTORIA PER IL CENTRODESTRA”

“Grande vittoria per il centrodestra in Calabria. Da una parte chi protesta, devasta le città e attacca le Forze dell’Ordine, dall’altra i cittadini che pensano al bene del proprio territorio. Avanti tutta!”. Così su X il vicepremier, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e leader della Lega Matteo Salvini.

CONTE “DOBBIAMO DIRE GRAZIE A TRIDICO”

“Per amore della propria terra di origine ha generosamente accettato, in condizioni di emergenza, di candidarsi raccogliendo l’invito unanime di varie forze politiche, sociali e culturali che gli hanno chiesto di concorrere in una campagna elettorale che si è preannunciata sin dall’inizio molto in salita”. Lo scrive Giuseppe Conte, Presidente del Movimento 5 Stelle. “Sono state elezioni molto particolari, convocate in fretta e furia dal presidente uscente Occhiuto, dopo aver ricevuto un avviso di garanzia. Sono sempre più i cittadini che si allontanano dalla partecipazione alla politica, forse perché la ritengono ormai ridotta a una sommatoria di calcoli e convenienze. Questo ci amareggia e ci spinge a metterci in discussione e a fare ancora di più per dimostrare che no, non siamo ‘tutti uguali’ nel modo di intendere la politica. Sono convinto però che questa dedizione e questo impegno non siano stati vani, perché Pasquale è riuscito a costruire in pochissimo tempo un nuovo percorso politico, con programmi e proposte che ci consentiranno di avere posizioni forti e chiare dall’opposizione e ci aprono a un futuro di speranza, per lavorare alla Calabria che verrà. A Occhiuto auguro buon lavoro: noi vigileremo affinché le urgenze dei calabresi rimangano sempre al primo posto”.

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