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Cronaca

Graziano “Evidente la debolezza di Putin, ma serve prudenza”

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ROMA (ITALPRESS) – “Penso che Putin ne esca più debole da questa vicenda, è vero che c’è un ritorno indietro di Prigozhin ma Putin deve dire se c’è un’altra milizia paramilitare oppure, come ha detto ieri, Prigozhin entra nell’esercito regolare. Un quadro di debolezza interna a mio avviso c’è ed è evidente, bisogna però essere prudenti e guardare con attenzione a quello che accade. Noi continuiamo a sostenere la difesa dell’Ucraina, Paese aggredito da un aggressore che si è dimostrato criminale senza nessun motivo e senza una logica vera”. Così Stefano Graziano, capogruppo del Pd in Commissione di Vigilanza Rai e in Commissione Difesa della Camera, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’Agenzia Italpress, commenta i recenti eventi in Russia.
“Noi dobbiamo avere intelligenza, grande prudenza e dobbiamo seguire le vicende minuto per minuto perchè ci possono essere sviluppi importati, quanto accaduto non è irrilevante nello scacchiere complessivo e, mentre noi difendiamo la posizione ucraina, bisogna guardare quali sono gli sviluppi che possono anche verificarsi in condizioni incontrollabili. Per questo – prosegue -, c’è una posizione di prudenza che deve restare la nostra guida, non è facile identificare ciò che può accadere e può creare reazioni a catena. Il nostro obiettivo è sempre quello di provare a portare la pace, una pace giusta, costruire un negoziato di cessate il fuoco, ma allo stesso temo bisogna capire che per arrivare lì bisogna tener fede alle difficoltà che ci sono state in campo di battaglia. Penso che la difesa dell’Ucraina sia la difesa di democrazia e libertà, ovviamente questo è il punto per il quale bisogna sostenere con tutti i mezzi possibili l’Ucraina”.
Poi la politica interna, all’indomani della sconfitta del centrosinistra alle regionali in Molise e le tensioni interne che attraversano i dem. “Il Pd è un partito che nel nome è democratico, il tema vero è che le diverse sensibilità interne sono una ricchezza del partito. Schlein si è insediata da 3 mesi, il lavoro non va giudicato in tre mesi e penso che le vada dato tutti il tempo necessario, non solo sul tema dei diritti che spesso viene evocato, ma anche sul tema del lavoro, le due cose devono convergere. Il risultato dobbiamo guardarlo nella prospettiva e nel lungo termine – avverte -, non mi piace chi pensa che dopo due mesi si possa giudicare, perchè questo sarebbe un errore profondo. Il Pd cresce dentro un’alleanza che non va bene e non vince, l’alleanza deve essere la più larga possibile o il rischio reale è continuare a consegnare la maggioranza a una destra divisa su tanti temi, dalla politica internazionale al Mes. Penso si sia avviata la strada che è la successione elettorale di Berlusconi, vediamo quali saranno i nuovi equilibri e cosa farà”.
Graziano, inoltre, commenta il lavoro dell’esecutivo sul Pnrr definito tema principe dello sviluppo del Paese. “Da uomo del Mezzogiorno è una cosa che mi ha molto turbato. C’è in atto una discussione su come, dove e perchè utilizzare quei soldi, mentre mi sarei aspettato una velocità diversa e una certezza e consapevolezza di direzione diversa. E’ una grande difficoltà che ha il governo e che rischia di far perdere al Paese una straordinaria possibilità”. Infine, la Rai. “Per noi il servizio pubblico è tale solo se plurale, dentro la logica del servizio pubblico c’è un canone che si paga, questo è il primo punto su cui si divide la maggioranza e in Vigilanza Rai abbiamo chiesto che Giorgetti che venga a chiarire. O noi mettiamo la Rai nelle condizioni di essere una digital media company vera, oppure rischia di scomparire. Mi pare che siamo lontani da questa direzione. Stiamo lavorando a una riforma complessiva che possa renderla più indipendente possibile, anche guardando alle altre riforme in occidente, serve soprattutto fare una riforma di qualità e se realizziamo queste due cose, indipendenza e qualità, abbiamo fatto un buon servizio, altrimenti danneggiato anche le casse dello Stato”. La ministra Santanchè? “Report fa il suo mestiere, ed è giusto che lo continui a fare. Detto ciò, penso che sia giusto che un ministro venga a spiegare in Parlamento e successivamente si deciderà”, conclude.

– foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Brignone vince il Super G a Cortina e domina la classifica generale”

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CORTINA D’AMPEZZO (ITALPRESS) – Federica Brignone ha vinto il Super G di Cortina d’Ampezzo, valevole per la Coppa del mondo femminile di Sci Alpino. L’azzurra, con il tempo di 1’21″64 ha preceduto sul podio le due svizzere Lara Gut Behrami e Corinne Suter, sataccate rispettivamente di 0″58 e 1″08.
Una gara perfetta per la trentaquattrenne di La Salle che vale il
31esimo successo in carriera nel massimo circuito per la campionessa valdostana, l’undicesima perla in superG, la quarta in una stagione che l’ha già vista vincere in gigante (Sòlden e Semmering) e in discesa a St. Anton. Brignone continua a riscrivere record su tutti i fronti, migliorandoli gara dopo gara: a 34 anni è la vincitrice più anziana in Coppa del Mondo, oltre a guidare la classifica delle plurivincitrici italiane della storia. Ed allunga in vetta alla classifica generale.
Per un soffio fuori dal podio Elena Curtoni, quarta, che cresce di giri ma manca l’appuntamento con le migliori tre per soli tre centesimi di secondo. L’austriaca Riccarda Haaser (+1″14) e la norvegese Kajsa Lie (+1″22) sono quinta e sesta a precedere una Sofia Goggia ssettima a 1″25, meno precisa rispetto alla discesa del giorno precedente.
Si inseriscono a ridosso della top ten quindi Laura Pirovano, dodicesima a 1″60, e Roberta Melesi, quattordicesima a 1″72; appena fuori dalla zona punti Nadia Delago (+3″03), Nicol Delago (+3″09) e Vicky Bernardi (+3″23), con Sara Thaler a 3″98.
Non ha invece finito la prova Marta Bassino, incappata in un errore di linea nella zona di Rumerlo.
Federica Brignone allunga in testa alla classifica generale: con 639 punti l’azzurra precede di 106 lunghezze Camille Rast e di 132 Sara Hector. Il pettorale rosso di SuperG resta sulle spalle di Gut Behrami (285) ma Brignone (250) e Goggia (196) restano nella sua scia; Curtoni risale ed è sesta (149).
Martedì 21 gennaio si torna in pista tra le porte larghe del gigante di KronPlatz: prima manche sulla pista Erta alle 10:30, seconda tre ore più tardi.
“Oggi mi è venuto esattamente quello che avevo in testa – ha detto Brignone al termine della gara – Ho attaccato, mi sentivo veloce, ho sempre tenuto premuto il piede sull’acceleratore: avevo ottime sensazioni e quando al traguardo ho visto il vantaggio su Suter mi sono detta che poteva essere il giorno giusto. Era un superG tattico: c’era spazio per lasciare andare gli sci, ma anche da affrontare con intelligenza per gestire al meglio l’alta velocità. E’ una di quelle giornate in cui di dici… che bello! Mi sento orgogliosa di quello che ho fatto in questo fine settimana: quanto si insegue a lungo un risultato, ottenerlo da grande soddisfazione. Volevo assolutamente salire sul podio di Cortina e questi due giorni sono davvero bellissimi per la mia carriera”.

– Foto: Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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Medio Oriente, Papa “Rispettare tregua e giungere a soluzione due Stati”

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ROMA (ITALPRESS) – “Nei giorni scorsi è stato annunciato che oggi entrerà in vigore il cessate il fuoco a Gaza. Esprimo gratitudine a tutti i mediatori. E’ un bel lavoro questo lavoro di mediare perchè si faccia la pace. Grazie mediatori. Ringrazio anche tutte le parti coinvolte in questo importante risultato. Auspico che quanto è stato concordato venga rispettato subito dalle parti e che tutti gli ostaggi possano tornare finalmente a casa per riabbracciare i loro cari. Prego tanto per loro, per le loro famiglie”. Così Papa Francesco al termine dell’Angelus in Piazza San Pietro rivolgendosi alla folla. “Spero pure che gli aiuti umanitari raggiungano ancora più velocemente la popolazione di Gaza che ne ha tanto urgenza. Sia gli israeliani che i palestinesi hanno bisogno di chiari segni di speranza. Auspico che le autorità politiche di entrambi con l’aiuto della comunità internazionale possano raggiungere la giusta soluzione per i due Stati. Tutti possano dire sì al dialogo, sì alla riconciliazione, sì alla pace e preghiamo per questo”, ha aggiunto il Santo Padre.
(ITALPRESS).

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Cronaca

Medio Oriente, in vigore il cessate il fuoco a Gaza

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ROMA (ITALPRESS) – Dopo il rinvio dell’entrata in vigore dell’accordo per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas, previsto in un primo momento per oggi alle 8:30 ora locale, a causa della mancata presentazione da parte di Hamas della lista degli ostaggi da rilasciare, alle ore 11.15 (le 10.15 in Italia) l’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu, ha reso noto che in base al quadro per la liberazione degli ostaggi, il cessate il fuoco della prima fase a Gaza è entrato in vigore. Israele ha confermato di aver ricevuto i nomi dei tre ostaggi, tre giovani donne, che saranno rilasciate nelle prossime ore. L’attuazione dell’accordo, infatti, era stato condizionato alla consegna dell’elenco dei nomi dei tre ostaggi che, secondo i termini dell’intesa raggiunta con la mediazione di Qatar, Egitto e Stati Uniti, avrebbe dovuto essere consegnato 24 ore prima del rilascio. Il portavoce delle Brigate al Qassam, Abu Obeida, ha indicato in un messaggio su Telegram i nomi dei tre ostaggi israeliani che saranno rilasciati oggi. “Come parte dell’accordo sullo scambio di prigionieri abbiamo deciso di rilasciare oggi Romi Gonen, 24 anni, Emily Damari, 28 anni, e Doron Shtanbar Khair, 31 anni”. Subito dopo la notizia, il ministro della Sicurezza nazionale di Israele, Itamar Ben-Gvir, e i membri del suo partito Otzma Yehudit hanno presentato le lettere di dimissioni dal governo e dalla coalizione, come avevano promesso in precedenza se l’accordo fosse stato approvato. Lo riportano i media locali. “L’approvazione sconsiderata di un accordo con l’organizzazione terroristica Hamas, che include il rilascio di centinaia di assassini con il sangue di uomini, donne e bambini sulle mani, alcuni a Gerusalemme e in Giudea e Samaria, rappresenta una resa vergognosa”, ha affermato il partito. “Questo accordo fa perdere i risultati duramente conquistati dall’IDF nella guerra, comporta il ritiro delle forze da Gaza e interrompe i combattimenti in un modo che capitola ad Hamas”, aggiunge. Intanto l’Idf ha fatto sapere che “continua a operare e a colpire obiettivi terroristici nella Striscia di Gaza. L’artiglieria e gli aerei hanno colpito una serie di obiettivi terroristici nel nord e nel centro di Gaza. L’esercito rimane pronto alla difesa e all’offesa e non permetterà che venga arrecato alcun danno ai cittadini di Israele”. La Protezione civile della Striscia di Gaza ha annunciato ci sono morti e feriti negli attacchi di questa mattina dell’esercito israeliano.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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