Cronaca
Bankitalia. Pil Lombardia cresce del 3,8%, superati livelli pre-pandemia
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2 anni fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – L’economia della Lombardia nel 2022 ha continuato a crescere a ritmi sostenuti. L’incremento del prodotto regionale è stimato al 3,8 per cento, leggermente superiore a quello nazionale (3,7 per cento). La crescita robusta del biennio 2021-22 ha portato il Pil lombardo a superare il livello del 2019 del 3,4 per cento, un valore superiore a quello registrato dall’economia italiana nel suo complesso (1,0 per cento). E’ quanto rilevato dal rapporto annuale sull’economia lombarda a cura della sede di Milano della Banca d’Italia.
L’invasione russa dell’Ucraina ha accentuato l’incremento dei costi energetici e le difficoltà di approvvigionamento di materie prime e prodotti intermedi, già emersi nella seconda metà del 2021. Queste tensioni si sono tradotte in un moderato rallentamento dell’attività nella seconda metà del 2022 e in una forte accelerazione dei prezzi.
L’inflazione in Lombardia è passata dal 4,1 per cento nel mese di gennaio del 2022 all’11,0 per cento in dicembre; è scesa al 7,5 per cento a marzo 2023, riflettendo il calo dei prezzi energetici. Nell’industria è proseguita l’espansione della produzione (6,3 per cento rispetto al 2021) e del fatturato a prezzi costanti (2,5 per cento). Le esportazioni hanno continuato a sostenere l’attività, con una crescita del 5,3 per cento a prezzi costanti, in linea con la domanda potenziale. Per il 2023 l’Indagine della Banca d’Italia rileva attese di una contenuta diminuzione delle vendite delle imprese. Permangono difficoltà nel reperimento di input produttivi diversi dall’energia. Gli investimenti sono aumentati a tassi elevati anche nel 2022 (5,4 per cento a valori costanti), mentre per il 2023 la maggioranza delle imprese ne prevede una riduzione.
Nell’ultimo biennio la crescita del fatturato è stata più sostenuta per le imprese che negli anni precedenti avevano realizzato maggiori investimenti e per quelle che avevano investito in tecnologie digitali avanzate.
Nelle costruzioni l’aumento sostenuto della produzione del comparto è stato alimentato anche dagli incentivi statali per interventi di efficientamento energetico degli immobili residenziali. Per il 2023 le imprese edili si attendono una riduzione della produzione. Nel mercato immobiliare le transazioni e i prezzi delle abitazioni sono aumentati in misura cospicua e più che nella media del Paese. Nei servizi privati non finanziari, nel 2022 il fatturato è cresciuto in tutti i comparti, in particolare in quello dell’alloggio e ristorazione, che aveva risentito maggiormente delle misure di contenimento della pandemia. In prospettiva, l’indagine della Banca d’Italia rileva per le imprese del terziario attese di sostanziale stabilità del fatturato a prezzi costanti nel 2023.
Quasi l’80 per cento delle aziende dell’industria e dei servizi ha chiuso l’esercizio 2022 con un utile di bilancio. I margini per unità di prodotto sono però diminuiti: i forti rincari delle materie prime e dei beni energetici sono stati infatti solo in parte compensati dall’incremento dei prezzi di vendita; l’aumento del costo del lavoro è risultato contenuto.
I finanziamenti bancari sono ancora cresciuti nel 2022 (1,7 per cento su base annua nel 2022, dal 2,3 per cento della fine del 2021), ma hanno rallentato nella seconda parte dell’anno risentendo del rialzo dei tassi di interesse e di un orientamento delle politiche di offerta delle banche divenuto più selettivo. I tassi di interesse sui prestiti connessi con le esigenze di liquidità sono cresciuti di 1,1 punti percentuali durante il 2022 (al 3,8 per cento), mentre quelli sui nuovi prestiti destinati agli investimenti sono aumentati di 2,6 punti percentuali, raggiungendo il 4,5 per cento nell’ultimo trimestre del 2022.
Il ricorso alle emissioni obbligazionarie è rimasto sostenuto e si sta diffondendo anche tra le imprese più piccole. Quasi un decimo delle obbligazioni emesse in regione è stato di tipo green e gli investimenti di private equity in campo ambientale ed energetico sono raddoppiati rispetto al 2021.
Rispetto al 2012, i consumi regionali pro capite di energia sono diminuiti ed è aumentata la capacità degli impianti di energia elettrica che utilizzano fonti rinnovabili. Circa il 45 per cento delle imprese industriali e un quarto di quelle dei servizi hanno iniziato a realizzare o a programmare investimenti per migliorare l’efficienza energetica e incrementare l’utilizzo o la produzione di energie rinnovabili. Nell’industria le aziende che coprono parte del loro fabbisogno energetico con autoproduzione sono ancora minoritarie (poco più di un terzo); il fenomeno è ancora meno diffuso nei servizi.
Nel 2022 il reddito delle famiglie lombarde è cresciuto del 6,3 per cento a valori correnti, beneficiando della ripresa dell’occupazione, ma il potere d’acquisto si è ridotto a causa del concomitante forte aumento dei prezzi. I consumi hanno continuato a crescere (del 6,1 per cento a valori costanti), ma sono rimasti ancora inferiori ai livelli del 2019. Le condizioni del mercato del lavoro hanno continuato a migliorare. Nel 2022 il numero degli occupati è aumentato del 2,1 per cento, raggiungendo nell’ultimo trimestre dell’anno i livelli del 2019. Il tasso di disoccupazione è sceso al 4,9 per cento nella media dell’anno, inferiore al 2019 (0,8 punti percentuali in meno), ma il tasso di partecipazione (71,7 per cento) non ha recuperato del tutto il calo dovuto alla pandemia (72,5 per cento nel 2019). Il ricorso agli strumenti di integrazione salariale è fortemente diminuito.
L’indebitamento delle famiglie verso il sistema creditizio è aumentato del 4,7 per cento nell’anno. La crescita dei tassi di interesse (per i nuovi mutui al 3,3 per cento a fine anno, dall’1,7 a dicembre 2021) e criteri di erogazione più selettivi hanno però indebolito la dinamica dei nuovi finanziamenti. In base alle nostre stime, per i mutui a tasso variabile, una crescita di 3 punti percentuali dei tassi di interesse determinerebbe un aumento della rata mediana di 127 euro mensili, pari a circa il 4 per cento del reddito mediano delle famiglie indebitate.
Per quanto riguarda il mercato del credito, seppure in rallentamento negli ultimi mesi dell’anno, i prestiti al settore privato non finanziario lombardo hanno continuato ad aumentare anche nel 2022. I principali indicatori della qualità del credito bancario si sono mantenuti su livelli storicamente bassi.
Il ridimensionamento della rete territoriale delle banche è proseguito anche nel 2022: il numero degli sportelli è diminuito di 169 unità, con una riduzione complessiva più di 2.600 unità dal 2008 (-39 per cento). L’utilizzo dei servizi bancari digitali è cresciuto in concomitanza con la crisi pandemica e risulta più diffuso che nel resto del Paese; il ricorso ai canali digitali è maggiore nei comuni con una minore densità di sportelli bancari in rapporto alla popolazione ed è stato favorito anche dalla più ampia disponibilità di servizi da remoto offerti dagli intermediari.
Le risorse assegnate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e dal Piano nazionale per gli investimenti complementari (PNC) a soggetti attuatori pubblici per interventi da realizzare in Lombardia ammontavano a metà del maggio scorso a circa 13 miliardi di euro, di cui oltre il 70 per cento per progetti di competenza delle Amministrazioni locali.
Gli effetti del PNRR non si sono ancora riflessi sulla spesa per investimenti degli enti territoriali, il cui valore è lievemente diminuito nel 2022, dopo la crescita del precedente triennio. Gli enti sono ancora prevalentemente impegnati nelle fasi di progettazione e predisposizione dei bandi per gli appalti: alla fine dello scorso aprile l’importo complessivo dei bandi di gara finanziati dal PNRR ammontava a circa 2,3 miliardi di euro, pari al 28 per cento delle risorse a disposizione delle Amministrazioni locali. Nei primi tre mesi del 2023 la spesa per investimenti degli enti territoriali lombardi è risultata in sensibile crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
– foto ufficio stampa Bankitalia –
(ITALPRESS).
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Contestualmente, a sei tra gli indagati è stato notificato l’avviso, disposto dal G.I.P. presso il Tribunale di Milano, a rendere interrogatorio preventivo finalizzato a valutare l’applicazione di altrettante misure cautelari personali (custodia in carcere e/o arresti domiciliari), richieste dalla Procura.
La Guardia di Finanza sta eseguendo, inoltre, presso il Comune di Milano, un ordine di esibizione di documentazione inerente agli interventi edilizi oggetto di indagine. Le indagini hanno già portato nei mesi scorsi al sequestro preventivo di diversi cantieri e all’adozione di misure cautelari personali.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
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Redazione
TRIESTE (ITALPRESS) – Un nuovo spazio prende vita a Trieste: è stato inaugurato oggi Palazzo Stock, sede rinnovata di Genertel (compagnia diretta di Generali). Un edificio restituito alla città grazie a un importante piano di rigenerazione, che ha saputo coniugare il valore della storia con le esigenze del mondo del lavoro contemporaneo. Il risultato è un workplace sostenibile, tecnologicamente avanzato e progettato per mettere al centro il benessere e la produttività delle persone favorendo la loro capacità di innovare ogni giorno.
Presenti alla cerimonia inaugurale il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza; l’assessore regionale alle Autonomie locali, Funzione pubblica, Sicurezza e Immigrazione della Regione Friuli-Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti; il Vescovo Enrico Trevisi, oltre al Country Manager & Ceo di Generali Italia Giancarlo Fancel, al Presidente di Genertel, Giovanni Liverani, all’Amministratore Delegato di Genertel, Giacomo Trovato e al Founder di Vittorio Grassi Architects, Vittorio Grassi.
“Trieste è la nostra casa. Siamo nati qui quasi due secoli fa, qui si trova la nostra storica sede, e sempre qui, poco più di trent’anni fa, è nata Genertel, la prima compagnia assicurativa diretta in Italia – ha detto Fancel -. Il legame con questa città e con le persone che la vivono è profondo, autentico e pieno di significato. Oggi sono davvero felice ed emozionato di essere presente all’inaugurazione di Palazzo Stock, un luogo che abbiamo voluto rigenerare con cura e visione. Non è solo una nuova sede per chi ogni giorno lavora con passione, ma un segno concreto di restituzione e apertura verso tutta la comunità”.
“La nuova sede di Genertel, realizzata grazie al progetto di Vittorio Grassi Architects, è stata progettata per le nostre persone: per favorire l’ispirazione, per incoraggiare la connessione, per puntare all’eccellenza – ha sottolineato Trovato -. Spazi aperti, ambienti flessibili, aree di incontro: ogni dettaglio è stato pensato per rendere di valore la presenza in ufficio, per un modo di lavorare più dinamico e più umano.
Condividere questo momento con tutte le colleghe e i colleghi, oltre alle Istituzioni presenti, è motivo di grande orgoglio”.
Il progetto di riqualificazione della sede Genertel in via Stock 2, all’interno del complesso industriale delle storiche distillerie, risalente al 1929, si distingue per il paramento in mattoni a vista, il basamento in pietra a bozze e le grandi finestrature in acciaio. Esempio tipico di architettura industriale del primo Novecento, è oggi sottoposto a tutela paesaggistica da parte della Soprintendenza per le sue facciate e componenti originarie.
La ridefinizione degli spazi si è ispirata a un modello di lavoro ibrido: spazi flessibili, condivisi e multifunzionali si alternano a postazioni mono o dual work, adattandosi alle nuove esigenze organizzative. Sul piano ambientale, il progetto ha integrato strategie passive di efficientamento energetico e l’installazione di nuovi impianti a basso impatto ambientale, in linea con le policy ESG e gli obiettivi carbon free del Gruppo.
L’edificio ha raggiunto la certificazione di sostenibilità LEED Gold.
Sono 192 le postazioni di lavoro presenti nella sede, che sono state progettate per massimizzare comfort e performance durante l’orario di lavoro in presenza; 6 le Meeting Room, definite con l’obiettivo di facilitare collaborazione, innovazione e lavoro di squadra; 15 gli Office&Meet per offrire spazi chiusi e riservati ai responsabili aziendali e ambienti adeguati per incontri ristretti one-to-one o fino a 3 persone; 4 i Gravity Point, uno in ogni piano operativo, che sono spazi multifunzionali progettati per dare maggior valore alla presenza in ufficio anche durante i momenti di pausa; 3 i Phone Booth, pensati come aree individuali utili a effettuare chiamate o brevi riunioni individuali che richiedano privacy e isolamento; 1 Quiet Room, dedicata a uso breve e individuale che consente di immergersi in una atmosfera serena e tranquilla.
– news in collaborazione con Generali Italia –
– foto ufficio stampa Generali Italia –
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