LA VOCE PAVESE – I 500 ANNI DELLA BATTAGLIA DI PAVIA, LA CABINA DI REGIA A TREMONTI PER LE CELEBRAZIONI
Una pagina importante della storia locale e internazionale fu nel 1525 la “battaglia di Pavia”: nel 2025 cadrà il cinquecentenario ma le celebrazioni inizieranno già nel 2024 e la regia del comitato organizzatore appena formatosi è stata affidata all’ex ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, già docente dell’Università degli Studi di Pavia, presidente di Aspen Institute Italia e parlamentare di Fratelli d’Italia. Tremonti lavorerà con il sindaco di Pavia, Fabrizio Fracassi, il commissario straordinario della Camera di Commercio di Pavia, Giovanni Merlino, il presidente della Fondazione Banca del Monte di Lombardia, Mario Cera, e il rettore dell’Università degli Studi di Pavia, Francesco Svelto. Il budget allocato per le iniziative di richiamo nazionale che si susseguiranno nel biennio 2024-2025 sarà di 1 milione di euro. Per Pavia e il suo territorio sarà una grandissima vetrina culturale internazionale. La battaglia di Pavia va ricordata non solo per la sua portata rivoluzionaria, ma anche per i molteplici spunti che la legano alla attualità, spesso purtroppo tragica. La battaglia di Pavia fu, infatti, la prima grande battaglia europea, per composizione degli eserciti e per la scala geopolitica degli obiettivi e delle operazioni. Allo stesso tempo, la battaglia di Pavia fu anche rivoluzionaria, nella sua dimensione tecnologica, in quanto vide l’avvento dell’arma da fuoco usata, per la prima volta, in modo risolutivo sul campo di battaglia, senza dimenticare gli aspetti politico-sociali, con il popolo che sconfiggeva la nobiltà. Non stupisce che la battaglia di Pavia abbia avuto ripercussioni importanti nei decenni e secoli a venire, contribuendo a segnare un’epoca caratterizzata già da altre importanti rotture, dalla caduta di Costantinopoli alla scoperta dell’America, dalla riforma protestante all’inizio di quella piccola era glaciale che avrebbe accompagnato l’umanità fino a metà Ottocento.
C’è anche un episodio curioso da ricordare nell’ambito della battaglia di Pavia. “Se non fosse morto, sarebbe ancora in vita”, così nel 1525 fu scritto dai suoi uomini sull’epitaffio di Jacques de La Palice, il nobile cavaliere francese caduto in quella battaglia per un colpo di archibugio sparato da un oscuro fante segnò la fine di un’epoca: la fine dell’arma bianca, battuta dall’arma da fuoco. Entro fine anno Tremonti e la cabina di regia definiranno le linee guida dettagliate delle celebrazioni che faranno rivivere il mito della battaglia di Pavia, offrendo preziosi spunti di riflessione in un frangente internazionale di forti tensioni che vanno lette con maggior consapevolezza della nostra storia più antica.
VISTI DA ROMA (CON GIAN MARCO CENTINAIO) – 24 NOVEMBRE 2024
Gian Marco Centinaio, già caporgruppo della Lega al Senato, poi Ministro delle Politiche Agricole e del Turismo del governo Conte 1, Sottosegretario Mipaaf del governo guidato da Mario Draghi, oggi è impegnato a Roma come Vice Presidente vicario del Senato: un ruolo di assoluto primo piano sullo scenario politico italiano. Ogni domenica alle ore 13 su Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 Centinaio farà il punto sull’attualità politica e sull’attività di governo per spiegare in modo semplice ai cittadini lombardi e ai pavesi cosa succede nella stanza dei bottoni. A intervistarlo in merito il conduttore e giornalista Emanuele Bottiroli.
Dalla chiesa di Porana di Pizzale (PV) la Santa Messa di Domenica 24 Novembre 2024, Nostro Signore Gesù Cristo, Re dell’Universo. Celebra Don Marko Osuru Alisentus.
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