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Economia

Snam aderisce a Tech4planet, partner di Cdp Venture per la sostenibilità

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ROMA (ITALPRESS) – Snam aderisce in qualità di corporate partner a Tech4Planet, il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico creato due anni fa da CDP Venture Capital Sgr per favorire l’accesso al mercato e sostenere la crescita di nuove imprese, concepite all’interno di laboratori di ricerca e dedicate alla sostenibilità ambientale. Tech4Planet investe in progetti di ricerca scientifica nati in ambito universitario, con focus nei settori energytech, circular economy, sustainable manufacturing, smart mobility e water management. Il Polo coinvolge primari player industriali nel settore dell’energia e si avvale del contributo, in qualità di Promotori Scientifici, dei Politecnici di Milano, Torino e Bari, che cooperano con le aziende coinvolte nella ricerca di progetti ad alto impatto di mercato che abbiano anche un effetto catalizzatore per le regioni del Sud Italia.
In particolare, il contributo di Snam si concentrerà nell’energytech per sostenere progetti di nuove startup che sviluppano soluzioni o servizi innovativi per la sostenibilità energetica e potrà quindi avere accesso alla fase di Tech Incubation tramite la partecipazione a PoC (Proofs of Concept – prototipazioni) e Business Creation, con l’obiettivo di valutare nuovi business attraverso un’analisi che si concentra sul business plan e business model della startup. Inoltre, Snam potrà beneficiare di un osservatorio privilegiato sulle nuove opportunità che CDP Venture Capital attraverso Tech4Planet sta valutando e, se di interesse, potrà co-investire nelle startup selezionate dal Polo. Al fine di giocare un ruolo attivo in questa partnership, Snam ha nominato un proprio esperto all’interno dello Scientific Advisory Committee di Tech4planet.
“Siamo onorati di diventare corporate partner di CDP Venture Capital attraverso l’ingresso in Tech4planet e riteniamo strategica per Snam la presenza in questo network per promuovere, supportare ed accelerare l’innovazione nell’ambito delle tecnologie verdi. Inoltre, riteniamo di poter portare un grande valore aggiunto, agendo come membro attivo nella partnership e fornendo accesso alle innovazioni che stiamo sviluppando internamente all’azienda, e che potrebbero tramutarsi in scale up o in future collaborazioni”, ha detto Pere Margalef Valldeperez, SVP Decarbonization Technology Solutions.
L’adesione a questa iniziativa consentirà a Snam di aumentare la propria visibilità su opportunità di investimento monitorate dal fondo in una fase preliminare, quindi con potenziale incremento dell’ingaggio nel programma HyAccelerator e altre attività di sviluppo tecnologico del team R&D di Snam. Allo stesso tempo, Snam potrà sottoporre all’attenzione del fondo nuove opportunità di investimento per garantire seguito alle attività di sviluppo tecnologico e creazione di nuovi business in valutazione.
Negli ultimi tre anni, Snam ha avviato numerose attività di ricerca, sviluppo ed innovazione nell’ambito della decarbonizzazione, spaziando tra temi riguardanti l’intera catena del valore dell’idrogeno e della CCUS (Carbon Capture Utilisation and Storage), tramite un team dedicato. Il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico Tech4Planet rientra nella strategia di azione del fondo di Technology Transfer di CDP Venture Capital che investe in tutta la filiera del Trasferimento Tecnologico con la creazione di Poli Nazionali che federano le principali Università e i Centri di ricerca di eccellenza per individuare e finanziare le migliori tecnologie deep tech.
Ad oggi sono 5 i Poli Nazionali di Trasferimento Tecnologico operativi sul territorio nazionale, ciascuno concentrato su un mercato specifico: RoboIT per la Robotica e l’Automazione Industriale, Extend per lo sviluppo di nuovi approcci terapeutici in ambito biofarmaceutico, Galaxia per le nuove imprese dedicate al settore dell’Aerospazio, Farming Future per l’AgriFood Tech e Tech4Planet in ambito sostenibilità ambientale. Parallelamente il fondo investe in fondi settoriali per potenziare la crescita delle migliori aziende sul mercato. Un approccio di sistema che fa leva sulle opportunità più promettenti della ricerca italiana per far nascere nuove generazioni di imprenditori e di investitori. Con questa iniziativa, Snam conferma il proprio interesse nei confronti di progetti di innovazione che favoriscano lo sviluppo di nuove tecnologie e nuovi business.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Economia

Le persone e le tecnologie guidano l’evoluzione dei contact center bancari

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ROMA (ITALPRESS) – Le banche operanti in Italia rafforzano le relazioni con i clienti attraverso interazioni sia telefoniche che attraverso i canali digitali come chat, video-chat ed e-mail, aumentando così l’efficacia del servizio ai clienti stessi e rafforzando il ruolo del contact center nella multicanalità.

Nel 2024 le telefonate in ingresso arrivate ai contact center bancari sono state 52,6 milioni, ulteriori 10,3 milioni di chiamate sono state effettuate proattivamente verso i clienti. A queste si aggiungono circa 14,3 milioni di contatti via chat e circa 1,3 milioni di contatti via e-mail.

È quanto emerge dall’indagine annuale dell’Osservatorio sui Contact Center bancari condotto dall’ABI e da ABI Lab, il Consorzio per la Ricerca e l’Innovazione per la banca promosso dall’Associazione Bancaria Italiana. Secondo la ricerca, la durata media delle chiamate è di quasi 5 minuti, con oltre il 78% risolte durante il primo contatto e un tempo di attesa medio di poco più di un minuto. Per le chat il tempo di attesa è di poco meno di 3 minuti, con una durata media di 8 minuti e l’82% dei problemi risolti durante la chat stessa.

Lo studio sottolinea che la quasi totalità dei contact center ha come mission principale – oltre l’assistenza – il supporto dei clienti nella multicanalità, ovvero l’assistenza ad un uso integrato di diversi canali di contatto e l’incentivo all’utilizzo di canali digitali (58% delle banche intervistate), la fidelizzazione della clientela (42%), la vendita di prodotti (per il 38%) e lo sviluppo di un approccio consulenziale (per il 33%).

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Le persone restano il vero punto di forza: 6.170 operatori, con una crescita del 17% degli FTE (Full-Time Equivalent- Unità di Lavoro a Tempo Pieno.) dal 2020 al 2024 a conferma del valore aggiunto rilevante che hanno per il servizio offerto attraverso il canale. La loro formazione oggi è fortemente incentrata sulle competenze digitali e relazionali (soft skill) e in particolare sulla comunicazione efficace con i clienti. Infine, l’81% delle strutture analizzate prevede la presenza di operatori sui social media, focalizzati principalmente sull’assistenza.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Economia

Donnarumma “FS Energy nata per sicurezza energetica e sostenibilità”

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ROMA (ITALPRESS) – “Con la nascita di FS Energy vogliamo raggiungere una missione precisa: garantire sicurezza energetica, sostenibilità ambientale e maggiore controllo dei costi”. Lo ha detto l’amministratore delegato e direttore generale del Gruppo FS, Stefano Antonio Donnarumma, commentando la nascita da qualche settimana della nuova società controllata direttamente da FS Italiane.

“Il Gruppo FS – ha continuato – consuma circa il 2% dell’energia elettrica nazionale. Tutta questa energia serve alle nostre aziende per far funzionare le stazioni, la rete ferroviaria e, in particolare, per far correre nostri i treni fino a 300 km/h. In Italia, inoltre, il settore energetico è ancora fortemente sbilanciato sulla produzione da fonti fossili rispetto alle rinnovabili. Abbiamo anche una concreta esposizione al rischio di dipendenza da altri paesi oltre che di garanzia di copertura dei fabbisogni, costantemente in crescita”.

Donnarumma ha poi concluso: “FS Energy è guidata da un team di esperti del settore, chiamati a collaborare con i colleghi ferrovieri per garantire il nostro contributo al Piano Nazionale Energia e Clima e armonizzarlo col Piano di Sviluppo delle infrastrutture di trasporto italiane. Si tratta di un’altra sfida affascinante del nostro Piano Strategico 2025-2029 che portiamo avanti con dedizione e convinzione”.

– Foto d’archivio Ufficio stampa Ferrovie dello Stato –

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Economia

Dall’Inps contributo straordinario aggiuntivo per l’Assegno di inclusione

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ROMA (ITALPRESS) – L’Inps comunica il riconoscimento di un contributo straordinario aggiuntivo all’Assegno di inclusione, destinato ai nuclei familiari interessati dalla sospensione di un mese del beneficio economico, dopo un periodo di fruizione non superiore a diciotto mesi. L’obiettivo è quello di rafforzare le misure di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale.

Questo quanto stabilito dal decreto-legge 26 giugno 2025, n. 92, art. 10 ter. Ai nuclei familiari che hanno presentato domanda per il rinnovo dell’Assegno di inclusione, previa verifica della sussistenza dei requisiti previsti a legislazione vigente, spetta un contributo straordinario aggiuntivo pari all’importo della prima mensilità di rinnovo, comunque non superiore a 500 euro.

Il contributo straordinario aggiuntivo è erogato con la prima mensilità di rinnovo dell’Assegno di inclusione, e comunque entro il mese di dicembre. Per le domande di rinnovo presentate nel mese di luglio 2025, in caso di esito positivo dell’istruttoria, i primi pagamenti verranno disposti dal 14 agosto 2025. Per le domande di rinnovo presentate successivamente, il contributo straordinario sarà erogato contestualmente alla prima mensilità del beneficio dell’ADI e, comunque, non oltre il mese di dicembre 2025.

– Foto IPA Agency –

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(ITALPRESS)

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