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Cronaca

QUESTIONE SICUREZZA A VOGHERA, AZZARETTI (FORZA ITALIA): “SI CHIEDA SUBITO IL SUPPORTO DELL’ESERCITO, IL RESTO NON HA FUNZIONATO”. L’AMMINISTRAZIONE: “SINERGIA CON LA PREFETTURA, IL TEMA E’ ATTENZIONATO”

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Marina Azzaretti, capogruppo Forza Italia – Voghera

Una settimana di cronaca nera molto intensa a Voghera, un mese di spari e di violenze anche tra le mura di casa. La capogruppo consiliare di Forza Italia, Marina Azzaretti, chiede risposte immediate, concrete e risolutive. Alla sindaca Paola Garlaschelli e alla coalizione di centrodestra che governa la città, Azzaretti rivolge un invito: “Per risolvere una situazione così pericolosamente ingestibile, nonostante l’encomiabile e ligio prodgarsi delle forze dell’ordine, oggi vediamo come unica e percorribile soluzione richiedere per un periodo di tempo, limitato secondo necessità, l’intervento a supporto dell’esercito”. Azzaretti suggerisce di muoversi così a presidio delle zone calde e nella massima sinergia con gli altri corpi delle forze dell’ordine. “E’ già stato fatto con successo in altre città, risolvendo così le più estreme criticità di sicurezza”, ricorda la capogruppo di Forza Italia. Questa proposta non è nuova e nei mesi scorsi era stata avanzata in particolare da Pierfelice Albini e Francesca Miracca di Lotta Sociale che avevano portato il loro appello all’attenzione dell’opinione pubblica dai canali di Pavia Uno TV e Lombardia Live 24.

Azzaretti, però, porta la questione al vaglio di giunta e amministrazione partendo da un ragionamento di carattere generale sul percorso sin qui svolto: “Già a inizio giugno si tenne a Pavia un vertice sulla sicurezza. Le scelte adottate non hanno dato i risultati sperati. E il fenomeno da microcriminalità oggi a Voghera è trasceso in criminalità vera e propria mettendo a rischio la sicurezza e l’incolumità dei cittadini per bene. Oggi ritengo che l’unica soluzione proponibile al Prefetto sia, per risolvere una situazione di vera e propria emergenza, una soluzione straordinaria. Non “teste di cuoio” in giro per la città a far timore ai cittadini – sottolinea Azzaretti – ma uomini dell’esercito, per un tempo determinato e utile, a far da supporto e ccordinate con le altre forze dell’ordine locale, già tanto impegnate con dedizione ai controlli in città e fortemente da encomiare e ringraziare per questo, soprattutto nel presidio delle zone più calde. Serve un’azione forte che faccia reale definitiva deterrenza e faccia sentire al sicuro i cittadini”. Forza Italia chiede a sindaco e assessore delegato di chiedere l’intervento dell’Esercito Italiano al prossimo tavolo provinciale per l’ordine e la sicurezza. “Abbiamo letto su comunicato stampa, non condiviso purtroppo in maggioranza, luogo più idoneo per un confronto e presentare proposte. Bisogna evitare preventivamente – esorta Azzaretti – che persone innocenti possano venire coinvolte nei sempre più frequenti episodi violenti. Altre considerazioni lasciano il tempo che trovano”.

L’amministrazione comunale di Voghera, sull’emergenza sicurezza ha diffuso intanto nelle ultime ore un suo comunicato ufficiale. “Abbiamo intensificato la sinergia operativa con le Forze dell’Ordine rispetto a quella quotidianamente in essere e a questo proposito abbiamo concordato con la Prefettura l’organizzazione di un tavolo di lavoro ad hoc all’inizio della prossima settimana, nel quale parleremo degli episodi che si sono verificati a Voghera in questi giorni, in attesa del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in programma a fine mese. Ringraziamo come sempre le Forze dell’Ordine per la prontezza degli interventi in situazioni critiche e confidiamo in una azione efficace della Magistratura, affinché chi compie determinati reati non possa reiterarli”. Queste le parole del Sindaco di Voghera, Paola Garlaschelli, in merito ad alcuni episodi verificatisi a Voghera nei giorni scorsi, rispetto ai quali è stato convocato un tavolo di lavoro in Prefettura all’inizio della prossima settimana.

A intervenire è anche l’Assessore alla Sicurezza del Comune di Voghera William Tura: “E’ chiaro che gli episodi degli ultimi giorni fanno riflettere – le sue parole -, soprattutto perché i fatti più gravi hanno visto coinvolti soggetti pregiudicati ben conosciuti che recentemente si erano già resi protagonisti di episodi simili. Le Forze dell’Ordine come sempre dimostrano grande prontezza nell’intervenire, è auspicabile altrettanta efficacia da parte degli organi preposti soprattutto nell’impedire che chi compie determinati reati possa procurarsi armi e continuare a mettere in pericolo l’incolumità dei cittadini. Da parte nostra monitoriamo la situazione con la Prefettura e il tavolo preliminare di settimana prossima risponde proprio a questo, in preparazione del COSP di fine mese: in quella sede affronteremo i contesti che hanno generato gli episodi degli ultimi giorni e discuteremo, come facciamo da tempo, sulle misure idonee a prevenirli, condividendo l’esito di una serie di attività di monitoraggio richieste dal Prefetto al Comune che è già stata oggetto di una prima comunicazione del 13 luglio”.

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Cronaca

Mattarella visita una scuola di Palermo “Il dialogo fa crescere”

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PALERMO (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato a sorpresa la scuola di Palermo “Edmondo De Amicis-Leonardo Da Vinci” nella sede di via Serradifalco, nel quartiere Noce-Malaspina. Il capo dello Stato si è intrattenuto in particolare con i bambini della 5^ C, una classe primaria multietnica, i cui alunni furono oggetto a ottobre di insulti e commenti a sfondo razzista mentre partecipavano all’iniziativa “Io leggo perchè”, al centro di Palermo.
Tutt’altro che imbarazzati dalla presenza dell’ospite illustre (la visita era stata tenuta segreta dalla dirigente scolastica Giovanna Genco), hanno rivolto al presidente alcune domande, consegnandogli alcuni doni. Sulla lavagna di classe spiccava un grande tricolore.
I bambini hanno poi scortato il presidente nell’aula magna, dove l’orchestra dei ragazzi delle classi della secondaria ha suonato due brani di Giuseppe Verdi, il coro delle Zingarelle dalla Traviata e il “Va, pensiero” dal Nabucco.
“Vivere insieme, dialogare, fa crescere, rivolgo un sentito grazie ai vostri insegnanti. Insegnare è un’impresa difficile ma esaltante”, ha detto il presidente ai circa 300 ragazzi al termine dell’incontro.
“Siete bravissimi, avete eseguito magistralmente questi due pezzi, e non è facile con tanti strumenti ad arco, a fiato, a percussione. Complimenti ai vostri insegnanti e complimenti a voi – ha affermato il capo dello Stato rivolgendosi all’orchestra che aveva eseguito i due brani. “La musica e la cultura sono il veicolo della vita, della convivenza, dell’apertura, della crescita personale e collettiva, tutti quanti insieme – ha aggiunto -. Per me è grande motivo di soddisfazione essere qui e farvi i complimenti”.
“Io ogni anno vado in una scuola per l’apertura dell’anno scolastico. Ma non è frequente che in altre occasioni vada a visitare delle scuole. Sono lietissimo di essere qui questa mattina e ringraziarvi di quello che fate, facendovi gli auguri per i vostri studi e il vostro futuro – ha spiegato il presidente -. Ringrazio ancora una volta i vostri insegnanti per quello che vi trasmettono, per come vi guidano nell’accrescimento culturale. Voi siete una scuola che con la lettura, la musica e altre iniziative di crescita culturale esprime i valori veri della convivenza nel nostro Paese e nel mondo, che è sempre più unito, connesso, sempre più senza confini. E’ una ricchezza quella di crescere insieme, scambiarsi opinioni, abitudini, idee. Ascoltare gli altri fa crescere e voi lo state facendo, per questo complimenti e auguri”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Cronaca

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Cronaca

Tajani “Per la pace in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Siamo all’alba di una possibile pace che potrebbe coinvolgere l’intera regione”. Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista al quotidiano La Stampa in merito alla tregua a Gaza.
“Ora inizia un lavoro diplomatico lungo e complesso per rafforzare la tregua – sottolinea Tajani -. Le prossime sei settimane saranno la chiave per porre le basi del passaggio dalla prima alla seconda fase del cessate il fuoco. La liberazione delle prime tre giovani donne israeliane è positiva, ma ora deve proseguire la liberazione degli ostaggi israeliani e, contestualmente, si devono far arrivare aiuti alla popolazione palestinese”.
Una volta stabilizzata la tregua “si potrà ridare slancio agli Accordi di Abramo, con cui si volevano normalizzare i rapporti dei Paesi arabi con Israele. Quel percorso era quasi concluso, ma si è interrotto con l’attacco del 7 ottobre. Adesso si devono riannodare i fili”.
Per il ministro “sarebbe una buona idea avere una missione di interposizione promossa da un ente internazionale come l’Onu. Purchè sia a guida araba. Può aiutare a consolidare la pace e a rafforzare l’Autorità palestinese. Siamo ancora in una fase embrionale, ma saremmo pronti a partecipare con un contingente. Serve, più in generale, una presenza europea in Medio Oriente. E in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo, se c’è un accordo gradito a entrambe le parti”.
Alla domanda se l’Italia ha l’obiettivo di riconoscere la Palestina, il vicepremier risponde così: “Sì, la nostra strada porta lì, ma ci vuole tempo perchè la Palestina deve essere riconosciuta anche da Israele e a sua volta deve riconoscere Israele. Le iniziative unilaterali che ho visto finora da parte di alcuni Paesi non servono alla Palestina nè alla pace”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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