Cronaca
Poker Milan a San Siro, Torino battuto 4-1
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2 anni fa-
di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Il Milan cala il poker e supera 4-1 il Torino a San Siro grazie a una prestazione brillante. Sono una doppietta di rigore di Giroud e le reti di Pulisic e Hernandez ad affondare i granata, praticamente mai in partita. I rossoneri prendono in mano il pallino del gioco e al 9′ vanno vicini al vantaggio con una bella girata di sinistro dal limite dell’area che esce alla sinistra di Milinkovic-Savic. I padroni di casa attaccano e passano meritatamente in vantaggio al 33′. Pulisic apre sulla destra per Loftus-Cheek che entra in area, finta il tiro ingannando Milinkovic-Savic e servendo al centro lo stesso Pulisic che a porta vuota sigla l’1-0 e il suo secondo gol in stagione. Il vantaggio dura però poco. Al 36′, Ricci strozza un tiro dal limite che si trasforma in un assist involontario per Schuurs, il quale indovina una bella girata in area con il destro che trafigge Maignan per l’1-1. Gli uomini di Pioli non si scoraggiano e si riversano in attacco. Al 40′, Vojvoda tocca la palla in area con le mani e l’arbitro, dopo un lungo consulto al Var, concede il rigore ai locali. Dal dischetto si presenta Giroud, che spiazza Milinkovic-Savic e firma il 2-0. In pieno recupero arriva il tris. Hernandez chiede e ottiene il triangolo a Leao, entra in area e supera il portiere con un morbido tocco sotto di pregevole fattura. E’ il 3-1 con cui le due squadre vanno al riposo. Al 12′ della ripresa, Pulisic va vicino al poker con un mancino che si alza di poco sopra la traversa. Quattro minuti dopo è Reijnders a sfiorare il 4-1 quando apre troppo il piatto destro su invito al bacio dalla sinistra di Leao. Nella stessa azione, il portoghese viene però atterrato da Schuurs e Mariani assegna un nuovo penalty dopo la revisione al Var. Dagli 11 metri Giroud non sbaglia e sigla così 4-1 e doppietta personale. Il finale è pura accademia e il risultato non cambierà più. Dopo due partite di campionato, il Milan sale così a quota 6 punti e rimane a punteggio pieno.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).
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Cronaca
Il Consiglio lombardo approva la prima legge regionale sulla celiachia
Pubblicato
34 minuti fa-
20 Maggio 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – In occasione della Settimana mondiale della celiachia, il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità la prima legge regionale che riconosce ufficialmente la rilevanza sociale della celiachia, con l’obiettivo di migliorare la diagnosi precoce, la qualità dell’assistenza e l’inclusione sociale delle persone affette da questa patologia autoimmune.
Il provvedimento, illustrato oggi in Aula a Palazzo Pirelli e presentato in conferenza stampa nella Sala “Giorno del Ricordo”, è frutto di un ampio lavoro di confronto con le associazioni dei pazienti e del settore scientifico.
La legge istituisce una cabina di regia regionale, promuove campagne informative e formative rivolte a cittadini, operatori sanitari e della ristorazione, e introduce screening pediatrici mirati, facendo della Lombardia la prima regione in Italia a muoversi in questa direzione.
“Con questa legge la Lombardia è la prima regione in assoluto a riconoscere la rilevanza sociale della celiachia – ha dichiarato Emanuele Monti (Lega), presidente della Commissione Welfare e primo firmatario del provvedimento -. Lo fa investendo sulla prevenzione, potenziando gli screening pediatrici, aumentando i punti informativi e promuovendo la formazione nei ristoranti e nelle mense, comprese quelle scolastiche. Verranno inoltre istituiti percorsi formativi certificati e un elenco regionale degli operatori della ristorazione”.
La legge è supportata da uno stanziamento iniziale di 1 milione di euro nel triennio, a cui si aggiungono fondi dedicati agli screening. Soddisfazione anche da parte di Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega al Pirellone: “Grazie all’iniziativa della Lega siamo la prima Regione ad affrontare in modo strutturato la consapevolezza della celiachia, coinvolgendo tutte le ATS e creando punti informativi territoriali. Solo una persona su tre oggi sa di essere celiaca: questo è un problema enorme che con questa legge vogliamo affrontare e risolvere”.
Il progetto di legge è stato sostenuto trasversalmente da tutte le forze politiche. Patrizia Baffi (Lombardia Migliore), presidente della Commissione Sanità e relatrice del testo, ha sottolineato come la norma “sia il risultato di un intenso lavoro di ascolto, che ha permesso di affinare il testo anche attraverso un maxiemendamento. Abbiamo voluto una legge che fosse aderente ai bisogni reali dei pazienti e che potesse diventare un modello virtuoso per le altre Regioni”.
Tra i punti qualificanti della legge: screening pediatrici precoci, con il coinvolgimento dei pediatri e delle famiglie; formazione obbligatoria per operatori della ristorazione, con l’istituzione di un albo regionale; campagne di sensibilizzazione e informazione rivolte a cittadini, personale sanitario e sociosanitario; linee guida regionali per la somministrazione di alimenti senza glutine nelle mense, comprese quelle scolastiche; trattamento dei dati nell’ambito del registro delle malattie infiammatorie croniche intestinali; clausola valutativa per monitorare l’efficacia delle misure adottate.
La norma finanziaria prevede 300mila euro annui per il triennio 2025-2027 per le azioni di formazione e sensibilizzazione e ulteriori 50mila euro nel 2025 per percorsi formativi dedicati agli operatori della ristorazione. Anche l’opposizione ha contribuito al testo.
Davide Casati, consigliere del Partito Democratico, ha sottolineato il valore degli emendamenti approvati: “Abbiamo puntato molto sulla formazione degli operatori sociosanitari, partendo dai medici e dai pediatri, ma anche sugli studenti degli istituti alberghieri e delle scuole professionali: dobbiamo investire sui futuri lavoratori. E naturalmente sull’importanza cruciale degli screening per intervenire tempestivamente su una malattia che, se non intercettata, comporta costi e disagi enormi per le famiglie”. Secondo i dati aggiornati al 2023, in Lombardia sono 49.273 i pazienti celiaci diagnosticati, un numero in costante crescita.
La legge punta a migliorare l’accessibilità agli alimenti senza glutine, il supporto nei territori e la qualità della vita delle persone celiache, riconoscendo per la prima volta la celiachia come una condizione che richiede attenzione non solo sanitaria ma anche sociale e culturale.
– Foto xp2/Italpress –
(ITALPRESS)
Cronaca
Donne e scienza, alla Sapienza un’opera contro le disparità di genere
Pubblicato
54 minuti fa-
20 Maggio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – In Italia c’è un profondo gap scientifico, ma i giovani italiani non ne sono a conoscenza: 2 su 3 ignorano il forte divario di laureati STEM rispetto al resto d’Europa e più di 9 su 10 sottovalutano le differenze di genere con un calo costante delle iscrizioni femminili negli ultimi 10 anni. I dati dell’indagine Ipsos, presentati nel corso di un evento promosso da MSD Italia e Sapienza Università di Roma, evidenziano il paradosso delle STEM: il gap scientifico è ignorato dalle nuove generazioni e questo contribuisce ad alimentare un divario su cui impattano – secondo gli stessi giovani – pregiudizi di genere (29%), mancanza di modelli femminili (22%) e un orientamento scolastico poco efficace (20%). In uno scenario poco incoraggiante, proprio il sodalizio tra scienza e arte può diventare la chiave per colmare questo “gap” e ispirare le nuove generazioni a seguire le proprie passioni, superando barriere culturali e sociali. Nasce così il progetto “Investing for future. Donne e STEAM: da gap a plus” promosso da MSD Italia e patrocinato da Sapienza, che ha come simbolo la maestosa opera di 4 metri d’altezza “Uraniàs passion” dell’artista Lorenzo Quinn e che si può ammirare da oggi nella Città Universitaria. Due mani femminili sorreggono una rappresentazione dell’atomo per esaltare il contributo fondamentale delle donne alla scienza e invitare a superare i pregiudizi di genere.
“In un contesto globale caratterizzato da incertezze e sfide imprevedibili – commenta Nicoletta Luppi, Presidente e Amministratrice Delegata di MSD Italia – la scienza rappresenta un faro che illumina il nostro futuro e non ha confini tra le nazioni. La ricerca scientifica non può prescindere dalla capacità di accogliere e valorizzare il più ampio spettro di voci, esperienze e talenti. A cominciare da quelli delle donne. E’ con questo spirito che abbiamo dato vita a un progetto davvero unico che vuole promuovere la partecipazione femminile nelle STEAM e ispirare un cambiamento culturale e sociale oggigiorno necessario, utilizzando l’arte e la scienza come linguaggio universale. L’opera realizzata da Lorenzo Quinn rappresenta il nostro sguardo verso il futuro, un atto di responsabilità nel continuare a costruire, dentro e fuori la nostra realtà, un mondo dove le competenze non abbiano genere e le opportunità siano davvero per tutte e per tutti, ovunque. E’ per me motivo di particolare soddisfazione offrire questa opportunità a un’università prestigiosa come Sapienza, che vanta diversi Premi Nobel in Fisica. Auspico che, in un futuro prossimo, sempre più studentesse in Italia possano essere insignite di un Nobel in una disciplina STEM”.
La rettrice della Sapienza Antonella Polimeni ha accolto “con piacere il progetto di MSD Italia, pienamente coerente con gli obiettivi di Sapienza sul tema dell’uguaglianza di genere e che rappresenta un ulteriore tassello del nostro impegno a fianco delle donne in ogni ambito del sapere. Come Ateneo abbiamo posto in essere azioni e strumenti per incentivare la componente femminile dei corsi STEM, intervenendo in primo luogo sull’offerta formativa, istituendo corsi trasversali e transdisciplinari che siano centrati su temi di interesse strategico come quelli dell’innovazione e dell’alta tecnologia e attraverso iniziative mirate, come #100ragazzeSTEM che ha previsto l’assegnazione di 100 borse di studio triennali alle studentesse meritevoli fuori sede che si iscrivano a un corso di laurea STEM. Il bilancio a oggi è positivo e in crescita: i nostri dati evidenziano il primato delle ragazze STEM tra le laureate in corso, sia a livello di lauree triennali che in quello delle specialistiche rispetto ai loro colleghi maschi, confermando un ottimo andamento per i tempi in cui raggiungono il diploma, ma anche per i voti finali di laurea che ottengono. Nonostante ciò, la presenza femminile è ancora troppo bassa rispetto a quella maschile e indubbiamente siamo ancora lontani dal raggiungimento di una completa parità di genere”. “Ben vengano inoltre – ha aggiunto Polimeni – iniziative di spessore artistico e di sensibilità culturale che possano accrescere nelle ragazze la consapevolezza delle proprie potenzialità e ampliare il loro orizzonte professionale: l’opera installata oggi interpreta, e auspichiamo anticipi, uno scenario in cui tutte le intelligenze e le sensibilità contribuiscano pienamente al sapere scientifico”.
Circa 3 giovani su 4 credono nel potere dell’arte per integrare quello della scienza: l’unione tra arte e scienza – celebrata nella scultura “Uraniàs passion” – può contribuire a trasformare il gap scientifico del Paese in una risorsa: quel plus capace di motivare i giovani e in particolare le donne. “Mi sono ispirato – commenta l’artista Lorenzo Quinn – alla musa greca dell’astronomia e della matematica, Urania, per creare un simbolo del potere della scienza, capace di prosperare grazie alla diversità di genere. Sono da sempre convinto che l’arte possa abbattere i muri e aprire le menti: sono dunque entusiasta di poter contribuire con la mia opera al progetto di MSD e Sapienza e spero che questa scultura contribuisca ad ispirare a non porsi limiti e a vedere la bellezza intrinseca nella ricerca scientifica”.
Il 62% dei giovani ritiene che non esista un divario di genere nelle opportunità professionali, mentre la realtà mostra una netta differenza di quasi 20 punti percentuali nel tasso di occupazione maschile e femminile con solo il 3% di donne CEO in Italia . “In un Paese dove tra occupazione maschile e femminile persiste un gap del 18% a sfavore delle donne – ha spiegato Nando Pagnoncelli, Presidente Ipsos – resta molto da fare per rimettere in equilibrio il mondo del lavoro. Nei settori STEM, pregiudizi e stereotipi influiscono sulla carriera accademica delle ragazze sino dai gradi inferiori della scuola. Scuola e università, famiglia, istituzioni e impresa devono trovare un’alleanza e introdurre iniziative integrate che accendano l’interesse delle ragazze per i percorsi scientifici. Il ruolo delle arti che arricchisce l’interdisciplinarietà nelle STEAM è giudicato positivamente dall’opinione pubblica, anche se necessita di una più ampia notorietà per esplicare la forza trasformativa che viene riconosciuta a questo approccio educativo”.
– foto xi2/Italpress –
(ITALPRESS).
Cronaca
EY-SWG, Amministrazioni comunali centrali per città più smart e vivibili
Pubblicato
54 minuti fa-
20 Maggio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – I cittadini valutano positivamente le loro città, evidenziando un miglioramento nella digitalizzazione, nell’offerta culturale e nella bellezza degli spazi urbani negli ultimi anni grazie alle politiche adottate dalle amministrazioni. Tuttavia, emerge un peggioramento dei fattori che riguardano la sostenibilità e l’inclusione sociale, aspetti cruciali per una qualità della vita sempre più elevata. I cittadini dei capoluoghi del Sud sono quelli che più spesso evidenziano i miglioramenti rispetto al passato, nonostante siano i più insoddisfatti. E’ quanto emerge dalla seconda edizione di un’indagine realizzata da EY, in collaborazione con SWG, su un campione di oltre 1200 residenti in città italiane capoluogo di provincia e presentata oggi a Roma in occasione dell’evento Forum PA.
“Le amministrazioni comunali sono considerate il principale attore responsabile dei cambiamenti in corso in materia di digitalizzazione (64%), transizione ecologica (55%) e inclusione sociale (62%), ma è percezione diffusa che si debba continuare a investire in questi ambiti – commenta Antonio Lombardo, Italy Government & Public Sector Consulting Leader di EY -. I dati emersi dall’analisi realizzata insieme a SWG evidenziano, inoltre, l’importanza di intraprendere iniziative per attrarre studenti e lavoratori e per promuovere l’imprenditoria e l’occupazione femminile e giovanile”.
I cittadini promuovono i capoluoghi in termini di qualità della vita, con una valutazione delle opportunità di divertimento in crescita rispetto al 2022 e valutano in maniera positiva la qualità dell’offerta culturale (voto medio 6,5 in una scala da 1 a 10), la diffusione dei servizi pubblici (6,5), la bellezza degli spazi (6,5). Tuttavia, la qualità dell’ambiente e dell’aria (5,8), la presenza di spazi di aggregazione (5,9) e la facilità di spostamenti interni (5,9) non ricevono la sufficienza. Con un punteggio basso viene valutata anche la capacità dell’amministrazione di prendersi cura della città e dei suoi spazi (5,1).
I cittadini dei capoluoghi italiani hanno espresso una valutazione positiva, seppur non entusiastica, dello stato di digitalizzazione delle loro città, con il 34% che percepisce un miglioramento negli ultimi 5 anni delle infrastrutture digitali. Soprattutto per quanto riguarda i servizi digitali e l’accessibilità agli stessi, i cittadini riconoscono l’amministrazione locale come il soggetto più importante per intraprendere iniziative in questo campo (64%), tuttavia il 51% degli intervistati ritiene che le amministrazioni comunali non abbiano investito a sufficienza per migliorare i servizi digitali negli ultimi cinque anni. Si evidenzia, quindi, un forte aspettativa da parte dei cittadini nei confronti delle amministrazioni comunali e dei cambiamenti che queste possono mettere in campo.
La disponibilità e l’efficacia di servizi digitali è migliorata per il 56% dei cittadini. Le città del Nord-Est hanno registrato le valutazioni più alte per qualità delle infrastrutture digitali, con un voto di 6,5 in una scala da 1 a 10, mentre il Sud e le Isole sono risultate le aree con le valutazioni più basse (5,6). Inoltre, da un confronto con i risultati dell’indagine EY Smart City Index 2025, si evidenzia che oltre un terzo dei cittadini residenti in città con un più alto indice di Smart City afferma di aver percepito un miglioramento delle infrastrutture digitali.
Nonostante un calo di attenzione generale all’ambiente rispetto al 2022, il 25% degli intervistati ha notato un miglioramento nella presenza di spazi verdi e nella bellezza degli spazi urbani.
L’85% dei rispondenti dà una valutazione oltre la sufficienza riguardo al proprio impegno rispetto all’ambiente, mentre si valutano più negativamente i propri concittadini e i cittadini
italiani in generale. Inoltre, si registra un calo in queste valutazioni rispetto al 2022, lasciando trasparire una minore importanza data a questi aspetti.
Anche nel campo della sostenibilità l’amministrazione comunale è considerato il soggetto più importante per trasformare le città (55%), ma cresce anche il ruolo dei singoli cittadini (22%), rispetto all’importanza ad essi attribuita nel rendere la città più smart e vivibile (18%), evidenziando l’importanza della dimensione individuale in materia di sostenibilità.
Emerge poi la percezione che gli attori presi in analisi non abbiano investito particolarmente per migliorare la sostenibilità ambientale della città, con una percentuale di cittadini soddisfatti che non supera la metà dei rispondenti: amministrazioni locali (46%), associazioni di cittadini/organizzazioni del terzo settore (44%), imprese del territorio (38%) e associazioni di categoria (36%). Di conseguenza, resta centrale la necessità di continuare a investire per rendere la propria città più sostenibile, ritenuta importante dal 95% dei cittadini. Questa valutazione è considerata ancora più importante da coloro che vivono in città che hanno registrato un valore basso nell’indice Smart City. Inoltre, anche in questo caso le città del Nord-Est hanno registrato le valutazioni più alte, mentre il Sud e le Isole sono risultate le aree con le valutazioni più basse.
Per quanto riguarda l’inclusione sociale, è ritenuta più importante la presenza nelle città dei seguenti aspetti: inclusione degli strati più deboli all’interno del mercato del lavoro (voto medio 7,6 su una scala da 1 a 10), servizi per sostenere famiglie e persone in difficoltà (7,5), iniziative per attrarre studenti e lavoratori (7,5). Tra gli aspetti percepiti come meno importanti, ma comunque con un voto medio oltre la sufficienza, vi sono invece l’inclusione e tutela delle minoranze (6,8) e la presenza di servizi che favoriscano l’inclusione dei migranti (6,4). Inoltre, si evidenzia l’importanza di attrarre turisti (7,6) nelle città che hanno registrato un indice Smart City basso o medio.
Attrarre lavoratori e studenti, puntare sull’imprenditoria e promuovere il mercato del lavoro per giovani e donne sono considerati dai rispondenti le iniziative più importanti da mettere in campo, per cui si è fatto ancora troppo poco.
L’amministrazione comunale ha anche in questo caso il primato come soggetto più importante per rendere la città più inclusiva (62%) e, allo stesso tempo, solo meno della metà dei rispondenti (46%) è soddisfatto degli investimenti che la propria amministrazione locale ha fatto in questo ambito. Infine, per l’89% dei rispondenti è importante che nei prossimi cinque anni si continui a investire nell’inclusione sociale.
– foto spf/Italpress –
(ITALPRESS).


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