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Cronaca

Il futuro del tabacco umbro passa attraverso sostenibilità e innovazione

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BASTIA UMBRA (ITALPRESS) – Una filiera d’eccellenza che rappresenta un asset strategico per tutto il comparto agricolo italiano: il futuro del tabacco umbro passa attraverso sostenibilità del territorio e innovazione costante. Questa la sintesi dell’incontro programmatico organizzato oggi a Bastia Umbra presso lo stabilimento Deltafina da JTI Italia, alla presenza del sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra, della presidente della Regione Umbria Donatella Tesei e del vicepresidente di ANCI Stefano Locatelli, per condividere i risultati del Protocollo di intesa per l’acquisto di tabacco siglato lo scorso 20 marzo con ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.
Un accordo frutto dell’impegno di JTI e della collaborazione tra tutti gli attori in campo – imprese, istituzioni e associazioni – che prevede un sistema di adeguamento dei prezzi che, basandosi su un monitoraggio costante dei costi, ha la capacità di ricalibrare le tariffe contrattuali, evitando di far ricadere sui produttori gli oneri dei possibili aumenti delle materie prime.
Un accordo innovativo, che pone al centro gli interessi degli agricoltori e che può essere replicabile come best practice in altre filiere, in particolare per i suoi elementi di programmabilità e sostenibilità degli investimenti.
Durante l’incontro odierno è emersa la soddisfazione di tutte le parti coinvolte.
“Gli accordi di filiera sono uno strumento fondamentale per poter distribuire il reddito all’interno dei singoli comparti, a tutela degli agricoltori e del sistema – ha commentato il sottosegretario al Masaf, Patrizio Giacomo La Pietra -. Le tante aziende italiane attive nel settore del tabacco vogliono rimanere competitive sul mercato, ma per fare in modo che questo accada sono necessari investimenti rilevanti. Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste è al loro fianco in questo percorso e il Protocollo di Intesa siglato a marzo da JTI Italia, che avrà durata triennale e che sarà foriero di investimenti significativi, va proprio in questa direzione. Si tratta di un esempio virtuoso che garantisce alle imprese una progettualità di lunga durata ed è quindi un piacere poterne condividere oggi i risultati”.
“La filiera del tabacco è un asset importante per l’Umbria, un comparto della nostra economia regionale di grande tradizione – ha invece dichiarato la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei -. Il nostro obiettivo è quello di accompagnarla verso le sfide future, facendo sì che sia sempre più sostenibile e competitiva. In questa direzione, non possiamo che esprimere soddisfazione per l’accordo sottoscritto a marzo tra JTI Italia e il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, un accordo che rappresenta un passo ulteriore all’interno di questo percorso che è finalizzato a dare sempre maggior progettualità alle imprese con ricadute positive anche per i lavoratori impegnati nel comparto”.
“Il Protocollo di Intesa siglato a marzo rappresenta un valido strumento per la crescita e lo sviluppo dei territori – ha affermato Stefano Locatelli, Vice Presidente di ANCI -. Grazie ad accordi come questo, infatti, è possibile per gli enti locali “fare rete” sul territorio e realizzare tutte quelle “buone pratiche” necessarie a raggiungere obiettivi significativi per il benessere dei cittadini e lo sviluppo delle comunità”. Soddisfazione anche da parte dei rappresentanti delle associazioni agricole presenti all’evento, che hanno voluto sottolineare come grazie a questo accordo si vada a garantire un futuro di crescita e sviluppo a un’eccellenza come la filiera tabacchicola umbra.
“Il tabacco fa parte della storia del nostro Paese ed è un settore che merita di essere preservato, trattandosi di un comparto fondamentale per l’economia agricola nazionale – ha commentato Libero Valenti, presidente di Opta -. L’accordo siglato lo scorso marzo tra il Masaf e JTI Italia ha sancito la stretta collaborazione tra le Organizzazioni agricole e gli addetti del settore, rafforzando la competitività della filiera anche sui mercati internazionali. Non possiamo quindi che ringraziare il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste per aver supportato questa intesa: si tratta di una vittoria collettiva, frutto della proficua sinergia tra tutte le parti coinvolte, che auspichiamo possa offrire stabilità alle maestranze e ai produttori, assicurando loro non solo sopravvivenza ma soprattutto sostenibilità economica di lungo respiro”.
Esprime orgoglio per il risultato raggiunto JTI Italia, azienda che da oltre 10 anni investe in modo crescente all’interno del comparto, sostenendo attivamente la filiera e supportandone l’innovazione e lo sviluppo sostenibile.
“Da sempre la nostra azienda è molto attenta alle richieste provenienti dai produttori e dal territorio – ha quindi concluso Lorenzo Fronteddu, Corporate Affairs & Communication Director di JTI Italia -. Il Protocollo di Intesa siglato a marzo è frutto di quell’ascolto e della nostra vicinanza a una filiera di grande storia e tradizione, alla quale da oltre dieci anni siamo fortemente legati. Questo accordo ha il grande pregio di dare alle imprese coinvolte nel comparto maggior stabilità economica e una programmazione strategica di lungo respiro: permetterà loro di guardare al futuro oltrechè al presente, agevolando gli investimenti e la crescita di tutto il sistema tabacco. Si tratta di un’intesa innovativa, frutto della stretta collaborazione e sinergia tra tutti gli attori in gioco e che sancisce ancora una volta la volontà di JTI di continuare a crescere in Italia e insieme all’Italia, all’interno di un percorso più ampio che mira a coniugare sostenibilità economica, sociale e ambientale”.

– foto ufficio stampa Spencer & Lewis –
(ITALPRESS).

Cronaca

Sui media italiani ogni 4 minuti e mezzo si parla di Sinner

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ROMA (ITALPRESS) – Tutti pazzi per il tennis: complice il torneo recentemente conclusosi al Foro Italico, nell’ultima settimana le pagine e le rubriche sportive dei nostri media sembrano avere parlato solo di Jannik Sinner (17.814 citazioni) e degli Internazionali d’Italia (14.053), a scapito del calcio e del ciclismo. La Coppa Italia e il Giro d’Italia, infatti, sono stati menzionati rispettivamente “solo” 12.946 e 11.679 volte. E’ quanto emerge dal monitoraggio svolto da Mediamonitor.it, piattaforma che utilizza tecnologia e soluzioni sviluppate da Cedat 85, azienda attiva da 40 anni nella fornitura dei contenuti provenienti dal parlato. Mediamonitor.it ha raccolto le citazioni relative agli eventi sportivi più rilevanti nel periodo compreso fra lunedì 12 e lunedì 19 maggio.
Prendendo in esame i soli dati relativi alle principali emittenti televisive e radiofoniche, dall’analisi Mediamonitor.it risulta che il nome di Sinner è stato pronunciato 2.492 volte, circa una ogni 4 minuti e mezzo; con lui, sul podio, anche gli “Internazionali d’Italia” (2.149) e Jasmine Paolini. La regina del Foro Italico, dove ha vinto il titolo del singolare femminile e, insieme a Sara Errani, quello del doppio, ha ottenuto 1.816 menzioni. Al quarto posto troviamo il Giro d’Italia (1.545), seguito dal Napoli; la squadra partenopea, protagonista di un appassionante testa a testa con l’Inter per la conquista dello scudetto, ottiene 1.478 citazioni, circa 300 in più del vincitore del torneo di Roma, Carlos Alcaraz (1.184).
Il settimo posto è appannaggio della Coppa Italia (1.053), con uno dei protagonisti della finale in nona posizione: il Bologna, vincitore del trofeo dopo 51 anni, ottiene infatti 917 citazioni, preceduto dall’Inter (983) che, in queste ultime battute di campionato, sembra aver rinunciato allo scudetto per concentrarsi sulla Champions League. In chiusura di top ten, un’altra regina del Foro Italico: Sara Errani, con 875 citazioni.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Parolin “Lo stile di Papa Leone XIV è sereno e benevolo, chiaro e forte”

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ROMA (ITALPRESS) – “C’è un passo del Vangelo di Giovanni che esprime bene quanto è avvenuto nel Conclave che ha portato all’elezione di papa Leone XIV: «Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perchè andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perchè tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri» (15,16-17). Riuniti nella Cappella Sistina, lontani dai rumori del mondo, liberi dai condizionamenti esterni, noi Cardinali ci siamo messi in ascolto dello Spirito Santo, per scegliere l’uomo destinato a guidare la Chiesa universale, il successore di Pietro, il vescovo di Roma”. Lo scrive il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede ad interim, nella prefazione al libro di Antonio Preziosi “Leone XIV – La via disarmata e disarmante”, edito da Piemme.
“Perchè è lo Spirito di Cristo che, in ultima analisi, servendosi dell’umanità dei cardinali elettori, ha scelto papa Leone e lo ha costituito per portare quel frutto d’amore e di pace di cui il mondo ha sempre più bisogno – sottolinea il cardinale -. Lo ha ribadito lo stesso Pontefice fin dalle sue prime parole dalla Loggia di San Pietro, riferendosi alla vera pace, dono del Risorto, «una pace disarmata e disarmante, umile e perseverante». Questo libro di Antonio Preziosi ci fa rivivere i primi momenti del nuovo Pontificato, dai quali si può già cogliere uno stile forte e mite nello stesso tempo. Come ho già avuto modo di osservare all’indomani dell’elezione di Leone XIV, un lungo e caloroso applauso è seguito alle parole con cui il cardinal Robert Francis Prevost accettava l’elezione canonica a Sommo Pontefice – prosegue Parolin -. Un momento intenso, addirittura “drammatico”, se si pensa al peso che veniva posto sulle spalle di un uomo. Eppure dal suo volto, pur emozionato, traspariva soprattutto serenità, un sorriso pacato e buono. Ma il cardinal Prevost è sempre stato così, e ho avuto modo di conoscerlo in questi ultimi due anni, da quando Papa Francesco l’ha messo a capo del Dicastero per i Vescovi. Svolgeva il suo compito con scrupolo e dedizione ed era sempre ben informato sulle persone e sulle situazioni – scrive ancora il cardinale Parolin nella prefazione al libro di Preziosi -. Sapeva poi affrontare ogni cosa in maniera pacata e argomentata, offrendo soluzioni equilibrate, rispettose, che mostravano attenzione e amore verso tutti”.
Parolin ricorda come Leone XIV sia “un agostiniano, figlio del grande padre e dottore della Chiesa sant’Agostino. Lo ha già citato più volte nei primi giorni del suo Pontificato. Il primo riferimento che ha fatto è alla famosa frase «con voi sono cristiano e per voi vescovo». Leone ha così manifestato subito la sua profonda umanità e lo spirito di servizio con cui intende portare avanti il suo incarico. Sulla scia di papa Francesco, che non a caso ha voluto subito ringraziare, prolungando con la sua prima benedizione quella impartita pochi giorni prima, con «voce debole ma sempre coraggiosa», da Bergoglio. Una benedizione rivolta a Roma e al mondo intero la mattina del giorno di Pasqua. Una benedizione che era anche una dichiarazione: «Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti, e il male non prevarrà!»”.
“Tra le innumerevoli parole che sant’Agostino ci ha lasciato, ne cito una famosissima: «Ama e fà ciò che vuoi». E’ la sintesi del Vangelo, della vita cristiana – prosegue il cardinale -, il precetto che racchiude tutti gli altri, quello che Gesù ci chiede e che papa Leone ci ha ricordato fin dall’inizio: il Signore ci ama e ci chiede di amare tutti come lui ha fatto con noi. Non va dimenticato come prosegue la celebre frase di Agostino, tratta dalla settima omelia sulla Prima lettera di Giovanni. Egli esplicita e applica alla nostra vita concreta la sua icastica affermazione: «Sia che tu taccia, taci per amore; sia che tu parli, parla per amore; sia che tu corregga, correggi per amore; sia che perdoni, perdona per amore; sia in te la radice dell’amore, poichè da questa radice non può procedere se non il bene». Queste pagine di Antonio Preziosi ci fanno apprezzare lo stile sereno e benevolo, chiaro e forte, di papa Leone XIV. Al quale siamo vicini con la preghiera e con la nostra filiale obbedienza. Sotto la sua guida la Chiesa possa risplendere ogni giorno. di più come testimone dell’amore di Dio, un amore dal quale proviene ogni bene per ognuno di noi e per il mondo intero”, conclude il cardinale.

– Foto Piemme –

(ITALPRESS).

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Traffico di droga e riciclaggio, 52 arresti tra Italia e Albania

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BARI (ITALPRESS) – Dalle prime luci dell’alba è in corso una maxi operazione contro il traffico internazionale di stupefacenti, riciclaggio e abuso d’ufficio condotta dalla Direzione Investigativa Antimafia di Bari e dalle Autorità Albanesi, con l’ausilio di Interpol, dell’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza di Tirana e della Polizia Albanese, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e la Procura Speciale Anticorruzione e Criminalità Organizzata di Tirana, con il Coordinamento di Eurojust (L’Aja) e della Direzione Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo di Roma.

L’operazione, denominata “Ura”, prevede l’esecuzione di decreti di sequestro patrimoniali in Albania e in Italia, relativamente a beni mobili e immobili, per un valore di diversi milioni; due ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip di Bari e dal giudice presso il tribunale speciale di primo grado anticorruzione e criminalità organizzata di Tirana nei confronti di 52 persone responsabili a vario titolo, di traffico internazionale di ingentissimi quantitativi di sostanze stupefacenti, riciclaggio e abuso d’ufficio.

Le indagini si inseriscono nel più ampio progetto investigativo della Dda di Bari e della Spak di Tirana volto a contrastare l’incessante traffico internazionale di cocaina ed eroina, gestito dalle organizzazioni criminali albanesi, che movimentano ingentissimi quantitativi di eroina e cocaina tra i Balcani, il Nord Europa e la Puglia.

(ITALPRESS).
-Foto: ufficio stampa Direzione Investigativa Antimafia_

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