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Cronaca

PESTE SUINA E CACCIA AL CINGHIALE, LEGAMBIENTE: “ECCO I CONTI CHE NON CONTANO”, 13MILA MAIALI MALATI IN LOMBARDIA E ZERO NUOVI CASI NEI CINGHIALI

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Legambiente Lombardia interviene con una nota sull’emergenza peste suina africana. “L’ennesimo focolaio segnalato a Pieve di Cairo in Lomellina si aggiunge ai 9 nei quali si è verificato il contagio da peste suina in Lombardia. Ad oggi, stando ai dati aggiornati dal Ministero della Salute, tra le decine di migliaia di capi abbattuti negli allevamenti la positività al virus è stata rilevata in ben 12.910 suini: negli allevamenti pavesi si concentra quindi il 97% dei maiali positivi alla PSA di tutta Italia. Numeri agghiaccianti che inquadrano una minaccia epidemica da arginare con una strategia ponderata, non con reazioni istintive. I numeri del bollettino epidemiologico nazionale raccontano infatti anche un’altra verità, che fa a pugni con gli accorati discorsi di ministri, assessori regionali e rappresentanti delle corporazioni agricole, Coldiretti in testa, compatti nel chiedere di mobilitare esercito, cacciatori e personale delle province per abbattere i cinghiali. Da domenica 1 ottobre il tanto invocato piano straordinario di abbattimenti dovrebbe effettivamente partire, con l’obiettivo di eliminare oltre seicentomila capi dell’ungulato selvatico in tutta Italia. Sono però già disponibili i risultati delle operazioni di ricerca del virus nei cinghiali: ben 1730 sono le carcasse di cinghiale esaminate in provincia di Pavia ma, di queste, 1727 sono negative alla PSA. I cinghiali positivi alla peste suina sono solo i tre trovati tra metà giugno e il 20 agosto: dunque non ci sono nuove evidenze atte a supportare l’allarme circa la diffusione dell’epidemia nelle popolazioni selvatiche della Lombardia. Almeno per ora, l’epidemia dilaga solo al chiuso degli allevamenti intensivi.  Ancora più allarmante è la notizia secondo cui nel mantovano dovranno essere abbattuti migliaia di capi a causa dell’importazione di animali provenienti proprio dall’allevamento di Pieve di Cairo in cui si è verificato il nuovo focolaio. Una notizia che pone gravi interrogativi sull’efficacia delle misure di sorveglianza sanitaria poste in atto negli allevamenti lombardi, su cui Legambiente chiede chiarezza”.

“Dopo mesi di pressanti appelli al Governo e all’Europa da parte dei politici e delle organizzazioni agricole, tutti tesi a scaricare sui suini selvatici la responsabilità di diffondere il virus, emerge sempre più chiaramente un’altra verità, ovvero che la  propagazione dell’epidemia, in Lombardia riguarda solo gli allevamenti, associata non a contatti con cinghiali ma all’importazione e movimentazione di capi, oltre che a insufficienti misure di biosicurezza nelle stalle,” afferma Damiano Di Simine, responsabile scientifico di Legambiente Lombardia. “Tacciano quindi le armi dell’esercito di cecchini dispiegato sulle colline dell’Oltrepò, e si concentrino tutte le energie sui controlli ai portoni degli allevamenti in pianura”. Quello di Legambiente è un atto d’accusa nei confronti del modello di allevamento intensivo lombardo, che evidentemente opera anche a costo di esporre a rischio l’intera filiera. “Vogliamo veder chiaro in una situazione sicuramente critica per il futuro della zootecnia lombarda, che presenta troppe zone d’ombra,” continua Di Simine. “Da tempo ripetiamo che la Lombardia non regge il carico ambientale di un allevamento i cui numeri sono diventati eccessivi in rapporto al territorio. Le troppe falle sulla sicurezza sanitaria purtroppo confermano e aggravano le nostre preoccupazioni”.

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Il Napoli torna solitario al comando, Lukaku piega la Roma

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NAPOLI (ITALPRESS) – Non riesce il colpaccio alla nuova Roma di Claudio Ranieri, che al “Maradona” gioca una partita tutto sommato sufficiente dal punto di vista dell’atteggiamento non riuscendo però a far male al Napoli, a sua volta non brillante ma che vince comunque per 1-0 con il gol dell’ex Lukaku, confermando il primo posto in classifica. Pronti-via e gli uomini di Antonio Conte sfiorano subito il vantaggio con un cross che trova tutto solo Kvaratskhelia, il quale sceglie di schiacciare il colpo di testa mancando lo specchio: disattento, nell’occasione, El Shaarawy, che ha completamente perso la marcatura sul georgiano. Il primo tempo scivola via senza particolari emozioni, con i padroni di casa che provano a fare la partita trovando spazi per il tiro, ma non la precisione, con Politano e McTominay. I giallorossi, invece, partono con la giusta aggressività provando a contrattaccare con diversi uomini, ma senza mai impensierire Meret. Tra i protagonisti più attesi c’è Lukaku, che però nella prima frazione non entra mai nel vivo del gioco. Il belga si vede a inizio ripresa, con un colpo di testa al 50′ che termina sull’esterno della rete e che è il preludio al gol che arriva quattro minuti più tardi, su cross del solito Di Lorenzo, abile nell’inserimento e favorito dalla pessima lettura di Angelino. L’esterno spagnolo prova a farsi perdonare al 57′ con un cross arretrato in area nella zona di Baldanzi, il quale però spreca tutto mandando alle stelle. Ancora dai piedi dell’ex Lipsia nasce un’altra grande occasione per la Roma, con un cross su cui arriva di testa Dovbyk centrando, però, la traversa. Gli ultimi minuti vedono i giallorossi creare tanta densità nella metà campo avversaria, ma a mancare è sempre la capacità di trovare spazi per finalizzare. Sono, anzi, i nuovi entrati Mazzocchi e Folorunsho a creare una buona occasione per il raddoppio del Napoli, col il centrocampista che non riesce a indirizzare bene di testa. Fuori di poco anche un tiro di Neres dal limite. Finisce 1-0 per gli azzurri che, con le note dell’inedito di Pino Daniele, tornano a respirare l’aria della vetta.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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L’Italia bissa il successo del 2023 e vince ancora la Davis

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MALAGA (SPAGNA) (ITALPRESS) – Altro successo, altro trionfo, targato Jannik Sinner. L’annata straordinaria del tennis italiano non poteva chiudersi in altro modo, ovvero con la conquista della seconda prestigiosa insalatiera consecutiva. L’altoatesino ha battuto Tallon Griekspoor e ha regalato al team azzurro il decisivo punto del 2-0 nella finalissima della Coppa Davis 2024, contro l’Olanda, andata in scena sui campi in cemento indoor del “Palacio de Deportes Jose Maria Martin Carpena” di Malaga. Il tennista di San Candido, numero uno del mondo, nel secondo singolare dell’incontro, ha sconfitto il rivale del team “Orange”, numero 40 del ranking internazionale, col punteggio di 7-6 (2) 6-2. Una vittoria molto più sofferta del previsto grazie anche e soprattutto a un Griekspoor in versione “deluxe”. In precedenza, nel primo singolo dell’atto conclusivo, Matteo Berrettini, numero 35 del mondo, sempre più vicino alla sua forma migliore (quella del 2021, quando è arrivato in finale a Wimbledon), ha battuto Botic Van De Zandschulp, 80 della classifica Atp, con lo score di 6-4 6-2.
Si tratta della seconda vittoria di fila in Coppa Davis per gli azzurri, capitanati da Filippo Volandri, ed è il terzo trionfo della storia per la Nazionale italiana maschile del tennis dopo il primo successo datato 1976. Sei invece le volte nelle quali gli azzurri si sono arresi all’atto conclusivo. Per l’Olanda di contro era la prima finale in Coppa Davis.
Per Sinner una stagione incredibile con la vetta della classifica mondiale, la conquista di due titoli del Grande Slam (gli Australian Open e gli Us Open), il successo nelle Atp Finals e ora il trionfo-bis in Davis. Annata super, in generale, per tutto il tennis azzurro. Storica l’accoppiata Coppa Davis-Billie Jean King Cup, arrivata grazie alla vittoria di mercoledì delle ragazze guidate da Tathiana Garbin, da aggiungere ai titoli di Sinner e alle medaglie di Parigi2024 (l’oro nel doppio femminile di Sara Errani e Jasmine Paolini e il bronzo nel singolare maschile di Lorenzo Musetti), alle finali raggiunte al Roland Garros e a Wimbledon in singolo dalla Paolini e al titolo del doppio misto conquistato agli Us Open dalla Errani e da Andrea Vavassori. L’Italia del tennis, dunque, è padrona del mondo.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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RICORDO DI LUIGINO ALPAGO, PER TUTTI “LUIGINO STEREODISCO”

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Se ne è andato anche Luigino Alpago. Aveva 89 anni e un grande bagaglio di esperienza e di ingegno creativo. Per tutti, a Voghera e in Oltrepo, era “Luigino Stereodisco”. Quante generazioni sono passate da lì, da quel negozio di via Matteotti, nei pressi della stazione ferroviaria di Voghera, ormai chiuso dal 2019, dopo 57 anni di attività, ma ancora lì, con quell’insegna a dirci che quel luogo diventato ormai iconico non deve mai morire, anzi, sarebbe bello che l’amministrazione comunale pensasse di farne un museo della discografia in vinile e degli strumenti radiofonici d’epoca. Il sindaco Paola Garlaschelli, sul suo profilo social, ha ricordato Luigino per la sua passione e dedizione che hanno arricchito la comunità vogherese. E come non ricordare quante persone hanno appreso da lui le prime armi del mestiere come tecnici radiofonici a Radio Voghera. Lui, con la sua straordinaria semplicità e quella sua predisposizione al dialogo e alla collaborazione, sapeva confrontarsi con tutti, dai giovani ai meno giovani. Risuona ancora nella mente quello spot diventato ormai icona registrato con la voce inconfondibile del grande Peppino Malacalza, andato in onda per anni su Radio Voghera, “Luigino Stereodisco” gridava a gran voce. E noi subito a pensare a quel negozio dove siamo transitati chissà quante volte, soffermandoci a parlare del più e del meno con Luigino. L’ultima volta lo avevo intervistato proprio lì, per uno speciale in ricordo di altre due figure memorabili per Voghera, Beppe Buzzi e proprio “Pipei” Malacalza. Ora li immagino lassù in cielo insieme a programmare il prossimo varietà al Teatro alle Grazie e in onda anche su Radio Voghera, con il suo patron Gino Orsi, che ci ha lasciato qualche anno fa chiudendo per sempre la storia radiofonica locale in piazzale Marconi. Cara vecchia Voghera, quante persone straordinarie hai visto “andare avanti”…quanta storia culturale hanno lasciato alle giovani generazioni…non disperdiamola, mi raccomando!
I funerali di Luigino Alpago si svolgeranno Martedì 26 alle 10 nella chiesa dei Padri Barnabiti, partendo dalla Casa Funeraria Rossi di Voghera in via Barenghi 49, seguirà la tumulazione nel cimitero di Lungavilla, luogo di cui era nativo. S. Rosario Lunedì 25 alle 18,45 sempre nella chiesa dei Barnabiti. Alla famiglia Alpago le nostre più sentite condoglianze.

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