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Politica

Intesa Mit-Carabinieri per interventi infrastrutturali nelle caserme

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ROMA (ITALPRESS) – Nella mattinata odierna, a Roma, presso il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, il Comandante Generale, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, in occasione di un incontro organizzato con il Vice Ministro Edoardo Rixi, il Presidente del Consiglio Superiore Lavori Pubblici, Massimo Sessa, ed altre autorità intervenute, ha siglato un Protocollo d’Intesa con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, volto ad avviare una preziosa collaborazione nell’ambito delle attività di programmazione ed esecuzione degli interventi infrastrutturali a favore delle caserme dell’Arma. L’iniziativa si incentra, in particolare, sui fondi attestati nell’ambito del cosidderro progetto “C.A.S.A. del Carabiniere” e di altre linee di finanziamento; dei piani generali degli interventi manutentivi del c.d. “Manutentore Unico”; della programmazione triennale delle opere pubbliche. Il progetto C.A.S.A. del Carabiniere , avviato nel 2021 si pone come obiettivo generale l’ammodernamento delle caserme dell’Arma dei Carabinieri in chiave energetica e antisismica, favorendo soluzioni che consentano il miglioramento degli ambienti di lavoro, il risparmio dei costi di gestione e manutenzione, nonchè l’integrazione con il tessuto sociale di riferimento, garantendo all’Arma di poter disporre di un parco infrastrutturale completamente rinnovato e adeguato agli scenari futuri. L’elenco delle opere da realizzare (735 iniziative), predisposto sulla base delle proposte del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, è stato approvato con Decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, emanato il 18 ottobre 2022, di concerto con il Ministro dell’interno, il Ministro della difesa e il Ministro dell’economia e delle finanze, sentita l’Agenzia del demanio
Il rapporto di collaborazione definito dal Protocollo si svilupperà mediante la costituzione, a livello periferico, di 7 “Tavoli Tecnici”, coincidenti con l’area di competenza dei Provveditorati per le Opere Pubbliche, cui parteciperanno i Comandanti di Legione Carabinieri territorialmente competenti.
Per una proficua attuazione, il Protocollo prevede la creazione di una “Cabina di Regia”, a livello centrale, che rivestirà il precipuo compito di valutare le proposte formulate dai “Tavoli Tecnici”, al fine di definire le reali priorità istituzionali nell’ambito dello specifico settore. In particolare, lo scopo che si intende perseguire è quello di concretizzare, in maniera efficace e secondo tempistiche ragionevoli, l’approvazione di pianificazioni finanziarie promuovendo soluzioni tecniche e percorsi amministrativi più adeguati al raggiungimento degli obiettivi strategici condivisi. Nel corso dell’incontro, il Comandante Generale, nel ringraziare il Vice Ministro Rixi e l’alta dirigenza del Dicastero per la loro presenza che costituisce un forte segnale di attenzione e sensibilità alle esigenze infrastrutturali dell’Arma, ha sottolineato come la caserma dei Carabinieri è anche la casa del cittadino, che nelle Stazioni Carabinieri riceve il conforto e l’aiuto dello Stato, in quanto luogo di ascolto e accoglienza, presidio di legalità e rassicurazione sociale a tutela di tutti i cittadini e delle fasce più deboli. Concludendo, il Generale Luzi ha ribadito che la giornata odierna costituirà un momento fondamentale per avviare quel “gioco di squadra” delle Istituzioni necessario per raggiungere gli obiettivi istituzionali. Il Vice Ministro ha affermato che “oggi si consolida un rapporto di collaborazione tra importanti Istituzioni centrali e territoriali dello Stato. L’obiettivo è quello di rendere più efficienti i processi di programmazione ed esecuzione di interventi a favore del patrimonio immobiliare dell’Arma tramite una cabina di regia che individua le priorità infrastrutturali e tavoli tecnici per censire gli interventi sui territori e proporne il percorso più adatto”. Nella stessa giornata, si è svolto anche un seminario informativo a cui hanno partecipato i Comandanti di Legione CC ed i Provveditori alle Opere Pubbliche, un’occasione di confronto tra i vari attori che, a livello regionale, sono quotidianamente impegnati nella risoluzione di problematiche logistiche, anche di natura complessa. Attraverso l’organizzazione di questo evento, l’Arma dei Carabinieri, oggi, ha voluto confermare, ancora una volta, l’impegno profuso nelle iniziative logistiche finalizzate a migliore le condizioni delle numerosissime caserme dislocate in modo capillare su tutto il territorio nazionale, considerate appunto come la “Casa del Carabiniere”. (ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa Carabinieri

Politica

Il senatore De Poli eletto segretario dell’Udc, le congratulazioni di La Russa e Fontana

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ROMA (ITALPRESS) – Il senatore Antonio De Poli è stato eletto nuovo segretario dell’Udc. “Da oggi vogliamo aprire una nuova stagione: di rinnovamento, radicamento e responsabilità. Una stagione che parte dal territorio e dalla nostra storia”, ha detto De Poli dopo l’elezione, annunciando il lancio di un grande tesseramento nazionale e la ripartenza, a settembre, della Festa nazionale del partito.

“È finito il tempo della comfort zone. Dobbiamo ricostruire una rete capillare, finanziare il partito, incontrare i cittadini. L’UDC sarà presente ovunque: nei municipi, nelle piazze e nei quartieri”, ha aggiunto De Poli, che ha anche annunciato la nomina di cinque vicesegretari territoriali e la nascita di un nuovo ufficio politico nazionale.

“Siamo alleati leali, ma non subalterni. Non siamo la brutta copia di nessuno – ha sottolineato De Poli -. Vogliamo costruire una strategia di differenziazione costruttiva: sosteniamo quando condividiamo le scelte, proponiamo quando servono correttivi, ci smarchiamo quando è giusto affermare la nostra cultura politica. Il nostro contributo è quello di una forza responsabile e coerente: siamo la coscienza del centrodestra”.

“Congratulazioni e auguri di buon lavoro ad Antonio De Poli per la nomina a Segretario nazionale dell’Udc. Un ringraziamento a Lorenzo Cesa per quanto fatto nel suo percorso alla guida del partito”. Così il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

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“Al senatore e amico Antonio De Poli giungano le mie più sincere e sentite felicitazioni per la nomina a Segretario nazionale dell’UDC. Sono certo che, con equilibrio, esperienza e spirito di servizio, saprà guidare il partito in una fase tanto delicata quanto ricca di sfide. Al contempo, rivolgo un sentito ringraziamento a Lorenzo Cesa per l’impegno, la dedizione e la coerenza dimostrati nel corso del suo lungo percorso alla guida dell’UDC, svolto sempre con senso delle istituzioni e profondo rispetto per la vita democratica del Paese”. Scrive invece su Facebook il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

CESA NOMINATO PRESIDENTE 

Lorenzo Cesa ha annunciato l’avvicendamento come segretario nazionale dell’Udc ed è stato nominato all’unanimità come presidente, su proposta del senatore Antonio De Poli. Dopo oltre vent’anni di impegno ininterrotto, Cesa ha scelto di compiere questo storico cambiamento nel segno della responsabilità e della continuità.

“È una transizione. Il nostro partito è forte, coeso, radicato e capace. Continuerò a essere presente, come Presidente, con costanza e discrezione per continuare a consigliare e supportare il partito”, ha detto Cesa nel suo intervento al Consiglio Nazionale riunito oggi a Roma, in cui ha ripercorso le tappe fondamentali di questi oltre venti anni alla guida dell’UDC: l’impegno per la famiglia, la giustizia sociale, la difesa delle categorie più fragili, l’ampliamento dell’accesso alle cure, lo sviluppo e sostentamento delle imprese, la valorizzazione dei territori, la difesa dei valori democratici europei e atlantici. Un’eredità politica e valoriale che ha contribuito a consolidare la presenza dell’Unione di Centro nel panorama politico italiano ed europeo.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Politica

Ucraina, a Montecitorio i vicepresidenti della Verkhovna Rada

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ROMA (ITALPRESS) – “Un meccanismo di monitoraggio parlamentare, con funzione di raccordo e valutazione periodica, per garantire il coordinamento delle diverse iniziative di ricostruzione dell’Ucraina e un’efficace verifica della loro attuazione e del conseguimento degli obiettivi prefissati”. È la proposta lanciata oggi dal presidente del gruppo di collaborazione parlamentare Italia-Ucraina, Giorgio Mulè, che ha introdotto la riunione parlamentare della Conferenza internazionale per la ripresa dell’Ucraina, in Sala del Mappamondo, a Montecitorio. In apertura è stato osservato un minuto di silenzio per le vittime. Al tavolo anche i vicepresidenti della Verkhovna Rada, Oleksandr Kornienko e Olena Kondratjuk.

La riunione alla Camera si articola in due sessioni, la prima dedicata agli investimenti privati e alla ripresa economica, anche sul tema degli incentivi agli investimenti. La seconda sessione si concentra su capitale umano e resilienza sociale, con focus specifici sul ritorno e la reintegrazione dei rifugiati, la formazione e l’istruzione, il sostegno ai veterani e alle fasce più vulnerabili della popolazione.

“Con il conflitto in corso è impossibile stimare con esattezza danni ed esigenze complessive – ha detto Mulè -. Secondo le valutazioni più recenti, della Banca Mondiale, tra febbraio 2022 e dicembre 2024 il costo totale, nei prossimi anni, sarà di 524miliardi di dollari. La ricostruzione rappresenta uno degli assi portanti del sostegno complessivo dell’Italia a Kiev per far fronte agli urgenti bisogni umanitari generati dalla guerra e favorire le migliori condizioni possibili per la ricostruzione del tessuto socio-economico”. Mulè ha ricordato la missione del gruppo di collaborazione parlamentare Italia – Ucraina dal primo al 5 ottobre scorsi, con visite ai luoghi simbolo della resistenza ucraina e incontri con la popolazione. “In quell’occasione abbiamo ammirato la dignità e il coraggio con cui l’Ucraina continua a lottare per difendere dalla brutale aggressione russa la sua terra, la sua identità e i suoi valori. Le enormi difficoltà materiali, il terribile dramma umano, ma anche la dignità e il coraggio della resistenza Ucraina hanno dato ulteriore impulso alla nostra volontà di rendere concreti gli impegni presi per la difesa del Paese”.

– foto ufficio stampa Camera dei Deputati –

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(ITALPRESS).

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Politica

Mattarella “La triste stagione dei nazionalismi sia consegnata alla storia”

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ROMA (ITALPRESS) – “Commemoriamo oggi il trentesimo anniversario del genocidio di Srebrenica. Una tragedia che, a dispetto delle migliori speranze, fu emblematica degli orrori indicibili in cui poteva sprofondare nuovamente l’Europa, sulla scorta di azioni che riprendevano l’orrendo vessillo della “pulizia etnica” sotto il pretesto di affermazioni nazionalistiche, in un’area – i Balcani – caratterizzata da sempre dall’essere crogiolo di incontro e convivenza tra i popoli e le culture”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

“Gli anni trascorsi da quella terribile strage non attenuano l’urlo di dolore delle vittime, che continua a risuonare attraverso le testimonianze dei familiari che sono loro sopravvissuti – prosegue il capo dello Stato -. La coscienza della comunità internazionale non è uscita indenne da quegli eventi che hanno lasciato in eredità la consapevolezza che esiste una responsabilità collettiva, che invoca l’intervento e la condanna dei popoli. Una triste lezione che, al pari di altre, alimenta il dovere condiviso di prevenire e combattere simili atrocità e condannare con fermezza qualsiasi tentativo di riduzionismo o negazionismo”.

“Lottare contro la diffusione di sentimenti d’odio è responsabilità di ciascuno e di ogni Paese – aggiunge Mattarella -. Attribuire disonore e infamia a intere popolazioni sarebbe errato: al contrario, si tratta di perseguire in ogni sede, a partire da quelle dei tribunali internazionali, una rigorosa e puntuale giustizia che sia terreno fertile per la riconciliazione e per un presente e un futuro di pace e fratellanza. E’ questo lo spirito con cui il 23 maggio 2024, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha voluto proclamare l’11 luglio “Giornata internazionale di riflessione e commemorazione del genocidio di Srebrenica”, per richiamare tutti a questo dovere, onorare le vittime e, preservando il ricordo di quegli avvenimenti luttuosi, iscrivere per sempre nella memoria dell’umanità quel giorno funesto. L’orizzonte europeo, in cui si iscrivono le aspirazioni dei popoli dei Balcani, rappresenta i valori di libertà, democrazia e uguaglianza di diritti che sono alla base del pacifico vivere comune tra i diversi popoli, nel rispetto delle loro specificità”.

“Principi che hanno ispirato i padri fondatori del progetto europeo e che restano profondamente attuali per impedire che tragedie come il genocidio di Srebrenica tornino ad affliggere il nostro continente. Le comunità dei popoli dell’area – Bosnia ed Erzegovina fra queste – stanno faticosamente realizzando percorsi di superamento dei tragici lasciti del passato per consolidare legami di fiducia reciproca attraverso una convinta adesione al progetto europeo. La triste stagione dei nazionalismi, foriera dei peggiori lutti del XX secolo, sia definitivamente consegnata alla storia – conclude Mattarella -. Sarajevo sa di poter contare in questo percorso sul pieno sostegno della Repubblica Italiana e sul sentimento di grande amicizia che unisce i nostri popoli”.

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– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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