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Economia

Per la Uila settore pesca in emergenza, Mammuccari “Servono interventi”

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ROMA (ITALPRESS) – Valorizzare la dignità di un antico lavoro che rappresenta un tratto distintivo della nostra cultura made in Italy. Uila Pesca ha promosso un convegno per analizzare la situazione del comparto e proporre soluzioni per il futuro.
Il settore è stato messo a dura prova dalla crisi economica, dalle politiche europee sempre più stringenti e penalizzanti, dalla mancanza di ricambio generazionale Un mestiere che rischia di scomparire se istituzioni e parti sociali insieme non saranno in grado di individuare azioni propositive in grado di attirare nuova manodopera e nuova progettualità imprenditoriale nel settore. “La situazione è molto critica, siamo passati da una emergenza di crisi ad una emergenza di sopravvivenza”, ha detto la segretaria generale del sindacato, Enrica Mammucari
“Il settore vive ormai da anni una precarietà tra costi e ricavi e purtroppo le politiche comunitarie degli ultimi 20 anni ci hanno consegnato una fotografia ridotta, sia in termini di occupati che di imprese. La definirei una vera e propria strage dovuta a una serie di regolamenti che non hanno fatto altro che ridurre le giornate di lavoro in termini di attività, per poi non riuscire a realizzare gli obiettivi che si erano prefissati. Noi vogliamo mettere al centro la dimensione della pesca, fatta di persone che garantiscono approvvigionamento di cibo di qualità e garantiscono obiettivi di sicurezza alimentare del nostro Paese”.
Uila Pesca chiede di valorizzare la fatica del lavoro dei pescatori: c’è la necessità di introdurre nel sistema quelle tutele assistenziali e previdenziali che ancora mancano, a partire dal riconoscimento di un ammortizzatore sociale strutturato e del carattere “usurante” della pesca ai fini previdenziali. “La situazione delle pesca è abbastanza grave”, commenta Giampaolo Buonfiglio, presidente Alleanza cooperative italiane-settore pesca. “E’ aumentato il costo del gasolio, continuano a ridursi i giorni di pesca all’anno per effetto dei regolamenti europei vigenti, ci sono nuove norme sui controlli in arrivo dal Parlamento europeo che complicheranno la vita anche ai piccoli pescatori”, ha aggiunto. “Il mercato non ci aiuta perchè noi forniamo il 20-25% del prodotto che viene richiesto sui nostri mercati, con una situazione di competizione sui prezzi che sicuramente non ci favorisce”. Sono stati persi quasi 20 mila addetti negli ultimi 20 anni. “Per ridare nuovo stimolo e rilanciare il settore bene ha fatto l’Italia ad assumere una posizione forte nei confronti della Commissione rispetto l’ennesimo piano di azione che prevedeva la scomparsa della pesca a strascico nel Mediterraneo”, ha concluso Mammucari.
(ITALPRESS).
– Foto: Italpress/xc3 –

Economia

Urso “Obiettivo sostenibilità ambientale condiviso, ma non può farlo solo l’Europa”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’obiettivo della sostenibilità ambientale è pienamente condiviso e dovrebbe esserlo da tutti nel mondo, non possiamo farlo solo noi in Europa quando gli altri vanno in direzione avversa, dato che l’ambiente è comune. L’Europa si è posta degli obiettivi che sono non sostenibili sul piano economico e sociale e il rischio è che diventi un grande parco divertimenti o uno straordinario museo all’aria aperta in cui ricchi turisti asiatici trovano il posto migliore dove passare le loro vacanze. Noi questo non lo vogliamo”. Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ad Atreju. “Vogliamo certamente essere un patrimonio dell’umanità con le nostre bellezze storiche, culturali e artistiche, ma anche avere un’industria competitiva, capace di reggere la sfida sociale e occupazionale”, sottolinea.

“Tre anni fa il governo di Giorgia Meloni era l’unico in Europa ad aver capito che occorreva rivedere le regole del Green Deal per coniugare la sostenibilità ambientale con la sostenibilità economica e sociale, ci siamo mossi e finalmente oggi abbiamo una maggioranza di Paesi europei che chiedono alla Commissione di agire subito. Vedremo il 16, quando la Commissione ci ha comunicato che avrebbe presentato due documenti importanti e fondamentali, la revisione del CBAM e la revisione del regolamento sulle Co2 e i veicoli leggeri”, ha concluso.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Economia

Orsini “Fare presto sul mercato dell’energia. Mercosur? Non perdere l’occasione”

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ROMA (ITALPRESS) – Il Dl Energia “più che mia è una preoccupazione delle imprese italiane, oggi la competitività si basa soprattutto sull’energia. Quando non siamo competitivi sull’energia rischiamo di perdere pezzi di industria importante”. Così Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, a margine di Atreju. “Attenzione, serve fare presto. Capisco gli errori del passato per le scelte non fatte – aggiunge –, ma oggi servono le condizioni per essere competitivi. Noi non abbiamo la capacità di fare debito pubblico come fa la Germania che investe 26 miliardi per abbassare il prezzo dell’energia nel 2026 e saremo ancora meno competitivi”.

“Noi abbiamo sempre chiesto un piano industriale che avesse una visione di almeno 3 anni, abbiamo lavorato insieme per fare in modo che l’iperammortamento avesse 2026-27-28. Speriamo rimanga così, io credo che questa sia la via per avere una visione a lungo termine a chi fa investimenti”. Tutto questo “insieme alla Zes che sta facendo sì che il Sud diventi più forte. E’ ovvio che serve volare alto perché le nostre imprese hanno bisogno di competitività e per essere produttivi e incrementare la competitività servono investimenti”.

“Il Mercosur ci preoccupa. Ci aspettiamo che gli Usa nel prossimo anno possano avere un calo e per noi è un partner importante. Noi oggi non possiamo perdere l’opportunità di un negoziato che dura da 25 anni. Quello dell’Italia è un voto determinante e non possiamo perdere questa occasione, abbiamo saputo dell’astensione del Belgio e la posizione del Brasile. Serve far presto e trovare le condizioni che mettano in tranquillità gli agricoltori, che sono un pezzo importante dell’Europa perché serve trovare le giuste compensazioni e tutele, ma non possiamo perdere un pezzo di Pil così importante che è quello dell’industria europea”, ha concluso.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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Orsini “Fare presto sul mercato dell’energia. Mercosur? Ci preoccupa”

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ROMA (ITALPRESS) – Il Dl Energia “più che mia è una preoccupazione delle imprese italiane, oggi la competitività si basa soprattutto sull’energia. Quando non siamo competitivi sull’energia rischiamo di perdere pezzi di industria importante”. Così Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, a margine di Atreju. “Attenzione, serve fare presto. Capisco gli errori del passato per le scelte non fatte – aggiunge –, ma oggi servono le condizioni per essere competitivi. Noi non abbiamo la capacità di fare debito pubblico come fa la Germania che investe 26 miliardi per abbassare il prezzo dell’energia nel 2026 e saremo ancora meno competitivi”.

“Noi abbiamo sempre chiesto un piano industriale che avesse una visione di almeno 3 anni, abbiamo lavorato insieme per fare in modo che l’iperammortamento avesse 2026-27-28. Speriamo rimanga così, io credo che questa sia la via per avere una visione a lungo termine a chi fa investimenti”. Tutto questo “insieme alla Zes che sta facendo sì che il Sud diventi più forte. E’ ovvio che serve volare alto perché le nostre imprese hanno bisogno di competitività e per essere produttivi e incrementare la competitività servono investimenti”.

“Il Mercosur ci preoccupa. Ci aspettiamo che gli Usa nel prossimo anno possano avere un calo e per noi è un partner importante. Noi oggi non possiamo perdere l’opportunità di un negoziato che dura da 25 anni. Quello dell’Italia è un voto determinante e non possiamo perdere questa occasione, abbiamo saputo dell’astensione del Belgio e la posizione del Brasile. Serve far presto e trovare le condizioni che mettano in tranquillità gli agricoltori, che sono un pezzo importante dell’Europa perché serve trovare le giuste compensazioni e tutele, ma non possiamo perdere un pezzo di Pil così importante che è quello dell’industria europea”, ha concluso.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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