Seguici sui social

Economia

Nel 2022 aumenta la spesa delle famiglie per effetto dell’inflazione

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – Nel 2022, la spesa media mensile per consumi delle famiglie in valori correnti è pari a 2.625 euro (2.415 euro nel 2021; +8,7%), ma la crescita in termini reali risulta pressochè nulla per effetto dell’inflazione (+8,7% la variazione su base annua dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo).
E’ quanto emerge dai dati de reort Istat. Poichè la distribuzione dei consumi è asimmetrica e più concentrata nei livelli medio-bassi, la maggioranza delle famiglie spende un importo inferiore al valore medio. Se si osserva il valore mediano (il livello di spesa per consumi che divide il numero di famiglie in due parti uguali), il 50% delle famiglie residenti in Italia ha speso nel 2022 una cifra non superiore a 2.197 euro (2.023 euro nel 2021).
Le famiglie hanno posto in essere strategie di risparmio per far fronte al forte aumento dei prezzi che ha caratterizzato il 2022, in parte grazie a quanto accumulato negli anni di crisi dovuta al Covid. Nel 2020 e nel 2021, infatti, il tasso di risparmio lordo delle famiglie consumatrici è stato, rispettivamente, del 15,6% e del 13,2%, prima di ridiscendere ai livelli pre-Covid attestandosi attorno all’8%. In molti casi si è trattato anche di modificare le proprie scelte di acquisto, in particolare nel comparto alimentare. Il 29,5% delle famiglie intervistate nel 2022 dichiara, infatti, di aver provato a limitare, rispetto a un anno prima, la quantità e/o la qualità del cibo acquistato. Comportamento che trova conferma anche nei dati Istat sul commercio al dettaglio, che registrano in media, nel 2022, per la vendita di beni alimentari, un aumento tendenziale in valore (+4,6%), soprattutto nei discount, e una diminuzione in volume (-4,3%). Più in dettaglio, nel 2022, a fronte del marcato incremento dei prezzi di Alimentari e bevande analcoliche (+9,3% la variazione su base annua dell’IPCA), le spese delle famiglie per l’acquisto di questi prodotti sono cresciute del 3,3% rispetto all’anno precedente (482 euro mensili, pari al 18,4% della spesa totale): il 21,5% della spesa alimentare è destinato alla carne, il 15,7% a cereali e a prodotti a base di cereali, il 12,7% a ortaggi, tuberi e legumi, il 12,0% a latte, altri prodotti lattiero-caseari e uova, l’8,5% alla frutta e il 7,9% a pesce e frutti di mare. Anche nell’ambito della spesa non alimentare, quasi tutti i capitoli di spesa nel 2022 registrano una variazione positiva rispetto al 2021, con le uniche eccezioni di Bevande alcoliche e tabacchi, Mobili, articoli e servizi per la casa e Istruzione, che rimangono stabili. Nel complesso, la spesa non alimentare, che nel 2022 è di 2.144 euro mensili, rappresentando l’81,6% della spesa complessiva, cresce del 10,0% rispetto al 2021. L’incremento delle spese delle famiglie in termini correnti è diffuso su tutto il territorio nazionale, ed è particolarmente intenso nelle Isole (+10,7%), seguite dal Centro (+9,6%) e dal Sud (+9,5%), mentre Nord-ovest e Nord-est si mantengono al di sotto del valore nazionale (rispettivamente, +8,1% e +7,5%). I livelli di spesa più elevati, e superiori alla media nazionale, continuano comunque a registrarsi nel Nord-ovest (2.900 euro), nel Nord-est (2.845 euro) e nel Centro (2.795 euro), mentre sono più bassi (e inferiori alla media nazionale) nelle Isole (2.196 euro) e nel Sud (2.118 euro). Nel 2022, nel Nord-ovest si spendono in media circa 782 euro in più del Sud (e cioè il 36,9% in più), mentre rispetto alle Isole il vantaggio del Nord-ovest in valori assoluti è di 703 euro (pari al 32,0% in più). Nel 2022, le famiglie sembrano essersi adattate alle sfide della fiammata inflazionistica: così, mentre restano abbastanza stabili, tra chi già spendeva per queste voci, i comportamenti di acquisto relativi alle spese per sanità (78,4%, era il 76,9% nel 2021) e carburanti (67,1% contro il 66,5% del 2021), aumenta la quota di chi dichiara di aver limitato in quantità e/o qualità, rispetto a un anno prima, la spesa per cibi (dal 24,4% al 29,5%), bevande (dal 29,6% al 33,3%) e per beni e servizi per la cura e l’igiene personale (dal 31,7% al 35,6%). Nel 2022, la spesa media mensile per una famiglia di una sola persona è pari a 1.937 euro, cioè il 72% circa di quella delle famiglie di due componenti e il 62% circa di quella delle famiglie di tre componenti. Nel 2022, il divario tra la spesa delle famiglie composte solamente da italiani (2.682 euro) e quella delle famiglie con almeno uno straniero (2.026 euro) è di 656 euro (+32,4%, dal +30,3% del 2021). Considerando invece le famiglie composte solo da stranieri, il divario sale a 952 euro (+55,0%, da +52,7% nel 2021). In Italia, nel 2022 paga un affitto per l’abitazione in cui vive il 17,6% delle famiglie (circa 4,6 milioni). Paga un mutuo il 19,3% delle famiglie che vivono in abitazioni di proprietà (circa 3,7 milioni). In termini reali la spesa equivalente diminuisce del 2,5% per le famiglie meno abbienti, mentre per le famiglie più abbienti aumenta dell’1,8% (+0,4% a livello nazionale).
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –

Economia

Festival Regionale Economia civile, conclusi i lavori a Rieti

Pubblicato

-

RIETI (ITALPRESS) – Si è conclusa, dopo tre giorni di lavoro a Rieti, la prima edizione del Festival Regionale dell’Economia Civile, tappa del percorso di avvicinamento alla 6a edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile 2024, promossa da Federcasse (Associazione Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali) e da Confcooperative, organizzata e progettata con NeXt (Nuova Economia per Tutti), con la collaborazione di SEC (Scuola di Economia Civile) e il contributo di Fondosviluppo e realizzata grazie all’impegno del Comitato locale di Rieti coordinato da Campagna Sabina.
“È importante dare continuità a questo tipo di eventi, cercando di capire anche e soprattutto l’impatto che effettivamente hanno per le strategie di sviluppo locale. Questo primo Festival Regionale può rappresentare l’occasione di elaborare e sperimentare il primo modello di Distretto di Economia Sociale e Civile in Italia, che possa rendere stabile il lavoro di co-programmazione e co-progettazione svolto dalle organizzazioni pubbliche e private di un territorio. Ciò può generare nuove filiere produttive a impatto sociale, a partire dall’utilizzo di strumenti di finanza sociale e di Patti di Comunità” ha dichiarato Luca Raffaele (Direttore NeXt Economia e membro del Comitato promotore del Festival Nazionale dell’Economia Civile.
“Essere i primi a portare questo tipo di rassegna è motivo di soddisfazione, soprattutto comprendendo che eventi del genere possono svolgere un ruolo fondamentale nel portare nelle diverse realtà una visione nuova e innovativa, come quella dell’economia sociale e civile. Per aumentare la partecipazione sul territorio lanceremo con il Festival nazionale una call per coinvolgere e valorizzare tutte le buone pratiche di economia sociale e civile presenti nella provincia di Rieti” ha detto Laura Ciacci (Coordinatrice Comitato Locale di Rieti). “La sfida che dobbiamo lanciare e che stiamo cercando di fare anche come amministrazione comunale è quella di iniziare un percorso serio su questo tema, coinvolgendo tutti gli attori del territorio, perché è necessario un reale cambio di paradigma. Non può naturalmente limitarsi come percorso alle iniziative culturali, ma ha bisogno di trovare un terreno di concretezza. Per questo motivo ci proponiamo volentieri di impegnarci insieme al comitato locale del festival e a chiunque voglia essere partecipe di questo processo” ha dichiarato il sindaco di Rieti Daniele Sinibaldi.
“Rieti deve essere orgogliosa di aver ospitato questo evento pre-festival, ma ancor di più deve saper fare tesoro di ciò che questa tre giorni lascia. Confronti, dibattiti e conferenze che hanno lanciato un messaggio chiaro: il tessuto cittadino può e deve cogliere, comprendere la necessità di fare sistema, fare rete ad ogni livello coniugando l’iniziativa privata con quella pubblica, istituendo un tavolo istituzionale di lavoro dedicato all’economia sociale e civile” ha concluso Claudia Chiarinelli, Assessore allo Sviluppo Economico e Lavori Pubblici del Comune di Rieti.

 

fonte foto Ufficio stampa Festival dell’Economia Civile

Advertisement

Leggi tutto

Economia

Cala sipario sulla X edizione di InspiringPR, Festival italiano delle Relazioni Pubbliche

Pubblicato

-

VENEZIA (ITALPRESS) – Si festeggiavano 10 anni di Festival oggi alla Scuola Grande San Giovanni Evangelista a Venezia. E l’atmosfera era infatti quella delle grandi feste: emozione, allegria, calore. E naturalmente pensieri e parole di ispirazione, da riportare a casa e nella propria attività per i tanti presenti alla X edizione di InspiringPR, Festival italiano delle Relazioni Pubbliche, promosso da FERPI e organizzato da FERPI Triveneto, con la collaborazione di UniFERPI Padova e Gorizia e il Patrocinio di Regione del Veneto, Comune di Venezia-Città di Venezia, Marco Polo 700, Università degli Studi di Padova, Unioncamere del Veneto e Istituto Universitario Salesiano Venezia – IUSVE. Presente per il Comune di Venezia, l’Assessore Paola Mar. “Una scommessa vinta”, questo decennale, per Filippo Nani, Presidente della Federazione, “grazie alla creatività e alla immaginazione dei dieci speaker stavolta coinvolti e all’entusiasmo, che cresce anno dopo anno, del team organizzatore e del pubblico. Come testimonia anche il numero di partner e sostenitori che hanno scelto di accompagnare il Festival in questa edizione. 10 anni di InspiringPR che hanno cementato una comunità di colleghe e colleghi, e non solo, intorno a questo evento di promozione di una crescente cultura delle relazioni pubbliche. Un anniversario, quello di oggi, ma anche un nuovo punto di partenza verso traguardi nuovi della professione, nel segno della condivisione di idee e visioni”. Due i Premi assegnati nel corso di InspiringPR: l’InspiringPR Award, partner BAT Italia, per la campagna di relazioni pubbliche distintasi per la sua capacità di ispirazione e il Premio di studio “È il digitale, bellezza!”, in memoria di Adriana Ripandelli, organizzato con famiglia e Mindshare Italia, rivolto agli studenti delle università` italiane per premiare le più` innovative tesi di laurea con focus specifico sulla comunicazione digitale. Il Primo Premio InspiringPR Award VII edizione è andato al Gruppo Feltrinelli per la campagna Leggere Insegna a Leggere, per la capacità di sintesi e coinvolgimento dei destinatari, dimostrando quanto i libri abbiano un forte impatto nella vita delle persone e come possano incidere nel futuro e nelle sorti del mondo, sollecitandole a pensare in autonomia sulle principali sfide attuali. Il Secondo Premio a Veneto Lavoro – Regione del Veneto per la campagna Equamente al Lavoro, per la capacità di affrontare con creatività un tema molto sentito e dibattuto. Secondo Premio pari merito alla Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia Direzione Lavoro, Formazione, Istruzione e Famiglia per la campagna Oltre i soliti cliché. Una Regione per i giovani, per la strategia di storytelling anche attraverso giovani testimonial. Menzione speciale per ADIREILVERO di Pfizer, per aver fornito strumenti e nozioni fondamentali per contrastare il disordine informativo e la misinformazione e favorire una comunicazione responsabile. A Francesca Cristofari il Premio di studio “È il digitale, bellezza!” IV edizione per la tesi di laurea “Strategie di Digital Marketing nel Settore Lattiero-Caseario. Il Caso Studio Ariete Fattoria Latte Sano”, che analizza in modo approfondito l’impatto del Digital Marketing nel settore ed evidenzia l’importanza cruciale di differenti strumenti digitali per incrementare l’engagement degli utenti, potenziare la visibilità del brand e aumentare le vendite in un contesto sempre più orientato alla connettività digitale. “Un Festival che appartiene anche alla città”. Lo ha sottolineato il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, che in un messaggio ha espresso “vicinanza ideale ad un’iniziativa che celebra un traguardo significativo: il suo decimo anniversario. Un decennio di incontri, think tank e visioni, che hanno contribuito ad arricchire di un nuovo paradigma interpretativo il settore delle Relazioni Pubbliche. Il plauso più grande alla Federazione Relazioni Pubbliche Italiana per l’impegno costantemente profuso per arricchire, edizione dopo edizione, questo format. Il lavoro di squadra e le sinergie con il territorio, ci donano non solo un evento, ma una vera e propria piattaforma dove poter coltivare le idee. Non solo quelle correlate alla comprensione del presente, ma soprattutto quelle necessarie per plasmare, sin da ora, un futuro migliore”. “In un mondo in continua evoluzione, dove le relazioni giocano un ruolo sempre più cruciale nella costruzione di ponti e nel superamento delle sfide, la parola diventa il nostro strumento più potente. E in questa decima edizione di InspiringPR, celebrare il potere delle parole significa guardare con fiducia e determinazione verso un futuro di relazioni autentiche, significative e trasformative”, così la delegata di Ferpi Triveneto, Ada Sinigalia. Fiore all’occhiello della delegazione del Triveneto, che lo ha ideato, in questa edizione la scelta del format da parte del Comitato scientifico presieduto da Max Bustreo è caduta su 10 parole, 10 concetti da interpretare per altrettanti relatori provenienti da settori e ambiti diversi. Responsabilità, Accoglienza, Intelligenze, Attenzione, Curiosità, Fantasia, Speranza, Prospettiva, Generosità e Autenticità” il fulcro dei 10 speech ascoltati oggi. InspiringPR 2024 è stato realizzato con il contributo del Corporate Partner BAT Italia, dei Supporting Partner AD Dal Pozzo, Canon Medical Group, Centro Marca, Coca-Cola Italia, Gruppo Matches, Ottagono, e del Local Sponsor Biblion Edizioni. Media partner Corriere del Veneto, Corriere Imprese Nordest, Digital Coach, Radio Piterpan, Telpress, Wired. Questi gli Sponsor tecnici: Cantine Vitevis, Caseificio Zanchetta, ConGusto, Damoli Gastronomia, Flamigni, Genuina Hub Company, Illy, Riso Melotti, Unigadget. Tra i Sostenitori: Aps comunicazione, Bi Wise, Pr Consulting, Thanai Communication Advisors. Tutto su InspiringPR sul sito web e sui canali ufficiali Facebook, LinkedIn, Instagram, X e YouTube. E appuntamento a Venezia il prossimo anno. Sul palco, insieme a Federica Zar, Consigliera nazionale Ferpi con delega alla Comunicazione, il Primo Premio InspiringPR Award è stato consegnato da Massimiliano Colognesi, Head of external affairs BAT Italia, Filippo Nani e Ada Sinigalia nelle mani di Claudio Calò, Group Chief Marketing Officer Gruppo Feltrinelli. Il Secondo Premio InspiringPR Award sempre da Massimiliano Colognesi e Ada Sinigalia, a Silvia Cavallarin di Veneto Lavoro ed Erika Faresin e Bijan Tehranian di Arzanà. Hanno consegnato il Secondo Premio pari merito Massimiliano Colognesi e Ada Sinigalia, nelle mani di Alessia Rosolen, Assessore al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia della Regione Friuli-Venezia Giulia. A consegnare il Premio Menzione Speciale nelle mani dei responsabili External Communication Pfizer (Carla Capobianco, Cinzia Colazzo, Paola Corti, Daniela Sessa) Massimiliano Colognesi e Massimiliano Bustreo, presidente Comitato Scientifico InspiringPR. Il Premio studio “E’ il digitale Bellezza!” è stato consegnato a Francesca Cristofari da Roberto Binaghi, Amministratore delegato Mindshare Italia, Ada Sinigalia e, per famiglia di Adriana, da Alessandro e Mariolina Sattanino. Per i Premi si ringrazia Genuina Hub Company. (ITALPRESS).

Leggi tutto

Economia

Festival Regionale dell’Economia Civile, focus su territori e visione europea

Pubblicato

-

RIETI (ITALPRESS) – Seconda giornata di lavori per il Festival Regionale dell’Economia Civile in corso a Rieti, tappa del percorso di avvicinamento alla VI edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile 2024, promosso da Federcasse (Associazione Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali) e da Confcooperative, organizzato e progettato con NeXt (Nuova Economia per Tutti), con la collaborazione di SEC (Scuola di Economia Civile) e il contributo di Fondosviluppo e realizzato grazie all’impegno di Campagna Sabina. Dopo una mattinata di incontro con le scuole, nel pomeriggio i lavori sono proseguiti con il panel “Strategie per lo sviluppo locale sostenibile, partecipato e civile”, nel corso del quale si sono susseguiti interventi di rilievo. Leonardo Becchetti (Direttore Festival Nazionale Economia Civile e Co-fondatore NeXt Economia) ha dichiarato: «La comunità sociale economica è composta da grandi aree urbane, ma anche da tantissime realtà interne che, con la crisi demografica, sono a rischio. Qui le popolazioni, troppo spesso, non sono al centro dell’attenzione e soffrono di una diseguaglianza di rappresentazione. Fare un Festival di questo tipo a livello regionale è importante, perché certifica l’attenzione dell’economia civile ai problemi del territorio». (ITALPRESS).Maurizio Aletti (Direttore Generale di Federlus) ha sottolineato come «le banche di credito cooperativo svolgono un ruolo significativo contro lo spopolamento bancario. Molti istituti lasciano i territori perché, dal loro punto di vista, sono meno redditizi. Le banche di credito cooperativo, al contrario, cercando di mantenere i presidi territoriali per i soci ed i clienti delle comunità locali e nel lazio tale azione è significativa». Per Pinuccia Niglio (Prefetto di Rieti) «La sicurezza non è lontana dalla felicità, dalla società felice. È evidente, d’altronde, la coincidenza tra gli scopi dell’economia sociale e civile e gli obiettivi principali della nostra Costituzione. Le Istituzioni, non va dimenticato, hanno il dovere di rimuovere ciascuno ostacolo che impedisca la piena realizzazione della persona». Secondo Cristina De Luca (Presidente CSV Lazio) «il volontariato è uno di quei soggetti presenti sul territorio che devono lavorare in ottica di relazione tra di loro, superando steccati un tempo ideologici, per permettere maggiore consapevolezza verso l’impegno gratuito che pone al centro la persona, anche superando le disuguaglianze. Il volontariato irradia l’impegno del singolo rendendolo impegno comunitario, il tutto riuscendo a tenere lo sguardo a presente e congiuntamente al futuro». Stefania Mancini (Presidente Assifero) ha ricordato come ci siano «centinaia di migliaia di fondazioni ed enti filantropici in Europa. Le Fondazioni al momento sono dall’UE comprese nel piano di azione dell’economia sociale come soggetti strategici e non solo finanziatori grazie a uno straordinario processo di lettura dei territori. Le cosiddette Fondazioni di comunità a livello territoriale sono una prassi molto interessanti da considerare in questo quadro, poiché vivono esclusivamente se avallate dai soggetti che rappresentano i diritti degli abitanti del territorio e dagli abitanti stessi. Le Fondazioni non di comunità, invece, hanno il diritto e il dovere di aiutare le organizzazioni locali, comprese quelle di volontariato, svolgendo un ruolo altrettanto importante per i territori». «In Italia si è accentrato tutto nelle grandi città, soprattutto a livello di sviluppo economico. Tutto ciò ha depauperato le aree interne, che si sono impoverite demograficamente. Come Regione Lazio vogliamo dare nuova linfa alle aree interne» ha dichiarato Manuela Rinaldi (Assessore Lavori Pubblici, Politiche di Ricostruzione, Viabilità, Infrastrutture, Regione Lazio). Dal territorio, il focus si è spostato all’internazionalità con il panel “L’economia sociale e civile in Europa”. «L’economia sociale guarda a soggetti aggregati e strutturati, ponendosi obiettivi concreti. Se parliamo di economia civile, però, dobbiamo avere un respiro più ampio e un orizzonte dove non c’è chi sta dentro e chi sta fuori. In economia civile le persone provano a sentirsi parte di una comunità con un legame più profondo con l’idea dei territori e il benessere collettivo» ha detto Francesca Coleti (Responsabile Terzo Settore ed economia sociale ARCI Nazionale). Per Paolo Dalla Sega (Manager Culturale Greccio 2023, Curatore Piano di politiche culturali Trento 2034) «bisogna insegnare ai territori che si raggiungono più risultati in logica di rete. Questo è il fondamento dell’economia sociale e civile: tenere insieme mondi che viaggiano separati, perché insieme si raggiungono traguardi più importanti. Nelle aree interne il protagonismo si traduce troppo spesso in particolarismo. Bisogna superare questi sentimenti irrazionali e cominciare a crescere insieme, condividendo obiettivi». Silvia Stilli (Portavoce AOI Cooperazione E Solidarietà Internazionale) ha evidenziato come «l’economia civile in Italia è un dato caro e assodato se parliamo del suo valore. Purtroppo non per la sua diretta applicazione. A livello europeo, invece, c’è differenza e siamo ancora un po’ indietro. Il nostro Paese ha più senso di comunità per sviluppare economie più sostenibili che siano di giustizia sociale, di felicità e benessere complessivo». (ITALPRESS).

 

fonte foto Ufficio stampa Festival dell’Economia Civile

Advertisement

Leggi tutto
Advertisement


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano