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Cronaca

Lookman-Ederson decidono la sfida, Atalanta-Genoa 2-0

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BERGAMO (ITALPRESS) – Quinta vittoria in campionato e sesta posizione per l’Atalanta di Gian Piero Gasperini. I bergamaschi vincono 2-0 contro il Genoa grazie alle reti di Lookman ed Ederson, entrambe nella ripresa. Nulla da fare per i liguri, fermi a quota 8 in classifica. I nerazzurri torneranno in campo giovedì in Europa League, in programma la trasferta in casa dello Sturm Graz. Il segnale lanciato da Gian Piero Gasperini sin dall’inizio è stato abbastanza chiaro: nessun pensiero alla coppa, tridente pesante con De Ketelaere e Lookman a supporto di Scamacca, con De Roon ed Ederson in mediana. Gilardino – senza Retegui, Strootman, Messias e Jagiello -, ha schierato un 3-5-2 abbottonato con Malinovskyi mezzala e il duo Ekuban-Gudmundsson in attacco. Nel primo tempo c’è stato qualche lampo rossoblù sulle ripartenze, i padroni di casa hanno invece cercato di gestire il solito possesso sul perimetro: Scamacca ci ha provato prima dal limite, poi con un diagonale da posizione decentrata, il Grifone si è fatto vedere con un tiro da lontano di Ekuban. L’ingresso di Miranchuk per uno spento De Ketelaere ha dato una scossa ai nerazzurri, il russo ha imbeccato sia Lookman che Scamacca: il colpo di tacco del numero 90 ad inizio ripresa è stato deviato in corner da Leali. I padroni di casa sono riusciti a sbloccare il match al 23′ della ripresa quando Lookman, da terra, è riuscito a superare il portiere ospite: Marinelli ha prima annullato la rete per fallo di mano, poi dopo una revisione al VAR durata quattro minuti ha confermato il gol. Il Genoa ha provato il tutto per tutto nei sei minuti di recupero concessi dal direttore di gara, a un minuto e mezzo dal termine Carnesecchi ha salvato su Puscas grazie a un’uscita tempestiva: sul ribaltamento di fronte Ederson, servito da Pasalic, ha chiuso la partita con un diagonale imparabile.
– foto Image –
(ITALPRESS).

Cronaca

Mattarella visita una scuola di Palermo “Il dialogo fa crescere”

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PALERMO (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato a sorpresa la scuola di Palermo “Edmondo De Amicis-Leonardo Da Vinci” nella sede di via Serradifalco, nel quartiere Noce-Malaspina. Il capo dello Stato si è intrattenuto in particolare con i bambini della 5^ C, una classe primaria multietnica, i cui alunni furono oggetto a ottobre di insulti e commenti a sfondo razzista mentre partecipavano all’iniziativa “Io leggo perchè”, al centro di Palermo.
Tutt’altro che imbarazzati dalla presenza dell’ospite illustre (la visita era stata tenuta segreta dalla dirigente scolastica Giovanna Genco), hanno rivolto al presidente alcune domande, consegnandogli alcuni doni. Sulla lavagna di classe spiccava un grande tricolore.
I bambini hanno poi scortato il presidente nell’aula magna, dove l’orchestra dei ragazzi delle classi della secondaria ha suonato due brani di Giuseppe Verdi, il coro delle Zingarelle dalla Traviata e il “Va, pensiero” dal Nabucco.
“Vivere insieme, dialogare, fa crescere, rivolgo un sentito grazie ai vostri insegnanti. Insegnare è un’impresa difficile ma esaltante”, ha detto il presidente ai circa 300 ragazzi al termine dell’incontro.
“Siete bravissimi, avete eseguito magistralmente questi due pezzi, e non è facile con tanti strumenti ad arco, a fiato, a percussione. Complimenti ai vostri insegnanti e complimenti a voi – ha affermato il capo dello Stato rivolgendosi all’orchestra che aveva eseguito i due brani. “La musica e la cultura sono il veicolo della vita, della convivenza, dell’apertura, della crescita personale e collettiva, tutti quanti insieme – ha aggiunto -. Per me è grande motivo di soddisfazione essere qui e farvi i complimenti”.
“Io ogni anno vado in una scuola per l’apertura dell’anno scolastico. Ma non è frequente che in altre occasioni vada a visitare delle scuole. Sono lietissimo di essere qui questa mattina e ringraziarvi di quello che fate, facendovi gli auguri per i vostri studi e il vostro futuro – ha spiegato il presidente -. Ringrazio ancora una volta i vostri insegnanti per quello che vi trasmettono, per come vi guidano nell’accrescimento culturale. Voi siete una scuola che con la lettura, la musica e altre iniziative di crescita culturale esprime i valori veri della convivenza nel nostro Paese e nel mondo, che è sempre più unito, connesso, sempre più senza confini. E’ una ricchezza quella di crescere insieme, scambiarsi opinioni, abitudini, idee. Ascoltare gli altri fa crescere e voi lo state facendo, per questo complimenti e auguri”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Cronaca

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Cronaca

Tajani “Per la pace in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Siamo all’alba di una possibile pace che potrebbe coinvolgere l’intera regione”. Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista al quotidiano La Stampa in merito alla tregua a Gaza.
“Ora inizia un lavoro diplomatico lungo e complesso per rafforzare la tregua – sottolinea Tajani -. Le prossime sei settimane saranno la chiave per porre le basi del passaggio dalla prima alla seconda fase del cessate il fuoco. La liberazione delle prime tre giovani donne israeliane è positiva, ma ora deve proseguire la liberazione degli ostaggi israeliani e, contestualmente, si devono far arrivare aiuti alla popolazione palestinese”.
Una volta stabilizzata la tregua “si potrà ridare slancio agli Accordi di Abramo, con cui si volevano normalizzare i rapporti dei Paesi arabi con Israele. Quel percorso era quasi concluso, ma si è interrotto con l’attacco del 7 ottobre. Adesso si devono riannodare i fili”.
Per il ministro “sarebbe una buona idea avere una missione di interposizione promossa da un ente internazionale come l’Onu. Purchè sia a guida araba. Può aiutare a consolidare la pace e a rafforzare l’Autorità palestinese. Siamo ancora in una fase embrionale, ma saremmo pronti a partecipare con un contingente. Serve, più in generale, una presenza europea in Medio Oriente. E in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo, se c’è un accordo gradito a entrambe le parti”.
Alla domanda se l’Italia ha l’obiettivo di riconoscere la Palestina, il vicepremier risponde così: “Sì, la nostra strada porta lì, ma ci vuole tempo perchè la Palestina deve essere riconosciuta anche da Israele e a sua volta deve riconoscere Israele. Le iniziative unilaterali che ho visto finora da parte di alcuni Paesi non servono alla Palestina nè alla pace”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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