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Cronaca

Sui media il conflitto a Gaza “riaccende” pure la guerra in Ucraina

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ROMA (ITALPRESS) – Sui media italiani una guerra tira l’altra: Il conflitto a Gaza ha “riacceso” anche l’interesse di radio e tv nazionali per la guerra tra Ucraina e Russia, le cui citazioni nelle due settimane precedenti l’attacco contro Israele (7 ottobre) erano 1.684 salendo a 2.520 nelle due settimane successive (+49%). Il dato emerge dal monitoraggio sulle principali emittenti televisive e radiofoniche italiane svolto da Mediamonitor.it, piattaforma che utilizza tecnologia e soluzioni sviluppate da Cedat 85, azienda attiva da oltre 35 anni nella fornitura dei contenuti provenienti dal parlato. Mediamonitor.it ha raccolto le citazioni relative alla guerra in corso nell’Est Europa e quelle relative al conflitto scoppiato in Palestina, analizzando separatamente le due settimane precedenti l’attacco terroristico del 7 ottobre (23 – 6 ottobre) e le due settimane successive (7 – 25 ottobre).
L’effetto traino del conflitto in Palestina vale soprattutto per La7: dal 23 settembre al 6 ottobre su La7 la guerra in Ucraina è stata menzionata 68 volte, dal 7 al 25 ottobre le citazioni sono salite a 161 registrando un aumento del 136% sul periodo precedente. Sui 4 canali della Tv di Stato (Rai1, Rai 2, Rai 3 e Rai News) l’incremento è del 58% passando da 319 a 506 citazioni. Anche Sky “rispolvera” l’interesse per il conflitto ucraino: con menzioni che passano da 184 a 247 (+34%). Sui 4 canali Mediaset (Rete 4, Canale 5, Italia 1 e Tgcom 24) questa tendenza risulta più contenuta: +21% da 279 a 338 citazioni.
Restringendo l’obiettivo sui singoli canali in Rai, le due guerre si fanno “sponda” specialmente su Rai 2 (da 31 a 67, +116%), Rai 3 (da 86 a 141, +63%) e RaiNews 24 (da 154 a 248, +61%). Le citazioni della guerra ucraina rimangono sostanzialmente stabili su Rai 1 nei due periodi di monitoraggio (48 e 50). Sul fronte Mediaset risultano più cospicui gli incrementi di Rete 4 (da 35 a 57, +62%) e Canale 5 (da 43 a 62, +44%). Su Tgcom 24 la situazione è quasi invariata: 184 menzioni tra il 23 settembre e il 6 ottobre e 210 tra il 7 e il 25 ottobre (+14%). Unico canale che registra un calo di attenzione per la guerra in Ucraina post attacco di Hamas è Italia 1 dove le relative citazioni scendono da 17 a 9.
L’analisi di Mediamonitor.it si è concentrata anche sul livello di interesse per il solo conflitto israelo-palestinese ripartito il 7 ottobre. Sulle radio e tv nazionali le citazioni relative alla situazione nella striscia di Gaza erano soltanto 2 fino al 6 ottobre e sono diventate 2.780 nelle ultime due settimane. Nella narrazione del conflitto mediorientale la tv pubblica prevale sul suo concorrente principale Mediaset: 569 a 502. Guardando i singoli canali televisivi scopriamo che ne parlano soprattutto quelli di sola informazione: SkyTg 24 con 303 menzioni della crisi nel sud della Palestina, secondo posto per Tgcom 24 (285) che precede Rai News (con 275 citazioni). La7 è il primo canale generalista in questa speciale classifica con 139 menzioni. Rai 2 ed Italia 1 chiudono la graduatoria con rispettivamente 70 e 36 citazioni nelle ultime due settimane sulla guerra a Gaza.

– foto ufficio stampa SecNewgate –
(ITALPRESS).

Cronaca

L’Università Cattolica propone un confronto internazionale sulla malnutrizione

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CREMONA (ITALPRESS) – È stato Papa Francesco a definire per la prima volta l’università “laboratorio di speranza”. Era il 2021. Nel suo videomessaggio indirizzato all‘Università Cattolica del Sacro Cuore per l’inaugurazione del suo centesimo anno accademico, Papa Francesco parlò dell’università come “una comunità aperta al mondo senza paura”, sottolineando che questa è vera speranza. Lo ha ricordato il Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Elena Beccalli nel suo intervento in apertura del colloquio scientifico “La Speranza per un pianeta nutrito: quale agenda per le università cattoliche?”, nell’aula magna del campus di Cremona, nell’ambito dell’iniziativa di ateneo sulla Speranza nell’anno giubilare che vede protagoniste tutte le 12 Facoltà della Cattolica.

“Per essere davvero università generatrici di speranza, studiosi e ricercatori sono chiamati a sviluppare nuovi modelli, ponendo al centro la questione antropologica”, ha affermato la professoressa Beccalli. Una “rigenerazione intellettuale” nella quale è fondamentale “cambiare paradigma verso uno sviluppo inclusivo e sostenibile”.

“Per accogliere attivamente i temi del Giubileo 2025 Spes non confundit e promuovere un Cammino di Speranza, la nostra Facoltà, in collaborazione con la FUCE e con la Fondazione Gravissimum Educationis del Dicastero per la Cultura e l’Educazione del Vaticano, ha ideato questa iniziativa della durata di due giorni, di respiro internazionale, per rafforzare la collaborazione tra le università cattoliche, in modo da affrontare una delle sfide più urgenti al mondo: ridurre la malnutrizione, che continua a colpire una parte significativa della popolazione globale”, ha detto Pier Sandro Cocconcelli, Preside della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, nella sessione plenaria dell’evento alla quale hanno partecipato anche don Davide Milani, segretario generale della Fondazione Pontificia Gravissimum educationis, e Isabel Maria de Oliveira Capeloa Gil, Rettore della Universidade Catòlica Portuguesa e Presidente della Federazione internazionale delle Università cattoliche (FIUC).La speranza non delude” ha proseguito Cocconcelli. “Noi abbiamo la speranza di dotare le giovani generazioni di competenze scientifiche e tecniche avanzate, unite a una profonda visione etica, affinché possano affrontare una sfida così grande a livello globale”

L’evento vuole promuovere un dialogo multidisciplinare e transdisciplinare all’interno della comunità universitaria cattolica in Europa e Africa. “Il degrado ambientale è strettamente legato ai problemi della fame e della malnutrizione che, se non affrontati, potrebbero innescare una grave instabilità globale” ha aggiunto la professoressa Beccalli, citando l’ultimo rapporto The State of Food Security and Nutrition in the World, redatto da cinque agenzie specializzate delle Nazioni Unite, secondo il quale nel 2023 circa 733 milioni di persone hanno sofferto la fame. Si tratta di una persona su 11 in tutto il mondo, mentre oltre 2,3 miliardi di persone si trovano ad affrontare un’insicurezza alimentare moderata o grave. “Questa tendenza allarmante sottolinea l’urgente necessità di un’azione coordinata per combattere la fame e la malnutrizione”, ha aggiunto Beccalli, secondo la quale “particolarmente preoccupante è la situazione in Africa, dove circa il 20% della popolazione soffre di insicurezza alimentare”.

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Proprio per questo, il Piano Africa dell’Università Cattolica del Sacro Cuore prosegue la tradizione di impegno dell’ateneo, rafforzando progetti educativi e di ricerca, con 125 progetti attivi in 40 paesi africani, dieci dei quali ospitati proprio dai campus di Piacenza e di Cremona, e realizzati attraverso la collaborazione con università, istituzioni, imprese e comunità locali. Del resto, ha concluso il Rettore, fame e malnutrizione “sono il risultato di profonde disuguaglianze e polarizzazioni”, e “non possono essere considerate esternalità negative di un buon modello economico”.

-Foto Università Cattolica-
(ITALPRESS).

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Cronaca

ZONA LOMBARDIA – 6 MAGGIO 2025

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Il commento ai fatti del giorno in Lombardia: un focus quotidiano a cura di Emanuele Bottiroli, un esperimento multimediale allargato anche ai social, per essere sempre aggiornati su quanto avviene sul nostro territorio in tempo reale. Dal lunedì al venerdì alle 13 su Lombardia Live 24.

Commentate la diretta oppure scriveteci: info@lombardialive24.it.

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Cronaca

Ucraina, appello dei cardinali “per una pace giusta e duratura”

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CITTA’ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “Noi Cardinali di Santa Romana Chiesa, riuniti in Congregazione Generale prima dell’inizio
del Conclave, costatato con rammarico che non si sono registrati progressi per favorire i processi di pace in Ucraina, in Medio Oriente e in tante altre parti del mondo, anzi che si sono intensificati gli attacchi specialmente a danno della popolazione civile, formuliamo un sentito appello a tutte le parti coinvolte affinchè si giunga quanto prima ad un cessate il fuoco permanente e si negozi, senza precondizioni e ulteriori indugi, la pace lungamente desiderata dalle popolazioni coinvolte e dal mondo intero. Invitiamo tutti i fedeli a intensificare la supplica al Signore per una pace giusta e duratura”. Così i cardinali in una dichiarazione congiunta diffusa dalla Sala Stampa Vaticana.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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