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Cronaca

IL MERCANTE E L’ABUSIVO, UNA LETTERA APERTA CHE FA RIFLETTERE

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Nell’Italia delle regole che non sono uguali per tutti, capita che un venditore ambulante storico e autorizzato subisca le minacce di un irregolare, segnalato e sanzionato per la sua condotta scorretta dall’Ispettorato del Lavoro. E’ accaduto nei giorni scorsi nella vicina provincia di Piacenza.
L’imprenditore, esasperato, ha indirizzato una lettera aperta a chi lo ha infangato, ritenendolo forse responsabile dei controlli e delle giuste sanzioni in un mondo alla rovescia in cui chi le leggi le rispetta si trova ormai sempre più spesso a doversi giustificare. Un problema che non interessa, solo, i mercati del piacentino ma anche quelli della provincia di Pavia e di molti altri centri lombardi.

Il testo della lettera aperta è intitolato “Vile”. “Carissimo abusivo, tu che ti permetti di esporre nei mercati senza averne titolo, ritieni di averne per divulgare falsità sul mio conto, chi onestamente lavora e rispetta i colleghi, tu che ti permetti d’infangare la mia persona , accusandomi di essere il giuda della situazione, di colui il quale, ha fatto richiedere controlli nei confronti di lavoratori autonomi nel mercato che frequenti anche tu. Non solo reputo tu sia un vigliacco, reputo anche tu sia indegno di svolgere la mia professione in quanto abusivo. Il detto dice: “Male non fare, paura non avere”! Tu paura ne hai, perché ti nascondi come un fantasma, per vendere la tua mercanzia, sapendo benissimodi commettere una irregolarità. Caro Vile abusivo, io vado e andrò sempre a testa alta, sapendo di non aver ingannato i miei colleghi, tu rimarrai sempre nei meandri dei bassi fondi, il tuo habitat naturale. Ti saluto ricordandoti che l’onestà paga sempre”.

Una lettera aperta che dà il segno non solo dell’esasperazione ma anche dell’importanza di controlli capillari e costanti volti a far sì che nessuno metta in atto una vera e propria concorrenza sleale ai danni d’imprenditori del settore, una piaga che negli ultimi anni ha portato molti a gettare la spugna e a cessare l’attività facendo mancare un pezzo d’identità ai mercati storici nelle piazze italiane. D’altra parte chi rispetta le regole nazionali, regionali e comunali dichiarando altresì le proprie entrate al Fisco è certamente svantaggiato rispetto a chi fa tutto in nero, nell’ombra, sperando di non essere mai scoperto. I controlli ci sono ma non sono continuativi e questo pone a serio repentaglio la storia di tante piazze mercatali storiche.

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Cronaca

Migranti, per Corte Ue giudici devono valutare scelta Paesi sicuri

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LUSSEMBURGO (ITALPRESS) – Secondo la Corte di Giustizia dell’Unione europea, il diritto dell’Unione non osta a che uno Stato membro proceda alla designazione di un paese terzo quale paese di origine sicuro mediante un atto legislativo, a condizione che tale designazione possa essere oggetto di un controllo giurisdizionale effettivo. Detto controllo deve vertere sul rispetto delle condizioni sostanziali di siffatta designazione enunciate all’allegato I a tale direttiva, in particolare quando un ricorso sia presentato avverso una decisione di rigetto di una domanda di protezione internazionale in esito alla procedura accelerata applicabile ai cittadini di paesi terzi così designati. La Corte sottolinea altresì che le fonti di informazione su cui si fonda siffatta designazione devono essere sufficientemente accessibili, sia per il richiedente che per il giudice competente. Tale prescrizione mira a garantire una tutela giurisdizionale effettiva, consentendo al richiedente di difendere efficacemente i suoi diritti e al giudice nazionale di esercitare pienamente il proprio sindacato giurisdizionale. Peraltro, il giudice può, quando verifica se siffatta designazione rispetti le condizioni previste all’allegato I alla direttiva, tener conto delle informazioni da esso stesso raccolte, a condizione di verificarne l’affidabilità e di garantire alle due parti del procedimento la possibilità di presentare le loro osservazioni su tali informazioni supplementari. Infine, la Corte precisa che, fino all’entrata in vigore di un nuovo regolamento destinato a sostituire la direttiva attualmente applicabile, uno Stato membro non può designare come paese di origine “sicuro” un paese terzo che non soddisfi, per talune categorie di persone, le condizioni sostanziali di siffatta designazione.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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Cronaca

Scoperto un chilo di cocaina nascosto in mare a Ponza

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ROMA (ITALPRESS) – I militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Ponza hanno individuato e recuperato 1 chilo di cocaina occultata nelle acque antistanti l’isola.

La sostanza stupefacente, già confezionata in 15 “panetti”, era custodita all’interno di una busta impermeabile, immersa in un’area laterale della zona ormeggi e accuratamente zavorrata con chiavi da meccanico e un martello, con ogni probabilità al fine favorirne il parziale inabissamento per poi provvedere al successivo recupero; è, questa, una tecnica verosimilmente adottata alla luce dell’intensificazione dei controlli sul territorio da parte delle forze di polizia e della Guardia di Finanza, svolti anche con l’ausilio delle unità cinofile del Gruppo di Formia, strategia che solo nello scorso fine settimana aveva portato alla segnalazione di 7 soggetti di età compresa fra i 17 e 35 anni alle competenti Prefetture (cinque a quella di Roma e due a Latina) per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale e, in un caso, al deferimento di una persona alla Procura della Repubblica di Cassino per la fattispecie di detenzione illecita per fini di spaccio, con il sequestro di oltre 40 grammi di sostanze di varia natura (cocaina, hashish e marijuana).

Secondo le prime stime, dal quantitativo scoperto e sequestrato si sarebbero potute ricavare circa 5.000 dosi, per un valore al dettaglio compreso tra 80 e 100 euro per singola dose, per un guadagno stimato tra 400.000 e 500.000 euro. La droga sequestrata è stata posta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, le attività investigative proseguono, ed appare fondata l’ipotesi che si tratti di un carico abbandonato in mare da un corriere, destinato a essere recuperato successivamente per rifornire il mercato locale, particolarmente attivo nel periodo estivo in concomitanza con l’elevata presenza turistica.

-foto Gdf-

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(ITALPRESS).

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Cronaca

Dazi, Trump firma ordine esecutivo per nuove tariffe dal 7 agosto

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WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha firmato nella notte italiana l’ordine esecutivo con il quale vengono imposti i nuovi dazi a diversi Paesi, che variano dall’11% al 41%. Confermato l’accordo raggiunto in Scozia con l’Unione europea. Ai prodotti Ue, infatti, saranno applicati dazi pari al 15%. I nuovi dazi entreranno in vigore il 7 agosto, infatti fino ad allora rimarranno ai livelli attuali. Il presidente Usa ha anche annunciato un periodo di negoziazione di 90 giorni con il Messico, mantenendo le attuali aliquote tariffarie del 25%.
La maggior parte dei Paesi sarà soggetta a dazi del 15%, con alcuni Stati che si trovano ad affrontare aliquote più elevate, come il Sudafrica al 30%, la Serbia al 35% e la Svizzera al 39%.
L’India vedrà i suoi prodotti tassati al 25%, a cui si aggiungerà una sorta di “penalità” ulteriore perchè acquista petrolio da Mosca. “Alcuni partner commerciali hanno concordato, o sono sul punto di concordare, impegni commerciali e di sicurezza significativi con gli Stati Uniti, dimostrando così la loro sincera intenzione di porre rimedio in modo permanente alle barriere commerciali che hanno contribuito all’emergenza nazionale e di allinearsi con gli Stati Uniti su questioni economiche e di sicurezza nazionale”, ha spiegato Trump nell’ordinanza. “Altri partner commerciali, pur avendo avviato negoziati, hanno offerto condizioni che, a mio giudizio, non affrontano sufficientemente gli squilibri nelle nostre relazioni commerciali o non sono riusciti ad allinearsi sufficientemente con gli Stati Uniti su questioni economiche e di sicurezza nazionale. Vi sono anche alcuni partner commerciali che non hanno avviato negoziati con gli Stati Uniti o non hanno adottato misure adeguate per allinearsi sufficientemente con gli Stati Uniti su questioni economiche e di sicurezza nazionale”, ha aggiunto.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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