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Cronaca

“L’eleganza del dono” Galtrucco sostiene la ricerca Fondazione Humanitas

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MILANO (ITALPRESS) – Lo splendido Salone dei Tessuti (Via San Gregorio 29, Milano) ospita questa sera a partire ore 19:00, “L’eleganza del Dono”, un evento filantropico di raccolta fondi organizzato da Galtrucco a favore di Fondazione Humanitas per la Ricerca per sostenere i progetti di ricerca della professoressa Maria Rescigno, responsabile del Laboratorio dell’Immunità delle mucose e Microbiota di Humanitas, professore ordinario di Patologia Generale e prorettrice alla Ricerca di Humanitas University, tra le massime esperte internazionali di Microbiota, i miliardi di microorganismi che abitano prevalentemente il nostro intestino e contribuiscono alla salute, fisica ma anche psico-emotiva, e dunque la qualità della vita. Galtrucco, che da sempre ha segnato le tendenze del gusto e dell’eleganza italiana, ha deciso, per questa speciale occasione, di mettere in vendita 2 esclusivi foulard di seta preziosa a tiratura limitata (300 pezzi numerati cad.), ispirati ai bozzetti storici conservati presso gli Archivi Galtrucco e riportati alla luce nella recente pubblicazione della collezione completa dei 299 figurini. Il ricavato dei foulard presentati in speciali pochette, sarà integralmente devoluto alla Ricerca scientifica, nello specifico del microbiota, di cui si stanno scoprendo numerose potenzialità. Due dei foulard incorniciati e reinterpretati durante la serata in un live painting show dal pittore Fabrizio Vendramin saranno battuti all’asta da Raphaelle Blanga che per tanti anni è stata delle una battitrici di punta della casa d’aste inglese Sotheby. “Il microbiota intestinale – spiega la professoressa Rescigno – è l’insieme di tutti i microorganismi che vivono in simbiosi con il nostro organismo. Essi sono fondamentali per il nostro benessere ma, in particolari condizioni, possono anche costituire un rischio per la salute. Per questo motivo il nostro intestino ha instaurato una serie di misure protettive: fisiche, chimiche e cellulari. Se questi meccanismi di difesa si alterano o si generano delle disbiosi, cioè delle alterazioni nella composizione del microbiota, si può instaurare una condizione di intestino “permeabile” o Leaky gut. L’intestino permeabile consente l’ingresso di molecole indesiderate nel nostro organismo, potenzialmente responsabili di stati infiammatori anche in distretti distanti dalla pancia. A lungo andare, specie se la disbiosi diventa uno stato abituale o predominate rispetto all’eubiosi (lo stato ottimale in cui le diverse popolazioni di microorganismi convivono in equilibrio potenziando il nostro benessere), si possono sviluppare delle forme infiammatorie croniche capaci di danneggiare gli organi e portare a diverse sindromi. Tra queste la sindrome metabolica, l’intestino irritabile o, tra le ipotesi più recenti, la neuroinfiammazione e le malattie neurodegenerative. Grazie a questa raccolta fondi potremo sviluppare progetti di ricerca per valutare i determinanti microbici che contribuiscono ad aumentare o ridurre la permeabilità intestinale e la loro applicabilità a scopo diagnostico, preventivo e terapeutico”. Il progetto di ricerca avrà una durata di 2 anni. “Lo studio – precisa la professoressa – prevede la raccolta di campioni biologici (sangue e feci) da persone con disturbi gastrointestinali, rappresentata da una popolazione di senior, comprese persone con demenza senile, di età superiore a 65 anni e da individui sani, adulti tra 18 e 60 anni, che formeranno il gruppo di controllo. Il nostro intento è valutare l’eventuale correlazione tra una condizione di “intestino permeabile”, disbiosi e disturbi gastrointestinali, in particolare con la sindrome dell’intestino irritabile in queste fasce di popolazione, analizzando specifici indicatori circolanti dello stato di permeabilità dell’intestino e dalle feci. Ciò ci permetterà di analizzare la composizione del microbiota, caratterizzare l’eventuale disbiosi, e avviare così strategie diagnostiche e terapie innovative mirate”.(ITALPRESS).

Foto: Fondazione Humanitas

Cronaca

Pellacani vince il bronzo iridato nei tuffi da un metro

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ROMA (ITALPRESS) – Chiara Pellacani ha vinto la medaglia di bronzo nella finale del trampolino da un metro femminile dei Mondiali di tuffi, in scena all’OCBC Aquatic Centre di Singapore. La romana, tesserata Fiamme Gialle ed MR Sport Fratelli Marconi, ha totalizzato il punteggio di 270.80. Oro alla australiana Maddison Keeney con 308.00 punti; argento alla cinese Yajie Li con 290.25.

Prima medaglia per l’Italtuffi a Singapore: è la decima in totale per il team azzurro, dopo le sei d’argento del nuoto in acque libere e le tre (un argento e un bronzo) del nuoto artistico.
Per Pellacani è la quinta medaglia in gare dei Campionati Mondiali: nelle precedenti edizioni ha già vinto due argenti e altrettanti bronzi. Per la saltatrice del team diretto da Oscar Bertone si tratta però del primo podio iridato a livello individuale. E’ quindi la terza azzurra di sempre a vincere una medaglia individuale nei Mondiali di tuffi, dopo Tania Cagnotto ed Elena Bertocchi.

LE PAROLE DEI PROTAGONISTI

“Grande gioia. Sono molto soddisfatto, soprattutto per Chiara. E’ una medaglia voluta e cercata. Lei non credeva molto nel trampolino da un metro ma noi abbiamo insistito e le abbiamo detto ‘provaci’. La sua condotta è stata più lineare rispetto alle avversarie. Ha fatto tuffi molto alti, con parabole migliori. Dopo le due medaglie di legno dei Giochi di Parigi, Pellacani è maturata e ha veramente capito cosa vuol fare da grande. Il podio di oggi è la dimostrazione”. Così, ai microfoni di RaiSport, il direttore tecnico azzurro, Oscar Bertone.

“E’ la mia prima medaglia individuale e sono veramente contenta ed emozionata. Ho lavorato tantissimo e ci tenevo molto. Ho pianto proprio perchè sul podio ho pensato alla fase di preparazione, lunga e intensa. Dedico la medaglia al mio allenatore, alla mia squadra, alle Fiamme Gialle e alla Federazione. Mi hanno aiutato tutti tanto. Sono molto soddisfatta; la giornata è stata molto lunga; domani mi riposerò. Il Mondiale è iniziato nel modo migliore”. Così, ai microfoni di Rai Sport, Chiara Pellacani, pochi minuti dopo la vittoria del bronzo iridato.

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– foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Meloni “Riconoscere ora Stato di Palestina sarebbe controproducente”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’ho detto varie volte, anche in Parlamento. L’ho detto alla stessa autorità palestinese e l’ho detto anche a Macron. Credo che il riconoscimento dello Stato di Palestina, senza che ci sia uno Stato della Palestina, possa addirittura essere controproducente per l’obiettivo”. Così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni al quotidiano La Repubblica. “Se qualcosa che non esiste viene riconosciuto sulla carta – prosegue la premier -, il problema rischia di sembrare risolto, quando non lo è”, e poi sottolinea: “Quanto ho detto è la ragione per la quale essendo favorevolissima allo Stato della Palestina, non sono favorevole al suo riconoscimento a monte di un processo per la sua costituzione”. “L’Italia è per la soluzione due popoli e due Stati – evidenzia -, ma il riconoscimento del nuovo Stato palestinese deve avvenire in contemporanea con il riconoscimento da parte loro dello Stato di Israele. A noi interessa la pace, non la vittoria di uno sull’altro”, conclude la premier.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Salvini “Riconoscere Stato di Palestina è regalo ad Hamas”

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FIRENZE (ITALPRESS) – Riconoscere adesso lo Stato di Palestina “è un regalo ad Hamas, è un regalo ai terroristi islamici. Prima si rilasciano gli ostaggi, e prima si scioglie quella che è riconosciuta a livello planetario come un’organizzazione terroristica”. Lo ha detto il vicepremier e ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Matteo Salvini, a margine di un sopralluogo al cantiere Tav a Firenze.
“E’ come se noi ai tempi avessimo ragionato con le Brigate Rosse, di questo si tratta. Io regali ai terroristi islamici non ne faccio – ha aggiunto Salvini -. E’ chiaro che l’obiettivo finale è avere due popoli, due Stati che convivano pacificamente, però che ci siano due popoli, sia i palestinesi che gli israeliani, ostaggio dei terroristi di Hamas, è inaccettabile, quindi un riconoscimento adesso è sbagliato, soprattutto nei confronti del percorso di pace”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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