Cronaca
Violenza di genere, Gruppo Cap adotta il progetto “Fin da bambina”
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1 anno fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Imparare a vivere un corretto rapporto tra donne e uomini, superando pregiudizi, stereotipi e preconcetti che troppo a lungo hanno caratterizzato gran parte della società. Si chiama Fin da Bambina il programma che Gruppo CAP, la green utility che gestisce il servizio idrico della Città metropolitana di Milano, e la Consulta Femminile di Milano per la prima volta hanno portato in un nido d’infanzia, quello situato all’interno della sede dell’azienda pubblica e gestito da Pulcini&Co. Si tratta di una iniziativa che vuole promuovere l’inclusione attraverso il coinvolgimento dei genitori dei bambini che frequentano il nido di CAP, e le educatrici che lo animano e che lavorano ogni giorno loro.
“Lo scorso anno abbiamo inaugurato il nido d’infanzia che abbiamo fortemente voluto all’interno della nostra nuova sede. Un nido che si rivolge non solo alle persone che lavorano in azienda, ma anche ai genitori del nostro quartiere, spiega Yuri Santagostino, Presidente di Gruppo CAP. Adottando il progetto Fin da Bambina intendiamo proseguire sulla strada intrapresa nella promozione di una cultura fondata sull’attenzione, sul rispetto, sulla valorizzazione e inclusione delle diversità. Siamo convinti infatti che una azienda pubblica, oltre a creare valore economico e sociale, debba guardare al futuro contribuendo a costruire un modello culturale che promuova la parità e l’uguaglianza”.
Fin da Bambina è un progetto che nasce nel 2016 per iniziativa della Consulta Femminile di Milano, con l’obiettivo di coinvolgere le istituzioni pubbliche e private per superare gli stereotipi che bloccano il raggiungimento della vera parità tra generi, in ogni contesto e in ogni età. L’intuizione di portare queste iniziative all’interno delle strutture scolastiche, a partire dagli asili, si è rivelata vincente. Molti stereotipi, infatti, sono frutto di comportamenti spesso non razionali, che derivano da un’educazione a volte superata dall’evoluzione della società, oppure da comportamenti o da un’ambiente che non favoriscono una relazione equilibrata e serena tra i sessi. E per la prima volta, il progetto entra in un nido d’infanzia, diventando parte integrante dell’offerta formativa e del rapporto che si instaura tra educatrici e genitori.
“Le Associazioni della Consulta Femminile di Milano aiutano a sviluppare una filosofia di vita al femminile allineata ai tempi odierni, commenta Laura Caradonna, Presidente della Consulta Femminile di Milano. Una filosofia in grado di rompere gli schemi che hanno generato gli stereotipi di genere e che sappia creare una coscienza femminile collettiva a livello mondiale dove il minimo comune denominatore sia la consapevolezza della parità, anzi della complementarità. Solo attraverso questo percorso si possono gestire situazioni complesse che richiedono immensi e comuni sforzi per conquistare graduali miglioramenti fino alla soluzione sperata. Le associazioni femminili che dialogano insieme e trasformano i progetti in azioni sul territorio sono una forza inarrestabile di progresso e di sviluppo”.
“Crediamo molto nel progetto Fin da Bambina, spiega Cristina Gamba, responsabile di Pulcini & Co, divisione servizi all’infanzia di Elior Ristorazione. La nostra filosofia educativa è da sempre improntata all’inclusione e al rispetto dell’unicità di ogni individuo, fin da piccolissimo. Per questo motivo lavoriamo nell’ottica di coinvolgere le famiglie e saremo felici di collaborare con la Consulta Femminile di Milano su un tema così importante”. La proposta educativa vuole infatti creare un clima di rispetto reciproco proprio dalla prima infanzia, coinvolgendo tutte le figure più importanti nella vita dei piccoli, trasmettendo loro, con buone pratiche quotidiane, la bellezza di una relazione paritaria senza prepotenze e conflitti. Il progetto si articola in più fasi e vede il supporto di tutte le associazioni presenti nella Consulta Femminile, ognuna con le proprie specifiche competenze. Il percorso è iniziato già all’inizio di novembre, con un incontro che aveva l’obiettivo di coinvolgere genitori, educatrici e le esperte della Consulta Femminile di Milano.
Il primo passo sarà poi quello di individuare se, e in quale grado, esistono preconcetti o pregiudizi rispetto alle relazioni/comportamenti tra bambini e bambine e rispetto ai rapporti tra educatrici e genitori, grazie a un questionario elaborato dall’Associazione Tutti più Educati, che aderisce alla Consulta e da sempre opera per la sicurezza dei cittadini con progetti di comunicazione per la tolleranza e la buona educazione.
Saranno analizzate le opinioni sia delle educatrici che dei genitori, in modo da avere un ritratto quanto più preciso della realtà da cui partire. Seguirà un momento di formazione specifico per le educatrici, sempre a cura delle esperte della Consulta. Da qui si svilupperà il progetto che proseguirà per tutta la durata dell’anno, e che poi accompagnerà i genitori e i piccoli frequentatori dell’asilo di CAP anche negli anni a venire.
Oggi, presso la sede di Gruppo CAP, si è tenuto l’incontro delle delegate delle associazioni della Consulta legate al progetto Fin da bambina, tra le quali Anna Maria Maniezzi e Manuela Sanguni di Aidm (donne medico), e Laura Rivolta, psicoterapeuta dell’Associazione Tutti più Educati, che si è occupata di avviare il primo incontro con le educatrici del nido.
L’adesione al progetto Fin da Bambina da parte di Gruppo CAP è frutto del protocollo d’intesa firmato a luglio con la Consulta Femminile di Milano da parte dell’utility lombarda, prima tra le aziende pubbliche a realizzare una iniziativa del genere. Il Protocollo d’Intesa si propone diversi obiettivi di promuovere azioni e progetti per prevenire e combattere la violenza di genere sul luogo di lavoro, realizzando azioni di sensibilizzazione e di formazione. Sempre a luglio, a sostegno della direzione intrapresa col Protocollo d’Intesa, CAP ha anche adottato un codice etico dedicato alla promozione dell’inclusività e pari opportunità.
L’asilo d’infanzia di CAP, invece, fa parte del concept innovativo della nuova sede dell’azienda, denominata Arca di Milano, inaugurata nel giugno del 2022. La sede, concepita secondo i criteri dell’architettura sostenibile e con le più avanzate soluzioni green, è infatti uno spazio polifunzionale totalmente privo di barriere architettoniche, pensato per accogliere i cittadini dell’intero quartiere nel quale sorge. Il piano terra comprende un bistrot con giardino, un auditorium che ospita eventi per il grande pubblico, uno spazio espositivo e, appunto, l’asilo, dedicato tanto ai dipendenti dell’azienda quanto ai cittadini del quartiere. Il nido è gestito da Pulcini&Co.
Il progetto Fin da Bambina trae ispirazione dalla Carta dei Diritti della Bambina, presentata e approvata Reykjavik nel 1997, che integra la Convenzione ONU del 1989 sui Diritti del Fanciullo, e si basa, come questi ultimi due documenti, su due concetti chiave: l’affermazione del diritto alla parità come principio di non discriminazione da tutelare fin dalla nascita alla stessa stregua degli altri diritti fondamentali, quali il diritto alla salute, alla nutrizione, all’istruzione o alla cura, e la promozione della cultura al rispetto di genere come diritto basato su un sano e costruttivo rapporto tra uomo e donna. Con questo progetto Gruppo CAP intende promuovere una cultura contraria a ogni forma di discriminazione, a cominciare dai ruoli stereotipati che possono influire sulle aspettative deli singoli a partire dall’infanzia, impedire l’emergere dei talenti nascosti e prevenire l’insorgere di comportamenti che sono all’origine di abusi e violenze.
– foto: ufficio stampa Gruppo Cap –
(ITALPRESS).
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– Foto Ipa Agency –
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Per Sinner una stagione incredibile con la vetta della classifica mondiale, la conquista di due titoli del Grande Slam (gli Australian Open e gli Us Open), il successo nelle Atp Finals e ora il trionfo-bis in Davis. Annata super, in generale, per tutto il tennis azzurro. Storica l’accoppiata Coppa Davis-Billie Jean King Cup, arrivata grazie alla vittoria di mercoledì delle ragazze guidate da Tathiana Garbin, da aggiungere ai titoli di Sinner e alle medaglie di Parigi2024 (l’oro nel doppio femminile di Sara Errani e Jasmine Paolini e il bronzo nel singolare maschile di Lorenzo Musetti), alle finali raggiunte al Roland Garros e a Wimbledon in singolo dalla Paolini e al titolo del doppio misto conquistato agli Us Open dalla Errani e da Andrea Vavassori. L’Italia del tennis, dunque, è padrona del mondo.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
RICORDO DI LUIGINO ALPAGO, PER TUTTI “LUIGINO STEREODISCO”
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24 Novembre 2024di
RedazioneSe ne è andato anche Luigino Alpago. Aveva 89 anni e un grande bagaglio di esperienza e di ingegno creativo. Per tutti, a Voghera e in Oltrepo, era “Luigino Stereodisco”. Quante generazioni sono passate da lì, da quel negozio di via Matteotti, nei pressi della stazione ferroviaria di Voghera, ormai chiuso dal 2019, dopo 57 anni di attività, ma ancora lì, con quell’insegna a dirci che quel luogo diventato ormai iconico non deve mai morire, anzi, sarebbe bello che l’amministrazione comunale pensasse di farne un museo della discografia in vinile e degli strumenti radiofonici d’epoca. Il sindaco Paola Garlaschelli, sul suo profilo social, ha ricordato Luigino per la sua passione e dedizione che hanno arricchito la comunità vogherese. E come non ricordare quante persone hanno appreso da lui le prime armi del mestiere come tecnici radiofonici a Radio Voghera. Lui, con la sua straordinaria semplicità e quella sua predisposizione al dialogo e alla collaborazione, sapeva confrontarsi con tutti, dai giovani ai meno giovani. Risuona ancora nella mente quello spot diventato ormai icona registrato con la voce inconfondibile del grande Peppino Malacalza, andato in onda per anni su Radio Voghera, “Luigino Stereodisco” gridava a gran voce. E noi subito a pensare a quel negozio dove siamo transitati chissà quante volte, soffermandoci a parlare del più e del meno con Luigino. L’ultima volta lo avevo intervistato proprio lì, per uno speciale in ricordo di altre due figure memorabili per Voghera, Beppe Buzzi e proprio “Pipei” Malacalza. Ora li immagino lassù in cielo insieme a programmare il prossimo varietà al Teatro alle Grazie e in onda anche su Radio Voghera, con il suo patron Gino Orsi, che ci ha lasciato qualche anno fa chiudendo per sempre la storia radiofonica locale in piazzale Marconi. Cara vecchia Voghera, quante persone straordinarie hai visto “andare avanti”…quanta storia culturale hanno lasciato alle giovani generazioni…non disperdiamola, mi raccomando!
I funerali di Luigino Alpago si svolgeranno Martedì 26 alle 10 nella chiesa dei Padri Barnabiti, partendo dalla Casa Funeraria Rossi di Voghera in via Barenghi 49, seguirà la tumulazione nel cimitero di Lungavilla, luogo di cui era nativo. S. Rosario Lunedì 25 alle 18,45 sempre nella chiesa dei Barnabiti. Alla famiglia Alpago le nostre più sentite condoglianze.
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