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Cronaca

Antibracconaggio tra Lombardia e Veneto, 123 denunce e due arresti

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MILANO (ITALPRESS) – Si è conclusa l’operazione antibracconaggio dei Carabinieri Forestali denominata “Pettirosso”, coordinata dal Reparto Operativo – Soarda (Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in Danno agli Animali) del Raggruppamento Carabinieri Cites in sinergia con i Gruppi Carabinieri Forestali di Brescia, Bergamo, Mantova, Vicenza, Verona e Padova e il supporto di un’unità cinofila addestrata alla ricerca di armi, munizioni, strumenti di cattura, richiami acustici, fauna selvatica.
E’stato effettuato un capillare controllo del territorio nelle provincie lombardo venete interessate. L’attività operativa svolta ha portato alla denuncia di 123 persone per reati contro l’avifauna selvatica, 2 arresti per detenzione di arma clandestina e sostanze stupefacenti e al sequestro di 3564 uccelli, di cui 1433 esemplari vivi e 2131 esemplari morti, tra cui numerose specie non cacciabili e specie particolarmente protette, tutti catturati o abbattuti in modo illecito. Sono stati, inoltre, sequestrati 1338 dispositivi di cattura illegale, 75 fucili e 4055 munizioni.
I reati principali accertati sono: furto aggravato di fauna selvatica (bene indisponibile dello Stato), ricettazione, contraffazione di pubblici sigilli, uso abusivo di sigilli destinati a pubblica autenticazione, maltrattamento e uccisione di animali, detenzione non consentita di specie protette e particolarmente protette, uccellagione, esercizio della caccia con mezzi vietati, porto abusivo di armi e munizioni, detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Tra gli strumenti illegali utilizzati dai bracconieri troviamo i richiami acustici a funzionamento elettromagnetico, le reti da uccellagione, le gabbie-trappola o, nei casi peggiori, archetti e trappole metalliche in grado di imprimere gravi sofferenze alla fauna lasciata viva e agonizzante per ore. Il sequestro di 1338 di tali “trappole di morte” evidenzia la gravità del fenomeno in quanto il prelievo massivo e non selettivo implica un’alterazione delle relazioni esistenti tra le specie viventi e i loro habitat causata dall’attività antropica illecita, rappresentando un pericolo per l’equilibrio dell’ecosistema e il conseguente danno al patrimonio ambientale.
Di rilievo non solo il numero assoluto delle munizioni sequestrate, 4055, ma anche l’entità della singola detenzione: un soggetto ne deteneva ben 2886 numero significativamente alto ben oltre il consentito dalla normativa vigente e spesso lasciate incustodite.
Nel corso dei servizi sono stati effettuati diversi interventi. In particolare in provincia di Brescia è stato arrestato un detentore di 1 arma clandestina con matricola abrasa. In particolare, l’uomo veniva sorpreso mentre catturava e contestualmente uccideva, per il tramite trappole tipo “sep”, esemplari di avifauna. Nella circostanza della flagranza di reato, a seguito di perquisizione domiciliare e locale, si è rinvenuta l’arma clandestina e per tale motivo è stato arrestato. L’attività, inoltre, ha permesso di accertare la detenzione illegale di 136 richiami vivi di avifauna, tra cui anche appartenenti alle specie particolarmente protette.
Sequestrate, al fine di evitare la commissione di altri reati, 141 trappole da cattura, 10 reti da uccellaggione e 3 rami con vischio, nonchè un fucile e 934 munizioni. Sempre in provincia di Brescia è stato arrestato in flagranza un soggetto trovato in possesso di elevate quantità di sostanze stupefacenti. Nell’ambito di un controllo venatorio, risultato non conforme in quanto il soggetto utilizzava 22 richiami vivi identificati da anelli contraffatti, i militari operanti, nella circostanza della perquisizione domiciliare espletata di iniziativa in flagranza di reato, accertavano che lo stesso deteneva ingenti quantitativi di Canapa e Hashish.

– foto: ufficio stampa Carabinieri Forestali –

(ITALPRESS).

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Cronaca

ECCO L’IMPRONTA 33 CHE COLLOCHEREBBE ANDREA SEMPIO SUL LUOGO DEL DELITTO DI GARLASCO

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C’è un elemento, di cui si è venuti a conoscenza solo oggi, grazie ad una esclusiva sui social del Tg 1, che inchioderebbe Andrea Sempio sul luogo del delitto di Garlasco quella mattina dell’estate 2007 in cui venne uccisa Chiara Poggi. Un’impronta palmare che all’epoca delle prime indagini non venne attribuita a nessun nome, nella relazione scientifica dei Ris di Parma. Anzi, quell’elemento venne ritenuto dagli investigatori di allora «di nessuna utilità» (non c’è da stupirsi, visto come furono portate avanti le indagini). Si tratta della numero 33 per utilizzare la dicitura con cui venne refertata dai carabinieri del Ris nella villetta di via Pascoli a Garlasco.
Ad attribuire l’impronta al 37enne ora indagato, e che oggi non si è presentato in Procura a Pavia, è stata una consulenza disposta dai magistrati diretti da Fabio Napoleone nel corso delle indagini del nucleo investigativo dei carabinieri di Milano. Sono stati proprio gli investigatori dell’Arma i primi a prendere e a confrontare quel reperto con le impronte del nuovo indagato. Un elemento che secondo gli inquirenti colloca, oltre al Dna sul quale è ancora in corso un incidente probatorio, Sempio sulla scena del crimine.
L’impronta del palmo della mano, infatti, si trova proprio sul muro delle scale che portano alla cantina di casa Poggi. Il luogo dove l’assassino di Chiara ha gettato il suo corpo dopo averla uccisa. Lungo quel muro, gli inquirenti repertarono oltre venti impronte: quattro attribuibili al carabiniere Gennaro Cassese, una a Marco Poggi – fratello della vittima – e la numero 33, appunto. Secondo la Procura, quell’impronta è di Andrea Sempio. Dopo 18 anni si sta riscrivendo la storia del delitto di Garlasco. Per Alberto Stasi, nonostante cinque processi e anni di indagini, oggi è stata una prima volta, quella dell’interrogatorio presso la procura di Pavia. All’epoca del delitto ad indagare era quella di Vigevano, poi il caso nei tre giudizi d’appello passò a Milano. Andrea Sempio, invece, era già stato interrogato a Pavia il 10 febbraio di 8 anni fa. Ma allora fu chiaro fin da subito che l’orientamento dei magistrati, guidati dall’aggiunto Mario Venditti, era molto scettico, rispetto all’ipotesi di una rivisitazione del delitto di Garlasco. Oggi le cose sono molto diverse. E i magistrati sono convinti che molte cose, di qui a breve, potrebbero cambiare.

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PRONTO METEO – PREVISIONI PER IL 21 MAGGIO 2025

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Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

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Cronaca

TG NEWS ITALPRESS – 20 MAGGIO 2025

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ROMA (ITALPRESS) – Delitto Garlasco: Sempio non si presenta dai Pm, Stasi sì – Putin: “Russia e Ucraina trovino compromessi” – Nuove sanzioni per la Russia da Ue e Gb – Papa Leone XIV: “Mai pensato di essere eletto” – Onu: altri aiuti a Gaza o 14mila bimbi rischiano morte – Oms annuncia primo storico accordo su pandemie – Addio a Nino Benvenuti, campione olimpico di Roma 1960 – Cuori Olimpici fa tappa a Cremona e celebra il fiume Po – Previsioni 3B Meteo 21 Maggio.

Anche sui nostri siti paviaunotv.itlombardialive24.ititinerarinews.it, oltre alle pagine social, troverete le ultime notizie e le rubriche quotidiane di Agenzia Italpress con articoli veloci da leggere e in continuo aggiornamento.

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