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Cronaca

SABATO POMERIGGIO A SORPRESA CON VALENTINO NEL “SUO” TEATRO SOCIALE

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Un pomeriggio nella sua Voghera, dove è nato l’11 Maggio del 1932 e da dove è partito tutto il suo straordinario successo internazionale. Quella città che tra poche ore lo omaggerà dell’intitolazione del Teatro Sociale rimesso a nuovo dopo 37 anni di chiusura. Un evento, quello di Domenica, rimasto con programma top secret fino all’ultimo, con spettacolo alle 16,30 riservato alle autorità e alle 20,30 per quei 302 fortunati che sono riusciti ad accaparrarsi un biglietto per lo spettacolo di danza “Una sera all’Opera con Valentino”, ideato e diretto da Eleonora Abbagnato, ètoile di fama mondiale, che per l’occasione sfoggerà creazioni storiche tratte dall’archivio storico del grande sarto. Poteva non assistere alla “Prima delle Prime” proprio lui, Valentino Garavani in persona? Certo che no… E allora eccolo Sabato pomeriggio arrivare a Voghera in una visita blindata e tenuta top secret a tutti, in cui ha pregustato lo spettacolo in anteprima e poi si è detto onorato per questa intitolazione del Teatro Sociale. “Il teatro – ha sottolineato Valentino – è una forma d’arte meravigliosa, che ha avuto un’influenza incredibile sul mio lavoro e sullo svolgimento della mia carriera. Sapere che oggi i cittadini di Voghera e dei centri che vi gravitano attorno torneranno ad avere un luogo di arte e di cultura così fondamentale mi rende molto felice e fiducioso anche nel futuro di tanti giovani che avranno così la possibilità di avvicinarsi a questo mondo senza allontanarsi troppo da casa”. Qualcuno oggi ha notato dei movimenti sospetti, troppo caos prima in Piazza Duomo e poi in Via Emilia, troppe forze dell’ordine, poi ecco un’auto blu con vetri oscurati infilarsi nel retro del Sociale. Ed era proprio lui, Valentino Garavani, con il suo compagno di una vita, Giancarlo Giammetti, tenere a battesimo in anteprima quel teatro che da ora in poi verrà gestito da una Fondazione che porta proprio il loro nome. Il loro impegno non si esaurirà certo con questo evento inaugurale: “Oltre a curare il calendario e sostenere le stagioni artistiche – dichiarano in un documento congiunto – , la Fondazione assegnerà anche borse di studio a giovani della zona che nutrono il sogno di costruire una carriera nel mondo del ballo, del canto e della recitazione”. Grande soddisfazione da parte del sindaco di Voghera, Paola Garlaschelli, che intervenuta oggi in uno speciale sulle nostre testate (Pavia Uno Tv, Lombardia Live 24, Itinerari News) ha dichiarato: “Celebriamo due storie d’arte e di prestigio che si intrecciano: quella di un teatro sorto nel 1845 che dopo 37 anni di chiusura e un lungo restauro torna oggi agli antichi splendori, e quella di un uomo eccezionale, un artista indiscusso che ha saputo utilizzare i tessuti come fossero tele e creare meravigliose opere d’arte da indossare”.

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La Voce Pavese – Addio a Maria Forni, voce della cultura lomellina

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Mortara e la Lomellina salutano Maria Forni, storica, divulgatrice e dirigente scolastica di primo piano, scomparsa sabato all’età di 85 anni nella sua abitazione di contrada Loreto. Figura autorevole e amatissima, ha incarnato per decenni la passione per la conoscenza e la trasmissione del sapere, diventando un punto di riferimento culturale ben oltre i confini cittadini.

Ex preside del liceo scientifico Taramelli di Pavia e dell’istituto superiore Omodeo di Mortara, Maria Forni ha insegnato anche al liceo classico Cairoli di Vigevano. Alla carriera scolastica ha affiancato un’intensa attività divulgativa: le sue conferenze di carattere storico, letterario e linguistico richiamavano sempre un pubblico numeroso, conquistato dalla capacità di passare con naturalezza dai grandi autori della letteratura alle più sottili sfumature del dialetto lomellino, con rigore ma anche con grande chiarezza.

L’ultima presentazione risale a un mese fa nella biblioteca civica Pezza, spazio culturale per lei speciale e familiare, dove fino a un anno fa ha presieduto l’associazione Amicivico17. In ambito familiare proveniva da una nota famiglia lomellina, ma aveva sempre rivendicato con fermezza una posizione autonoma sul piano civile e politico.

Lascia la figlia Francesca Baletti, il genero Tommaso e i nipoti Tancredi e Dionigi. Profondo il cordoglio del mondo della scuola: l’istituto Omodeo ne ricorda la gentilezza d’animo, l’intelligenza e la lungimiranza. Parole di stima anche dal pianista Alessandro Marangoni e dalla regista Marta Comeglio. Iscritta all’Anpi di Mortara, è ricordata per l’impegno antifascista e per i valori democratici. Una perdita che lascia un segno profondo nel tessuto culturale e civile della Lomellina.

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Cina, a novembre tasso di disoccupazione nelle città al 5,1%

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PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Il mercato cinese del lavoro è rimasto complessivamente stabile, con il tasso di disoccupazione urbana rilevato che si è mantenuto stabile al 5,1% a novembre, hanno mostrato lunedì i dati ufficiali.

Nei primi 11 mesi dell’anno, tale tasso si è attestato in media al 5,2%, ha riferito l’Ufficio Nazionale di Statistica (NBS).

Le condizioni occupazionali dei gruppi chiave sono rimaste anch’esse solide. A novembre, il tasso di disoccupazione tra i lavoratori rurali migranti si è attestato al 4,4%, inferiore alla media nazionale.

L’economia cinese è rimasta nel complesso stabile a novembre, ha dichiarato il portavoce dell’NBS Fu Linghui nel corso di una conferenza stampa, aggiungendo che il Paese lavorerà per garantire uno sviluppo stabile dell’occupazione, delle imprese, dei mercati e delle aspettative.

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La Cina ha fissato un obiettivo per il tasso di disoccupazione urbana rilevato intorno al 5,5% per il 2025, e mira a creare oltre 12 milioni di nuovi posti di lavoro urbani entro l’anno.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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Andreani (UILTuCS) “Terziario colpito da fenomeno dell’impoverimento salariale”

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ROMA (ITALPRESS) – Il settore terziario in Italia è “al centro di una stagione” caratterizzata dal fenomeno dell’impoverimento salariale. E’ quanto ha sottolineato in un’intervista all’agenzia Italpress Paolo Andreani, segretario generale della UILTuCS, il sindacato Uil per il turismo, commercio e servizi. “C’è tanta stagionalità, c’è discontinuità lavorativa e ci sono tanti rapporti di lavoro, anche in aumento, ma con poche ore. E questo determina il grande fenomeno del lavoro povero. Il terziario è al centro di questa stagione, una stagione preoccupante di impoverimento salariale”, ha osservato Andreani. Secondo il segretario generale della UILTuCS, “il fenomeno è tale perchè le imprese terziarizzano, e sono le imprese dell’industria, ma anche la pubblica amministrazione, quando deve appaltare. In questa logica degli appalti, dei subappalti e della terziarizzazione, ecco che questo fenomeno si amplifica e diventa molto rilevante”.
Un elemento che contribuisce a questo contesto è quello dei contratti collettivi, la cui tipologia negli anni si è diversificata ed è aumentata di numero, fino a comprendere i cosiddetti “contratti pirata”. “Al Cnel sono depositati oltre mille contratti collettivi e nel terziario ce ne sono molte centinaia. Tra questi ci sono i cosiddetti contratti pirata, ovvero contratti sottoscritti da associazioni che non hanno rappresentanza, datoriali e sindacali, che spesso non hanno trattativa, non hanno delegazioni e che in stanze un pò riservate sottoscrivono dei contratti collettivi. Quel che è grave è che questi contratti impoveriscono il lavoro”, ha spiegato. Facendo un esempio concreto, “ci possono essere due supermercati, l’uno vicino all’altro, con una cassiera che ha lo stesso orario e lo stesso numero di ore, però ci sono 8 mila euro all’anno in meno di retribuzione. E’ un fenomeno che sta diventando rilevante”, ha proseguito. Secondo Andreani, il sindacato da lui rappresentato va in direzione contraria rispetto a questo fenomeno. “Non solo siamo tanti e facciamo le trattative, a volte facciamo anche gli scioperi, e facciamo tanti contratti collettivi, come nel 2024”, ha aggiunto definendo questi contratti “protettivi”, perchè comprendono le condizioni “che riguardano i permessi, le ferie, che riguardano la retribuzione, che riguardano tutti gli aspetti”.
L’obiettivo di UILTuCS è procedere ai prossimi rinnovi senza ritardi sulla tabella di marcia. “Abbiamo una grande occasione perchè siamo riusciti ad allineare le scadenze dei contratti collettivi e quindi tra il 2026, fine ’26 e inizio ’27, scadranno quasi tutti i contratti collettivi. Noi lavoreremo già nei prossimi mesi per costruire le proposte, per poi andare a negoziare il rinnovo”, ha spiegato Andreani. Le proposte riguarderanno un aumento dei salari ma anche “il lavoro domenicale, perchè noi vorremmo fare in modo che sia pagato di più e meglio per chi lavora la domenica, perchè è un sacrificio”, ha detto anticipando la proposta di un 50 per cento di maggiorazione per ogni ora lavorata la domenica.
Un’altra proposta riguarderà il lavoro festivo, con una maggiorazione del 100 per cento, “e poi vorremmo fare in modo che tutti i contratti individuali abbiano un minimo di orario che consenta alle persone di avere la pensione. Ci vogliono 25 ore – 20 nel turismo, 25 nel terziario – perchè, se non ci sono queste ore, di fatto c’è povertà previdenziale”, ha concluso Andreani.
(ITALPRESS).
-Foto Italpress-

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