Seguici sui social

Cronaca

Al via scuola green transition per amministratori lombardi under 40

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – Al via la Sustainability Winter School, la prima scuola di alta formazione per la green transition interamente dedicata ai giovani amministratori pubblici under 40 della Lombardia. Infatti, sono tante le sfide alle quali la pubblica amministrazione deve dare risposte tanto urgenti quanto efficaci: Green New Deal, PNRR, transizione ecologica ed energetica, gestione delle acque, investimenti in infrastrutture, innovazione sostenibile. La Sustainability Winter School, completamente gratuita, è un’iniziativa di Gruppo CAP, green utility che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, realizzata con il patrocinio di Regione Lombardia, Città metropolitana di Milano, ANCI Lombardia, ATO Città metropolitana di Milano, Utilitalia, Accademia dei Servizi Pubblici, Confservizi Lombardia, ASVIS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile e Ferpi – Federazione Relazioni Pubbliche Italiana. Il progetto vede anche la collaborazione di From, WWF e CMCC Centro euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici. “L’amministrazione pubblica oggi è chiamata a dare ai cittadini risposte su tematiche complesse, come la crisi climatica, ma anche molto concreti, come per esempio la gestione delle reti pubbliche – spiega Yuri Santagostino, presidente di Gruppo CAP -. Sono necessarie nuove competenze gestionali, progettuali e strategiche, e con la Sustainability Winter School, che riunisce partner prestigiosi e le istituzioni del territorio lombardo, intendiamo contribuire a costruire il mondo di domani, affiancando i giovani amministratori nel percorso verso l’innovazione ambientale e sociale”.
Il progetto formativo – che partirà a gennaio e proseguirà fino a marzo nel corso di 5 incontri, alternando momenti in presenza lezioni online, arrivando alla conclusione in occasione della Giornata mondiale dell’Acqua – verterà sui temi dell’acqua, del clima e dell’ambiente. L’obiettivo che si pone è quello di fornire ai giovani amministratori pubblici gli strumenti teorici e pratici per gestire in modo efficiente la transizione green, per migliorare la sostenibilità delle città e dei comuni lombardi, e di sensibilizzarli rispetto ai temi della tutela delle risorse naturali e la valorizzazione degli asset territoriali. Saranno quattro i macro-temi trattati nel percorso formativo, ognuno dei quali sarà oggetto di un modulo di approfondimento. Il primo è quello dei Cambiamenti climatici e ambiente, in particolare come il climate change e la crisi climatica in atto impattano sull’ambiente e quali sono gli strumenti di adattamento e mitigazione e quali le risorse a disposizione dei territori per farvi fronte. Il secondo sarà Economia circolare e risorse idriche, per approfondire come applicare i principi dell’economia circolare alla gestione delle acque garantendo la massima tutela del territorio, delle falde e dei corsi d’acqua. Il terzo modulo è dedicato agli Strumenti per città a emissioni zero: tecnologia e finanza, nel corso del quale si affronteranno le strategie per supportare la transizione energetica ed ecologica utilizzando al meglio l’innovazione tecnologica e gli strumenti finanziari già disponibili. Infine, si tratterà il tema dello Sviluppo territoriale e partecipazione, approfondendo le modalità per generare valore ambientale e sociale attraverso la rigenerazione di risorse e il dialogo con le comunità. La Sustainability Winter School è stata presentata oggi presso la sede milanese del Gruppo Cap dal presidente Santagostino, da Francesco Vassallo, vicesindaco di Città metropolitana di Milano, Gianpiera Vismara, coordinatrice della Consulta dei Giovani amministratori lombardi di Anci Lombardia, Italia Pepe, direttore generale ATO Città metropolitana di Milano, Gloria Marcotullio, responsabile Accademia dei Servizi Pubblici, Giuseppe Viola, direttore generale Confservizi Cispel Lombardia e Filippo Nani, presidente Ferpi, Federazione Relazioni Pubbliche Italiana. I temi della scuola e le sfide che i giovani amministratori dovranno affrontare sono stati approfonditi in una tavola rotonda moderata da Matteo Brambilla di From, agenzia specializzata in trasformazioni urbane, che ha visto contributi di Paola Brambilla, coordinatrice del Comitato Giuridico di WWF Italia, Paola Mercogliano, responsabile ricerche CMCCCentro euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, Luciano Guglielmi, direttore Comitato di Indirizzo Fondazione per la Sostenibilità Digitale, Armando Stella, vicedirettore Il Giorno e Linda Colombo, sindaca di Bareggio.

– Foto xm4/Italpress –

(ITALPRESS).

Advertisement

Cronaca

Renzi “Chi abbandona la ‘tenda riformista’ regala il Paese alla destra”

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – “Ricevo email di persone con il mal di pancia per gli accordi che vengono fatti anche con la sinistra radicale e i Cinque Stelle. Voglio essere molto chiaro, cari amici. Se crediamo nel bipolarismo è evidente che ci si debba alleare con compagni di strada anche lontani dalle nostre idee. Dall’altra parte, del resto, ci sono Vannacci, leghisti e complottisti vari NoVax lollobrigidiani: sono le regole del bipolarismo. Capisco molto bene chi dice: eh ma rischiamo di annacquare il profilo riformista. Di non contare dentro il centrosinistra. Sì, è un rischio reale. Ma il modo per non farsi ‘annacquarè è solo uno: prendere i voti. Lo dico a chi su Twitter annuncia sfaceli, a chi sui social promette rivoluzioni, a chi nelle chat grida il proprio disgusto”. Così il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, nella sue enews. “Se volete incidere, in democrazia, un tweet in meno e un voto in più. Un post in meno e un candidato che prenda voti in più. Uno sfogo in meno e una telefonata all’amico incerto in più. Ve la dico ancora più chiara: gli equilibri della coalizione dipendono dai voti, non dalle chiacchiere”, aggiunge.

“Se i Cinque Stelle e la sinistra radicale prendono il 10% e noi prendiamo l’1%, il problema è nostro, non loro. Se invece riusciamo a fare un buon risultato (come faremo, ne sono certo, non solo in Calabria e Toscana), allora la tenda riformista diventa credibile. E decisiva per la vittoria alle politiche. In democrazia contano i voti. Noi siamo forti e credibili – spiega – perchè quando abbiamo portato il nostro contributo abbiamo fatto la differenza (pensate solo alla differenza nelle elezioni a Genova dopo le regionali in Liguria). Ma adesso ci sono da fare due cose: eleggere consiglieri regionali decisivi e portare le idee dalla Leopolda al Paese. Punto. Tutto il resto è noia. Chi vuole un centrosinistra riformista ci dia una mano. Adesso. Chi abbandona il campo per la presenza di Cinque Stelle e AVS regala il centrosinistra alla sinistra radicale e il Paese alla trimurti Meloni, Salvini, Lollobrigida. E’ chiaro adesso perchè insisto sul fatto che noi siamo decisivi? Se noi facciamo un bel risultato riequilibriamo la coalizione e vinciamo le elezioni. Se noi andiamo male la coalizione scivola a sinistra e perdiamo le elezioni. Tocca a noi. La differenza la fanno i voti, non i tweet”, conclude Renzi.

-Foto: Ipa Agency-

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto

Cronaca

Assemblea di Mediobanca boccia l’ops su Banca Generali

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – L’assemblea degli azionisti di Mediobanca ha respinto la proposta del Cda in merito all’autorizzazione per dare esecuzione all’offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni ordinarie di Banca Generali. I favorevoli sono stati pari al 35% del capitale sociale, rappresentato per il 25% da investitori istituzionali e per il 10% da investitori privati; contrari pari al 10% del capitale sociale, sostanzialmente il Gruppo Caltagirone; astenuti pari al 32% del capitale sociale, di cui il 20% Delfin, 5% Casse Previdenziali italiane (Enasarco, Enpam, Forense), 3% investitori istituzionali (Amundi, Anima, Tages), 2% Edizione Holding, 2% Unicredit.
Mediobanca, preso atto dell’esito dell’assemblea, dichiara decaduta l’offerta su Banca Generali.
Per l’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, si tratta di “un’opportunità mancata per effetto del voto espresso, in particolare, da azionisti che, anche nell’attività di engagement, hanno manifestato un evidente conflitto di interesse, anteponendo quello relativo ad altre situazioni/asset italiani a quello di azionisti di Mediobanca. Risulta, infatti, evidente dal voto che coloro i quali non si sono trovati in questa posizione si sono espressi a favore (mercato in primis), in linea con le
raccomandazioni dei proxy advisors internazionali. Si tratta chiaramente di un’opportunità, per ora, mancata per lo sviluppo della nostra Banca e del sistema finanziario italiano. Continueremo ad essere concentrati sull’esecuzione del nostro piano ‘One Brand – One Culturè convinti della superiore generazione di valore rispetto all’alternativa rappresentata dall’offerta di Mps”, conclude Nagel.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

Leggi tutto

Cronaca

Zelensky “La Cina non può essere garante della nostra sicurezza”

Pubblicato

-

KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – La scorsa notte “l’esercito russo ha stabilito uno dei suoi folli anti-record. Ha preso di mira infrastrutture civili, edifici residenziali e la nostra popolazione”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sui social, aggiungendo che “diversi missili sono stati lanciati contro un’azienda di proprietà americana in Transcarpazia. Si trattava di una normale attività civile, sostenuta da investimenti americani, che produceva articoli di uso quotidiano come macchine da caffè. Eppure, era anche un bersaglio per i russi. Questo è molto significativo”, afferma. E sottolinea che “i russi hanno condotto questo attacco come se nulla fosse cambiato, come se non ci fossero sforzi globali per fermare questa guerra. Tutto questo richiede una risposta. Non c’è ancora alcun segnale da parte di Mosca di impegnarsi davvero in negoziati sostanziali e porre fine a questa guerra. E’ necessaria pressione. Sanzioni severe, dazi elevati”.
Parlando con i giornalisti, Zelensky ha indicato Svizzera, Austria o Turchia come possibili sedi per potenziali colloqui di pace con il suo omologo russo Vladimir Putin. No a un possibile ruolo della Cina per garantire la sicurezza dell’Ucraina.
“In primo luogo – ha spiegato Zelensky – la Cina non ci ha aiutato a fermare questa guerra fin dall’inizio. In secondo luogo, la Cina ha aiutato la Russia aprendo il suo mercato dei droni… Non abbiamo bisogno di garanti che non aiutino l’Ucraina e che non l’abbiano aiutata nel momento in cui ne avevamo veramente bisogno”. E l’incontro con Putin, ha concluso Zelensky, sarà possibile “dopo che saranno state concordate garanzie di sicurezza”.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Leggi tutto
Advertisement

Italpress TV


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano

LombardiaLive24 by Agenzia Creativamente P. IVA 02607700180 COPYRIGHT © 2021-2025 ALL RIGHTS RESERVED: LOMBARDIALIVE24 BY AGENZIA CREATIVAMENTE.
Sito creato da Emanuele Bottiroli. © Tutti i diritti riservati. I nomi e i loghi delle testate giornalistiche edite da Agenzia CreativaMente Editore sono registrati presso il Tribunale di Pavia e la Camera di Commercio di Pavia. È vietato qualsiasi utilizzo, anche parziale, dei contenuti pubblicati, inclusi la memorizzazione, la riproduzione, la rielaborazione, la diffusione e la distribuzione degli stessi, su qualsiasi piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza preventiva autorizzazione scritta.