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Cronaca

L’Agenzia Dogane e Monopoli tra riforme e nuove sfide

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ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo fatto moltissimo sul piano della riforma strutturale, da un punto di vista organizzativo e dei procedimenti. L’agenzia si è rimessa in carreggiata e sta dando risposte efficienti. Sono molto soddisfatto. Dieci mesi sono pochi ma anche tanti se si sa fare bene il proprio mestiere”. Così Roberto Alesse, direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy, parlando del processo di riforma avviato all’Adm.
Recentemente sono stati istituiti gli “Stati Generali”, un evento che si svolgerà ogni anno per raccogliere riflessioni e proposte sui temi relativi ai settori di competenza dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Quella degli Stati generali “è una mia idea”, ha affermato Alesse. “E’ un’agenzia molto importante – ha continuato -, nata nel 1999. Garantiamo quasi il 15% del gettito annuale e lo portiamo nelle casse dello Stato. E’ una grande agenzia che si occupa di questioni eterogenee ma che è centrale”.
La riforma riguarda anche gli uffici territoriali. “Il territorio è fondamentale – ha sottolineato il direttore dell’Adm – perchè è il vero avamposto attraverso il quale eroghiamo servizi pubblici essenziali alla collettività. Sto riformando seriamente questa agenzia. L’ho fatto già a livello centrale – ha continuato -, riformando gli uffici, accorpandoli ed efficientando i processi decisionali. Ora sto facendo la riforma più importante, quella del territorio. Questa agenzia ancora risponde a una logica dicotomica di due mondi che non si parlano, quello delle dogane e quello dei monopoli, con uffici e procedure distinti. E’ arrivata l’ora di rendere un servizio effettivo all’utenza, unificare le procedure e semplificare la responsabilità da parte dei dirigenti rispetto alla collettività. E’ una sfida importante che sto portando avanti in questi mesi” ed è un obiettivo “che voglio assolutamente raggiungere”.
La materia dei controlli doganali, per il direttore dell’Adm, è “fondamentale, è il cuore pulsante dell’attività istituzionale dell’agenzia con riferimento alle dogane”. “Rendiamo un servizio alla collettività economica – ha proseguito Alesse -, applichiamo la legge e impediamo che entri nel territorio una serie di merci e prodotti in modo falso. Bisognava da un lato stringere i bulloni sul versante del controllo della legalità e dall’altro rendere più semplice la vita per gli operatori economici. Dal lato dell’agenzia abbiamo rivisto una serie di regole semplificandole”.
Per quanto riguarda i giochi, “stiamo riformando il settore”. “Bisogna passare anche alle gare pubbliche – ha detto Alesse – perchè è tempo di dare le concessioni attraverso procedure a evidenza pubblica. E’ un settore molto importante che garantisce circa 11 miliardi di gettito nelle casse dello Stato, è un settore complesso e, come in tutti i paesi liberali o a vocazione liberale, deve essere materia disciplinata, riconosciuta e legiferata dallo Stato. Altra cosa è il contrasto al gioco illegale”. C’è pure la questione della ludopatia. Si tratta, quindi, anche di un tema sociale. “E’ l’altra faccia della medaglia di questa materia così complessa”, ha spiegato. “Secondo me – ha aggiunto – si può fare molto da un punto di vista della prevenzione. Bisogna diffondere una cultura preventiva e dire che l’unico gioco a cui ci si può rivolgere è soltanto quello legale, riconosciuto dallo Stato”.
Dal 5 al 7 dicembre a Venezia si tiene la 89^ sessione dell’Organizzazione mondiale delle dogane. “E’ un evento molto importante – ha evidenziato Alesse – perchè l’Italia è uno dei paesi fondatori dell’Organizzazione mondiale delle dogane e in questa circostanza è il paese che ospita l’evento mondiale. Discuteremo del futuro delle dogane, oltre a parlare di un’ipotesi di riforma organizzativa”.
Per il direttore dell’Adm, le dogane rappresentano “un pezzo di geopolitica, di politica internazionale attraverso il quale si disciplinano i rapporti tra gli Stati ed è lo strumento principale che garantisce la libera e sicura circolazione delle merci. E’ una grande questione – ha continuato – che deve essere affrontata in un momento storico molto delicato di alterazione degli equilibri geopolitici. Le dogane sono una risposta da dare a questa fase storica così delicata. Sarà una grande occasione di confronto a livello mondiale”.
Lo sguardo è rivolto anche all’Europa. “Anche la materia doganale – ha affermato – è un tema europeo. C’è un grande dibattito per creare a livello europeo un unico organismo doganale che risolverebbe tanti problemi. Si tratterebbe di rendere un servizio omogeneo a tutta la collettività. Penso, ad esempio, alla creazione di un’unica centrale dei rischi per neutralizzare i prodotti che passano in violazione della normativa antifrode. E’ un progetto – ha concluso – su cui investire e credere”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Santhià, Mattarella “Strage del 29 aprile segnò dolorosamente territori”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ottant’anni fa il 25 aprile 1945 fu l’avvio della insurrezione, destinata a concludersi la settimana successiva con la resa delle truppe naziste e dei loro alleati fascisti. La ritirata verso la Germania vide le colonne tedesche, in Piemonte come in altre parti d’Italia, macchiarsi di nuovi orribili delitti. E fu così a Santhià e nei centri vicini, dove la strage del 29 aprile segnò dolorosamente quei territori, nei giorni più difficili per la Liberazione”. Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messsaggio inviato al sindaco del Comune di Santhià, Angela Ariotti.
“La ritirata del 75° Corpo d’armata del III Reich travolse la tregua concordata tra il Comando partigiano ed i Comandi tedeschi: quarantotto furono le vittime tra partigiani e civili della violenza nazista a Santhià e nelle vicine cascine tra il 29 aprile e il 1° maggio 1945 – prosegue -. Solo la spiccata capacità di mediazione del Prevosto, monsignor Giovanni Ravetti, evitò che il prezzo pagato in termini di vite umane fosse ancora più alto. La Repubblica ha attribuito alla popolazione di Santhià la Medaglia di bronzo al valor militare sottolineando “il triste e doloroso privilegio di subire le ultime rappresaglie tedesche quando ormai la bandiera della libertà sventolava nel Piemonte e nella Lombardia”. Alla comunità santhiatese, che si stringe, ogni 29 aprile, nel ricordo delle vittime, testimoni del percorso verso la libertà e la democrazia, giungano i sentimenti della più intensa partecipazione e solidarietà”, conclude il capo dello Stato.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Ramelli, La Russa “Rigettiamo odio, impegno per vera pacificazione”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sono trascorsi 50 anni da quando Sergio Ramelli, uno studente di 19 anni, fu barbaramente ucciso a Milano a colpi di chiavi inglesi da militanti comunisti di Avanguardia Operaia. Una giovane vita spezzata in un’epoca segnata da laceranti contrapposizioni ideologiche. Ricordare Sergio non è solo un atto di memoria, ma un impegno civile affinchè il sacrificio di chi ha perso la vita in quegli anni non venga dimenticato e simili orrori non si ripetano più in futuro. A prescindere dal colore politico, rigettiamo con fermezza ogni forma di odio e violenza e ci impegniamo per favorire una vera pacificazione nazionale. Sergio Ramelli vive… Sergio Ramelli vive nella memoria di chi crede nella libertà, nel rispetto e nella democrazia”. Così in una nota il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Canada, i Liberali di Carney vincono le elezioni

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OTTAWA (CANADA) (ITALPRESS) – Come anticipato dall’emittente Cbc, i liberali del primo ministro Mark Carney hanno vinto le elezioni canadesi. I risultati definitivi sono attesi nel corso della giornata, ma l’esito sancisce una clamorosa rimonta dei liberali, che solo pochi mesi fa sembravano destinati a cedere il passo ai Conservatori guidati da Pierre Poilievre.

Carney, 60 anni, è in carica dal marzo scorso, dopo le dimissioni dell’ex premier Justin Trudeau. Carney, che ha impostato la sua campagna come alternativa a Trump, ha beneficiato della crescente preoccupazione dei cittadini per i rapporti con Washington.

I liberali, comunque, secondo le proiezioni non riuscirebbero a raggiungere la soglia dei 172 seggi necessaria a ottenere la maggioranza assoluta alla Camera dei Comuni. La formazione di un governo di minoranza comporterà la necessità di negoziare accordi e alleanze con altri partiti. Intanto il leader del Nuovo partito democratico, Jagmeet Singh, ha annunciato le dimissioni.

– Foto IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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