Cronaca
Conad primo operatore della GDO italiana, nel 2023 fatturato a 20,2 mld
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1 anno fa-
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RedazioneMILANO (ITALPRESS) – Conad è per il quinto anno consecutivo il primo operatore della Grande Distribuzione italiana. E’ quanto emerge dalla presentazione dei dati di preconsuntivo 2023, con l’insegna che registra un fatturato complessivo di circa 20,2 miliardi di euro, in crescita del 9,1% sul 2022.
Le principali evidenze, illustrate dal Presidente Mauro Lusetti e dal Direttore Generale Operativo Francesco Avanzini, mostrano come Conad abbia consolidato la propria quota di mercato, ora pari al 15,0% sul totale Italia, con una crescita delle vendite del 9,6% (+7,9% a parità di rete). In questo scenario hanno performato particolarmente bene i concept (+15%) – Parafarmacia, Ottico e PetStore Conad – e Conad Superstore (+12%), mentre continuano a crescere il format supermercato Conad (+8,7%), le insegne di prossimità TuDay Conad e Conad City (+8,5%), così come le grandi superfici Spazio Conad (+7,7%).
“Pur in un contesto di grande difficoltà per l’intero settore della Grande Distribuzione, Conad conferma la sua leadership, grazie alla forza di un modello di business basato su partecipazione e condivisione e che consente di mettere i nostri clienti nelle condizioni di fare una spesa conveniente, di qualità e privilegiando prodotti italiani” ha commentato Mauro Lusetti, Presidente di Conad. “Il 2023 è stato un annus horribilis dal punto di vista dei consumi, con volumi in contrazione e un tasso di inflazione che ha toccato in alcune rilevazioni mensili anche la doppia cifra. Ciò nonostante, vediamo all’orizzonte dei segnali di ripartenza: dalla resilienza economica del Paese a spiragli di apertura per il recupero del potere d’acquisto grazie al comportamento responsabile di tutta la filiera, dalla produzione alla distribuzione. Conad, in quanto insegna leader della Grande Distribuzione in Italia, vuole continuare a fare la propria parte in questo senso, difendendo il potere d’acquisto dei clienti e delle famiglie italiane. Lo facciamo grazie all’impegno dei Soci e delle Cooperative, offrendo prodotti e servizi di qualità a prezzi competitivi e sostenendo la filiera agroalimentare nazionale”.
Fiore all’occhiello dell’impegno di Conad per la difesa del potere d’acquisto delle famiglie è Bassi & Fissi, iniziativa con cui dal 2013 viene offerto un paniere di prodotti indispensabili di alta qualità e al miglior prezzo possibile. Nel 2023, hanno fatto parte del paniere Bassi & Fissi oltre 600 prodotti, rappresentativi di 115 categorie merceologiche, con un risparmio medio per i consumatori pari al 27,8%. Per il primo trimestre del 2024, Conad si impegnerà a tenere ancora bloccati i prezzi dei prodotti del paniere, contribuendo al raffreddamento del caro vita con azioni concrete.
In un contesto economico e sociale difficile, Conad conferma il piano di investimenti nel triennio 2023-2025 di quasi 2 miliardi di euro, secondo un’agenda strategica caratterizzata da due priorità – “Consolidare il presente” e “Gettare le Basi per il Futuro” – e dai cinque pilastri strategici dell’insegna: efficienza, canalizzazione, digitalizzazione, sviluppo delle competenze e sostenibilità, insita da sempre nel modo di fare business di Conad, e che si concretizza attraverso la strategia di sostenibilità concreta “Sosteniamo il Futuro”.
“Il Sistema Conad ha potuto continuare a crescere nel 2023 grazie alle strategie e agli investimenti effettuati negli scorsi anni. Per questo motivo, intendiamo continuare a spingere sull’acceleratore degli investimenti nonostante il contesto economico particolarmente sfidante” ha aggiunto Francesco Avanzini, Direttore Generale Operativo di Conad. “Dall’omnicanalità, ai prodotti a marchio del distributore, alla sostenibilità fino alla digitalizzazione, con l’ampliamento della piattaforma HeyConad a nuove tipologie di servizi. Questi sono i driver che ci consentiranno di continuare a crescere e di recuperare efficienza, gettando le basi per un futuro solido e che apra anche al settore del beyond trade. Da qui al 2025, prevediamo una crescita media superiore al tasso di inflazione di circa il 5%, che ci consenta di consolidare il nostro ruolo di leader della Grande Distribuzione italiana”.
La digitalizzazione ha visto nel 2023 la progressiva implementazione di nuovi servizi nell’ambito dell’ecosistema digitale HeyConad, affiancando alla spesa online un’offerta dedicata a viaggi, cultura e tempo libero pensata per valorizzare le bellezze del territorio italiano, grazie a una partnership strategica stretta con Welcome Travel Group. HeyConad sarà ulteriormente arricchito con nuovi servizi in ambito pet care, servizi finanziari e assicurativi e per la mobilità nel corso del 2024, consentendo all’utente di vivere con la massima semplicità l’accesso a tutte le proposte del mondo Conad.
Ulteriori sviluppi si sono registrati all’interno della rete nell’ambito dei concept store, con parafarmacie, negozi di ottica, distributori di carburanti, e pet store che quest’anno hanno registrato un incremento sulla rete nazionale con +27 punti vendita. L’obiettivo rimane quello di fornire risposte puntuali e diversificate alle molteplici esigenze dei clienti, tutte accomunate da qualità dell’offerta, convenienza nella spesa e forte focalizzazione su marca del distributore e prodotti freschi: dalle grandi superfici fino ai punti vendita di quartiere, con una rete attuale di 3.951 punti vendita.
Nel 2023 ha mantenuto il proprio ruolo di leadership anche la marca del distributore di Conad, che ha toccato quota 33,5% nel canale super sul totale del largo consumo confezionato a livello Italia con un fatturato di 6 miliardi di euro (+12,9% a valore). Si tratta di un risultato importante raggiunto grazie alle linee strategiche di sviluppo dei prodotti a marchio Conad: convenienza, attenzione alla salute e al benessere, impegno per la sostenibilità ambientale, valorizzazione del servizio e consolidamento dell’offerta premium.
Il 2023 ha visto in questo senso il riposizionamento della marca Verso Natura, dedicata a chi ama le cose buone per sè e per l’ambiente e che prevede un’ampia offerta di prodotti biologici o a ridotto impatto ambientale, e il lancio di nuove linee di prodotto del brand gourmet Sapori & Idee.
A ciò si affianca il grande impegno di Conad in termini di sostenibilità, con il proseguimento della strategia “Sosteniamo il futuro”, che abbraccia 12 degli obiettivi individuati dalle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, e che è l’espressione di tante iniziative concrete che caratterizzano l’insegna sul fronte della tutela dell’ambiente e delle sue risorse, del supporto alle persone e alle Comunità e del territorio e delle imprese italiane. Un impegno che è ulteriormente arricchito dalle attività promosse da Fondazione Conad ETS, ente non profit costituito per valorizzare l’impegno a fattor comune di Cooperative e Soci sul territorio.
Infine, si conferma anche nel 2023 il primato di Conad sul fronte della brand awareness. L’insegna ad oggi continua ad essere Top of Mind del settore (19,9%), con una notorietà totale pari al 94,6%. Conad è anche prima per numero di clienti – 11,6 milioni di famiglie – che visitano settimanalmente i punti di vendita.
-foto ufficio stampa Conad-
(ITALPRESS).
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Cronaca
Von der Leyen lancia da Davos forum sulla transizione green
Pubblicato
2 ore fa-
23 Gennaio 2025di
RedazioneROMA (ITALPRESS) – “Nel settore energetico gli investimenti in energia pulita superano di dieci a uno quelli nei combustibili fossili. Questo è un cambiamento per cui lavoriamo da anni. Ed è stato confermato quando abbiamo tutti fissato obiettivi ambiziosi alla COP28: abbiamo detto che avremmo triplicato l’energia rinnovabile e raddoppiato l’efficienza energetica entro il 2030. E’ evidente: la transizione all’energia pulita sta avvenendo ed è destinata a durare. Questa non è solo una buona notizia per il pianeta, è anche una buona notizia per l’innovazione. E’ una buona notizia per l’indipendenza energetica, perchè questa è energia prodotta in casa, quindi crea buoni posti di lavoro in patria. E’ un bene per la competitività economica. E ultimo ma non meno importante, riduce le bollette energetiche, quindi è un bene per le famiglie e le aziende”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo al Forum mondiale economico di Davos. “Ci sono due grandi sfide che voglio affrontare. Primo, non tutti fanno parte di questa transizione globale verso l’energia pulita. Se si guarda al continente africano, ad esempio: è un continente con un potenziale enorme, che detiene il 60% delle migliori risorse solari del mondo. Tuttavia, attualmente riceve meno del 2% degli investimenti globali in energia pulita”, ha osservato von der Leyen. In secondo luogo “non ci stiamo muovendo abbastanza velocemente. Si tratta anche di aumentare la produzione. Ogni regione deve essere in grado di produrre le tecnologie di cui ha bisogno” ma “nessuna azienda, nessun Paese e nessuna regione può farlo da sola. Dobbiamo lavorare insieme e dobbiamo agire ora. Ecco perchè oggi lanciamo il Global Energy Transition Forum”, ha spiegato la presidente sottolineando poi che “ci siamo prefissati tre obiettivi: in primo luogo, dobbiamo sostenere lo slancio del nostro storico accordo energetico globale. Questi obiettivi energetici globali devono trovare la loro strada nella prossima ondata di contributi determinati a livello nazionale, i famosi NDC. Dobbiamo trasformare le promesse collettive in progressi misurabili. Il nostro secondo obiettivo: dobbiamo trasformare questi obiettivi in progetti molto concreti. E infine, il Global Energy Transition Forum dovrebbe aiutare a sbloccare più investimenti. Se vogliamo essere più veloci, abbiamo bisogno di più investimenti. Il Global Energy Transition Forum è tutto incentrato sul collegare i puntini; sul garantire che governi, aziende e investitori si trovino tra loro, come fanno oggi qui. In questi tempi di dura competizione geostrategica, la prevedibilità, la certezza e l’affidabilità sono importanti. Voglio essere molto chiaro con il mio messaggio: l’Europa resta sulla rotta e siamo pronti a lavorare con tutti gli attori globali per accelerare la transizione verso l’energia pulita”, ha concluso von der Leyen.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-
Cronaca
Assolombarda, per il 2025 migliorano le previsioni. Pil regione a +1,1%
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4 ore fa-
23 Gennaio 2025di
RedazioneMILANO (ITALPRESS) – Se il 2024 si è rivelato un anno difficile per l’economia, quello che è appena iniziato potrebbe essere quello della, seppur cauta, ripartenza. A dirlo sono i dati del Centro Studi di Assolombarda. In particolare, le stime indicano che lo scorso anno la Lombardia è cresciuta del +0,5%, meno rispetto al +0,6% nazionale; una circostanza determinata, soprattutto, dal mancato traino dei mercati esteri, che ha penalizzato una struttura economica particolarmente votata alla manifattura e ai servizi alle imprese. Le previsioni per il 2025, in base alle più recenti evidenze, invece, migliorano attestandosi al +1,1%, e superando il +0,7% previsto a livello italiano. Il rallentamento della Lombardia nel 2024 ha rispecchiato un contesto di debolezza della domanda domestica e globale. Nonostante il deciso calo dell’inflazione (scesa al +0,8% nel 2024 a livello regionale), le famiglie hanno mostrato, infatti, una forte propensione al risparmio. Ha pesato anche il contributo negativo della domanda estera, confermato dai dati sulle esportazioni lombarde, che nei primi nove mesi del 2024 sono calate dello 0,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La ripartenza nel 2025 è, ora, affidata prevalentemente ai consumi, in espansione dell’1,7%, più che nella media nazionale (+1,3%). Uno dei pesi che gravano maggiormente sull’export regionale, anche in prospettiva, è rappresentato dalla recessione tedesca. La stima preliminare per il Pil della Germania ha fatto registrare un 2024 ancora negativo (-0,2%, dopo il -0,3% nel 2023) e le previsioni della Bundesbank vedono un magro rimbalzo, appena dello 0,2%, nel 2025. Di riflesso, allargando lo sguardo al pre-Covid, per le regioni tedesche Bayern e Baden-Wùrttemberg tra 2019 e 2024, si prospetta una espansione cumulata molto modesta e pari a +1,9% e +0,4%, rispettivamente. Nello stesso periodo, le stime sulla Lombardia proiettano una crescita del 5,9%. Tra le altre regioni benchmark europee, spicca la Cataluña, che si prevede in sviluppo del 2,7% nel 2024 e del 2,2% nel 2025.
“Alla luce dei dati curati dal nostro Centro Studi, è necessario invertire la rotta dell’attuale ciclo economico per incoraggiare la competitività del Paese e delle nostre imprese”, ha dichiarato il presidente di Assolombarda, Alessandro Spada. “Per rilanciare la crescita – ha spiegato -, sono due gli asset su cui intervenire immediatamente: energia e investimenti. Le nostre imprese, infatti, pagano una delle bollette più care al mondo: negli ultimi due anni, in particolare, il prezzo medio mensile dell’energia elettrica in Italia è stato sistematicamente più alto, anche di oltre il +50%, rispetto ai nostri partner europei. Ma sono anche gli investimenti a destare preoccupazione e, in tal senso, lanciamo l’appello affinchè siano il primo punto all’ordine del giorno della nuova agenda europea. Per quanto riguarda l’Italia, Industria 4.0, il primo e più grande piano di politica industriale del Paese, con la nuova Legge di Bilancio ha subito una pesante tagliola, del tutto ingiustificata e controintuitiva: il credito d’imposta 4.0, infatti, ha una copertura di 2,2 miliardi di euro per il 2025 contro i più di 6 miliardi che vengono utilizzati normalmente. Ma non solo: viene eliminato dal beneficio il software proprio oggi che siamo chiamati a puntare su intelligenza artificiale, dati, cybersecurity. La nostra competitività si gioca su queste partite, non possiamo perdere ulteriore terreno”, ha concluso Spada. Scomponendo la dinamica dell’economia lombarda tra settori, emerge un calo nel valore aggiunto dell’industria nel 2024, -2,2%, che proseguirà anche nel 2025. Il dato è in linea con l’andamento negativo dell’export, che riflette principalmente le vendite della manifattura. Peraltro, la debolezza dei settori manifatturieri non caratterizza solo la Lombardia, ma in generale l’Italia e la gran parte dei Paesi europei (con la notevole eccezione della Spagna), come testimoniano i dati sul clima di fiducia di questo comparto, tendenzialmente negativi lungo tutto l’anno scorso. Il Pil lombardo è stato trainato dai servizi, in crescita nel 2024 dell’1,1% e previsti rafforzarsi ulteriormente nel 2025. Questa fase positiva accomunerà sia i servizi alle imprese, spinti dall’ICT, sia i servizi ai privati, con un una ripresa del commercio. In questo quadro economico modesto, continuano ad arrivare invece segnali decisamente positivi dal mercato del lavoro. Stimiamo infatti che gli occupati in Lombardia siano cresciuti dell’1,2% nel 2024 (un tasso superiore allo 0,7% italiano) e prevediamo cresceranno dello 0,8% anche nel 2025, nuovamente grazie all’impulso del settore dei servizi. Sulle decisioni delle imprese incide anche la difficoltà a reperire nuove risorse, che spinge a mantenere la propria forza lavoro in vista di una ripartenza del ciclo economico, nonostante l’attuale debolezza della congiuntura.
(ITALPRESS).
Foto: Ufficio stampa Assolombarda
Cronaca
Renault Symbioz, modello versatile per la famiglia
Pubblicato
4 ore fa-
23 Gennaio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Symbioz, il SUV Renault di segmento C richiama alla mente il termine simbiosi, che nel dizionario è descritta come un’associazione biologica e duratura tra due organismi viventi, reciprocamente vantaggiosa e che riportata al rapporto tra auto e passeggeri, è in linea con il posizionamento del nuovo veicolo compatto per le famiglie secondo la tradizione delle “voitures à vivre” che hanno caratterizzato la storia di Renault. Un nome che fa riferimento anche alle radici del marchio rimandando immediatamente al termine francese “symbiose”. Renault Symbioz è un modello versatile per la famiglia, che riesce nell’impresa di ospitare cinque adulti in un abitacolo confortevole pur mantenendo dimensioni esterne contenute. Posizionandosi tra Captur ed Austral, misura 4,41 metri di lunghezza e 1,79 metri di larghezza, con un passo di 2,64 meri. L’allestimento iconic pone Symbioz ai massimi standard del segmento C. Nella gamma si distingue per l’ambiente molto moderno, contraddistinto dalla scelta di colori e materiali. I sedili sono rivestiti da un tessuto a maglie larghe con un frammento di losanga sullo schienale di quelli anteriori. Un effetto alluminio spazzolato impreziosisce la parte superiore della plancia, mentre la parte inferiore è in Tep con cuciture a vista. Symbioz si attesta al top della categoria in termini di volume di carico in virtù della panchetta posteriore che scorrendo fino a 16 cm, può far variare il volume di carico da 492 a 624 litri, raggiungendo 1.582 litri nella configurazione con la panchetta posteriore ripiegata. Il bagagliaio è ampio e spazioso grazie all’assenza del bordo ed il pianale piatto e l’accesso è ottimizzato dal portellone motorizzato con apertura e chiusura attivabili premendo il pulsante elettrico presente sul bagagliaio, usando la chiave Keyless Entry oppure semplicemente facendo passare il piede sotto il sensore del paraurti posteriore. Il peso, inferiore a 1.500 kg (da 1.423 a 1.476 kg), è contenuto e l’altezza limitata (1,57 m), caratteristiche che contribuiscono all’ottima efficienza della motorizzazione E-Tech Full Hybrid 145. Renault Symbioz offre un equipaggiamento tecnologico completo che comprende il tetto in vetro opacizzante Solarbay. Il sistema multimediale OpenR Link con Google integrato vanta un touchscreen verticale da 10,4″ di serie su tutte le versioni e un driver display da 10,3″. Symbioz è anche al top per quanto riguarda i livelli di sicurezza attiva e passiva, offrendo 29 dispositivi di assistenza alla guida, tra cui la frenata di emergenza in retromarcia. Il conducente può contare su Adas di ultima generazione come l’Active Driver Assist, che offre un’autonomia di guida di livello 2, e la Guida ibrida predittiva (con motorizzazione ibrida) per ottimizzare l’efficienza sfruttando al massimo l’energia elettrica lungo il percorso.
Il consumo di carburante è di 4,7 litri per 100 km e le emissioni di CO2 sono pari a 105 grammi/km. Tale efficienza consente un’autonomia fino a 1.000 chilometri. Prodotto nello stabilimento di Valladolid, Renault Symbioz è disponibile in quattro allestimenti: Evolution, Techno, Esprit Alpine e Iconic con prezzi che partono dai 32.100 euro della Evolution e fino ai 36.600 del top di gamma Iconic.
foto: ufficio stampa Renault Group Italia
(ITALPRESS).
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