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Economia

Per Telpress le parole chiavi del 2023 sono guerra e violenza donne

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ROMA (ITALPRESS) – A guardarlo con gli occhi dei media, il 2023 è stato un anno caratterizzato da eventi negativi e drammatici.
Due le parole chiavi più ricorrenti in articoli di giornali, nei servizi radio e tv e sul web: guerra e violenza sulle donne.
La prima ci accompagna ormai dal 24 febbraio 2022, prima attraverso il racconto quotidiano del conflitto russo-ucraino e poi con quello israelo-palestinese. La seconda, riferita principalmente alla violenza di genere, è legata alla cronaca dei femminicidi compiuti in Italia ogni 3 giorni. Tra le prime 5 parole più ricorrenti nel dibattito mediatico ci sono anche “lavoro”, la prima preoccupazione degli italiani, e Papa Francesco onnipresente sui media come nessun pontefice prima di lui. E poi ci sono i migranti, il Medio Oriente, l’inflazione, la giustizia, il salario minimo, che ci ha accompagnato per tutta l’estate, il Covid, il superbonus, il clima.
Ma il tema in assoluto più ricorrente sui media è il calcio che quest’anno ha raggiunto ricorrenze elevate anche grazie alla vittoria del campionato del Napoli, altra keyword del 2023. Poi c’è turismo che assieme a Napoli sono le uniche parole in accezione “positiva” nella top20. L’anno che ci lasciamo alle spalle, infatti, ha registrato una stagione record per l’Italia tornata ad essere tra le destinazioni preferite a livello internazionale. Tra i personaggi la vera unica dominatrice della scena mediatica è il presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni. Tra gli strumenti di comunicazione stravince Tik Tok. Sono i dati che emergono dall’analisi “Le parole più mediatiche del 2023” condotta dall’Osservatorio sui media e la comunicazione di Telpress Italia. L’Osservatorio è uno dei progetti messi in campo dall’azienda in occasione del 40° anniversario della media agency. Attraverso l’Osservatorio sui media e la comunicazione, Telpress produce analisi, approfondimenti e report per aziende, istituzioni e altre organizzazioni per conoscere le performance dei brand, di campagne e progetti di comunicazione, i trend di mercato, sociali e politici. “Siamo conosciuti principalmente come fornitori di rassegne stampa ma quello del monitoraggio dei media è solo uno dei nostri servizi. Sin dal 1983 abbiamo investito tanto nell’innovazione tecnologia e oggi, grazie al nostro reparto di ricerca e sviluppo, abbiamo strumenti all’avanguardia per la comunicazione e l’analisi dei media, dei brand e delle tendenze. Siamo stati i primi, ad esempio, a fornire note stampa, anche audio, e media focus tematici”, afferma Margherita D’Innella Capano, general manager di Telpress.
(ITALPRESS).
Foto: Agenzia Fotogramma –

Economia

Fava “IA strumento strategico per realizzare welfare generativo”

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GENOVA (ITALPRESS) –L’intelligenza artificiale può fare la differenza solo se restiamo fedeli a un principio: la persona prima di tutto. È questo il fattore h – l’elemento umano – che deve guidare ogni innovazione”. Così Gabriele Fava, presidente dell’Inps, intervenuto al Festival del Lavoro a Genova.

“Per l’Inps, l’Ia è uno strumento strategico per realizzare un welfare generativo, capace di ascoltare, comprendere e rispondere ai bisogni reali delle persone. La personalizzazione è la chiave: è il contrario della standardizzazione e il cuore del nuovo modello di protezione sociale che stiamo costruendo. Un welfare su misura, che non appiattisce ma valorizza. Mettere la persona al centro non è uno slogan: è una scelta di metodo, visione e responsabilità”, ha aggiunto.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Economia

Barachini “Serve trasmettere la corretta importanza dell’informazione”

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ROMA (ITALPRESS) – “Bisogna prima di tutto trasmettere ai cittadini il senso dell’importanza dell’informazione corretta. Lavorare sulla reputazione del sistema”. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, Alberto Barachini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega a Informazione e Editoria.

Poi, spiega che per gli editori “abbiamo individuato una misura di sostegno che si basa non più sulle copie stampate ma su quelle distribuite, come abbiamo fatto con i contributi alle agenzie di stampa, correlandoli con il numero di giornalisti impiegati. Un modo per incentivare la qualità dell’informazione nel primo luogo dove le notizie vengono verificate, contrastando le fake news”.

Barachini si sofferma sulle misure a sostegno delle edicole per le quali è stato messo in campo un pacchetto da 17 milioni. “È la risposta del governo, e ringrazio la premier Meloni, a tutela di quei cittadini, e sono ancora tanti in Italia, che leggono i giornali sulla carta”.

Sul fronte, invece, dell’innovazione il sottosegretario sottolinea come “la si può usare in modo più o meno corretto. Noi abbiamo scelto di sostenere chi investe in innovazione nei media come le tv nazionali (non la Rai) e locali, le agenzie e le radio. Auspicando che gli editori operino per migliorare il lavoro giornalistico e non per sostituirlo”.

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– Foto IPA Agency –

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Economia

Panetta “Con i dazi a rischio 1% della crescita mondiale” / Video

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ROMA (ITALPRESS) – “L’inasprimento delle barriere doganali potrebbe sottrarre quasi 1 punto percentuale alla crescita mondiale nell’arco di un biennio. Negli Usa, l’effetto stimato è circa il doppio. I dazi potrebbero comportare una minore domanda di lavoro e un aumento delle pressioni inflazionistiche, in una fase già caratterizzata da aspettative di inflazione in rialzo”.

Così il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nel corso delle considerazioni finali. “Il susseguirsi di annunci, smentite e revisioni alimenta incertezza e volatilità sui mercati. Si tratta di condizioni che rischiano di amplificare l’effetto dei dazi e che potrebbero protrarsi nel tempo, considerata la complessità dei negoziati commerciali, che tipicamente richiedono tempi più ben lunghi dei 90 giorni di sospensione annunciati”, ha aggiunto.

Secondo Panetta “le politiche protezionistiche stanno spingendo l’economia mondiale su una traiettoria pericolosa. I dazi oggi in vigore potrebbero ridurre il commercio internazionale di circa il 5%, dando avvio a una riconfigurazione delle filiere produttive globali. Ne deriverebbe un sistema di scambi meno integrato e meno efficiente. Gli effetti rischiano di travalicare la sfera commerciale, alterando la struttura del sistema monetario internazionale, oggi incentrato sul dollaro, e limitando i movimenti dei capitali”.

Il governatore ha infine sottolineato come “le attuali aspre dispute commerciali, non sono un malessere temporaneo, sono il sintomo di un logoramento dei rapporti politici ed economici internazionali che ha radici profonde. Esse accelerano la riconfigurazione delle filiere produttive e degli scambi internazionali che era già in atto”. 

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IL VIDEO DELLE PAROLE DI PANETTA

-Foto: ufficio stampa Bankitalia-

(ITALPRESS)

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