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Cronaca

Atalanta in semifinale di Coppa Italia, Milan ko 2-1 a San Siro

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MILANO (ITALPRESS) – L’Atalanta vince contro il Milan 2-1 grazie alla doppietta di Koopmeiners e vola in semifinale di Coppa Italia, i nerazzurri sfideranno la Fiorentina. Decisiva la prestazione nella ripresa, i bergamaschi conquistano la quarta semifinale della gestione Gasperini. I padroni di casa hanno schierato il solito 4-2-3-1 con la coppia centrale Gabbia-Hernandez davanti a Maignan, l’attacco è stato invece affidato a Luka Jovic. Sciolti invece i due dubbi degli orobici, con Kolasinac sulla linea a tre della difesa e De Ketelaere a comporre il tridente insieme a Miranchuk e Koopmeiners. Nella prima mezz’ora la compagine bergamasca ha preferito attendere, i rossoneri invece hanno gestito il pallino del gioco cercando il varco giusto: al 19′, su una ripartenza, Carnesecchi ha disinnescato una conclusione centrale da parte di Musah. Al 31′ l’Atalanta ha confezionato la prima occasione del match, Holm però non è riuscito a colpire coi giri giusti il traversone arrivato dallo stesso De Ketelaere. Qualche minuto più tardi gli ospiti hanno reclamato un calcio di rigore per una spinta di Reijnders su De Roon, praticamente libero di colpire a rete: Gasperini, qualche minuto più tardi, è stato espulso per proteste. Al tramonto del primo tempo il Milan ha trovato il gol del vantaggio su un’azione in velocità orchestrata sulla corsia mancina dal duo Leao-Hernandez, decisivo il piattone sul secondo palo del portoghese. La reazione è stata immediata, il pareggio è arrivato grazie alla conclusione di prima intenzione di Koopmeiners su assist di Holm. I nerazzurri sono entrati in campo nella ripresa con un piglio differente, al 14′ Miranchuk si è guadagnato un calcio di rigore (per un fallo di Jimenez) trasformato ancora da Koopmeiners. I bergamaschi non hanno sfruttato le diverse occasioni per chiudere la partita – prima il tiro a giro di Miranchuk uscito per questione di centimetri, poi la botta di Ederson deviata da Musah -, il Milan invece ci ha provato con una conclusione dalla distanza di Pulisic deviata in corner da Carnesecchi. Non è bastato il forcing finale degli uomini di Pioli per evitare la sconfitta, l’Atalanta sbanca San Siro e vola in semifinale.
– foto Image –
(ITALPRESS).

Cronaca

PRONTO METEO – PREVISIONI DAL 24 NOVEMBRE

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Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

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Cronaca

MAX PEZZALI, TRA FESTA AD APPIANO E POLEMICHE PER UNA BENEMERENZA A PAVIA. ARRIVA LA RISPOSTA DI MAX E SPIAZZA TUTTI!

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eri ad Appiano Gentile ha fatto capolino Max Pezzali, grande tifoso nerazzurro. Ed è stata festa con tutti i giocatori e lo staff. Oggi invece a Pavia, la sua città, dopo il successo riscontrato dalla serie andata in onda su Sky, a far notizia sono le polemiche legate alle benemerenze di San Siro. Gli avvocati di Max Pezzali hanno inviato una lettera al sindaco di Pavia, Michele Lissia, e alla giunta chiedendo di non assegnare la benemerenza a Mauro Repetto, ex degli 883, che ha fatto tappa per la sua “prima” del nuovo tour nelle settimane passate proprio al Teatro Fraschini di Pavia. Sullo sfondo c’è una causa civile tra Max Pezzali e Claudio Cecchetto. I legali di Max Pezzali sostengono che i diritti sul nome della band spettano soltanto a chi della band ha il merito della notorietà, cioè a Pezzali. Se il Consiglio comunale, nonostante la richiesta di soprassedere all’assegnazione della benemerenza, procederà comunque in tale senso, gli avvocati si riservano di far valere le ragioni di Max Pezzali nei confronti del Comune di Pavia. Come andrà a finire la vicenda? Chiude la polemica proprio Max sul suo profilo Fb e precisa: “Fosse per me, oltre al premio San Siro di Pavia, a Mauro darei anche un Grammy per l’importanza che ha avuto nella mia vita. Quello che sta venendo fuori in queste ore c’entra con delle questioni legali abbastanza di dominio pubblico che non coinvolgono Mauro, ma sono legate all’utilizzo del nome degli 883, una storia che appartiene a Mauro quanto a me. Nonostante quello che sta cominciando a girare in rete, il legame tra me e Mauro è indistruttibile, sancito da quelle canzoni che ormai sono più vostre che nostre. A noi piacciono le birre scure e le moto da James Dean, non quelle stronzate che si dicono nei film”. Chapeaux.

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Netanyahu, Tajani a Salvini “Unica linea quella mia e di Giorgia Meloni”

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MILANO (ITALPRESS) – “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E’ una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Repubblica, commentando le dichiarazioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Netanyahu. “Poi un leader di partito parla di quello che vuole – aggiunge -, ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”. “Vogliamo prima leggere le carte, capire le motivazioni della sentenza, ragionare su cosa sostiene la Corte. Noi riconosciamo e sosteniamo la Corte penale. Ma lo facciamo ricordando che deve avere sempre una visione giuridica e non politica. Nel pieno di una guerra di questa violenza il primo obiettivo degli Stati, e della Repubblica italiana, è quello di trovare alleanze politiche per fermare le morti a Gaza e in Libano, per ritornare a un percorso diplomatico. Noi dobbiamo portare la pace a Gaza, non dobbiamo credere che portare qualcuno in carcere aiuti la pace” dice ancora il numero uno di Forza Italia e vicepremier. “Stiamo dicendo, il presidente del Consiglio ed io, che una sentenza di questa portata ha un effetto politico profondo sulla gestione non di un confitto, ma della sua conclusione. Non è possibile equiparare e mettere sullo stesso piano il premier democraticamente eletto di Israele e un capo terrorista. Una cosa è sottolineare la sproporzione della risposta di Israele nella Striscia, su cui siamo tutti d’accordo. Altro è un mandato di cattura. Non ci sono tre posizioni. Ce n’è soltanto una: quella del presidente del Consiglio, concordata con il ministro degli Esteri” conclude Tajani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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