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Cronaca

Taranto, 29 arresti per associazione di tipo mafioso e voto di scambio

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TARANTO (ITALPRESS) – I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Taranto, con il supporto di personale e di mezzi del Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata, dei Comandi Provinciali di Bari, Lecce, Taranto e Brindisi e della Sezione Aerea di Bari, hanno dato esecuzione a un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Lecce su richiesta della Procura della Repubblica -D.D.A.- salentina, applicativa di misure cautelari personali nei confronti di 29 soggetti (26 in carcere e 3 agli arresti domiciliari) e del sequestro preventivo di beni del valore complessivo di circa 6,4 milioni di euro. Gli arrestati sono gravemente indiziati, a vario titolo, delle ipotesi di reato di associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, trasferimento fraudolento di valori, estorsione e detenzione illegale di armi.
Le pertinenti indagini, anche di natura tecnica, coordinate in ogni loro fase dalla Procura della Repubblica di Lecce/Direzione Distrettuale Antimafia, hanno consentito alle Fiamme Gialle joniche di disvelare la presenza e l’operatività nei Comuni tarantini di Statte e di Crispiano di un presunto gruppo criminale. Nello specifico, è stato rilevato come gli indagati, tra il 2020 e il 2021, avrebbero fatto parte di un’organizzazione di tipo mafioso, dotata di armi, e si sarebbero resi responsabili di numerose condotte illecite concernenti lo scambio elettorale politico-mafioso, la cessione di partite di stupefacenti, la detenzione di armi e l’intestazione fittizia di beni a “prestanome”, nonchè l’esecuzione di efferate attività estorsive, di spedizioni punitive e di attentati incendiari.
Il “controllo del territorio” sarebbe stato esercitato da alcuni degli indagati anche attraverso il presunto condizionamento delle elezioni amministrative tenutesi a Statte (TA) nell’ottobre del 2021. In questo contesto sarebbe difatti emerso che uno degli indagati, attraverso propri fiduciari, si sarebbe concretamente adoperato per la raccolta di voti in favore di alcuni candidati, oggi amministratori di vertice del Comune, ottenendo in cambio somme di denaro, buoni pasto e schede carburanti, nonchè l’impegno a favorire la concessione di autorizzazioni e di commesse pubbliche a imprese compiacenti. Avrebbe contribuito all’illecita raccolta di voti anche un dirigente amministrativo di una società di servizi tarantina. A questo proposito sarebbe difatti emerso che l’uomo, per il tramite di fiduciari, avrebbe interessato un componente della presunta associazione mafiosa perchè reperisse preferenze elettorali, promettendogli in cambio l’assunzione nell’azienda di servizi e l’affidamento di commesse.
Ancora, per eludere l’applicazione di misure di prevenzione patrimoniali alcuni indagati avrebbero intestato fittiziamente a “prestanome” imprese, beni mobili e immobili ubicati a Taranto e a Statte.
A riscontro delle evidenze acquisite attraverso le indagini tecniche, nel novembre e dicembre 2021 il Nucleo PEF Taranto ha sottoposto a sequestro a carico di alcuni indagati ingenti quantità di sostanze stupefacenti, del tipo hashish e cocaina, somme in contanti per oltre 50 mila euro e diversi orologi Rolex di notevole valore economico. In applicazione del provvedimento cautelare sono stati inoltre sottoposti a sequestro “per sproporzione” anche beni di ingiustificata provenienza riconducibili ad alcuni indagati del valore complessivo di circa 6,4 milioni di euro, tra i quali appartamenti, locali commerciali e box, nonchè quote societarie e compendi aziendali di imprese, con sedi a Taranto e in provincia, attive nei settori economici della ristorazione e del commercio di automobili e di frutta e verdura. Contestualmente sono state eseguite perquisizioni locali e personali nei confronti di 30 soggetti, interessati dalle indagini in ordine alle ipotesi di reato di associazione mafiosa, scambio elettorale politico-mafioso, traffico di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi.

foto: ufficio stampa Guardia di Finanza

(ITALPRESS).

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Cronaca

Vincono Berrettini E Sinner, ItalDavis in finale con Olanda

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MALAGA (SPAGNA) (ITALPRESS) – L’Italtennis si qualifica per l’ultimo atto delle Davis Cup Finals. Nella seconda semifinale, sul veloce indoor del Palacio de Deportes Josè Maria Martin Carpena di Malaga, gli azzurri hanno sfruttato i due singolari per battere 2-0 l’Australia nel remake della finale dello scorso anno. Dopo la vittoria sofferta e in rimonta di Matteo Berrettini (35 Atp) su Thanasi Kokkinakis (77) per 6-7(6) 6-3 7-5, maturata in due ore e 46 minuti di gioco, a chiudere subito i conti e ad evitare il doppio è stato Jannik Sinner, leader del ranking mondiale, che nel match tra i numeri uno ha superato Alex de Minaur (9) con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 29 minuti di partita. Domani la squadra del ct Filippo Volandri, campione uscente e in finale per il secondo anno consecutivo, se la vedrà con l’Olanda, che ieri aveva eliminato la Germania per 2-0 nella prima semifinale.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

PRONTO METEO – PREVISIONI DAL 24 NOVEMBRE

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Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

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Cronaca

MAX PEZZALI, TRA FESTA AD APPIANO E POLEMICHE PER UNA BENEMERENZA A PAVIA. ARRIVA LA RISPOSTA DI MAX E SPIAZZA TUTTI!

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eri ad Appiano Gentile ha fatto capolino Max Pezzali, grande tifoso nerazzurro. Ed è stata festa con tutti i giocatori e lo staff. Oggi invece a Pavia, la sua città, dopo il successo riscontrato dalla serie andata in onda su Sky, a far notizia sono le polemiche legate alle benemerenze di San Siro. Gli avvocati di Max Pezzali hanno inviato una lettera al sindaco di Pavia, Michele Lissia, e alla giunta chiedendo di non assegnare la benemerenza a Mauro Repetto, ex degli 883, che ha fatto tappa per la sua “prima” del nuovo tour nelle settimane passate proprio al Teatro Fraschini di Pavia. Sullo sfondo c’è una causa civile tra Max Pezzali e Claudio Cecchetto. I legali di Max Pezzali sostengono che i diritti sul nome della band spettano soltanto a chi della band ha il merito della notorietà, cioè a Pezzali. Se il Consiglio comunale, nonostante la richiesta di soprassedere all’assegnazione della benemerenza, procederà comunque in tale senso, gli avvocati si riservano di far valere le ragioni di Max Pezzali nei confronti del Comune di Pavia. Come andrà a finire la vicenda? Chiude la polemica proprio Max sul suo profilo Fb e precisa: “Fosse per me, oltre al premio San Siro di Pavia, a Mauro darei anche un Grammy per l’importanza che ha avuto nella mia vita. Quello che sta venendo fuori in queste ore c’entra con delle questioni legali abbastanza di dominio pubblico che non coinvolgono Mauro, ma sono legate all’utilizzo del nome degli 883, una storia che appartiene a Mauro quanto a me. Nonostante quello che sta cominciando a girare in rete, il legame tra me e Mauro è indistruttibile, sancito da quelle canzoni che ormai sono più vostre che nostre. A noi piacciono le birre scure e le moto da James Dean, non quelle stronzate che si dicono nei film”. Chapeaux.

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