Cronaca
Vicenzaoro January, IEG “Nel 2024 al via prossimi 70 anni del gioiello”
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1 anno fa-
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Redazione
VICENZA (ITALPRESS) – Inaugurata Vicenzaoro January – The Jewellery Boutique Show. Si apre la ricorrenza dei 70 anni di manifestazione orafa a Vicenza. Dal 19 al 23 gennaio il salone internazionale di Italian Exhibition Group ospita nell’intero quartiere fieristico di Vicenza oltre 1.300 brand espositori da 37 Paesi. Non solo Made in Italy, il 40% dei padiglioni è occupato da espositori internazionali e circa 600 i buyer ospitati da 72 Paesi grazie al supporto della rete degli uffici ICE nel mondo e per l’evento che apre il calendario delle fiere dell’oro e del gioiello nel mondo. Vicenzaoro è luogo di networking globale, anteprime dei trend ed evento che coniuga innovazione, informazione e formazione per l’intera filiera orafa. Vicenzaoro January ha aperto i battenti assieme a T.Gold, il salone internazionale delle tecnologie e dei macchinari per l’oreficeria. Infine, il marketplace dedicato all’orologeria e alla gioielleria vintage di pregio VO Vintage (quest’ultimo è aperto al pubblico nel foyer della fiera, sino a lunedì 22).«L’investimento di circa 60 milioni interamente autofinanziato, che parte con l’abbattimento della “chiocciola” per lasciare posto a un nuovo padiglione da 22 mila metri quadri, modificherà completamente il layout delle nostre manifestazioni. E’ il primo passo per i prossimi 70 anni», spiega il presidente di IEG Maurizio Renzo Ermeti, per il quale «i 70 anni di Vicenzaoro sono un grande traguardo, ancora più grande se pensiamo ai pericoli affrontati durante la pandemia. Una sfida vinta già nel ’23, quando Vicenzaoro ha segnato il suo record di crescita dimensionale. Oggi possiamo affermare che la manifestazione si presenta ancora all’insegna del record, visto che ha tutti gli spazi espositivi occupati e che saranno più di 130 i Paesi che la visiteranno, il che ne fa un evento universale più che internazionale. I risultati più recenti vanno considerati come il frutto di una visione strategica di chi ha lavorato sul settore orafo e della gioielleria per realizzare un unico player, in grado di programmare la propria crescita e ha trasformato la fiera di Vicenza nella fiera più bella del mondo».
Alla cerimonia inaugurale della manifestazione, che ha visto il conduttore radiofonico Matteo Caccia ripercorrere in un racconto ideale i 70 anni di fiere dell’oro vicentine, sono intervenuti Maurizio Renzo Ermeti, presidente Italian Exhibition Group, Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, Giacomo Possamai, sindaco di Vicenza, Matteo Zoppas, presidente ICE Agenzia, Andrea Nardin, presidente della Provincia di Vicenza, Claudia Piaserico, presidente Federorafi.
«La vostra fiera è un evento internazionale in cui viene narrata una delle eccellenze del Made in Italy: grazie al suo mix unico di creatività, tradizione, artigianalità, tecnologia e sostenibilità il settore è leader nel mercato orafo mondiale – afferma in un messaggio il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso -. E’ un periodo propizio per gli investimenti in innovazione, sono stati destinati ben 13 miliardi per la transizione digitale e ambientale delle imprese, senza distinzione di dimensione, localizzazione o settore di attività economica. Inoltre, puntiamo sulla riqualificazione delle competenze e crediamo che sia urgente investire sui ragazzi che oggi cominciano percorsi scolastici e specialistici, non solo ricorrendo alle Academy offerte dai grandi marchi, ma anche percorsi che, dal Liceo per il Made in Italy fino agli ITS, passando dalle scuole dei distretti preservino tradizione e segreti di un mestiere che si va sempre più specializzando così da soddisfare una domanda altamente qualificata come è quella odierna all’interno delle fabbriche. Nel DDL Made in Italy abbiamo dato il via anche alla Fondazione ‘imprese e competenze per il made in Italy’, con il compito di promuovere il raccordo tra le imprese che rappresentano l’eccellenza del made in Italy e i licei del made in Italy, al fine di diffondere la cultura d’impresa tra gli studenti e favorire iniziative mirate ad un rapido inserimento degli stessi nel mondo del lavoro. Infine, ricordo che abbiamo istituito la Giornata del Made in Italy: il 15 aprile di ciascun anno si festeggerà la creatività e l’eccellenza italiana presso le istituzioni pubbliche, le scuole di ogni ordine e grado e i luoghi di produzione, di riconoscerne il ruolo sociale e il contributo allo sviluppo economico e culturale della Nazione e del suo patrimonio identitario, di cui l’arte orafa è un caposaldo».
«Vicenza è capitale dell’oreficeria mondiale, ma in queste giornate dimostra anche molto di più: di essere al centro di un fenomeno propulsivo importante anche nello sviluppo di nicchie di mercato nuove, votate all’internazionalizzazione, che uniscono la sapienza della tradizione con la voglia d’innovazione di nuove generazioni di artigiani e imprenditori veneti – ha detto Luca Zaia, presidente della Regione Veneto -. Queste imprese, questi professionisti, sono veri e propri ambassador della nostra terra, anche all’estero, rappresentando in maniera alta la voglia d’eccellenza e le capacità uniche espresse dal comparto dell’oreficeria e del luxury veneto. Ringrazio tutti coloro che si impegnano in queste sfide appassionanti e do il benvenuto a tutti i buyer che ci onorano della loro presenza in queste giornate a Vicenza».
Per Giacomo Possamai, sindaco di Vicenza, «oggi è un giorno di festa per i primi 70 anni della Fiera di Vicenza ma oggi festeggiamo anche la prima pietra dei prossimi 70 anni. 60 milioni di investimenti sul quartiere fieristico di Vicenza: è un messaggio molto forte che va al territorio, alla città, alla provincia, alle imprese che dà l’idea della prospettiva di sviluppo e di crescita del quartiere fieristico. Tra l’altro tra pochi anni, a poche centinaia di metri da qui, ci sarà una stazione del treno dell’alta velocità che trasformerà questo luogo in uno dei quartieri fieristici più serviti del Paese. Inoltre, una delle forze di questa manifestazione è il legame con il territorio dove è nato il grande distretto dell’oro italiano. Il legame territorio-impresa-fiera non solo è stata la radice del successo della Fiera dell’oro e del distretto orafo ma credo che sarà anche la base più importante per il suo futuro».
«La gioielleria italiana è uno dei settori del Made in Italy che cresce di più sui mercati esteri (oltre il 10% tra gennaio-ottobre 2023). Gli imprenditori sono molto soddisfatti anche della fine dell’anno e c’è un ottimismo per il 2024, posto che nulla si può dire vista la situazione geopolitica e le tendenze macroeconomiche che si stanno prospettando – ha sottolineato Matteo Zoppas, presidente ICE -. Aumenta anche l’interesse degli operatori internazionali come dimostra la presenza all’edizione 2024 di Vicenzaoro di circa 570 buyer, erano 500 lo scorso anno, portati da ICE in collaborazione con IEG, provenienti da tutto il mondo. A questi si aggiungono, per la parte dedicata ai macchinari, ulteriori 30 buyer in rappresentanza di aziende estere provenienti da Algeria, Egitto, Marocco Indonesia, Pakistan, Vietnam, Thailandia, Malesia, Corea del Sud, Messico, Ecuador, Brasile, Cile e Perù. Rafforziamo così le attività di promozione sul potenziale sviluppo di mercati del Sud Est Asiatico, Sud America ma soprattutto del Nord Africa, in piena sintonia con lo spirito del Piano Mattei a quale sta lavorando il governo Meloni».
«Il quadro riferito al 2023 disegna una sostanziale buona tenuta del comparto. Teniamo però presente che le quotazioni delle materie prime si sono mantenute a livelli più elevati rispetto all’identico periodo del 2022, il che può condizionare anche le conferme d’ordine – ha evidenziato Claudia Piaserico, presidente Confindustria Federorafi -. Aggiungiamo l’instabilità geopolitica tra Ucraina e Medio Oriente, il momento di difficoltà dell’economia tedesca, le prossime elezioni americane e appare chiaro che l’anno appena incominciato non si presenta sotto i migliori auspici. Per il 2024 confidiamo, come sempre, sulle consolidate capacità dei nostri imprenditori di far fronte ai mutamenti del mercato. Le aziende italiane sono per esempio all’avanguardia a livello mondiale sulla sostenibilità, anche grazie agli strumenti messi a disposizione dei nostri imprenditori come il recente corso di formazione sulle certificazioni RJC. E molto confortante è sicuramente il dato sul buon andamento dell’occupazione, che conferma la corretta visione strategica del Consiglio Federorafi che da oltre due anni ha investito tempo e risorse sulla formazione e sull’orientamento a partire dall’operazione con il portale Skuola.net».
Andrea Nardin, presidente della Provincia di Vicenza, ha affermato: «Vicenzaoro compie 70 anni e guarda al futuro. Lo fa confermando il valore su cui ha poggiato solide fondamenta, cioè la qualità, marchio di fabbrica del made in Vicenza e del made in Italy grazie al quale i piccoli laboratori orafi sono diventati brand internazionali. La qualità ha reso Vicenzaoro il più grande e prestigioso salone dell’oro e dei preziosi, che valorizza il vintage, perchè è storia, ma si nutre di innovazione, interpretando e, ancor più, precorrendo i tempi. Perchè è qui, a Vicenza, che si scrive il futuro della moda dei gioielli. Lo dico con ambizione e con orgoglio, forte di 70 anni di storia di Vicenzaoro e di un legame con la città e con il territorio che con il tempo è diventato sempre più forte, tanto che oggi Vicenzaoro è molto più di un appuntamento commerciale, con eventi culturali e artistici che Vicenza offre e a cui anche i vicentini partecipano con entusiasmo. D’altra parte, il futuro dell’economia non può prescindere da arte, cultura e, aggiungo, sostenibilità, altro concetto che sempre con maggiore incisività entra a far parte del lessico di Vicenzaoro. Grazie a IEG, che a breve inizierà i lavori per modernizzare e ampliare la fiera, dimostrando di credere in Vicenza. Un impegno in cui avrà sempre la Provincia al proprio fianco, come stiamo facendo con la viabilità e la linea ferroviaria ad alta velocità, che porteranno nuovi impulsi all’economia e al mondo produttivo. Pronti per il futuro».
Per il 2023, sale al 44% (dal 39% dell’edizione di giugno) la percentuale delle imprese del settore orafo-gioilelliero che dichiara una crescita del fatturato. Mentre per il 2024, le attese degli operatori mostrano una maggior prudenza, soprattutto per le imprese più piccole; è invece il 50% delle imprese medio-grandi che si aspetta un fatturato in crescita. Se l’indice di produzione ISTAT evidenzia un progressivo rallentamento nel corso del 2023 che porta il dato dei primi 10 mesi a registrare un leggero calo (-1,4%), risulta comunque più contenuto rispetto al sistema moda (-6,6%). Nel 2022, l’Italia si è confermata il primo esportatore europeo del settore, con 8,2 miliardi di euro, ed il quinto a livello mondiale, con una quota pari al 10,1%, in netto miglioramento rispetto all’8,3% del 2019. Questo il quadro emerso dalla quinta edizione dell’inchiesta congiunturale “Il settore orafo italiano: nuove sfide in uno scenario in continuo cambiamento”, realizzata da Intesa Sanpaolo per Club degli Orafi e presentata nella giornata di apertura di Vicenzaoro January.
Trendvision, l’osservatorio indipendente di Italian Exhibition Group curato da Paola De Luca, individua cinque tendenze che caratterizzano le collezioni presenti a Vicenzaoro January 2024. ‘Urban Essentials’, che celebra l’essenziale e mescola materiali industriali come il titanio o la ceramica con dettagli raffinati e minimalisti ispirati all’architettura urbana e gender neutral. Le opzioni di stile includono pezzi trasformabili, orecchini con parti rimovibili e bracciali a strati. La tavolozza di colori neutri in nero, bianco, grigio canna di fucile e toni metallici profondi consente combinazioni personalizzate. ‘Craftcorè è la riconnessione con il passato, il ‘tesoro di famiglià, dai camei alle monete all’insegna del repechage mescolato con il design.
“Naturadelic’, incarna l’audace fusione del mondo naturale con l’estetica psichedelica: natura fusa a colori vibranti, forme organiche e materiali innovativi. La libertà assoluta di interpretazione dello stile personale è una questione di ‘Storystyling’: l’arte di combinare e sovrapporre gioielli in modi non convenzionali, che racconta storie distinte e riflette la personalità di chi li indossa. Le catene ben si prestano a creare gioielli stratificati in modi creativi. Infine, la ‘Patternology’, con tavolozze di colori contrastanti, stilizzate grafiche e pattern caratterizzati da forme geometriche semplici e sofisticate che riecheggiano geometrie e fascino vintage, come l’intramontabile Art Dèco o le vibrazioni retro-futuristiche degli anni ’70.
Per l’alto di gamma, nelle vetrine di Vicenzaoro, i luxury brand dei distretti orafi italiani insieme al meglio della produzione europea con numerose aziende da Germania, Francia e Spagna. Damiani, Roberto Coin, Crivelli, FOPE, che abbina la tecnologia brevettata per rendere le catene d’oro flessibili con chiusure nascoste tra i diamanti. Per la prima volta a Vicenzaoro, i gioielli scultura di Vhernier. E ancora: Annamaria Cammilli, Roberto De Meglio, Palmiero, Chantecler, Gismondi 1754. Per le internazionali: le tedesche Schreiner Fine Jewellery, Hans Krieger, Giloy, Breuning, Niessing, Jorg Heinz e Heinz Mayer, le spagnole Dàmaso Martinez, Carrera y Carrera e Facet, per arrivare alle creazioni delle francesi Akillis e Djula, dell’australiana Autore o di Fabergè.
– Foto ufficio stampa IEG –
(ITALPRESS).
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18 Aprile 2025di
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ROMA (ITALPRESS) – Il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha incontrato il Ministro degli Esteri omanita Badr Albusaidi, giunto a Roma nel ruolo di mediatore per la nuova tornata dei colloqui di alto livello tra Stati Uniti ed Iran. I primi colloqui USA-Iran sul programma nucleare si sono tenuti a Mascate lo scorso 12 aprile presso la residenza del ministro Albusaidi. Su richiesta delle parti, la seconda sessione dei colloqui viene adesso ospitata in Italia.
Nell’incontro, il ministro Tajani ha salutato con favore l’azione di mediazione svolta dall’Oman: “C’è il totale sostegno dell’Italia alla mediazione dell’Oman fra USA e Iran”. Il ministro omanita ha espresso profondo apprezzamento per la disponibilità offerta dal Governo italiano a facilitare il dialogo tra le parti in un ambiente sereno e produttivo. “Davanti alle numerose sfide politiche e securitarie in un contesto di forte volatilità regionale, l’Italia sia pronta ad accompagnare ogni ulteriore iniziativa in favore della pace e la stabilità internazionale”, ha detto Tajani.
“Da parte italiana – sottolinea la Farnesina -, si è quindi espresso l’auspicio che tali colloqui possano imprimere una decisa accelerazione al negoziato tra l’Amministrazione statunitense e il Governo iraniano per l’individuazione di una soluzione diplomatica necessaria per la stabilità dell’intero Medio Oriente. Un tema che è al centro dell’azione diplomatica italiana, a partire dai costanti contatti del ministro Tajani con l’Amministrazione statunitense, con l’omologo iraniano Araghchi e alle frequenti interlocuzioni con il direttore generale dell’AIEA Grossi”.
– Foto screenshot da video ufficio stampa Farnesina –
(ITALPRESS).
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18 Aprile 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Lando Norris fa segnare il miglior crono in 1:28.267 nella seconda sessione delle prove libere del Gran Premio di Arabia Saudita 2025, valido per il Mondiale di Formula 1. Il pilota britannico della McLaren precede il compagno di squadra Oscar Piastri di 163 millesimi e la Red Bull dell’iridato in carica Max Verstappen di 280 millesimi.
Quarto tempo per Charles Leclerc, su Ferrari, che ha un ritardo di quasi mezzo secondo dal leader del Mondiale; mentre con l’altra Rossa Lewis Hamilton chiude soltanto in tredicesima piazza. Ottima prova delle due Williams, con Carlos Sainz che si issa fino al quinto posto ed Alexander Albon che ottiene il decimo tempo, davanti alla Mercedes di Kimi Antonelli.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Esodo di Pasqua e ponti di primavera, Anas rimuove l’80% dei cantieri
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10 ore fa-
18 Aprile 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Anas, in vista dell’aumento dei flussi di traffico per gli spostamenti delle festività pasquali e i ponti di primavera ha deciso di rimuovere fino al 5 maggio gran parte dei cantieri. L’obiettivo è garantire una migliore percorribilità e prevenire i disagi alla circolazione.
“Per consentire a tutti di percorrere le strade e autostrade Anas con serenità durante le vacanze di Pasqua e di primavera abbiamo rimosso 1.045 cantieri, circa l’80% dei cantieri – ha detto l’AD di Anas Claudio Andrea Gemme -. Si tratta di un’operazione fondamentale per garantire il diritto agli spostamenti con una circolazione più fluida e scorrevole. Sempre operativo, come previsto dal nostro piano esodo, il monitoraggio costante della rete. Siamo sempre in prima linea, insieme al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le Forze dell’Ordine, per tutelare la sicurezza stradale: massima prevenzione, vigilanza in caso di pericolo, soccorsi più tempestivi in caso di incidente o altra emergenza”.
“Con il nostro lavoro – ha concluso l’Ad – vogliamo assicurare a chi si mette al volante un viaggio sereno. Raccomandiamo, soprattutto, di avere sempre un comportamento corretto alla guida, come ricordiamo nelle nostre campagne di sensibilizzazione Guida e basta con lo spot “Quando sei alla guida tutto può aspettare””.
Sui restanti 278 cantieri inamovibili Anas ha messo a punto un piano di ottimizzazione nei giorni di maggior traffico con percorsi alternativi per le tratte più critiche.
Quest’anno, grazie al maggior numero di giorni di vacanza, sono previste partenze e rientri scaglionati per l’intero periodo. Sulla rete Anas per le festività pasquali saranno oltre sei milioni di viaggiatori mentre la stima delle partenze sulla nostra rete per i ponti del 25 Aprile e del 1° Maggio ammonta a circa 4,5 milioni di persone.
Si calcola una crescita del traffico di circa il +11% per oggi, venerdì 18 aprile. Come negli anni precedenti, le destinazioni preferite dai turisti si confermano le regioni del Centro e le mete turistiche al Sud.
A partire da sabato 19 aprile, invece, i traffici subiranno una riduzione fino al -4% rispetto a quelli di un normale sabato di inizio primavera. Per la domenica di Pasqua, il 20 aprile, è previsto un calo del circa -12%, con punte fino al -14% sugli itinerari di lunga percorrenza. Una lieve riduzione dei transiti sulle lunghe percorrenze è attesa anche per la giornata di Pasquetta, lunedì 21 aprile, con variazioni di circa il -2% rispetto a un lunedì feriale. In crescita, invece, nel Lunedì dell’Angelo, gli spostamenti di breve percorrenza per le gite fuori porta verso le località turistiche di mare, con variazioni che vanno dal circa +10% del Sud e delle isole, fino al +15% del Centro. Per i rientri verso le grandi città il traffico si concentrerà lungo le maggiori direttrici tra martedì 22 aprile e mercoledì 23 aprile. Tra gli itinerari interessati: l’Autostrada A2 del Mediterraneo, in Sicilia l’Autostrada A19, la Statale SS1 “Aurelia”, il Grande Raccordo Anulare nel Lazio, la Statale SS309 “Romea” e la Statale SS16 “Adriatica”.
Un nuovo picco del traffico è previsto per la prossima settimana nella giornata di giovedì 24 aprile, il giorno prima della Festa della Liberazione, con incrementi del circa +12% rispetto alla media del giovedì. Le principali mete saranno, come di consueto, quelle turistiche di mare, con incrementi del +13% al Sud e sulle isole.
Sono previsti incrementi sulla rete Anas anche in montagna con picchi di circa il +16% al Nord.
Ulteriore innalzamento del traffico la settimana successiva, quando mercoledì 30 aprile è prevista una crescita del +9% rispetto al mercoledì medio. Un particolare incremento dei transiti è atteso sulle lunghe percorrenze in Sicilia e al Sud.
L’ultimo grande rientro è previsto nei giorni successivi al primo maggio, tra venerdì 2 e domenica 4 maggio, con picchi del traffico del +12% nella giornata di venerdì, durante la quale si prevedono i maggiori rientri.
Le strade più trafficate saranno l’A2 Autostrada del “Mediterraneo”, il Grande Raccordo Anulare, la statale SS1 “Aurelia”, la Statale SS16 “Adriatica”, la statale SS106 “Jonica” e la statale SS38 in Lombardia.
Per favorire gli spostamenti, la circolazione dei mezzi pesanti sarà sospesa venerdì 18 aprile dalle 14 alle 22, sabato 19 aprile dalle 9 alle 16, domenica 20, lunedì 21, venerdì 25, domenica 27 aprile, giovedì 1° e domenica 4 maggio dalle 9 alle 22. In vista del controesodo, nella giornata di martedì 22 aprile, il blocco sarà in vigore dalle 9 alle 14.
Durante le festività sarà aumentata la sorveglianza e garantita la presenza costante del personale. La presenza su strada di Anas sarà di 2050 risorse in turnazione, personale tecnico e di esercizio, più 230 unità delle Sale Operative Territoriali e della Sala Situazioni Nazionale per assicurare il monitoraggio del traffico in tempo reale h24.
– foto ufficio stampa Anas –
(ITALPRESS).

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