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Cronaca

Webuild, contratto per il Pape Tunnel and Underground Station in Canada

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MILANO (ITALPRESS) – Nuovo contratto per il Gruppo Webuild in Canada, per la prima fase di sviluppo di una tratta della Ontario Line. Il Gruppo, in joint venture con Fomento de Construcciones y Contratas Canada Ltd ha firmato un contratto per un valore complessivo stimato tra circa €700 milioni e €1,3 miliardi per lo sviluppo e la costruzione della sezione “Pape Tunnel and Underground Stations” della Ontario Line. Il valore effettivo finale sarà definito sulla base della progettazione esecutiva, inclusa nel contratto. La nuova linea metropolitana veloce attraverserà Toronto, dove si prevede una rapida crescita della popolazione dai 6 milioni di abitanti attuali a oltre 8 milioni entro il 2030. Webuild, con una quota pari al 50%, è leader della joint venture che progetterà e realizzerà le opere, commissionate da Infrastructure Ontario e Metrolinx. Il contratto Ptus per la Ontario Line North sarà eseguito come un “Progressive Design-Build”, modello contrattuale innovativo che prevede una stretta collaborazione tra cliente, costruttore e progettista, traducendosi in minori rischi di esecuzione nella fase di avvio e
costruzione del progetto. Un fattore di de-risking che si aggiunge alla strategia complessiva del Gruppo Webuild che continua a puntare sulla crescita in regioni a basso profilo di rischio come Italia, Europa, Australia e, in particolare, Nord America, che hanno lanciato negli ultimi anni importanti piani di sviluppo infrastrutturale. Il contratto, nel suo complesso, prevede la progettazione, la costruzione, la fornitura e la messa in esercizio di tre chilometri di tunnel gemelli, due stazioni sotterranee, l’interfaccia con la Linea 2 della Toronto Transit Commission e opere connesse. La Ontario Line correrà da Eglinton Crosstown LRT (Linea 5), a Don Mills Road e Eglinton Avenue (a nord-est della città), fino ad Exhibition Place, a sud-ovest. La sua realizzazione consentirà di dimezzare i tempi di percorrenza sulla tratta, che passeranno a meno di 30 minuti contri gli attuali 70 minuti. La Ontario Line si estenderà per 15,6 chilometri con 15 stazioni, sei snodi intermodali e più di quaranta connessioni con le linee metropolitane e regionali già esistenti e i servizi autobus. Per la Ontario Line, Webuild sta già realizzando, con il consorzio Connect 6ix, il contratto “Rolling Stock, Systems, Operations and Maintenance”, che include progettazione, realizzazione dei sistemi di segnalamento, comunicazione e sicurezza, fornitura del materiale rotabile e gestione e manutenzione della linea. Il contratto Ptus sarà il terzo progetto di mobilità sostenibile in corso in Canada per Webuild. Oltre ai contratti Rssom e Ptus per la Ontario Line, il Gruppo sta realizzando anche il progetto Hurontario, con il consorzio Mobilinx, per la costruzione di una linea metropolitana leggera che correrà per 18 chilometri, nei pressi di Toronto, lungo la Hurontario Street. Webuild, che vanta un track record di più di 14100 chilometri di ferrovie e metropolitane realizzate in tutto il mondo, è attualmente impegnato nella costruzione di importanti progetti di mobilità sostenibile di rilievo per connettere persone e merci, ridurre gli impatti sociali e ambientali e migliorare l’accesso ai servizi, le opportunità di lavoro e di business. In Italia, il Gruppo sta realizzando, tra gli altri, la Linea 4 della Metropolitana di Milano e la Linea C della Metropolitana di Roma.(ITALPRESS).

Foto: ufficio stampa Webuild

Cronaca

MAX PEZZALI, TRA FESTA AD APPIANO E POLEMICHE PER UNA BENEMERENZA A PAVIA. ARRIVA LA RISPOSTA DI MAX E SPIAZZA TUTTI!

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eri ad Appiano Gentile ha fatto capolino Max Pezzali, grande tifoso nerazzurro. Ed è stata festa con tutti i giocatori e lo staff. Oggi invece a Pavia, la sua città, dopo il successo riscontrato dalla serie andata in onda su Sky, a far notizia sono le polemiche legate alle benemerenze di San Siro. Gli avvocati di Max Pezzali hanno inviato una lettera al sindaco di Pavia, Michele Lissia, e alla giunta chiedendo di non assegnare la benemerenza a Mauro Repetto, ex degli 883, che ha fatto tappa per la sua “prima” del nuovo tour nelle settimane passate proprio al Teatro Fraschini di Pavia. Sullo sfondo c’è una causa civile tra Max Pezzali e Claudio Cecchetto. I legali di Max Pezzali sostengono che i diritti sul nome della band spettano soltanto a chi della band ha il merito della notorietà, cioè a Pezzali. Se il Consiglio comunale, nonostante la richiesta di soprassedere all’assegnazione della benemerenza, procederà comunque in tale senso, gli avvocati si riservano di far valere le ragioni di Max Pezzali nei confronti del Comune di Pavia. Come andrà a finire la vicenda? Chiude la polemica proprio Max sul suo profilo Fb e precisa: “Fosse per me, oltre al premio San Siro di Pavia, a Mauro darei anche un Grammy per l’importanza che ha avuto nella mia vita. Quello che sta venendo fuori in queste ore c’entra con delle questioni legali abbastanza di dominio pubblico che non coinvolgono Mauro, ma sono legate all’utilizzo del nome degli 883, una storia che appartiene a Mauro quanto a me. Nonostante quello che sta cominciando a girare in rete, il legame tra me e Mauro è indistruttibile, sancito da quelle canzoni che ormai sono più vostre che nostre. A noi piacciono le birre scure e le moto da James Dean, non quelle stronzate che si dicono nei film”. Chapeaux.

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Cronaca

Netanyahu, Tajani a Salvini “Unica linea quella mia e di Giorgia Meloni”

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MILANO (ITALPRESS) – “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E’ una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Repubblica, commentando le dichiarazioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Netanyahu. “Poi un leader di partito parla di quello che vuole – aggiunge -, ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”. “Vogliamo prima leggere le carte, capire le motivazioni della sentenza, ragionare su cosa sostiene la Corte. Noi riconosciamo e sosteniamo la Corte penale. Ma lo facciamo ricordando che deve avere sempre una visione giuridica e non politica. Nel pieno di una guerra di questa violenza il primo obiettivo degli Stati, e della Repubblica italiana, è quello di trovare alleanze politiche per fermare le morti a Gaza e in Libano, per ritornare a un percorso diplomatico. Noi dobbiamo portare la pace a Gaza, non dobbiamo credere che portare qualcuno in carcere aiuti la pace” dice ancora il numero uno di Forza Italia e vicepremier. “Stiamo dicendo, il presidente del Consiglio ed io, che una sentenza di questa portata ha un effetto politico profondo sulla gestione non di un confitto, ma della sua conclusione. Non è possibile equiparare e mettere sullo stesso piano il premier democraticamente eletto di Israele e un capo terrorista. Una cosa è sottolineare la sproporzione della risposta di Israele nella Striscia, su cui siamo tutti d’accordo. Altro è un mandato di cattura. Non ci sono tre posizioni. Ce n’è soltanto una: quella del presidente del Consiglio, concordata con il ministro degli Esteri” conclude Tajani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Cronaca

La Russa “Non sono interessato a fare il Presidente della Repubblica”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non farò il presidente della Repubblica”. Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa in una lettera a Repubblica, manifestando il suo “Disinteresse totale” per la corsa al Quirinale nel 2027. “La mia storia lo renderebbe problematico – ammette -. Ma soprattutto non coincide con le mie ambizioni e con il mio desiderio di potermi schierare sulle cose che reputo importanti” e conservare “la libertà di dire, sia pure ogni tanto, quello che penso senza ipocrisie”. “So e capisco che quasi sempre (o sempre?) chi diventa presidente del Senato un minuto dopo conforma il suo agire alla possibile prospettiva di futuro presidente della Repubblica – scrive La Russa -. Io ho volutamente avuto una diversa postura, proprio perchè non ci ho mai pensato e nemmeno mai l’ho desiderato. Per cui, se Repubblica vuole interrogarsi sulle ipotesi più improbabili si chieda cosa voteresti per avere Schlein al posto della Meloni? O meglio, cosa sareste disposti a votare pur di non averla”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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