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Cronaca

Assolombarda, nella sede nuovi spazi per asilo nido e cultura

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MILANO (ITALPRESS) – Dopo i significativi lavori di rinnovamento della sua sede milanese in via Pantano 9, Assolombarda si apre alla città e lo fa con i nuovi spazi inaugurati oggi dal presidente, Alessandro Spada, alla presenza del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e degli imprenditori del sistema confindustriale. Il restyling di Palazzo Assolombarda riguarda, in particolare, la realizzazione di una “piazza interna” dotata di spazi multifunzionali, capace di promuovere nuovi modi di lavorare e di vivere il palazzo. Ma non solo: la sede dell’Associazione diventa anche una location che si candida, sin da subito, ad ospitare eventi e rassegne culturali; a partire da settembre, inoltre, accoglierà un asilo nido. Il primo del sistema confindustriale a livello nazionale, i cui lavori prenderanno il via nel mese di febbraio. Un’iniziativa pensata per consentire a lavoratrici e lavoratori di conciliare il lavoro con la vita privata a beneficio sia dei dipendenti di Assolombarda sia delle famiglie che, a vario titolo, gravitano nel quartiere. Per i soci dipendenti, l’Associazione proporrà una forma doppia di welfare: la creazione di un asilo aziendale, la cui apertura è prevista in concomitanza con l’avvio dell’anno scolastico 2024-2025, e la copertura quasi totale della retta. L’asilo nido rientra nell’impegno di sostenibilità assunto da Assolombarda e sintetizzato nel “Manifesto di Sostenibilità”, con particolare riferimento alla valorizzazione delle persone attraverso la diffusione di ambienti di lavoro sicuri ed equi oltre che alla promozione di una cultura votata all’inclusione sociale. Una forma di sostenibilità sociale che diventa, dunque, anche un fattore economico di crescita collettiva, secondo l’Istituto Europeo per la Parità di Genere: una maggiore uguaglianza di genere avrebbe un impatto diretto sulla crescita economica dell’Italia comportando un aumento del Pil del 12 per cento entro il 2050. “Aprire alla città la nostra sede costituisce una scelta promossa per confermare la disponibilità degli imprenditori ad assumere quel ruolo di ‘custodi della comunità invocato nei mesi scorsi dall’arcivescovo di Milano, Mario Delpini”, ha detto il presidente Spada. “La creazione di un asilo nido – ha aggiunto – rappresenta per noi un progetto strategico per dare vita a un nuovo modello di welfare capace di migliorare la conciliazione tra vita professionale e lavoro, promuovendo una società a misura di famiglia in una fase storica caratterizzata da un inverno demografico preoccupante e da un ancora inaccettabile gender gap”. “Basti pensare – ha spiegato ancora Spada — che, secondo il World Economic Forum, I’Italia si posiziona al 93esimo posto su 146 economie per partecipazione delle donne al mercato del lavoro e Milano, che ha un tasso di partecipazione femminile al 68,9 per cento si posiziona al di sotto dei principali benchmark internazionali, che raggiungono anche il 78 per cento, come nel caso della Baviera”. In tal senso, “abbiamo pensato di dare un segnale per la città, affinchè possa diventare più fruibile e attrattiva, capace di aiutare i giovani ei talenti a valorizzare le proprie potenzialità, a beneficio dell’intero tessuto produttivo. Il palazzo, inoltre, diventa, ancor di più, un luogo in cui le aziende, dalle più grandi alle più piccole, possono ritrovarsi per generare nuova impresa attraverso un continuo dialogo tra gli imprenditori e il confronto con le start-up”. L’iniziativa “rientra nell’impegno assunto dall’Associazione di sostenere la crescita di una grande metropoli come Milano. Una città che merita di confermarsi non solo come motore dell’economia nazionale ma anche come interprete di buone pratiche capaci di far fronte alle sfide sociali dell’intero Paese”, ha concluso. (ITALPRESS).

Foto: xm4

Cronaca

Netanyahu, Tajani a Salvini “Unica linea quella mia e di Giorgia Meloni”

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MILANO (ITALPRESS) – “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E’ una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Repubblica, commentando le dichiarazioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Netanyahu. “Poi un leader di partito parla di quello che vuole – aggiunge -, ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”. “Vogliamo prima leggere le carte, capire le motivazioni della sentenza, ragionare su cosa sostiene la Corte. Noi riconosciamo e sosteniamo la Corte penale. Ma lo facciamo ricordando che deve avere sempre una visione giuridica e non politica. Nel pieno di una guerra di questa violenza il primo obiettivo degli Stati, e della Repubblica italiana, è quello di trovare alleanze politiche per fermare le morti a Gaza e in Libano, per ritornare a un percorso diplomatico. Noi dobbiamo portare la pace a Gaza, non dobbiamo credere che portare qualcuno in carcere aiuti la pace” dice ancora il numero uno di Forza Italia e vicepremier. “Stiamo dicendo, il presidente del Consiglio ed io, che una sentenza di questa portata ha un effetto politico profondo sulla gestione non di un confitto, ma della sua conclusione. Non è possibile equiparare e mettere sullo stesso piano il premier democraticamente eletto di Israele e un capo terrorista. Una cosa è sottolineare la sproporzione della risposta di Israele nella Striscia, su cui siamo tutti d’accordo. Altro è un mandato di cattura. Non ci sono tre posizioni. Ce n’è soltanto una: quella del presidente del Consiglio, concordata con il ministro degli Esteri” conclude Tajani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Cronaca

La Russa “Non sono interessato a fare il Presidente della Repubblica”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non farò il presidente della Repubblica”. Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa in una lettera a Repubblica, manifestando il suo “Disinteresse totale” per la corsa al Quirinale nel 2027. “La mia storia lo renderebbe problematico – ammette -. Ma soprattutto non coincide con le mie ambizioni e con il mio desiderio di potermi schierare sulle cose che reputo importanti” e conservare “la libertà di dire, sia pure ogni tanto, quello che penso senza ipocrisie”. “So e capisco che quasi sempre (o sempre?) chi diventa presidente del Senato un minuto dopo conforma il suo agire alla possibile prospettiva di futuro presidente della Repubblica – scrive La Russa -. Io ho volutamente avuto una diversa postura, proprio perchè non ci ho mai pensato e nemmeno mai l’ho desiderato. Per cui, se Repubblica vuole interrogarsi sulle ipotesi più improbabili si chieda cosa voteresti per avere Schlein al posto della Meloni? O meglio, cosa sareste disposti a votare pur di non averla”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Sicilia, Schifani “Quasi ripianati i conti della Regione, un record”

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MILANO (ITALPRESS) – Aveva promesso un cambio di passo per l’Isola e quasi a metà legislatura, l’obiettivo sembra essere compiuto. E’ quanto riconosce il quotidiano Milano Finanza al presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani. Lo certificano, secondo l’articolo, i dati del consuntivo del 2023 presentato dall’amministrazione, ma anche i numeri della Banca d’Italia, che vedono il pil crescere dell’1%, e di Unioncamere, che confermano la crescita di valore aggiunto prodotto dai territori e le agenzie internazionali hanno messo la Sicilia sotto una luce nuova: BBB con outlook stabile per Fitch, lo stesso di Standard & Poor’s, mentre Moody’s ad aprile lo ha alzato da Ba1 a Baa3. Alla base di ciò, dice l’ultimo aggiornamento della Banca di Italia di metà novembre, ci sono un settore delle costruzioni che riesce a crescere nonostante la fine del Superbonus, un’espansione del turismo e dell’occupazione in generale, anche se la manifattura segna il passo. Il disavanzo regionale da ripianare, inoltre, è stato pertanto ridotto dai 7,3 miliardi del 2018 agli attuali 897 milioni di euro. “Si tratta di un record – commenta Schifani a Milano Finanza – che ci pone a un passo dal conseguimento di un risultato storico: il risanamento dei conti della Regione. Grazie alla crescita e alle prudenziali politiche di bilancio volute dal mio governo, e di questo va dato merito al precedente assessore all’Economia Marco Falcone, abbiamo ripianato il disavanzo riducendo di più di 3 miliardi le passività. Al contempo con il via libera sblocchiamo le risorse per la firma del rinnovo contrattuale dei regionali, che confidiamo avvenga nei prossimi giorni. Un altro impegno che abbiamo mantenuto”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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