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Cronaca

In Senato presentata tessera Socio Unpli 2024, sarà dedicata alle Marche

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ROMA (ITALPRESS) – A Palazzo Madama, su iniziativa del senatore Antonio De Poli, è stata presentata alla stampa la tessera del socio UNPLI 2024, che sarà dedicata quest’anno alle Marche. La tessera associativa UNPLI è dedicata dal 2018 alle principali realtà italiane che sono state riconosciute dall’UNESCO come Patrimoni dell’Umanità. E’ il caso di Matera, Capitale Europea della Cultura, per la Tessera 2019, di Catania con la sua architettura barocca per quella 2020, del Veneto con le Colline del Prosecco per il 2021, i luoghi UNESCO dell’Alto Piemonte per il 2022, di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura per il 2023 e della Regione Marche per il 2024.
“Oggi presentiamo la tessera del socio UNPLI 2024 che, quest’anno, è dedicata alle Marche, una terra bellissima che rappresenta un’infinità di luoghi e di bellezze che anche noi, come Pro Loco, vogliamo promuovere grazie ai nostri 400.000 soci in tutta Italia. Un anno di iniziative per sostenere Pesaro capitale della cultura ma anche tutto il territorio marchigiano: nei prossimi mesi promuoveremo diverse manifestazioni ed eventi: le Pro Loco in festa, le Pro Loco nei Sibillini, una serie di momenti che, insieme alla nostra tessera, saranno un veicolo per permettere ai nostri associati di conoscere questa bellissima regione”, ha detto il Presidente nazionale UNPLI Antonino La Spina.
“Le Marche, così come tutta l’Italia, hanno uno straordinario patrimonio dal punto di vista naturalistico, culturale, storico-artistico ed enogastronomico, che viene valorizzato grazie alle attività e all’impegno e soprattutto alla generosità delle Pro Loco. Sono oltre 18.000 i volontari delle Pro Loco solo nelle Marche e sono i migliori ambasciatori dei nostri territori”, ha aggiunto De Poli che nel corso della conferenza stampa ha annunciato che il disegno di legge sul riconoscimento delle Pro Loco e sulla manifestazioni temporanee, a sua prima firma, verrà calendarizzato la prossima settimana in Senato. “E’ un’ottima notizia che riconosce il grande lavoro svolto dallo straordinario mondo delle Pro Loco”, ha aggiunto.
“Poter promuovere le Marche attraverso un canale prestigioso come l’UNPLI ci riempie di orgoglio – ha detto Lucia Albano, sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle finanze -. Le Pro Loco rappresentano un’eccellenza italiana del terzo settore che promuove e custodisce le bellezze locali e le tradizioni. Siamo davvero soddisfatti che le Marche siano rappresentate dal lavoro di tanti volontari che, ogni giorno, mostrano attaccamento ai territori”.
“Siamo grati a tutti coloro che animano con tanta passione e militanza volontaria i nostri territori: la bellezza dell’Italia per essere fruita ha bisogno di voi”, ha detto il senatore Guido Castelli e Commissario alla ricostruzione post-sisma Centro-Italia. “Il programma sarà molto intenso: 30 appuntamenti in 52 settimane. Si tratta di uno sforzo eccezionale da parte dei nostri volontari. Solo nelle Marche si svolgeranno solo 2000 eventi medio-grandi nel 2024. Nei prossimi giorni verrà pubblicato sui canali istituzionali il calendario con tutte le nostre attività”, ha spiegato Marco Silla, presidente UNPLI Marche.

– foto xc3/Italpress

(ITALPRESS).

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Cronaca

Renzi “Chi abbandona la ‘tenda riformista’ regala il Paese alla destra”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ricevo email di persone con il mal di pancia per gli accordi che vengono fatti anche con la sinistra radicale e i Cinque Stelle. Voglio essere molto chiaro, cari amici. Se crediamo nel bipolarismo è evidente che ci si debba alleare con compagni di strada anche lontani dalle nostre idee. Dall’altra parte, del resto, ci sono Vannacci, leghisti e complottisti vari NoVax lollobrigidiani: sono le regole del bipolarismo. Capisco molto bene chi dice: eh ma rischiamo di annacquare il profilo riformista. Di non contare dentro il centrosinistra. Sì, è un rischio reale. Ma il modo per non farsi ‘annacquarè è solo uno: prendere i voti. Lo dico a chi su Twitter annuncia sfaceli, a chi sui social promette rivoluzioni, a chi nelle chat grida il proprio disgusto”. Così il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, nella sue enews. “Se volete incidere, in democrazia, un tweet in meno e un voto in più. Un post in meno e un candidato che prenda voti in più. Uno sfogo in meno e una telefonata all’amico incerto in più. Ve la dico ancora più chiara: gli equilibri della coalizione dipendono dai voti, non dalle chiacchiere”, aggiunge.

“Se i Cinque Stelle e la sinistra radicale prendono il 10% e noi prendiamo l’1%, il problema è nostro, non loro. Se invece riusciamo a fare un buon risultato (come faremo, ne sono certo, non solo in Calabria e Toscana), allora la tenda riformista diventa credibile. E decisiva per la vittoria alle politiche. In democrazia contano i voti. Noi siamo forti e credibili – spiega – perchè quando abbiamo portato il nostro contributo abbiamo fatto la differenza (pensate solo alla differenza nelle elezioni a Genova dopo le regionali in Liguria). Ma adesso ci sono da fare due cose: eleggere consiglieri regionali decisivi e portare le idee dalla Leopolda al Paese. Punto. Tutto il resto è noia. Chi vuole un centrosinistra riformista ci dia una mano. Adesso. Chi abbandona il campo per la presenza di Cinque Stelle e AVS regala il centrosinistra alla sinistra radicale e il Paese alla trimurti Meloni, Salvini, Lollobrigida. E’ chiaro adesso perchè insisto sul fatto che noi siamo decisivi? Se noi facciamo un bel risultato riequilibriamo la coalizione e vinciamo le elezioni. Se noi andiamo male la coalizione scivola a sinistra e perdiamo le elezioni. Tocca a noi. La differenza la fanno i voti, non i tweet”, conclude Renzi.

-Foto: Ipa Agency-

(ITALPRESS).

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Cronaca

Assemblea di Mediobanca boccia l’ops su Banca Generali

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MILANO (ITALPRESS) – L’assemblea degli azionisti di Mediobanca ha respinto la proposta del Cda in merito all’autorizzazione per dare esecuzione all’offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni ordinarie di Banca Generali. I favorevoli sono stati pari al 35% del capitale sociale, rappresentato per il 25% da investitori istituzionali e per il 10% da investitori privati; contrari pari al 10% del capitale sociale, sostanzialmente il Gruppo Caltagirone; astenuti pari al 32% del capitale sociale, di cui il 20% Delfin, 5% Casse Previdenziali italiane (Enasarco, Enpam, Forense), 3% investitori istituzionali (Amundi, Anima, Tages), 2% Edizione Holding, 2% Unicredit.
Mediobanca, preso atto dell’esito dell’assemblea, dichiara decaduta l’offerta su Banca Generali.
Per l’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, si tratta di “un’opportunità mancata per effetto del voto espresso, in particolare, da azionisti che, anche nell’attività di engagement, hanno manifestato un evidente conflitto di interesse, anteponendo quello relativo ad altre situazioni/asset italiani a quello di azionisti di Mediobanca. Risulta, infatti, evidente dal voto che coloro i quali non si sono trovati in questa posizione si sono espressi a favore (mercato in primis), in linea con le
raccomandazioni dei proxy advisors internazionali. Si tratta chiaramente di un’opportunità, per ora, mancata per lo sviluppo della nostra Banca e del sistema finanziario italiano. Continueremo ad essere concentrati sull’esecuzione del nostro piano ‘One Brand – One Culturè convinti della superiore generazione di valore rispetto all’alternativa rappresentata dall’offerta di Mps”, conclude Nagel.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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Cronaca

Zelensky “La Cina non può essere garante della nostra sicurezza”

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KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – La scorsa notte “l’esercito russo ha stabilito uno dei suoi folli anti-record. Ha preso di mira infrastrutture civili, edifici residenziali e la nostra popolazione”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sui social, aggiungendo che “diversi missili sono stati lanciati contro un’azienda di proprietà americana in Transcarpazia. Si trattava di una normale attività civile, sostenuta da investimenti americani, che produceva articoli di uso quotidiano come macchine da caffè. Eppure, era anche un bersaglio per i russi. Questo è molto significativo”, afferma. E sottolinea che “i russi hanno condotto questo attacco come se nulla fosse cambiato, come se non ci fossero sforzi globali per fermare questa guerra. Tutto questo richiede una risposta. Non c’è ancora alcun segnale da parte di Mosca di impegnarsi davvero in negoziati sostanziali e porre fine a questa guerra. E’ necessaria pressione. Sanzioni severe, dazi elevati”.
Parlando con i giornalisti, Zelensky ha indicato Svizzera, Austria o Turchia come possibili sedi per potenziali colloqui di pace con il suo omologo russo Vladimir Putin. No a un possibile ruolo della Cina per garantire la sicurezza dell’Ucraina.
“In primo luogo – ha spiegato Zelensky – la Cina non ci ha aiutato a fermare questa guerra fin dall’inizio. In secondo luogo, la Cina ha aiutato la Russia aprendo il suo mercato dei droni… Non abbiamo bisogno di garanti che non aiutino l’Ucraina e che non l’abbiano aiutata nel momento in cui ne avevamo veramente bisogno”. E l’incontro con Putin, ha concluso Zelensky, sarà possibile “dopo che saranno state concordate garanzie di sicurezza”.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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