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Cronaca

Sanremo, vince Angelina Mango

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SANREMO (ITALPRESS) – Angelina Mango con “La noia” è la vincitrice del festival di Sanremo. Secondo classificato Geolier, terza Annalisa, quarto Ghali e quinto Irama. “Siete matti. Grazie a tutto. Grazie di cuore all’orchestra, a te, a Gio, a Fiorello, a voi, al mio team, a Marta, a mia mamma, a Phil, Antonio, la mia famiglia che è qui stasera, grazie che siete venuti”, dice la cantante che durante la prima esibizione della serata era inciampata nel vestito cadendo sul palco. La figlia di Pino Mango si è aggiudicata anche il premio Giancarlo Bigazzi per la migliore composizione musicale e quello della sala stampa Lucio Dalla. Il premio Sergio Bardotti per il miglior testo è andato a Fiorella Mannoia con “Mariposa”. Il riconoscimento della critica intitolato a Mia Martini è andato a Loredana Bertè con “Pazza”.
Nel Sanremo dei record anche il Televoto impazzisce. A tal punto da indurre Amadeus/Belzebù, come lo ha ribattezzato all’inizio della settimana Fiorello, a rassicurare sul fatto che tutto sarebbe tornato presto a posto.
Ad Amadeus è toccato anche redarguire il pubblico dell’Ariston tornato a fischiare e rumoreggiare dopo la lettura della prima classifica parziale, proprio come dopo la vittoria di Geolier nella serata dei duetti. “E’ giusto: è come essere allo stadio, ci sono i gruppi, i fan ed è giusto che sia così. Ci sta il disappunto, ma vi chiedo il rispetto per tutti i cantanti in gara”. A dare una mano al conduttore/direttore artistico, come da cinque anni a questa parte, ci pensa lui: “Ciuri”, l’amico di una vita chiamato a fare gli straordinari nell’ultimo Sanremo di una cinquina in crescendo. Fiorello raddoppia l’Ariston con l’Aristonello dove per una settimana ha condotto (redarguito anche al telefono dalla mamma che ieri notte lo ha invitato ad andare a letto) “Viva Rai2…Viva Sanremo!” fino a stasera, in cui è venuto il suo turno di prendere servizio come co-conduttore, “coco”. Arriva sul palco in versione Michael Jackson, vestito di fili con la Compagnia ucraina di danza hi tech cantando Vecchio Frack sul tappeto musicale di Billie Jean di Michael Jackson. “Per fare questo numero sono stato in carica tutto il pomeriggio”, ride alla fine del numero. Si rivolge ad Amadeus, “non un uomo, nè un partito politico, ma col 67% una coalizione. Vince le europee e conquista l’Eurovision”. E al figlio di Amadeus: “Josè, gli italiani ti hanno visto crescere su quella poltrona. L’anno prossimo che farai, te tocca andà a scuola. Jose Sebastiani con il codice 01, interrogato”.
E’ anche la serata di Roberto Bolle con il suo Bolero danzato con 18 danzatori del Bejart Ballett di Losanna, di Gigliola Cinquetti che celebra i 60 anni di “Non ho l’età”, e del ricordo delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata nella “Giornata del ricordo”. Introdotto da “Io che amo solo te” di Sergio Endrigo, artista nato a Pola che, ricorda Amadeus, “fu profugo con la madre” nel 1947, a causa della cessione dell’Istria alla Dalmazia. “Un dramma vissuto da tanti connazionali perchè le milizie di Tito misero atto una strage di massa: nelle foibe è morta una quantità incredibile di persone, una delle pagine più tragiche della storia”. Al termine della serata si è esibito a sorpresa Lazza.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Cronaca

Mattarella visita una scuola di Palermo “Il dialogo fa crescere”

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PALERMO (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato a sorpresa la scuola di Palermo “Edmondo De Amicis-Leonardo Da Vinci” nella sede di via Serradifalco, nel quartiere Noce-Malaspina. Il capo dello Stato si è intrattenuto in particolare con i bambini della 5^ C, una classe primaria multietnica, i cui alunni furono oggetto a ottobre di insulti e commenti a sfondo razzista mentre partecipavano all’iniziativa “Io leggo perchè”, al centro di Palermo.
Tutt’altro che imbarazzati dalla presenza dell’ospite illustre (la visita era stata tenuta segreta dalla dirigente scolastica Giovanna Genco), hanno rivolto al presidente alcune domande, consegnandogli alcuni doni. Sulla lavagna di classe spiccava un grande tricolore.
I bambini hanno poi scortato il presidente nell’aula magna, dove l’orchestra dei ragazzi delle classi della secondaria ha suonato due brani di Giuseppe Verdi, il coro delle Zingarelle dalla Traviata e il “Va, pensiero” dal Nabucco.
“Vivere insieme, dialogare, fa crescere, rivolgo un sentito grazie ai vostri insegnanti. Insegnare è un’impresa difficile ma esaltante”, ha detto il presidente ai circa 300 ragazzi al termine dell’incontro.
“Siete bravissimi, avete eseguito magistralmente questi due pezzi, e non è facile con tanti strumenti ad arco, a fiato, a percussione. Complimenti ai vostri insegnanti e complimenti a voi – ha affermato il capo dello Stato rivolgendosi all’orchestra che aveva eseguito i due brani. “La musica e la cultura sono il veicolo della vita, della convivenza, dell’apertura, della crescita personale e collettiva, tutti quanti insieme – ha aggiunto -. Per me è grande motivo di soddisfazione essere qui e farvi i complimenti”.
“Io ogni anno vado in una scuola per l’apertura dell’anno scolastico. Ma non è frequente che in altre occasioni vada a visitare delle scuole. Sono lietissimo di essere qui questa mattina e ringraziarvi di quello che fate, facendovi gli auguri per i vostri studi e il vostro futuro – ha spiegato il presidente -. Ringrazio ancora una volta i vostri insegnanti per quello che vi trasmettono, per come vi guidano nell’accrescimento culturale. Voi siete una scuola che con la lettura, la musica e altre iniziative di crescita culturale esprime i valori veri della convivenza nel nostro Paese e nel mondo, che è sempre più unito, connesso, sempre più senza confini. E’ una ricchezza quella di crescere insieme, scambiarsi opinioni, abitudini, idee. Ascoltare gli altri fa crescere e voi lo state facendo, per questo complimenti e auguri”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Cronaca

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Cronaca

Tajani “Per la pace in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Siamo all’alba di una possibile pace che potrebbe coinvolgere l’intera regione”. Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista al quotidiano La Stampa in merito alla tregua a Gaza.
“Ora inizia un lavoro diplomatico lungo e complesso per rafforzare la tregua – sottolinea Tajani -. Le prossime sei settimane saranno la chiave per porre le basi del passaggio dalla prima alla seconda fase del cessate il fuoco. La liberazione delle prime tre giovani donne israeliane è positiva, ma ora deve proseguire la liberazione degli ostaggi israeliani e, contestualmente, si devono far arrivare aiuti alla popolazione palestinese”.
Una volta stabilizzata la tregua “si potrà ridare slancio agli Accordi di Abramo, con cui si volevano normalizzare i rapporti dei Paesi arabi con Israele. Quel percorso era quasi concluso, ma si è interrotto con l’attacco del 7 ottobre. Adesso si devono riannodare i fili”.
Per il ministro “sarebbe una buona idea avere una missione di interposizione promossa da un ente internazionale come l’Onu. Purchè sia a guida araba. Può aiutare a consolidare la pace e a rafforzare l’Autorità palestinese. Siamo ancora in una fase embrionale, ma saremmo pronti a partecipare con un contingente. Serve, più in generale, una presenza europea in Medio Oriente. E in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo, se c’è un accordo gradito a entrambe le parti”.
Alla domanda se l’Italia ha l’obiettivo di riconoscere la Palestina, il vicepremier risponde così: “Sì, la nostra strada porta lì, ma ci vuole tempo perchè la Palestina deve essere riconosciuta anche da Israele e a sua volta deve riconoscere Israele. Le iniziative unilaterali che ho visto finora da parte di alcuni Paesi non servono alla Palestina nè alla pace”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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