Seguici sui social

Cronaca

Strategie Esg centrali nell’agenda delle Pmi di Milano e Monza Brianza

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – La Direzione Regionale Milano e Monza Brianza di Intesa Sanpaolo, guidata da Pierluigi Monceri, ha incontrato le Pmi di Milano e Monza Brianza per illustrare le opportunità della transizione sostenibile. L’occasione è stata il convegno “Integrare la sostenibilità nella strategia e nel business aziendale”, con la partecipazione di diversi imprenditori del territorio per una riflessione sull’importanza della sostenibilità come fattore di successo per il sistema manifatturiero e che genera impatto positivo sull’ambiente e sulla società.
Nel corso dell’incontro è stata presentata un’analisi curata della Direzione Studi e Ricerche della banca guidata da Carlo Messina da cui emergono numerosi punti di forza dell’economia del territorio di Milano e Monza Brianza che fanno ben posizionare le due province in tema innovazione green: presenza di importanti distretti industriali come la Meccanica strumentale di Monza e Brianza, che si colloca al primo posto in Italia per quota di brevetti green pari al 16,8%; player con un’elevata specializzazione nei settori avanzati, quali ICT, Finanza e Logistica; alta competitività sui mercati internazionali, con l’export che nei primi nove mesi del 2023 è cresciuto del 5,2% rispetto al corrispondente periodo del 2022, grazie alla spinta dei settori della meccanica, dell’elettrotecnica, degli articoli in pelle, della farmaceutica, della cosmetica e dell’agro-alimentare; filiere ben ramificate e ricchezza del know-how e delle competenze del tessuto produttivo locale che consentono un’elevata diversificazione produttiva e una buona capacità di inserirsi con successo in nuove nicchie di mercato e di specializzarsi in nuovi comparti.
“Anche nel 2024 Intesa Sanpaolo continuerà ad accompagnare le imprese del territorio nei loro percorsi di crescita e sviluppo sostenibile con il credito e la consulenza, oltre ad una presenza capillare all’estero – commenta Pierluigi Monceri, Direttore Regionale Milano, Monza e Brianza Intesa Sanpaolo -. La nostra banca, nell’anno appena concluso, ha sostenuto gli investimenti delle famiglie e delle aziende delle province di Milano e Monza Brianza con finanziamenti per 2,6 miliardi di euro e ad oggi abbiamo erogato oltre 900 milioni di euro per progetti orientati alla transizione green, di sostenibilità e circular economy delle imprese milanesi e brianzole. Inoltre, attraverso “Motore Italia Transizione Energetica” vogliamo continuare a sostenere concretamente le imprese generando benefici economici, ambientali e sociali per la collettività e favorendo lo sviluppo di nuove comunità energetiche”.
Dall’indagine periodica che la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo fa sulla rete di gestori della Divisione Banca dei Territori emerge che le strategie ESG sono al centro dell’agenda delle aziende di Milano e Monza e Brianza. Tra le priorità spiccano: l’efficientamento dei processi produttivi, gli investimenti in rinnovabili, modelli di business circolari, la formazione e il welfare e l’intensificazione delle relazioni di filiera in Italia.
In tema di rinnovabili negli ultimi anni c’è stata una forte accelerazione della potenza installata di impianti fotovoltaici da parte delle aziende italiane. La Lombardia storicamente è la prima regione per potenza installata da FER (fonti energia rinnovabile) e nel 2022 per la prima volta supera la Puglia anche nella potenza da fotovoltaico, con Milano che ha contribuito a questo sorpasso collocandosi al 5° posto per potenza installata (3% del totale). Occorre però divenire più autonomi sul fronte degli accumulatori, fondamentali per lo stoccaggio dell’energia da rinnovabili e il nuovo Regolamento europeo sull’industria a zero emissioni potrà andare incontro a questa esigenza e potenziare l’innovazione green, dove Milano e Monza e Brianza sono ben posizionate grazie alla presenza del distretto della Meccanica strumentale.
E’ buona anche l’attenzione delle imprese alla sostenibilità sociale, anche se emergono divari importanti a livello dimensionale: è pari al 75% la quota di grandi imprese che adotta queste strategie mentre ci si ferma al 29,3% tra le imprese tra i 3 e i 9 addetti. Le azioni più attivate riguardano il sistema di monitoraggio sulla salute, sulla sicurezza dei lavoratori e sulla sicurezza dei prodotti, le pratiche per il benessere lavorativo e la collaborazione con il territorio per promuovere iniziative di carattere sociale, benefico, culturale e ricreativo. Tra le grandi imprese sono poi più diffuse pratiche per favorire le pari opportunità, l’estensione del congedo parentale, la collaborazione con scuole superiori e università per svolgere progetti di impatto ambientale e sociale.
Nel corso dell’incontro c’è stata la testimonianza aziendale di Gio Giacobbe, CEO di ACBC (Anything Can Be Changed), azienda italiana leader nella consulenza green B2B, nella progettazione e nella produzione di prodotti responsabili. Il modello di business del marchio è orientato sia al mercato B2B sia al mondo B2C, rivolgendosi a tutti i marchi in ambito Fashion, Sportswear e Lifestyle che vogliono avviare un percorso di produzione consapevole con la creazione di capsule collection e progetti speciali dedicati.

– foto xh7/Italpress –
(ITALPRESS).

Cronaca

MAX PEZZALI, TRA FESTA AD APPIANO E POLEMICHE PER UNA BENEMERENZA A PAVIA. ARRIVA LA RISPOSTA DI MAX E SPIAZZA TUTTI!

Pubblicato

-

eri ad Appiano Gentile ha fatto capolino Max Pezzali, grande tifoso nerazzurro. Ed è stata festa con tutti i giocatori e lo staff. Oggi invece a Pavia, la sua città, dopo il successo riscontrato dalla serie andata in onda su Sky, a far notizia sono le polemiche legate alle benemerenze di San Siro. Gli avvocati di Max Pezzali hanno inviato una lettera al sindaco di Pavia, Michele Lissia, e alla giunta chiedendo di non assegnare la benemerenza a Mauro Repetto, ex degli 883, che ha fatto tappa per la sua “prima” del nuovo tour nelle settimane passate proprio al Teatro Fraschini di Pavia. Sullo sfondo c’è una causa civile tra Max Pezzali e Claudio Cecchetto. I legali di Max Pezzali sostengono che i diritti sul nome della band spettano soltanto a chi della band ha il merito della notorietà, cioè a Pezzali. Se il Consiglio comunale, nonostante la richiesta di soprassedere all’assegnazione della benemerenza, procederà comunque in tale senso, gli avvocati si riservano di far valere le ragioni di Max Pezzali nei confronti del Comune di Pavia. Come andrà a finire la vicenda? Chiude la polemica proprio Max sul suo profilo Fb e precisa: “Fosse per me, oltre al premio San Siro di Pavia, a Mauro darei anche un Grammy per l’importanza che ha avuto nella mia vita. Quello che sta venendo fuori in queste ore c’entra con delle questioni legali abbastanza di dominio pubblico che non coinvolgono Mauro, ma sono legate all’utilizzo del nome degli 883, una storia che appartiene a Mauro quanto a me. Nonostante quello che sta cominciando a girare in rete, il legame tra me e Mauro è indistruttibile, sancito da quelle canzoni che ormai sono più vostre che nostre. A noi piacciono le birre scure e le moto da James Dean, non quelle stronzate che si dicono nei film”. Chapeaux.

Leggi tutto

Cronaca

Netanyahu, Tajani a Salvini “Unica linea quella mia e di Giorgia Meloni”

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E’ una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Repubblica, commentando le dichiarazioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Netanyahu. “Poi un leader di partito parla di quello che vuole – aggiunge -, ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”. “Vogliamo prima leggere le carte, capire le motivazioni della sentenza, ragionare su cosa sostiene la Corte. Noi riconosciamo e sosteniamo la Corte penale. Ma lo facciamo ricordando che deve avere sempre una visione giuridica e non politica. Nel pieno di una guerra di questa violenza il primo obiettivo degli Stati, e della Repubblica italiana, è quello di trovare alleanze politiche per fermare le morti a Gaza e in Libano, per ritornare a un percorso diplomatico. Noi dobbiamo portare la pace a Gaza, non dobbiamo credere che portare qualcuno in carcere aiuti la pace” dice ancora il numero uno di Forza Italia e vicepremier. “Stiamo dicendo, il presidente del Consiglio ed io, che una sentenza di questa portata ha un effetto politico profondo sulla gestione non di un confitto, ma della sua conclusione. Non è possibile equiparare e mettere sullo stesso piano il premier democraticamente eletto di Israele e un capo terrorista. Una cosa è sottolineare la sproporzione della risposta di Israele nella Striscia, su cui siamo tutti d’accordo. Altro è un mandato di cattura. Non ci sono tre posizioni. Ce n’è soltanto una: quella del presidente del Consiglio, concordata con il ministro degli Esteri” conclude Tajani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

Leggi tutto

Cronaca

La Russa “Non sono interessato a fare il Presidente della Repubblica”

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – “Non farò il presidente della Repubblica”. Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa in una lettera a Repubblica, manifestando il suo “Disinteresse totale” per la corsa al Quirinale nel 2027. “La mia storia lo renderebbe problematico – ammette -. Ma soprattutto non coincide con le mie ambizioni e con il mio desiderio di potermi schierare sulle cose che reputo importanti” e conservare “la libertà di dire, sia pure ogni tanto, quello che penso senza ipocrisie”. “So e capisco che quasi sempre (o sempre?) chi diventa presidente del Senato un minuto dopo conforma il suo agire alla possibile prospettiva di futuro presidente della Repubblica – scrive La Russa -. Io ho volutamente avuto una diversa postura, proprio perchè non ci ho mai pensato e nemmeno mai l’ho desiderato. Per cui, se Repubblica vuole interrogarsi sulle ipotesi più improbabili si chieda cosa voteresti per avere Schlein al posto della Meloni? O meglio, cosa sareste disposti a votare pur di non averla”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

Leggi tutto
Advertisement


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano