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LA VOCE PAVESE – ENEA, MORIRE IN MOTO A 15 ANNI

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LA VOCE PAVESE – ENEA, MORIRE IN MOTO A 15 ANNI
Una vita spezzata a soli 15 anni. Tante lacrime a Casanova Lonati per la troppo prematura morte di Enea Vidali. Studente all’Istituto tecnico agrario Gallini di Voghera, giocava a calcio nella Frigirola di Pavia. Con la passione per le moto vedeva certo come un traguardo il suo prossimo compleanno ad agosto: con i 16 anni avrebbe potuto conseguire la patente per guidare anche un 125 di cilindrata, come a 14 anni aveva preso il patentino per mettersi in sella a una moto 50. Mentre guidava il suo Fantic 50 è rimasto vittima dell’incidente stradale, successo alle 15.30 di lunedì sulla Statale 10 Padana inferiore a Redavalle. Gli accertamenti della Polstrada di Pavia sono ancora in corso: dopo i rilievi sul posto, sono stati posti sotto sequestro sia la moto Fantic che le due automobili coinvolte nel tragico sinistro, per il quale la Procura di Pavia, attraverso il sostituto procuratore Andrea Zanoncelli, ha aperto il fascicolo per omicidio stradale. Oltre alla Jeep Renegade che viaggiava nella stessa direzione di marcia del 15enne, da Broni verso Casteggio, risulta infatti coinvolta anche una Punto che arrivava dall’oposto senso di marcia. Il 39enne romeno alla guida della Jeep, in base alla prima ricostruzione della dinamica che dovrà essere confermata o corretta dagli accertamenti in corso, avrebbe effettuato un sorpasso, in punto in cui la manovra è vietata, andando a tamponare la moto del 15enne che si trovava al centro della carreggiata per svoltare a sinistra, all’incrocio per Pietra de’ Giorgi. Il parabrezza della Renegade è sfondato, sul lato destro del passeggero, dall’impatto con il motociclista che è stato quindi sbalzato a diversi metri di distanza, finendo sulla corsia dell’opposto senso di marcia mentre stava arrivando la Punto, che avrebbe quindi urtato sia la moto che il centauro. Cosa insegna un dramma del genere?

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PRONTO METEO – PREVISIONI DAL 24 FEBBRAIO

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Le previsioni del tempo in Lombardia, sempre aggiornate con Arpa Lombardia sul nostro sito prontometeo.it.

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LA RIPARTENZA DELL’OLTREPÒ PAVESE È UMBERTO CALLEGARI

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LA RIPARTENZA DELL’OLTREPÒ PAVESE È UMBERTO CALLEGARI
Il nuovo software installato da Umberto Callegari, CEO di Terre d’Oltrepò, continua a dare frutti. Lui è stato l’artefice del cambio di paradigma e di modello strategico sia all’interno dell’azienda che su scala territoriale tra meritocrazia, competenza e riorganizzazione generale. L’obiettivo? Creare valore, sostenibilità economica e nuovi mercati. Il “reset” di Callegari è stato di respiro territoriale, sebbene pesino ancora le scelte sbagliate e i conti da pagare per gli scivoloni del passato. Il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese il 20 febbraio ha approvato due riforme decisive che segnano un punto di svolta dopo anni di divisioni interne. Dopo lunghe controversie tra cooperative e cantine private, nonché tra i vari attori della filiera, è stato adottato un nuovo statuto che ridefinisce il sistema di rappresentanza all’interno del Consorzio. In particolare, la nuova normativa prevede che ogni socio abbia diritto a un minimo di 10 voti, indipendentemente dalla propria capacità produttiva, al fine di dare maggior peso ai piccoli produttori, numericamente più numerosi ma tradizionalmente con minor influenza decisionale, senza però compromettere il criterio di proporzionalità basato sui dati produttivi. Parallelamente è stato introdotto un nuovo disciplinare per lo spumante Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG, che si chiamerà “Classese” per evidenziare la sua identità storica e la qualità distintiva. Le modifiche sono state accolte con grande consenso: lo statuto ha ottenuto il voto favorevole di oltre il 98% dei presenti, mentre il nuovo disciplinare ha visto l’approvazione di oltre il 93% dei partecipanti. Queste riforme non solo mirano a valorizzare il prodotto di punta della denominazione, ma rappresentano anche un passo fondamentale per rilanciare l’intera filiera produttiva dell’Oltrepò Pavese, un territorio rinomato per la coltivazione del Pinot nero e altre importanti varietà come Croatina, Riesling e Pinot grigio. In sostanza, grazie a queste innovazioni, il Consorzio si prepara a un futuro più armonizzato e competitivo, superando le tradizionali divisioni interne e promuovendo una filiera unificata e maggiormente rappresentativa.

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TURISMO, LA REGIA CHE MANCA

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LA VOCE PAVESE – TURISMO, LA REGIA CHE MANCA
L’Oltrepò Pavese potrebbe offrire un contesto unico, in cui il turismo diventerebbe un motore di sviluppo integrato. Se si puntasse su questo settore, le eccellenze locali – dal patrimonio enogastronomico ai paesaggi naturali e culturali – verrebbero valorizzate attraverso la creazione di una rete collaborativa e di una regia centralizzata. Tale approccio consentirebbe di coordinare risorse, competenze e iniziative, offrendo ai visitatori esperienze autentiche e sostenendo una crescita economica duratura nel territorio. Da dove partire? L’Amministrazione Provinciale di Pavia ci sta provando e questo è un buon segnale ma…

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