Cronaca
Meloni “720 milioni per la ferrovia Roma-Pescara, opera in sicurezza”
Pubblicato
1 anno fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “La riunione di oggi del CIPESS è una tappa importante nell’azione del Governo. Lo dico perchè fin dal nostro insediamento ci siamo posti un obiettivo chiaro: utilizzare gli investimenti pubblici come leva fondamentale per lo sviluppo della Nazione, spendere le risorse bene e velocemente evitando sprechi e inefficienze, e realizzare così infrastrutture attese da decenni e che rimarranno ai nostri figli e produrranno benessere e crescita duratura. E’ una delle cifre di questo Governo, e la riunione di oggi del CIPESS aggiunge un tassello in più a questa strategia di lungo periodo”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione della riunione del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess).
“Non entrerò nel merito di tutti i punti all’ordine del giorno della seduta di oggi – ha aggiunto -. Lascerò poi la parola al Sottosegretario Morelli, che ringrazio per il lavoro fatto, che illustrerà i singoli provvedimenti. Ci tengo, però, a soffermarmi almeno su due punti che riguardano l’utilizzo di risorse nazionali per le politiche di coesione e che fanno seguito a due impegni precisi che questo Governo si è assunto. Il primo riguarda il finanziamento della ferrovia Roma-Pescara, un’opera di rilevanza strategica per due Regioni (Lazio e Abruzzo) ma per tutto il Centro Italia, perchè permetterà di contribuire a colmare quel divario infrastrutturale che esiste oggi tra il Tirreno e l’Adriatico”.
“Nel PNRR erano previsti 620 milioni di euro per quest’opera. Nell’ambito della revisione del Piano abbiamo, tuttavia, preso atto dell’impossibilità di completare l’opera nei modi e nei tempi previsti. Circostanza che avrebbe portato a perdere quelle risorse e rinunciare al completamento di un’opera strategica. Dunque, abbiamo dovuto stralciare dal PNRR il finanziamento alla Roma-Pescara ed individuare fonti alternative per assicurare il completamento dell’opera – ha spiegato Meloni -. Grazie al lavoro dei Ministri Salvini e Fitto, che saluto e ringrazio per il lavoro fatto, il Governo ha individuato le risorse necessarie alla realizzazione dell’opera. Oggi assegniamo quelle risorse, a valere sul Fondo di Sviluppo e coesione 2021-2027. Copriamo tutto il finanziamento che serve e assicuriamo anche una copertura aggiuntiva di 100 milioni di euro, che si sarebbero dovuti aggiudicare entro il 2023. Oggi il CIPESS delibererà un finanziamento complessivo di 720 milioni di euro, che si aggiungono ai 231 milioni di euro che sono a carico del Fondo Opere Indifferibili, a fronte di un costo complessivo di 951 milioni di euro per i lotti 1 e 2 della linea Roma-Pescara (“Raddoppio tratte Interporto d’Abruzzo-Manoppello-Scafa”)”.
“Dunque, oggi mettiamo in sicurezza un’opera strategica, la finanziamo integralmente, assicurando anche risorse aggiuntive, e ci impegniamo a realizzarla. Nei prossimi giorni, il CIPESS dovrà adottare tutti gli atti necessari per assegnare queste risorse e procedere velocemente alla realizzazione dell’infrastruttura – ha detto ancora il premier -. L’altro punto all’ordine del giorno su cui voglio soffermarmi riguarda il Programma operativo complementare 2014-2020 della Regione Abruzzo. Parliamo di oltre 146 milioni di euro che serviranno a intervenire su diversi settori strategici. Tra questi: ricerca e sviluppo, innovazione, tutela dell’ambiente e prevenzione e gestione dei rischi, competitività delle piccole e medie imprese, occupazione, istruzione e formazione professionale e rafforzamento della capacità amministrativa. Dobbiamo essere molto fieri del lavoro che abbiamo fatto. Sono risultati che abbiamo cercato con grande determinazione per realizzare opere fondamentali per la Nazione”.
– Foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
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Cronaca
Traffico di droga e riciclaggio, 52 arresti tra Italia e Albania
Pubblicato
38 minuti fa-
21 Maggio 2025di
Redazione
BARI (ITALPRESS) – Dalle prime luci dell’alba è in corso una maxi operazione contro il traffico internazionale di stupefacenti, riciclaggio e abuso d’ufficio condotta dalla Direzione Investigativa Antimafia di Bari e dalle Autorità Albanesi, con l’ausilio di Interpol, dell’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza di Tirana e della Polizia Albanese, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e la Procura Speciale Anticorruzione e Criminalità Organizzata di Tirana, con il Coordinamento di Eurojust (L’Aja) e della Direzione Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo di Roma.
L’operazione, denominata “Ura”, prevede l’esecuzione di decreti di sequestro patrimoniali in Albania e in Italia, relativamente a beni mobili e immobili, per un valore di diversi milioni; due ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip di Bari e dal giudice presso il tribunale speciale di primo grado anticorruzione e criminalità organizzata di Tirana nei confronti di 52 persone responsabili a vario titolo, di traffico internazionale di ingentissimi quantitativi di sostanze stupefacenti, riciclaggio e abuso d’ufficio.
Le indagini si inseriscono nel più ampio progetto investigativo della Dda di Bari e della Spak di Tirana volto a contrastare l’incessante traffico internazionale di cocaina ed eroina, gestito dalle organizzazioni criminali albanesi, che movimentano ingentissimi quantitativi di eroina e cocaina tra i Balcani, il Nord Europa e la Puglia.
(ITALPRESS).
-Foto: ufficio stampa Direzione Investigativa Antimafia_
Cronaca
Traffico di droga e riciclaggio, 24 arresti tra Italia e Spagna
Pubblicato
38 minuti fa-
21 Maggio 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano – Direzione Distrettuale Antimafia-, ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 24 persone (17 destinatari di misura custodiale in carcere e 7 della misura degli arresti domiciliari) gravemente indiziate di essere, a vario titolo, promotori, organizzatori e partecipi di associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Ad alcuni indagati, la Procura contesta altresì il reato riciclaggio. Oltre che in provincia di Milano, gli arresti sono stati eseguiti in provincia di Novara e Monza-Brianza. Due degli indagati (padre e figlio) sono stati localizzati e arrestati a Malaga. L’indagine, condotta dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile, è iniziata nel 2021.
Tra le figure di spicco un 35enne di origine siciliana, ma dimorante nel comune di Limbiate, il quale è ritenuto al vertice di un sodalizio capace di rifornire di hashish, marijuana e cocaina non solo clienti stanziati in Lombardia, ma anche a Roma e Palermo. Un secondo e diverso sodalizio individuato, specializzato nel traffico di cocaina, ha base nei comuni di Turbigo e Magenta.
Al suo vertice è ritenuto esservi un italiano di 47 anni, originario di Cuggiono, ma da alcuni anni stabilmente dimorante a Malaga, in Spagna, dove, ha anche avviato attività commerciali. Rilevante la stima degli affari illeciti del cosiddetto gruppo di Turbigo, che per movimentare il denaro dall’Italia alla Spagna si avvaleva di alcuni cittadini cinesi.
Scoperta anche un’ulteriore cellula criminale, attiva nel traffico di hashish proveniente dalla Spagna oltre a un traffico di armi, che venivano acquistate e importate dall’area dell’ex Jugoslavia.
Complessivamente nel corso dell’indagine sono stati già operati 26 arresti in flagranza di reato, e posti in sequestro, oltre alle armi e munizioni sopra menzionate, 15,5 chili di cocaina, 457 chili di hashish, 90 chili e 150 piante di marijuana, 100 mila euro in contanti.
(ITALPRESS).
-Foto: Polizia di Stato-
Cronaca
Crosetto “Serve una difesa europea allargata ad altri Paesi”
Pubblicato
38 minuti fa-
21 Maggio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Serve che l‘ONU torni centrale, se si vuole evitare che “la palla sia in mano solo alle tre superpotenze: l’America, con il positivo protagonismo di Trump nel tentativo di risoluzione dei conflitti; la Russia, con la sua volontà di usare la forza militare e la guerra ibrida per far crescere la sua influenza; la Cina, con la sua capacità, silenziosa ma incessante, di penetrare mercati ed economie, rendendole vassalle”. Lo dice il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un’intervista al Corriere della Sera.
Per Crosetto serve anche una difesa europea integrata: “Ci vorranno 7-10 anni, ma è indispensabile per avere anche le braccia per agire, e non solo le parole. Siamo indietro in tutto rispetto agli USA, ma grazie al lavoro fatto nella NATO siamo già molto più coesi di quanto si creda e pronti a diventare, in futuro, autonomi nella difesa. Una difesa europea che immagino continentale e non limitata ai 27, allargata a Paesi come Gran Bretagna, Norvegia, Turchia, e ai Paesi balcanici, che non vanno lasciati alla Russia”.
Quanto al Medio Oriente, secondo il ministro della Difesa “quello che sta facendo adesso a Gaza Netanyahu deve essere fermato”. “Noi siamo, da sempre – spiega -, amici di Israele e sappiamo quanto sia profonda ancora oggi la ferita del 7 ottobre 2023 e quanto sia stata giusta e legittima la reazione anti-Hamas. Ma siamo sempre stati accanto anche al popolo palestinese con sostegni economici, umanitari, diplomatici, cercando di favorire la trattativa, anche mettendo a rischio la vita dei nostri militari per portare sostegni concreti e per la pace. Verso Israele siamo rimasti amici ma siamo sempre stati giusti (per dire: non esportiamo più materiali per gli armamenti, nonostante quanto dicono alcuni) e assai chiari: la linea del governo italiano è e resta due popoli, due Stati”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).


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