Economia
“Fare impresa”, dalla Regione Siciliana 26 mln per le giovani aziende
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8 mesi fa-
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RedazionePALERMO (ITALPRESS) – Obiettivo è stimolare la crescita delle aziende e dare un messaggio: “la Regione siciliana crede nelle imprese”. Lo strumento è stato un bando elaborato dall’assessorato alle attività produttive che si chiama “Fare Impresa – Fai In Sicilia”. Con una dotazione di 26 milioni di euro la Regione ha chiesto a giovani imprese di presentare le proprie idee di crescita e di sviluppo promettendo di finanziarle fino al 90% a fondo perduto. E la risposta è stata più che soddisfacente con le domande giunte che adesso saranno vagliate da Irfis Finsicilia, la Finanziaria partecipata al 100% dalla Regione siciliana. Martedì si chiudono i termini per il completamento delle domande e il caricamento dei documenti.
“Vogliamo dare uno stimolo a giovani e donne a mettersi in gioco – spiega l’assessore Edi Tamajo – e attraverso progetti innovativi che possano migliorare la competitività sul territorio”. Ma la scommessa è quella di trovare altri fondi per finanziare nuovamente la misura ed il governo è al lavoro su questo. “Ipotizziamo di trovare altri 26 milioni”, ha detto più volte l’assessore Tamajo.
I numeri delle imprese in Sicilia, intanto, sono confortanti.
Secondo gli ultimi dati di Unioncamere Sicilia nel 2023 il numero di aziende nell’Isola è cresciuto di 2.488 unità (saldo fra 20.571 nuove iscrizioni e 18.083 cessazioni, +0,52%), con Catania in testa (+875), seguita da Palermo (+836) e Ragusa (+411), ultima Enna, unica in negativo, a -24. Ma gli unici settori a registrare un saldo positivo sono quelli delle imprese innovative non classificate (+8.367), e delle costruzioni (+28, che però viene dal +327 del 2022 “drogato” dal Superbonus), che compensano il calo di imprese di tutti gli altri settori, con segni più evidenti di cessazioni di imprese in agricoltura (-1.291), industria (-620), commercio (- 2.755) e alloggi e ristorazione (-641). Aumentano, invece, di 12.678 unità – e in quasi tutti i settori . gli addetti (da 1.175.579 a 1.188.257); in particolare, agricoltura (+1.520), commercio (+4.185) e turismo nel suo complesso (+7.577), mentre perdono occupati l’industria (-254) e le imprese innovative (-2.270) e crollano le costruzioni (-3.547).
“Questi dati – aggiunge ancora l’assessore Tamajo – non possono che inorgoglirci e confermare la bontà del nostro lavoro. In un momento storico difficile, in cui un modello economico e politico europeo e, direi, internazionale mostra tutti i suoi limiti, c’è chi in Sicilia ha il coraggio di credere fermamente alle proprie idee per continuare a costruire. Il mio assessorato continua ad intervenire attraverso bandi e norme che hanno l’obiettivo di aiutare le imprese, accorciando anche le distanze tra la politica e le realtà imprenditoriali. E’ necessario un nuovo modo di fare impresa, che ponga al centro non soltanto il profitto, ma anche l’impatto ambientale e sociale; non la mera efficienza, ma il benessere e i bisogni delle persone. Un altro modo di fare impresa è non solo possibile, ma utile e necessario”.
– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
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Economia
Manovra, Sbarra “Lo sciopero non va usato in modo ideologico”
Pubblicato
6 ore fa-
1 Novembre 2024di
RedazioneROMA (ITALPRESS) – La Cisl non sarà in piazza con Cgil e Uil per protestare contro la legge di bilancio “perchè non è una manovra da sciopero. Ci sono molti elementi importanti che rispondono a precise rivendicazioni della Cisl, con la quasi totalità delle risorse per il sostegno al reddito dei lavoratori e di misure di inclusione. Poi, indubbiamente, ci sono cose da migliorare: pensioni minime, scuola e automotive in primis. Ma se ogni volta usiamo l’arma di ultima istanza e chiediamo di astenersi dal lavoro mi chiedo a cosa serva la rappresentanza”. Così il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, in un’intervista al Corriere della Sera. “Lo sciopero è lo strumento più nobile di cui disponga il sindacato democratico. Ma è anche il più radicale. Usarlo in modo automatico, ideologico, compulsivo, porta a un suo indebolimento anche simbolico. Allontana le persone dal sindacato e conduce all’irrilevanza”, spiega.
Sul giudizio della premier che ha parlato di pregiudizio da parte di Cgil e Uil, Sbarra osserva: “Inutile girarci intorno: da qualche anno c’è una componente ideologica che tende a sovrapporre rappresentanza politica e sindacale. Un approccio movimentista e novecentesco legittimo, ma distante anni luce dall’impostazione Cisl e dai bisogni di lavoratori e pensionati che vogliono risposte concrete e non seguire bandiere. Con questa vocazione noi cerchiamo di promuovere il dialogo tra riformisti, verso una condivisione su scelte strategiche che impone responsabilità e autonomia. Contro ogni populismo, politico o sociale”. Alla domanda se Landini faccia politica, il leader della Cisl dice: “Politica la facciamo tutti. C’è chi fa politica sindacale, come la Cisl, e chi, come Landini, vuole forse farsi aggregatore politico di un’ampia area partitico-sociale. Ma strizzare l’occhio ai partiti, fare da traino a un’opposizione che non ha bisogno di collateralismi, parlare per il terzo settore e l’associazionismo, non fa bene a nessuno”.
Alla presidente del Consiglio martedì la Cisl chiederà “uno sforzo in più per intervenire su alcuni nodi. Penso a più risorse su pensioni minime e non autosufficienza. Vanno eliminati il taglio strutturale degli organici nella scuola e il blocco parziale del turnover nella Pa, nell’università e nella ricerca. E’ necessario rafforzare gli sgravi per le fasce medie di reddito, elevando la soglia di decalage fino ai 60 mila euro e abbassando le aliquote del secondo scaglione Irpef. E poi bisogna ripristinare le risorse per il fondo automotive”, conclude Sbarra.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-
Economia
A ottobre l’inflazione accelera, +0,9% su base annua
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1 giorno fa-
31 Ottobre 2024di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Secondo le stime preliminari dell’Istat, a ottobre 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra una variazione su base mensile nulla e aumenta dello 0,9% su base annua, dal +0,7% del mese precedente.
La lieve accelerazione del tasso d’inflazione riflette principalmente l’andamento dei prezzi dei Beni alimentari, sia lavorati (da +1,5% a +2,0%) sia non lavorati (da +0,3% a +3,3%) e, in misura minore, l’attenuazione della flessione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da -11,0% a -10,2%). Un sostegno alla dinamica dei prezzi si deve anche all’aumento del ritmo di crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,4% a +2,8%). Tali effetti sono stati solo in parte compensati dalla decisa decelerazione dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +10,4% a +2,0%) e dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +4,0% a +3,6%).
Nel mese di ottobre l’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta stabile a +1,8% e quella al netto dei soli beni energetici accelera a +1,9% (da +1,7%).
La dinamica tendenziale dei prezzi dei beni registra una flessione meno ampia rispetto al mese precedente (da -0,9% a -0,5%) e quella dei servizi risulta in decelerazione (da +2,8% a +2,6%). Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni si riduce, portandosi a +3,1 punti percentuali (dai +3,7 di settembre).
I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona accelerano su base tendenziale (da +1,0% a +2,2%), come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +0,5% a +1,0%).
La stabilità sul piano congiunturale dell’indice generale risente delle dinamiche opposte di diverse componenti: da una parte, la crescita dei prezzi Beni energetici regolamentati (+5,2%), dei Beni alimentari non lavorati (+2,7%) e lavorati (+0,6%) e dei Servizi vari (+0,4%); dall’altra, la diminuzione dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-1,3%) e dei Beni energetici non regolamentati (-1%).
L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +1,0% per l’indice generale e a +2,0% per la componente di fondo.
In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,3% su base mensile e dell’1,0% su base annua (in accelerazione da +0,7% di settembre).
“A ottobre, secondo le stime preliminari, l’inflazione risale a +0,9%, seppure in un quadro di stabilità congiunturale. Gli andamenti settoriali appaiono, tuttavia, differenziati. Nel comparto alimentare la dinamica tendenziale dei prezzi risulta in accelerazione (+2,4% da +1,1% di settembre), con effetti che si manifestano sul “carrello della spesa” (+2,2% da +1,0%) – commenta l’Istat -. Al contrario, i prezzi dei Beni energetici accentuano il calo su base annua (-9,1% da -8,7%), nonostante l’aumento congiunturale della componente regolamentata. In decelerazione sono infine i prezzi dei servizi ricreativi e culturali (+3,6% da +4,0%) e dei trasporti (+2,8% da +2,4%). A ottobre l’inflazione di fondo resta a +1,8%”.
– Foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
Economia
Giorgetti “Politica fiscale prudente sta dando frutti”
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1 giorno fa-
31 Ottobre 2024di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Un contesto politico stabile e una politica fiscale prudente stanno dando i loro frutti favorendo le prospettive di crescita per l’Italia”. Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in occasione della 100^ Giornata Mondiale del Risparmio organizzata dall’Acri. “I mercati e le agenzie di rating promuovono l’azione di governo”, aggiunge.
“Nei prossimi anni l’Ue dovrà colmare i divari di competitività rispetto alle principali economie mondiali e affrontare le diverse sfide strategiche – sottolinea il ministro -. Saranno necessari ingenti investimenti che non potranno essere solo soddisfatti dai conti pubblici dati i vincoli di bilancio esistenti, occorrerà mobilitare anche il risparmio privato che assumerà il ruolo di risorsa fondamentale per lo sviluppo”.
– Foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
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