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Cronaca

L’ASTERISCO * IL CUORE DI PAVIA E PROVINCIA ALLA MILANO SANREMO

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E’ una delle corse più iconiche del ciclismo mondiale, per me decisamente la più bella italiana. Quando passa la Milano-Sanremo è sempre una grande gioia: anzitutto perché è la corsa che apre le porte alla Primavera e poi perché il passaggio dei corridori e il seguito della lunga carovana porta vita anche tra i nostri paesi e città, con tanti appassionati delle due ruote e non solo ai bordi delle strade a tifare per i propri beniamini. Quest’anno poi c’è stata una occasione in più per festeggiare: la partenza della classicissima da Pavia anziché da Milano, per onorare al meglio anche la terra natale di un grande del giornalismo sportivo come Gianni Brera, ha avuto un effetto dirompente: da tempo non si vedeva una Piazza della Vittoria assiepata da così tanta gente sia al Venerdì pomeriggio, con la presentazione delle squadre, che al Sabato con la partenza, il passaggio da Strada Nuova e poi il percorso snodato lungo le strade della Bassa Pavese, fino a ricongiungersi a Stradella, poi Broni, Casteggio, Voghera e via verso Tortona in territorio tortonese e poi ligure per l’arrivo nella città dei fiori.
Vedere anche in tv le immagini spettacolari di Pavia e Voghera dall’alto, con citazione dei principali monumenti, non è stato solo manna per la nostra immagine, il nostro turismo, ma un piacevole colpo d’occhio anche per chi abita in questa terra. Eppure c’è il solito gruppo di “lamentosi” (per usare un termine edulcorato) che non perde occasione, anche in questi grandi eventi, per lanciare sui social messaggi negativi. Certo, come non negare che le strade siano in alcuni tratti colabrodo e che vengano rattoppate per l’occasione, come negare che passata la Milano-Sanremo i problemi rimangano quelli di sempre…ma almeno godetevi questo spettacolo di colori, sport, vita all’aria aperta, ritorno della Primavera, questo entusiasmo ritrovato attorno alle due ruote e ai suoi campioni, modello anche per tanti piccoli corridori che vogliono fare del sano agonismo in tante piccole società dilettantistiche del Pavese, come i giovanissimi di Upol Pedale Lungavilla arrivati in piazza a caccia di autografi, accompagnati da genitori, nonni e allenatori. Mettete da parte tutta la vostra insana negatività e sorridete alla vita e a questa Milano-Sanremo che è davvero uno spettacolo, sia dal vivo che in tv, anche se la Rai, con tutti i canali a disposizione, ha confinato partenza e prima parte della gara su Rai Play, che per le persone di una certa età non era sicuramente facile da trovare, rispetto a una Rai Sport o una Rai 2. Ma accontentiamoci e facciamo tutti il tifo per tante altre Milano-Sanremo (e il 1 Luglio anche il Tour de France) nella nostra terra, così bella da fare ammirare in eurovisione e da fare entrare nei cuori di tutti. uasi trecento chilometri non sono bastati per decidere la Milano-Sanremo. Alla fine è stato necessario affidarsi al fotofinish per assegnare la vittoria a Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) che allo sprint ha bruciato l’australiano Michael Matthews (Team Jayco-AlUla) e lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)

Credits video e foto: Guerrino Saviotti e Luisa Dosseni Spalla.

Cronaca

La Roma vince a Glasgow 2-0, reti di Soulè e Pellegrini

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GLASGOW (SCOZIA) (ITALPRESS) – Nell’emergenza offensiva, la Roma ritrova i gol e la vittoria. Senza gli infortunati Dybala, Ferguson e Bailey, la squadra di Gasperini batte i Rangers 2-0 all’Ibrox Stadium e sale a 6 punti in classifica in Europa League. Sono le reti di Soulè e Pellegrini a permettere ai giallorossi di lasciarsi alle spalle le sconfitte casalinghe europee contro Lille e Viktoria Plzen e quella più recente in campionato contro il Milan. A San Siro i giallorossi avevano approcciato bene alla partita, sprecando però troppo sotto porta. In Scozia invece la Roma colpisce alla prima occasione. Al 13′ su calcio d’angolo di Pellegrini, Cristante attacca il primo palo e serve un assist sul secondo per il colpo di testa vincente di Soulè. Se la prima rete è frutto di un cavallo di battaglia dei giallorossi, la seconda nasce dai piedi di due calciatori sotto esame: Dovbyk scatta in posizione regolare, mette giù il pallone e serve Pellegrini che col destro mira l’angolino basso e realizza il 2-0. Al 45′ si invertono i ruoli: il numero 7 trova in area l’ucraino, che non se la sente di calciare col piede debole e scarica per il sinistro fuori misura di Soulè. La Roma rischia poco nel primo tempo.
L’unica occasione del Rangers nei primi 45′ è un tiro a botta sicura in area di Moore che trova l’opposizione decisiva di Mancini. La situazione cambia nella ripresa. Gli scozzesi alzano la pressione e si affacciano più volte dalle parti di Svilar: Raskin e Moore non trovano lo specchio dalla distanza. Al 60′ è Chermiti a sbagliare la conclusione in area davanti a Svilar. Poi è Aasgaard a spaventare il portiere giallorosso con un diagonale impreciso. La Roma ha il colpo del ko in canna, ma lo spreca al 69′ sull’asse dei due quinti: Tsimikas si ritrova a tu per tu con Butland e sbaglia il tiro, ma la sua conclusione diventa un assist per Celik che ad un metro dalla porta colpisce la traversa. Il finale è pura gestione, facilitata dall’ingresso dei titolari Kone e Wesley. Basta e avanza per conquistare tre punti che riavvicinano la Roma alla top 8 che vale l’accesso diretto agli ottavi.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Torna Italiano ma il Bologna non va oltre lo 0-0 col Brann

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BOLOGNA (ITALPRESS) – E’ poco fortunato il rientro di Vincenzo Italiano sulla panchina del Bologna, che non va oltre lo 0-0 contro il Brann. A influire sul risultato è una dubbia espulsione inflitta a Lykogiannis a metà della prima frazione. La prima occasione è per i padroni di casa e arriva al 18′. Bernardeschi penetra in area dalla destra e mette in mezzo un pallone che viene toccato da un avversario a pochi passi dalla linea di porta, con Fabbian che non arriva sulla sfera per un soffio. La svolta, negativa, arriva al 23′. Lykogiannis commette un fallo su un avversario che l’arbitro, tra i dubbi generali, reputa severamente da rosso diretto. Il Var non interviene e i locali rimangono in dieci tra le proteste. Al 41′, Kornvig mette paura a Skorupski con un tiro da fuori che esce di un soffio alla sinistra del portiere. Il primo tempo, piuttosto nervoso nel finale, si chiude senza reti. Gli uomini di Italiano partono bene nella ripresa e sembrano non patire l’inferiorità numerica, pur senza creare grossi pericoli alla porta avversaria. Al 22′, gli ospiti perdono palla in uscita e Castro libera Cambiaghi che, dalla sinistra, ci prova di prima intenzione ma la palla termina a lato di poco.
Al 35′ Gudmundsson calcia debolmente da fuori area ma Skorupski, forse un pò sorpreso, preferisce deviare in corner. I felsinei creano una doppia grande occasione al 41′, quando il neo entrato Orsolini ubriaca con un paio di finte il diretto marcatore e mette una palla a rimorchio sulla quale si avventa Ferguson, ma Dyngeland salva in tuffo. Sulla respinta, Odgaard centra il corpo di un difensore. Dal corner seguente, Lucumì svetta più in alto di tutti ma Dyngeland gli sbarra la strada con un ottimo intervento. Gli emiliani vanno all’assalto nel finale, ma non riescono a smuovere il punteggio. Il match finisce senza gol. Il Bologna torna ora a pensare al campionato, prima della prossima sfida europea in programma il 27 novembre al Dall’Ara contro il Salisburgo.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Fiorentina ko anche in Conference, il Mainz vince al 95′

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MAGONZA (GERMANIA) (ITALPRESS) – La Fiorentina non si sblocca nel dopo-Pioli e, anzi, perde anche l’imbattibilità in Conference League. Dopo un primo tempo dominato e dominante, i viola si sciolgono come neve al sole e perdono 2-1 col Mainz, ultimo in Bundesliga. La prima di Daniele Galloppa sulla panchina toscana, aspettando Vanoli, consegna un 3-5-1-1: Fazzini supporta Piccoli, chance per Fortini sulla sinistra e Martinelli in porta. Nei primi minuti il gioco è molto spezzettato e, dai blocchi, esce decisamente meglio il Mainz. Chances per Weiper e Sieb, che sfiorano la rete per i padroni di casa. La Fiorentina soffre, reagisce e colpisce al 15′: Piccoli serve l’assist a Sohm, giocando di sponda e propiziando il suo rasoterra vincente. La formazione toscana la sblocca dunque e l’ex Cagliari è scatenato, con due chances per il raddoppio e l’intervento di Zentner. Il Mainz risente profondamente del colpo e rischia di capitolare, perchè Dodò domina sulla corsia destra e Fazzini si divora il bis. Nella ripresa Henriksen si gioca subito un cambio, inserendo una vecchia conoscenza della Serie A come Widmer, e le sue mosse risvegliano la formazione tedesca. Il Mainz aggredisce la Fiorentina, che soffre e trema dopo essersi divorata nuovamente il bis con Piccoli. La frittata è fatta al 68′, quando Ranieri perde un pallone sanguinoso e Hollerbach sigla l’1-1 di rapina. Galloppa si gioca Moise Kean, che ha due chances per il gol-vittoria: gol sfiorato al 77′ e rete annullata (giustamente) per offside quattro minuti dopo. Nel finale però la Fiorentina non solo non attacca, ma si trincera in difesa con grandissimo affanno. Nicolussi Caviglia salva su Kohr e Martinelli evita la rete di Weiper, ma il gioiello viola non può farci nulla al 95′: Lee Jae-sung sigla il gol del 2-1 e consegna tre punti d’oro al Mainz. Il duello tra le ultime di Serie A (Fiorentina, 4 punti) e Bundesliga (Mainz, 5 punti) va ai tedeschi, che restano a punteggio pieno con nove punti. Quota sei invece per i viola, che perdono posizioni e vedono sfumare (anche) l’imbattibilità in Europa.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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E’ una delle corse più iconiche del ciclismo mondiale, per me decisamente la più bella italiana. Quando passa la Milano-Sanremo è sempre una grande gioia: anzitutto perché è la corsa che apre le porte alla Primavera e poi perché il passaggio dei corridori e il seguito della lunga carovana porta vita anche tra i nostri paesi e città, con tanti appassionati delle due ruote e non solo ai bordi delle strade a tifare per i propri beniamini. Quest’anno poi c’è stata una occasione in più per festeggiare: la partenza della classicissima da Pavia anziché da Milano, per onorare al meglio anche la terra natale di un grande del giornalismo sportivo come Gianni Brera, ha avuto un effetto dirompente: da tempo non si vedeva una Piazza della Vittoria assiepata da così tanta gente sia al Venerdì pomeriggio, con la presentazione delle squadre, che al Sabato con la partenza, il passaggio da Strada Nuova e poi il percorso snodato lungo le strade della Bassa Pavese, fino a ricongiungersi a Stradella, poi Broni, Casteggio, Voghera e via verso Tortona in territorio tortonese e poi ligure per l’arrivo nella città dei fiori.
Vedere anche in tv le immagini spettacolari di Pavia e Voghera dall’alto, con citazione dei principali monumenti, non è stato solo manna per la nostra immagine, il nostro turismo, ma un piacevole colpo d’occhio anche per chi abita in questa terra. Eppure c’è il solito gruppo di “lamentosi” (per usare un termine edulcorato) che non perde occasione, anche in questi grandi eventi, per lanciare sui social messaggi negativi. Certo, come non negare che le strade siano in alcuni tratti colabrodo e che vengano rattoppate per l’occasione, come negare che passata la Milano-Sanremo i problemi rimangano quelli di sempre…ma almeno godetevi questo spettacolo di colori, sport, vita all’aria aperta, ritorno della Primavera, questo entusiasmo ritrovato attorno alle due ruote e ai suoi campioni, modello anche per tanti piccoli corridori che vogliono fare del sano agonismo in tante piccole società dilettantistiche del Pavese, come i giovanissimi di Upol Pedale Lungavilla arrivati in piazza a caccia di autografi, accompagnati da genitori, nonni e allenatori. Mettete da parte tutta la vostra insana negatività e sorridete alla vita e a questa Milano-Sanremo che è davvero uno spettacolo, sia dal vivo che in tv, anche se la Rai, con tutti i canali a disposizione, ha confinato partenza e prima parte della gara su Rai Play, che per le persone di una certa età non era sicuramente facile da trovare, rispetto a una Rai Sport o una Rai 2. Ma accontentiamoci e facciamo tutti il tifo per tante altre Milano-Sanremo (e il 1 Luglio anche il Tour de France) nella nostra terra, così bella da fare ammirare in eurovisione e da fare entrare nei cuori di tutti. uasi trecento chilometri non sono bastati per decidere la Milano-Sanremo. Alla fine è stato necessario affidarsi al fotofinish per assegnare la vittoria a Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) che allo sprint ha bruciato l’australiano Michael Matthews (Team Jayco-AlUla) e lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)

Credits video e foto: Guerrino Saviotti e Luisa Dosseni Spalla.

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La Roma vince a Glasgow 2-0, reti di Soulè e Pellegrini

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GLASGOW (SCOZIA) (ITALPRESS) – Nell’emergenza offensiva, la Roma ritrova i gol e la vittoria. Senza gli infortunati Dybala, Ferguson e Bailey, la squadra di Gasperini batte i Rangers 2-0 all’Ibrox Stadium e sale a 6 punti in classifica in Europa League. Sono le reti di Soulè e Pellegrini a permettere ai giallorossi di lasciarsi alle spalle le sconfitte casalinghe europee contro Lille e Viktoria Plzen e quella più recente in campionato contro il Milan. A San Siro i giallorossi avevano approcciato bene alla partita, sprecando però troppo sotto porta. In Scozia invece la Roma colpisce alla prima occasione. Al 13′ su calcio d’angolo di Pellegrini, Cristante attacca il primo palo e serve un assist sul secondo per il colpo di testa vincente di Soulè. Se la prima rete è frutto di un cavallo di battaglia dei giallorossi, la seconda nasce dai piedi di due calciatori sotto esame: Dovbyk scatta in posizione regolare, mette giù il pallone e serve Pellegrini che col destro mira l’angolino basso e realizza il 2-0. Al 45′ si invertono i ruoli: il numero 7 trova in area l’ucraino, che non se la sente di calciare col piede debole e scarica per il sinistro fuori misura di Soulè. La Roma rischia poco nel primo tempo.
L’unica occasione del Rangers nei primi 45′ è un tiro a botta sicura in area di Moore che trova l’opposizione decisiva di Mancini. La situazione cambia nella ripresa. Gli scozzesi alzano la pressione e si affacciano più volte dalle parti di Svilar: Raskin e Moore non trovano lo specchio dalla distanza. Al 60′ è Chermiti a sbagliare la conclusione in area davanti a Svilar. Poi è Aasgaard a spaventare il portiere giallorosso con un diagonale impreciso. La Roma ha il colpo del ko in canna, ma lo spreca al 69′ sull’asse dei due quinti: Tsimikas si ritrova a tu per tu con Butland e sbaglia il tiro, ma la sua conclusione diventa un assist per Celik che ad un metro dalla porta colpisce la traversa. Il finale è pura gestione, facilitata dall’ingresso dei titolari Kone e Wesley. Basta e avanza per conquistare tre punti che riavvicinano la Roma alla top 8 che vale l’accesso diretto agli ottavi.
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Torna Italiano ma il Bologna non va oltre lo 0-0 col Brann

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BOLOGNA (ITALPRESS) – E’ poco fortunato il rientro di Vincenzo Italiano sulla panchina del Bologna, che non va oltre lo 0-0 contro il Brann. A influire sul risultato è una dubbia espulsione inflitta a Lykogiannis a metà della prima frazione. La prima occasione è per i padroni di casa e arriva al 18′. Bernardeschi penetra in area dalla destra e mette in mezzo un pallone che viene toccato da un avversario a pochi passi dalla linea di porta, con Fabbian che non arriva sulla sfera per un soffio. La svolta, negativa, arriva al 23′. Lykogiannis commette un fallo su un avversario che l’arbitro, tra i dubbi generali, reputa severamente da rosso diretto. Il Var non interviene e i locali rimangono in dieci tra le proteste. Al 41′, Kornvig mette paura a Skorupski con un tiro da fuori che esce di un soffio alla sinistra del portiere. Il primo tempo, piuttosto nervoso nel finale, si chiude senza reti. Gli uomini di Italiano partono bene nella ripresa e sembrano non patire l’inferiorità numerica, pur senza creare grossi pericoli alla porta avversaria. Al 22′, gli ospiti perdono palla in uscita e Castro libera Cambiaghi che, dalla sinistra, ci prova di prima intenzione ma la palla termina a lato di poco.
Al 35′ Gudmundsson calcia debolmente da fuori area ma Skorupski, forse un pò sorpreso, preferisce deviare in corner. I felsinei creano una doppia grande occasione al 41′, quando il neo entrato Orsolini ubriaca con un paio di finte il diretto marcatore e mette una palla a rimorchio sulla quale si avventa Ferguson, ma Dyngeland salva in tuffo. Sulla respinta, Odgaard centra il corpo di un difensore. Dal corner seguente, Lucumì svetta più in alto di tutti ma Dyngeland gli sbarra la strada con un ottimo intervento. Gli emiliani vanno all’assalto nel finale, ma non riescono a smuovere il punteggio. Il match finisce senza gol. Il Bologna torna ora a pensare al campionato, prima della prossima sfida europea in programma il 27 novembre al Dall’Ara contro il Salisburgo.
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Fiorentina ko anche in Conference, il Mainz vince al 95′

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MAGONZA (GERMANIA) (ITALPRESS) – La Fiorentina non si sblocca nel dopo-Pioli e, anzi, perde anche l’imbattibilità in Conference League. Dopo un primo tempo dominato e dominante, i viola si sciolgono come neve al sole e perdono 2-1 col Mainz, ultimo in Bundesliga. La prima di Daniele Galloppa sulla panchina toscana, aspettando Vanoli, consegna un 3-5-1-1: Fazzini supporta Piccoli, chance per Fortini sulla sinistra e Martinelli in porta. Nei primi minuti il gioco è molto spezzettato e, dai blocchi, esce decisamente meglio il Mainz. Chances per Weiper e Sieb, che sfiorano la rete per i padroni di casa. La Fiorentina soffre, reagisce e colpisce al 15′: Piccoli serve l’assist a Sohm, giocando di sponda e propiziando il suo rasoterra vincente. La formazione toscana la sblocca dunque e l’ex Cagliari è scatenato, con due chances per il raddoppio e l’intervento di Zentner. Il Mainz risente profondamente del colpo e rischia di capitolare, perchè Dodò domina sulla corsia destra e Fazzini si divora il bis. Nella ripresa Henriksen si gioca subito un cambio, inserendo una vecchia conoscenza della Serie A come Widmer, e le sue mosse risvegliano la formazione tedesca. Il Mainz aggredisce la Fiorentina, che soffre e trema dopo essersi divorata nuovamente il bis con Piccoli. La frittata è fatta al 68′, quando Ranieri perde un pallone sanguinoso e Hollerbach sigla l’1-1 di rapina. Galloppa si gioca Moise Kean, che ha due chances per il gol-vittoria: gol sfiorato al 77′ e rete annullata (giustamente) per offside quattro minuti dopo. Nel finale però la Fiorentina non solo non attacca, ma si trincera in difesa con grandissimo affanno. Nicolussi Caviglia salva su Kohr e Martinelli evita la rete di Weiper, ma il gioiello viola non può farci nulla al 95′: Lee Jae-sung sigla il gol del 2-1 e consegna tre punti d’oro al Mainz. Il duello tra le ultime di Serie A (Fiorentina, 4 punti) e Bundesliga (Mainz, 5 punti) va ai tedeschi, che restano a punteggio pieno con nove punti. Quota sei invece per i viola, che perdono posizioni e vedono sfumare (anche) l’imbattibilità in Europa.
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